domenica 26 giugno 2011

La grande quercia



Lo stesso campo che vedevo da bambina
lo stesso profumo di erba tagliata
gli stessi alberi.

L’imponente quercia gonfia di verdi foglie
poi ingiallite
poi cadute
poi di nuovo verdi
il ciclo delle stagioni
come il ciclo della vita.

Non sono più gli stessi occhi che guardano
il mondo mi ha attraversata:
nelle vene nel cuore e nella mente
immagini, ricordi, sofferenze, sensazioni
densità di pensieri che si sovrappongono.

Non è più lo sguardo di una bambina
che scruta il mondo con l’innocenza e la spensieratezza
di chi ancora non l’ha conosciuto.

Ora è lo sguardo di un adulto
che vede riflesso nella natura il ciclo della vita

Manchi




Filtra la luce
in mezzo alle foglie
mosse dal vento
vento d’estate
i pensieri scorrono
a guisa di spumose nuvole bianche
che costellano questo cielo azzurro.

La melodia di questa canzone
riempie il silenzio
magiche note
forti e dense di te

Come sarebbe se fossimo insieme...

Anna Maria Salanitri "Remembro" da Il colore dei giorni

Avevo occhi di prato ed un cappotto
azzuro, leggero ed al collo
un tintinnio di cristalli
e tu parlavi sempre del condiviso.
Non dovevi. Il sempre compete
agli eletti - pochi -
ai piccoli uomini solo razionate
stagioni.

Colorblind Music Video

sabato 25 giugno 2011

Carlo Alberto Sitta da "L'anima virtuale - Eros ed Hypnos (1999)

Capriccio d'artiglio che esita se esporsi
alla bianca pelvi o aprirsi a
picco sulla chiave dei venti
al fiore carnivoro che cattura l'orgasmo.
La muta rincorsa del fiore.

Alfonso Gatto - Le diceva il ragazzo

Resta con me la notte, com'è lunga
e non basta l'amore a darle un senso.
All'alba vien sconsolato il freddo
che non perdona, il passo di mia madre
è nel ricordo del suo chiuso affanno
un passo stanco, sempre più leggero.
Chissà se tornerò dove m'aspetta.
Vederti intorno e con fastidio avere
dalle tue mani sulla fronte il giorno,
questo m'aiuta a chiudermi gli occhi.
Chi resiste allo sgarbo ci vuol bene,
veglia la calma, il sonno può venire.

Anna Maria Salanitri "E solo traguardo" da Il colore dei giorni

E solo al traguardo
ti ha folgorato il mio ruolo
d'inossidabile punto
nella traiettoria che muta.
Sono stata l'appiglio sicuro
l'argine alla scalpitante rincorsa
dei tuoi svagati aquiloni.
Il monte che rimane integro
sotto qualsiasi cielo.

giovedì 23 giugno 2011

mercoledì 22 giugno 2011

Rosso fluo



Ragazza dagli sgargianti capelli rossi
dai colorati disegni ornanti il tuo corpo.

Maglietta a righe, piercing al naso.
  
 Ti ho vista ieri sera in prima fila al concerto
 ballare le canzoni che ami con un’energia invidiabile.

Eri splendida
catturavi gli sguardi di tutti.

Anche io mi sono incantata:
così vera, così intensa, così coinvolgente.

Cosa avranno pensato di te:
non avevi paura a mostrarti,
forte e decisa
mordevi la vita e le emozioni
lasciando tutti sognanti nei tuoi movimenti.

Eppure so che c’è dolore dentro te
la tua malattia, la tua condizione
le tue regole inverse d’amore:
le cose non sono semplici come sembrano.

Tutto questo non basta per rinunciare:
a ciò che vuoi
a ciò che ti spetta di diritto
a ciò che ognuno di noi vorrebbe per sé:
la felicità, quella vera.

Ragazza spero di rivederti ancora
e godere del tuo senso della vita,
della purezza della tua anima
sei come un fiore di loto
appena sbocciato in uno stagno monocolore:
luce.

lunedì 20 giugno 2011

Lei, lui, Firenze - Brunori Sas

Rapace


Come il nibbio immobile
sul campo dorato
muove repentinamente le ali
fissando dall’alto la sua preda
e attendendo il momento opportuno
per sferrare l’attacco mortale

così la vita scorre sotto il nostro volo
a volte rimaniamo immobili
a volte ci muoviamo come le nuvole in cielo
ma poi per bisogno, istinto o sopravvivenza
anche noi sferriamo l’attacco

mercoledì 15 giugno 2011

Concorso per antologia "Luoghi di parole" - Aletti editore

Marmellata #25 - Cesare Cremonini

Stiamo ad occhi chiusi quando…

gran canyon


La prima cosa che viene da pensare è quando si dorme: banale e scontato ma vero. E’ un istinto primordiale che tutte le persone o quasi nel mondo hanno nell’istante in cui se ne vanno a dormire e iniziano a sognare.
In realtà si chiudono gli occhi in tante altre occasioni.

Ad occhi chiusi ci stai quando hai paura: tipo quando sei sul Blu Tornado di Gardaland e stai facendo la prima discesa!
Micidiale: l’altezza, la velocità non lo so il fatto è che il primo istinto è quello di chiudere gli occhi e non sapere, non conoscere il dopo. Oppure di fronte ad una scena di un film horror tipo, vado un po’ indietro nel tempo, quando in Twin Peaks esce Bob da dietro il divano, o una scena splatter di qualche serie televisiva in cui squartano cadaveri, o ancor peggio persone vive, e fanno vedere tutto nei minimi particolari.

Ad occhi chiusi quando devi essere sorpreso: tipo quando i tuoi amici ti fanno una mega sorpresa e ti chiedono di chiudere gli occhi per farti assaporare il gusto di questa scoperta; poi può andare bene o male a seconda dei gusti ma comunque apprezzi il gesto.

Ad occhi chiusi ci stai quando vedi qualcosa di troppo forte: tipo quando il sole ti colpisce dritto in faccia, non hai gli occhiali da sole, non reggi il confronto e fai gli occhi cinesi abbassando le palpebre e arrendendoti alla sua potenza.

Ad occhi chiusi quando baci: e questo è davvero il massimo! Tutto ha un’intensità maggiore e poi vogliamo mettere baciare qualcuno che ha gli occhi sbarrati su di te! Naaaa

Ad occhi chiusi quando ascolti la musica: tipo in una giornata in cui le cose sono andate così così, arrivi a casa, ti stendi sul letto della tua stanza, spegni la luce, spingi play sul lettore cd e iniziano le note della tua canzone, la preferita, e li sì che inizia la vita…..

Ad occhi chiusi quando vuoi imprimere un’emozione forte: tipo quando ad occhi chiusi, toccando il profilo del viso della persona che ami, cerchi di imprimere tutte le sensazioni: i lineamenti, le imperfezioni, le caratteristiche per ricordartele per tutto il tempo che starà via.

Ad occhi chiusi ci stiamo per due motivi principalmente: quando vogliamo sentirci protetti e vogliamo chiudere il mondo fuori dal nostro campo visivo e limitarlo al nostro interno oppure vogliamo intensificare le sensazioni, assaporare un momento.

Si dice metaforicamente che chi sta ad occhi chiusi è una persona che non ascolta ragioni, prosegue dritta per la sua strada, ed evita di vedere per non turbarsi. Gli occhi sono la nostra via breve per la conoscenza: immagini, persone, colori ma poi c’è tutto un sottobosco che solo gli altri sensi possono aiutarci a provare. Non necessariamente chi chiude gli occhi si chiude in se stesso anzi apre il proprio io a tantissime sfumature che da soli gli occhi non potrebbero farci vedere.

lunedì 13 giugno 2011

La comunicazione




Mi soffermo a volte a pensare a quanto siano importanti i rapporti umani, soprattutto in questo periodo. Mi sono sorpresa frequentando un po’ di posti diversi, in particolare il centro Italia, di quanto le persone siano comunicative rispetto a qui, dove abito.
Sul treno che da Foggia porta a Pescara mi sono imbattuta in una discussione con persone mai conosciute, a parlare di cose importanti e dense di significati e magicamente eravamo d’accordo su molti argomenti: età e vite differenti ma non per questo lontane di pensiero.
E’ proprio ora che questa comunicazione verbale è importante. Si ragionava su come, un esempio banale, i condomini al giorno d’oggi non si sopportano, a volte nemmeno si conoscono, e risultano insofferenti l’uno nei confronti dell’altro. Questo a cosa è dovuto: all’accumulo di “cose, proprietà”. Nascono invidie, senso di possesso di cose a cui l’altro non deve accedere e anzi a renderlo motivo di differenze apparentemente enormi ma insignificanti al tempo stesso. E qual è alla fine la motivazione di questo continuo arraffare, dove pensiamo ci possa portare?
Ci porterà a chiuderci nel nostro piccolo mondo lasciando fuori gli altri, la più alta fonte di guadagno interiore che il mondo possa offrirci. Sì perché sono proprio le diversità la fonte di arricchimento più grande. Questo ci porta a relazionarci con il mondo facendoci capire che siamo tutti qui su un unico pianeta e contribuiamo tutti a renderlo un buon posto per vivere: l’unione può davvero solo fare la forza.
La società, il mercato ci spingono in continuazione ad ottenere oggetti che fanno di noi persone accettate: l’iphone o l’ipad, il capo firmato, la macchina ultima generazione, la serata: rendiamoci conto sono tutti oggetti e come tali destinati a finire, anche perché sorpassati dal modello più recente. Bene allora prendiamoci tutto, indebitiamoci fino al collo, rendiamo quest’esistenza insostenibile dal punto di visto economico e poi quando per un motivo o per l’altro queste cose vengono a mancare cosa rimane? Cosa abbiamo da trasmettere? La velocità quella che muove il mondo di adesso, cosa ci porta? All’epoca mordi e fuggi:  non c’è approfondimento, solo superficialità. E allora mi viene da pensare che a qualcuno questo convenga proprio. Un popolo superficiale quindi ignorante sulle reali radici delle cose è molto più facile da amministrare e plasmare.
Oggi è accaduto qualcosa di importante. Il referendum sui quattro quesiti è passato. La gente ha reagito, ha pensato, ha approfondito, si è battuta. Gli strumenti veloci hanno fatto sì che la comunicazione passasse, esortava ad informarsi e ad entrare nel dettaglio per fare valere il proprio potere. Sì perché il popolo è ancora la parte più importante di uno stato “civile” appunto. Quindi ben venga la comunicazione fatta con la tecnologia, ma fatta anche fra le persone, verbalmente perché non dobbiamo mai scordarci di rimanere umani.
Usiamo quanto il nostro tempo ci ha portato ma usiamolo al nostro servizio, non diventandone schiavi. Cerchiamo di ottimizzare le risorse che abbiamo e non sprechiamole. Alcuni dei quesiti parlavano di acqua e energia: due temi caldi che fanno gola a tanti. Parlo dell’energia perché un po’ la conosco: soffermiamoci a pensare un po’ perché tutto questo bisogno di energia e cerchiamo di guardare un po’ nel nostro piccolo. La manovra delle energia rinnovabili, peraltro sancita con una promessa nel protocollo di Kyoto, ha fatto sì che l’energia diventasse per la prima volta “democratica” tanti piccoli produttori e soprattutto verdi. E’ stata veramente una rivoluzione, peraltro incentivata dallo stato quindi perché mollare ora? Perché non perseguire l’obiettivo?
Non può essere chiesto al cittadino un continuo stillicidio di investimenti a fondo perduto: egli ha bisogno di fiducia, sostegno anche per essere motivato al bene comune e se i primi che non credono al bene comune sono quelli che stanno al potere dobbiamo in assoluto fargli cambiare idea.

mercoledì 8 giugno 2011

Wislawa Szymborska - Ad alcuni piace la poesia

Ad alcuni -
cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza.
Senza contare le scuole, dove è un obbligo,
e i poeti stessi,
ce ne saranno forse due su mille.

Piace -
ma piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro,
piace una vecchi sciarpa,
piace averla vinta,
piace accarezzare un cane.

La poesia -
ma cos'è mai la poesia?
Più d'una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
come alla salvezza di un corrimano

Paul Celan - *

Non scriverti
tra i mondi,

al margine della traccia di lacrime impara
a vivere.

martedì 7 giugno 2011

Lacrimante


Pioggia che bagna
cade costante
diritta
incessante
pesante come questo cielo,
come questo momento,
a farmi compagnia solo lacrime,
le lacrime di questo cielo nero.


http://www.youtube.com/watch?v=tfECEWaK06A

mercoledì 1 giugno 2011

Max Ehrmann - Desiderata

 
Va' serenamente in mezzo al rumore e alla fretta
e ricorda quanta pace ci può essere nel silenzio.

Finché e' possibile senza doverti arrendere conserva
i buoni rapporti con tutti.

Di' la tua verità con calma e chiarezza, e ascolta gli altri,
anche il noioso e l'ignorante, anch'essi hanno una loro storia da raccontare.
Evita le persone prepotenti e aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.

Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,
perché sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.

Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione, benché umile;
e' un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.

Sii prudente nei tuoi affari, poiché il mondo e' pieno di inganno.
Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c'e' di buono;
molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita e' piena di eroismo.


Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare.
E non essere cinico riguardo all'amore,
perché a dispetto di ogni aridità e disillusione esso e' perenne come l'erba.

Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni,
abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.

Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna.
Ma non angosciarti con fantasie.

Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.

Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle;
tu hai un preciso diritto ad essere qui.
E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l'universo va schiudendosi come dovrebbe.

Perciò sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,
nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.

Nonostante tutta la sua falsità, il duro lavoro e i sogni infranti,
questo e' ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente.

Fa di tutto per essere felice.
E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile...
Dimora della carne, riserva di calore,
sapore e familiare odore...
Il nostro mondo è adesso debole e vecchio,
puzza il sangue versato è infetto...

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