lunedì 18 luglio 2022

Max 2022 SanSiro

Un collega mi ha regalato i biglietti per Max Pezzali e ho deciso di andare con mio marito. Ero in modalità Easy, del tipo andiamo anche all'ultimo tanto è Max. Man mano che ci siamo avvicinati allo stadio, in particolare a cominciare dalla metro mi sono accorta che eravamo in tanti che anche per la seconda giornata di San Siro avevano deciso di andare. 
Ci siamo seduti e subito si presagiva il clima di festa che ci sarebbe stato da li a poco. Puntualissimo fa il suo arrivo e gli schermi colorati iniziano a proiettare un Max in grande forma con camicie "originali" e arbre magique coloratissimi. E via si inizia a cantare e soprattutto dopo l'arrivo di Mauro Repetto e a seguire di Paola e Chiara con il medely dedicato ai puri 883. Davvero un emozione sentire pezzi come Jolly Blue, s'inkazza, sei un mito, non me la menare. Vertici alti al momento di decompressione con un bel mix di pezzi d'amore che ammetto hanno fatto scendere la lacrima in un momento di tenerezza massima occhi negli occhi di Ale. Lui veramente umile, onesto, divertente, coinvolto. 
Ammetto che mai avrei pensato a questo seguito ma in effetti lui è uno che ha raccontato le storie di una generazione, la mia, in modo semplice e pulito quindi "per tutti". Un po' mi sono sentita vecchia, il pensiero volava a quando ero all'Elba con la mia amica del cuore e andavamo in sala giochi per vedere il belloccio della spiaggia, quando, un po' più grande, con un gruppo di amici prendevamo la macchina per andare in un posto e ci fermavano all'autogrill dopo qualche scorribanda nelle interminabili vie di pianura. Ha portato ai giorni nostri questi racconti con grande leggerezza e divertimento. Grazie Max della tua testimonianza, non so se ci sarà qualcuno come te per le nuove generazioni ma forse è solo un discorso da boomer .....



mercoledì 6 luglio 2022

I tuoi figli (Kahlil Gibran)

I tuoi figli non sono figli tuoi.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore,
ma non le tue idee.
Perché loro hanno le proprie idee.
Tu puoi dare dimora al loro corpo,
non alla loro anima.
Perché la loro anima abita nella casa dell’avvenire,
dove a te non è dato di entrare,
neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro
ma non volere che essi somiglino a te.
Perché la vita non ritorna indietro,
e non si ferma a ieri.
Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani.

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