mercoledì 5 aprile 2017

#inconsciamenteinsensibili #armichimiche #siria

Come struzzi ogni giorno leggiamo di sofferenza e morte in vari paesi del mondo. L'Occidente democratico esporta il concetto di libertà e si fa paladino di giustizia ma di fatto, lo fa mietendo molte vittime. Di fronte a queste notizie molte persone comuni girano lo sguardo dall'altra parte pensando che tutto questo accada abbastanza lontano per consentirci di dormire sonni tranquilli, mentre la stampa li imbottisce di notizie più leggere o peggio ancora, schiava della politica di sistema, di pericoli imminenti dettati dalla criminalità di paese e dall'immigrazione, schierandoli unicamente contro l'invasore colpevole di ogni male, compresa la crisi.
L'attività cerebrale di questi individui non è in grado di associare questi eventi a tutto ciò che accade nei "nostri" paesi dove per la maggior parte del tempo risiede un clima di libertà e giustizia, ma di tanto in tanto qualche evento terroristico scuote il torpore e riprende a fare lavorare le rotelle solo in direzione di colpevolizzanti follie di invasati religiosi.
Muoiono in un giorno venti occidentali e sembra che il pianeta debba fare qualcosa, muoiono centinaia di persone in Siria o in Africa nei modi più cruenti e basta un post Facebook per lavare la coscienza. Oggi ad esempio non c'è nemmeno questo, nessun "je suis....".
Ci sono morti di serie A e morti di serie B. Ci sono guerre interessate ed altre noiose. Ci sono religioni di prima categoria ed altre solo per fanatici.
La spettacolarizzazione della violenza con l'utilizzo della multimedialità ci ha portato a volere conoscere ogni orrendo particolare per sentirci parte della sofferenza, ma ci ha resi inconsciamente insensibili, perché non siamo realmente parte della sofferenza. Siamo spettatori comodi in poltrona di un film violento. Non sentiamo nessuna responsabilità di fronte a quello che accade, nessuna.
E ce ne stiamo da questa parte pensando di non poter fare nulla per cambiare queste cose, quando in realtà ogni singola nostra azione contribuisce a muovere un tassello, anche se piccola, nella direzione sbagliata.
La nostra vita è talmente densa di problemi che vanno dall'affitto, alla rata della mensa scolastica, al lavoro precario, al vicino che disturba che non c'è spazio per la sofferenza del mondo.

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