mercoledì 30 novembre 2011


Quando una donna smette di essere affascinante, desiderata, ambita?

Quando il comfort e la quotidianità prendono il sopravvento:

smette di essere complice nel letto quando si mostra in tutti i suoi segreti: la maschera di bellezza, l'epilazione, lo shampo colorante, la biancheria comoda tipo nonna, il pigiama;

smette di essere interessante quando parla solo delle cose quotidiane: i soldi, la collega al lavoro, il bollo della macchina, cosa volere per cena la sera;

smette di essere attraente quando la sua femminilità lascia spazio al comfort di tutti i giorni: i tacchi, le calze nere lo smalto per le scarpe da ginnastica, i capelli scaruffati, i maglioni larghi;

Donne rimanente sempre le creature affascinanti che siete!
Non smettete mai di essere femminili, di covare nel cervello le fantasie e i sogni esclusivi del nostro mondo femminile, solo così non sarete mai vittime di un abbandono.


martedì 29 novembre 2011

Poesia per lei


Piccola amica mia
non sarà mai abbastanza il tempo che abbiamo passato insieme
ci siamo trovate d'estate in un campo in procinto della trebbiatura
l'ho capito subito che eri speciale
Insieme abbiamo passato tante giornate
siamo andate insieme all'oasi
la nel verde col tuo bel guinzaglio
siamo anche andati al mare, fantastica
hai dormito tutto il viaggio in autostrada.
Hai vissuto in molte case
Magreta 1, Magreta 2, Baggiovara, Formigine e ancora Baggiovara
hai viaggiato prima con noi, poi con me.
Hai sempre custodito il mio sonno quasi come un angelo custode
il tuo secondo padrone mi aveva detto che eri lì apposta.
Eri buffa e simpatica
e il tuo soprannome Maffa faceva tanto ridere
se penso al perchè te l'abbiamo dato.
Alcune volte non ti capivo lo ammetto
e vorrei ridarti ora tutto l'amore che se possibile non ti ho dato
quando eri qui con me.
Se penso che quella macchina che ti ha suonato
tu non l'hai sentita sarai stata terrorizzata
quando hai visto che non si sarebbe fermata.
Piccola mia sei stata la mia prima compagna
ti ho voluto davvero tanto bene
e non trovo giusto che qualcuno una notte di novembre
ti abbia tolto la vita.
Questo è il caso, la fatalità ma è troppo presto
non dovevi spezzare quel filo ora.

Poesia per me

Lei 
lei del terzo piano
finestre socchiuse
luce fioca che ribatte sulla parete arancione
due micie bianche a farle la guardia
mentre se ne sta sul balcone a fumare
scrivendo sul suo taccuino
mentre i lunghi capelli le scivolano sul viso.

Non le manca mai la musica,
accesa ogni istante che lei è lì
su quella sedia.

Gli occhi rivolti al cielo la notte
cercano la luna, le stelle
ha lo sguardo sognante lei.

Strano dire perchè sia sempre sola
forse lo vuole, forse no
ma lei il cielo
lo guarda ancora.

Non so se la rivedrò so che lascerà quel balcone
quella tana di solitudine
che l'ha protetta e accudita durante la sua rinascita.

E' certo che mi mancherà vederla mentre accarezza la gatta 
che impavida cammina sul filo della ringhiera
lì al terzo piano.


lunedì 28 novembre 2011

Eugenio Montale "Ossi di seppia" 1920-1927

Mia vita, a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto ormai lo stesso
sapore han miele e assenzio.

Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

domenica 27 novembre 2011


Bella
non mi sono mai sentita bella, io non lo sono. Ovvio mi fa piacere se qualcuno lo dice ma forse non del tutto. Un'amico l'altra sera ha detto: "e che se ne fa delle parole?" E infatti è vero: che me ne faccio.
Ti amo perchè sei bella, Dio quanto sei bella...Frasi che dovrebbero farmi piacere ma in realtà non è cosi mi sembra un po una scusa una cosa da dire quando non sai che dire o perchè hai paura di dire altro, un riempitivo. Ah bè noi donne non siamo mai contente, non ne abbiamo mai abbastanza forse è vero o forse siamo semplicimente diverse.
Per tanto tempo sono stata quella sempre in sordina, quella che non vuole mai essere notata, che nelle foto non c'è, che non dà fastidio. Sarà che ora sono molto differente: imparando a conoscermi ho cominciato a esprimermi a far valere la mia personalità...non è stato semplice ma piano piano ce l'ho fatta. In passato ho sempre ammirato quel genere di persone che si differenziano per idee pensate, per modi di vita, cultura perchè il loro mondo ce l'hanno in mano sanno cosa vogliono, a quali compromessi non potranno mai scendere e conoscono bene limiti e potenzialità. Bene forse è per tutto questo che vorrei che la gente mi ricordasse: perchè oltre all'esterno c'è un "mondo" affascinante.
Il tempo
grande alleato
lo scorrere dei giorni
impiegando la testa, la mente il corpo a fare cose
per dimenticare
per non sentire più tutto quel male.

Se il cuore rimane fermo
basta un istante e quel tempo non conta più
ma la fitta al cuore . . quella è forte

mercoledì 23 novembre 2011

Vagando


Cammina per strade non tue
incontra gente di cui non conosci l'esistenza
osa e fai ciò che non sai fare
e impara
impara chi sei veramente
il tuo vissuto non anticiperà la tua persona
sei tu
solo e ora.

Scaturirà la vera mmagine di te.

La vita si può rivoluzionare in ogni momento, basta volerlo.


Luca Carboni - L'amore Che cos' E' (testo)

Ma l'amore cosa fa
può farci tutto ma non del male

domenica 20 novembre 2011

Nirano - Indie-Spot - Creatività on line

Nirano - Indie-Spot - Creatività on line

Eugenio Montale "Ossi di seppia"

Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo;
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

Eugenio Montale - "Le occasioni" Parte seconda - Mottetti

La speranza di pure rivederti
m'abbandonava;

e mi chiesi se questo che mi chiude
ogni senso di te, schermo d'immagini,
ha i segni della morte o dal passato
è in esso, ma distortoe fatto labile,
un tuo barbaglio:

(a Modena, tra i portici,
un servo gallonato trascinava
due sciacalli al gunizaglio)

mercoledì 16 novembre 2011

Pene d'amore



Folle è l'amore
motore del mondo
divinità insaziabile
delicato carnefice.

Immoli le tue vittime
sull'altare della vita.

Le pene che infliggi
sono feroci, inaspettate
eterne.

Eppure inspiegabilmente
ognuno di noi vorrebbe
almeno per una volta
essere il tuo prossimo bersaglio.



Innamorata della vita, dici?

A volte l'angoscia mi fa sprofondare nelle tenebre
certi giorni è come se non ci fosse mai un nuovo giorno.

Chiusa in gabbia
il sorriso sbiadisce
insieme al rossetto
sulle mie labbra.




Dente - Rette Parallele "Io tra di noi" 2011




Se noi fossimo dei semafori
io sarei vicino a te:
quando mi spengo io
ti accendi tu
quando mi accendo io
ti spegni tu.

Se noi fossimo vetri elettrici
io viaggerei di fianco a te:
quando mi alzo io
ti abbassi tu
quando mi abbasso io
ti alzi tu.

Se noi fossimo dei satelliti
io orbiterei con te:
quando mi eclisso io
risplendi tu
quando risplendo io
ti eclissi tu.

Se noi fossimo occhi strabici
io sarei di fianco a te:
quello che guardo io
non vedi tu
quello che non vedo io
lo guardi tu.

Se noi fossimo campi magnetici
io sarei dietro di te:
ciò che respingo io
lo attiri tu
quello che attiro
lo respingi tu.

Se noi fossimo dei petali
io sarei dopo di te:
quando sono "m'ama" io
sei "non m'ama" tu
quando sono "non m'ama" io
sei "m'ama" tu.

Io sono il lungo inverno
e tu la bella estate
siamo rette parallele.

martedì 15 novembre 2011

Patrizia



Di nobile discendenza svela il tuo nome
di rara bellezza muterei il significato.

Diamante grezzo di questo mondo avvolto nelle tenebre.

Stregati sono gli uomini che incontrano il tuo sguardo
sentono il tuo profumo, vedono le tue labbra scarlatte.
Ammaliante con passo fiero e femmineo
cammini su quei tacchi alti.
Guardarti  rende affetti dalla sindrome di Stendhal
 
Li fai sognare, tu
gli uomini e cosa prendi in cambio
unicamente il vile denaro?

Ami essere bramata come acqua nel deserto
toccata come la prima cosa bella
vissuta come una passione travolgente che lascia il vuoto intorno

Ti prendi dagli uomini ciò che ogni donna vorrebbe
la notte nel suo letto.

Sei un mistero da scoprire
o divinità terrena.


Albert Einstein

Ci sono due modi di vivere la tua vita:
puoi pensare che niente è un miracolo
puoi pensare che ogni cosa è un miracolo.

domenica 13 novembre 2011

Forever young

Ne ho piene le scatole di chi giudica o pensa di sapere tutto sul mondo quando ancora non l'ha vissuto. Non so se l'unico modo per capire è starci dentro, viverlo e trarre le proprie conclusioni. E' vero che quando non sei immerso nelle cose la visione è più oggettiva, distaccata non si è coinvolti: forse per questo i grandi filosofi della storia riuscivano a prevedere gli avvenimenti.
Piacerebbe anche a me riuscire a vedere da lontano ma non ne ho le possibilità. Non ho qualcuno che mi paga la vita e d'altronde è anche giusto così. Ci lamentiamo che questo non è un paese per giovani poi noi ce ne stiamo dall'alto delle nostre posizioni a sparare sentenza su tutto senza operare davvero qualche cacambiamento che costa fatica.
Venerdì sono stata ad una riunione sulla formazione di una proposta di legge contro la liberalizzazione delle professioni: ma quanto è complesso? Ogni parola ha una valenza capace di modificare l'intero contesto. Bisogna cercare di scrivere cose che vadano bene a tutte le parti in gioco, fare compromessi e cercare di non essere schiacciati. E spesso comunque chi decide deve fare delle scelte anche dolorose. Ma in questo paese è così che si deve fare per cambiare le cose. Scalare la gerarchia fino a raggiungere l'obiettivo.
Qualche tempo fa ero a Perugia sulla monorotaia che porta alla città. Sono saliti con me dei punkabbestia con un cane, le borse della spesa e qualche bottiglia in mano. Il guardiano si è subito allarmato ed è salito dicendo che l'accesso al cane non era permesso. Ovviamente loro hanno protestato e mentre lo facevano una bottiglia di birra è caduta per terra rovesciandosi. La monorotaia è partita e il guardiano ha lasciato perder. Tutto il viaggio questo ragazzi a inveire contro lo stato e a dire che ci sono leggi assurde, che si dovrebbe modificare questo e quest'altro etc. Bene, non lo reputate giusto? Ma il modo per protestare non è questo, l'atteggiamento è sbagliato La strada per cambiare le cose è lunga e forse a circuito chiuso ma occorre sempre provarci. Altrimenti se tutti noi diamo sempre a mucchio per tutte le possibilità di cambiamento perché non riusciamo a trovare gli strumenti, la chiave per entrare in questo sistema, finirà sempre che qualcuno deciderà per noi. Perché comunque questo è sacrosanto. Uno stato in preda al caos non può esistere.
C'è da dire che è anche per questo motivo che la generazione dei trentenni ha incominciato a guardare solo al proprio orticello: vede che comunque le cose faticano a cambiarsi, che alla fine le battaglie da combattere ogni giorno sono talmente tante che è meglio cercare di fare per sé per sopravvivere e i problemi grandi in qualche modo si aggiusteranno.
Dall'altra parte invece abbiamo una generazione di ventenni molto acculturati che però non riescono e forse non vogliono trovare la loro occupazione. Tante volte ho sentito laureandi dire che non sapevano che lavoro avrebbero fatto perché quello che hanno studiato non da adito a molte proposte, ma d'altronde sanno fare solo quello e quindi come fanno? Frutto della nuova gerarchia scolastica che ti porta a studiare fino a 25anni, approcciare al mondo del lavoro a quell'età, avere una specializzazione anche ottima in un settore ma che è una specializzazione teorica e non pratica, che nel mondo del lavoro oggi non paga. Non ci sono più senior disposti ad insegnare o con le capacità per farlo e quindi? E quindi i ragazzi si rifugiano a casa dai genitori che si accollano le spese e continuano a farli studiare perchè nel pensiero popolare “studia che diventi qualcuno”.
Tempi morti.
Ora c'è bisogno di rivedere tutto il sistema: c'è carenza di praticità, di cose manuali di gente che si fa il culo.
Il mercato cinese ci ha superati? Questa è gente che lavora mille ore al giorno senza tirar su la testa noi abbiamo raggiunto un benessere tale per cui possiamo permetterci di coltivare anche la vita. E questo è sacrosanto!!!! sia chiaro. Si è lottato tanto per i diritti dei lavoratori che sarebbe un tornare indietro. Ma evidentemente in passato c'è stato qualcuno che si è approfittato della situazione e ha mangiato per quanto possibile, è stata creata uno burocrazia che non ha fatto altro che far affogare la logica delle cose ostacolando ogni slancio produttivo . Ora questo denaro non si può recuperare ed il sistema è crollato. E come solito tocca a noi ritrovare lo start per far ripartire il sistema.
Io dico solo più responsabilità civile nel fare le cose verso noi stessi e verso la collettività, smettere di parlare e agire anche. Rimboccarsi le maniche e fare nel rispetto dell'individuo e sotto la tutela di uno stato che si preoccupa di noi. Perché credo anche che se ci sono molti disoccupati o gente che fatica a lavorare o che lavora male è anche perché lo stato ha inventato tante belle formulette per mettere i bastoni tra le ruote ai giovani forse proprio perché hanno sempre taciuto e mai lasciato una vera impronta di protesta su ciò che era destinato a loro.
Che razza di futuro possiamo permetterci con un contratto a progetto, a tempo determinato di tre mesi in tre mesi? Ma come dicevo prima occorre far valere la nostra posizione, farci sentire!

sabato 12 novembre 2011

venerdì 11 novembre 2011

Oscar Wilde

Non è saggio trovare dei simboli in tutto ciò che l'uomo vede. Il simbolo fa la vita piena di terrori.

11.11.11

giovedì 10 novembre 2011

Oscar Wilde

Non bisogna mai cercare di capire una donna. Le donne sono delle immagini; gli uomini sono problemi. Se vuoi sapere cosa una donna veramente intenda (il che comunque è sempre pericoloso) guardala non ascoltarla.

mercoledì 9 novembre 2011

Cade Berlusconi ma in realtà...

Ll'uomo politico Berlusconi sembra si faccia da parte ma i danni sono oramai fatti e sradicare un'abitudine è la cosa più complessa. L'uomo imprenditore ha cominciato molto prima a fare danni attraverso la sua amata televisione. Ha fatto vero e proprio marketing creando con le sue mani i suoi elettori.  Nel periodo storico migliore, la cosidetta epoca del benessere e del consumo, ha reso l'uomo assolutamente passivo, rinuciatario, sottomesso, inibito: l'importante era solo avere nuovi oggetti tecnologici, il divano, la tv sintonizzata sulla partita e tutto sembrava scorrere. Ha esportato il  modello dell'uomo potente che sttraverso il malaffare e le furbate arriva ai vertici: clientelismo, soldi, potere, le donne, speculazione, falsità questi i suoi valori..Ha indotto, con i suoi programmi, ad accentrare l'attenzione sul pettegolezzo, la vogarità, la stupidtà, il non pensiero.
Ora sta solo al popolo fare la differenza: smetterla di avere tutto comodo e facile, proprio perchè non porta lotano, di interessarci al nostro paese e alle sue leggi e cambiarle quando non ci vanno bene, tutlare l'interesse collettivo e la nostra terra perchè ognuno il suo orticello non giova ne a noi ne al pianeta. Siamo tutti parte di questo mondo ricordiamolo. Cade Berlusconi e non succede niente (a parte avere molte meno cose da dire sui social network)...siamo noi a fare la differenza, ridiveniamo ESSERI PENSANTI!!!!!

Cesare Pavese - “La Terra e la Morte” - 1950


Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese - La terra e la morte - 1945


Tu sei come una terra
che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.
C'è un vento che ti giunge.
Cose secche e rimorte
t'ingombrano e vanno nel vento
Membra e parole antiche.
Tu tremi nell'estate

lunedì 7 novembre 2011

Alda Merini, l'amore, la poesia, la musica, la politica

Alda Merini - da "Ballate non pagate" #2

Quando gli innamorati si parlano
attraverso gli alberi
e attraverso mille strade infelici,
quando abbracciano l'edera
come se fosse un canto,
quando trovano la grazia
nelle pieghe scomposte
e dagli alti rigogli,
quando gli amanti gemono
sono signori della terra
e sono vicini a Dio
come i Santi più ebbri.

Quando gli innamorati parlano di morire
parlano di vita in eterno
in un colloquio di fine esperanto
moto soltanto a Lui.
Il loro linguaggio è dissacratore,
ma chiama la grazia infinita
di un grande perdono.

Eugenio Montale - da "Diario del '71 e del '72"

Non mi stanco di dire al mio allenatore
getta la spugna
ma lui non sente nulla perchè sul ring o anche fuori
non s'è mai visto.
Forse, a suo modo, cerca di salvarmi
dal disonore. Che abbia tanta cura
di me, l'idiota, o io sono il suo buffone
tiene in bilico tra la gratutudine
e il furore.

Alda Merini - da "Ballate non pagate" #1

Apro la sigaretta
come fosse una foglia di tabacco
e aspiro avidamente
l'assenza della tua vita.
E' così bello sentirti fuori,
desideroso di vedermi
e non mai ascoltato.
Sono crudele, lo so,
ma il gergo dei poeti è questo:
un lungo silenzio acceso
dopo un lunghissimo bacio.

Sognar a Bologna













Percorrere le tue strade
questa notte dedicata a noi due
amiche da poco ma sorelle da sempre.

Ci accogli con gentilezza e calore
incantevole come sempre
il profumo d’arte e di libertà d’espressione
si respira nelle piazze, nei locali e nei vicoli.

Via Mascarella e le sue perle jazz
Via Zamboni e i portici degli universitari
Piazzetta Verdi e il suo guazzabuglio.

Ad ogni angolo
le storie si susseguono
non importa se viene l'ora tarda
la notte tra le tue braccia è eterna
si cammina sempre
finché c'è qualcuno in giro
qualcuno con cui fare colazione
qualcuno da consolare dopo un'amara serata
qualcuno da assistere per aver esagerato un po’ col bere
qualcuno con cui chiacchierare semplicemente.

I nostri racconti si mescolano nel brusio davanti al pub
le nostre storie passate ritornano a farci visita
altre nuove si fanno conoscere
il sorriso è sempre sul nostro volto.
L’alba oramai bussa alla notte
piano piano ci incamminiamo
fantasticando di poter un giorno vivere qui
magari insieme.

Accade spesso quando veniamo da te
dolce Bologna
sarà il fascino di queste serate
che racchiudono molto di più:
il desiderio di cambiare qualcosa
di iniziare in un altro luogo una vita nuova,
una seconda possibilità…

sabato 5 novembre 2011

La lunga strada di sabbia - P.P.Pasolini


Genova fuma, sfuma in un guazzabuglio supremo. L'attraversi, a metà corso Italia, già verso Levante, ti volti, e alle tue spalle ecco la più bella visione di tutta la Liguria. Il porto, con catene di navi, banchine battute da un maree color paglia, una frana di palazzi, impastati in un'unica polvere, e più vicino navi ruggini, moli di massi neri, il mare verde oliva, torbido, come un fiume in piena, con un ghirigoro di scoglietti, isolotti, rotonde, tutto di ferro battuto, e orridi, qui sotto, con erbe, fichi d'India e spazzatura. Nel limite di questo quadro, ai piedi di chi guarda in fondo a un vertiginoso muraglione da città del futuro, sotto una rete di protezione, c'è una piccola spiaggia di ciottoli. Si intravvede, nella luce del temporale, qualcuno che fa il bagno. Una ragazza bionda, nuda, di carne, di carne calda in mezzo a tutto quel ferro.

Viaggio su una Millecento nell'estate del 1959 per la rivista "Successo".

venerdì 4 novembre 2011

Oscar Wilde

Conserva l'amore nel tuo cuore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole dove i fiori sono morti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tanto calore e ricchezza alla vita che nient'altro può portare.

Oscar Wilde

E' perfettamente mostruoso ciò che la gente fa al giorno d'oggi quando passeggia: dire, alle spalle degli altri, delle cose che sono assolutamente vere.

Oscar Wilde

Bisogna sempre essere un pò improbabili.

giovedì 3 novembre 2011

Nazim Hikmet - Ti amo come

Ti amo come se mangiassi il pane spruzzandolo di sale
come se alzandomi la notte bruciante di febbre
bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
ti amo come guardo il pesante sacco della posta
non so che cosa contenga e da chi
pieno di gioia pieno di sospetto agitato
ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
ti amo come qualche cosa che si muove in me
quando il crepuscolo scende su Istanbul poco a poco
ti amo come se dicessi Dio sia lodato son viv
o.

Charles Baudelaire - Spleen e ideale - Il veleno


SPLEEN E IDEALE

XLIX

IL VELENO

Il veleno sa rivestire gli antri più sordidi
d'un lusso miracoloso,
e innalzare una fila di favolosi portici
nell'oro del suo vapore rosso
come un sole al tramonto in un celo nuvoloso.

L'oppio ingrandisce ciò che non ha limiti,
prolunga lo sconfinato
approfondisce il tempo, scava la voluttà,
e di piaceri neri e torvi
riempie l'anima oltre la sua capacità

Tutto ciò non vale il veleno che distillano
i tuoi occhi, occhi verdi,
laghi in cui si vede capovolta tremare
l'anima .. I miei sogni in folla
vengono a dissetarsi a quegli abissi amari

Tutto ciò non vale il terribile prodigio
della tua saliva che morde,
che la mia anima immerge nell'oblio
senza rimorsi, e al carro della vertigine
la fa rotolare sfinita alle sponde della morte!

mercoledì 2 novembre 2011

Charles Baudelaire - Spleen e ideale - Spleen


LXXVIII

SPLEEN

Quando il cielo basso pesa come un coperchio
sullo spirito che geme, preda d'un tedio ininterrotto,
quando dall'orizzonte abbracciando tutto il cerchio
dispensa di un giorno nero più triste della notte;

quando la terra si muta in un'umida cella,
e la Speranza, come un pipistrello maldestro,
va urtando i muri con la sua ala timida
a ai soffitti marciti cozzando con la testa;

quando la pioggia svolgendo le strisce sterminate
imita le sbarre di una prigione immensa
e accorre un popolo muto di ragni infami
che appende le sue reti dentro i nostri cervelli;

campane all'improvviso saltano su con furia
e scagliano verso il cielo un atroce lamento,
come spiriti erranti inquieti e senza patria
che si mettano a gemere ostinatamente.

       E carri funebri, senza tamburi ne musica,
mi sfilano nell'anima in lungo e lento corteo;
la Speranza, vinta, piange, e l'Angoscia, dispotica,
mi pianta sul cranio reclino il suo vessillo nero.

Citazione - Pier Paolo Pasolini 1922-1975


Che cos'è che ha trasformato i proletari e i sottoproletari italiani, sostanzialmente, in piccolo borghesi, divorati, per di più, dall'ansia economica di esserlo? Che cos'è che ha trasformato le "masse" dei giovani in "masse" di criminaloidi? L'ho detto e ripetuto ormai decine di volte: una "seconda" rivoluzione industriale che in realtà in Italia è la "prima": il consumismo che ha distrutto cinicamente un mondo "reale", trasformandolo in una totale irrealtà, dove non c'è più scelta possibile tra male e bene. Donde l'ambiguità che caratterizza i criminali: e la loro ferocia, prodotta dall'assoluta mancanza di ogni tradizionale conflitto interiore. Non c'è stata in loro scelta tra male e bene: ma una scelta tuttavia c'è stata: la scelta dell'impietrimento, della mancanza di ogni pietà. PPP 1922-1975

martedì 1 novembre 2011

Immagini

Il tuo amore
una rugiada fresca di primavera
che si posa
fine e delicata
nutrendo la vita che nasce.
Io
un arido deserto
spazzato da una tempesta di sabbia
calda e soffocante.
Ti chiamo rugiada
vieni a me

1529 slm

La strada tortuosa e grigia percorro
per emergere da queste nubi d'autunno.
D'un tratto il sole arriva e riscalda
e colora il bosco con gialli e rossi
dipinti da un maestro
Qui in alto domini la vista
qui tutto si fa puro, reale, vivo
qui sto bene.

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