martedì 25 giugno 2013

la vetta

Mi sono guardata le scarpe e ho pensato che non fossero adatte ma ormai ero li e volevo salire. Così pian piano mi sono incamminata. Dapprima sui sassi dove le punte spingevano le suole, mentre la fatica cominciava a farsi sentire. Poi quel tratto ripido fatto di scalini in pietra con una corda ad affiancare il cammino. Il petto squarciato dal respiro affannoso e il caldo che si faceva insopportabile. L'ultimo sforzo tra i rami ed eccomi finalmente alla sommità. Il cuore comincia a battere più lentamente, il respiro si fa regolare, la mente rassicura il corpo di essere riuscito nell'impresa e si gode la vista da lassù, maestosa e a perdita d'occhio. Bene così sei stato tu.
La vita prima si presentava ardua e difficoltosa fatta di percorsi difficili che spesso i sensi si rifiutavano di accettare. Non c'era obiettivo se non quello di arrivare in fondo in qualche modo. Quando sei arrivato tu tutto ha acquistato un sapore diverso, tranquillità e sicurezza, soddisfazione e felicità. Affacciandomi dallo strapiombo non avevo paura ma godevo,della bellezza a tutto sguardo, perduta nell'infinito come se li fossi sempre stata in grado di essere. . Così sei tu: la vetta della mia montagna! Dopo sette mesi sei la stessa bellezza e il desiderio di abbandonarmi a te cresce ogni momento. Sei la mia libertà.

giovedì 20 giugno 2013

Opportunità

Chi ha la casa fatta di vetro non dovrebbe gettare pietre contro quella degli altri.
George Herbert

martedì 18 giugno 2013

In attesa di stare con te sempre
dividere ogni istante
ogni emozione
sia essa un fiume in piena
o un deserto inospitale
fianco a fianco
anime legate
complementari.
Tempo lavora veloce
dai nutrimento a questa luce
donale vita.

domenica 16 giugno 2013

Partire


Vado oltre in questa notte.

Ragazze ai bordi della strada come belle macchine in esposizione scelte per farci un giro.

Penso all'amore e penso a quelle ragazze. Solo corpo, niente anima. Eppure un anima ce l'hanno, costretta a rimanere in un angolo del cuore, schiacciata dal mercificante sesso a pagamento. Costrette da qualcuno, da una condizione. E dall'altra parte? Insoddisfazione, noia, assenza di coinvolgimento, evasione. Se possibile ancor più triste. Minimo comune multiplo è l'assenza di sentimento, il più grande! Non è morale retorica: se non per questo perché due corpi dovrebbero sfiorarsi?

Vado oltre nella notte.

Lascio il mio amore alla stazione. Parte stasera. Volevo stare con lui ancora un istante ma il tempo non è generoso con noi. Ci divide. Lo vorrei al mio fianco sempre perché lo amo. C'è tanta anima in questo. Tutta l'anima che posso.

Vado oltre in questa notte.

lunedì 10 giugno 2013

...e anche oggi muore un uomo

In Afghanistan un soldato muore sotto gli occhi di tutti noi che da qui vediamo telegiornali ed ascoltiamo notizie. Muore sotto gli occhi di quei politici che affranti si dispiacciono, organizzano la parata militare ma che intanto confermano che solo nel 2014 i nostri militari potranno lasciare il paese. La democrazia che l'Occidente tenta di esportare si riduce alla perdita di vite umane nella bieca lotta per la sopravvivenza contro un nemico che non si identifica in un uomo ma che miete vittime perchè soggioga le menti, le rende schiave, non più in grado di vedere. Alla radio un medico di emergency dice che la situazione è grave. Che non ci sono risultati: gli ospedali ci sono ma non funzionano, le scuole ci sono ma sono vuote. Le donne muoiono ancora partorendo, le stesse alle quali è proibito studiare. Cosa cambierà? Può la violenza cambiare il corso della storia?
In Italia oggi un uomo qualsiasi, in una piazza qualsiasi si da fuoco davanti al Comune per destare l'attenzione del sindaco sulla pratica edilizia da lui aperta e mai vagliata. Alcuni giorni fa un ragazzino di sedici anni uccide la sua ragazza e la brucia ancora viva; oggi due ventenni uccidono un uomo e si fanno una foto, postata su facebook, mentre fanno colazione.
La violenza è stata sdoganata, ormai nulla ci impressiona più.
Il valore più grande, la vita stessa, è inesistente. Come può una ragazzina di ventanni trovare come soluzione più semplice, ad un parto non voluto, buttare il figlio nella spazzatura. Non oso nemmeno pensare se l'ha sperato che qualcuno lo trovasse. Questo non può essere il primo pensiero che ha avuto. Ovviamente biosgnerebbe sapere contesto e situazione familiare, e se quel bambino era stato concepito con l'amore o con una violenza. Questi sono drammi privati che il plateale telegiornale non sviscera. Rimane però il fatto che quello è stato il primo gesto compiuto e quel gesto significa che la vita non è un valore, che l'essere umano non ha valore, che l'individualismo, l'egoismo, l'arroganza nei confronti del mondo vincono la battaglia. Come possiamo essere caduti così in basso. Cosa ci ha portato a svilire i più alti sentimenti. Cosa ne rimane dell'uomo?
Io mi fermo a guardare un tramonto su una collina: silenzioso, quasi assordante e piango. Piango di fronte alla bellezza della natura, alla sua perfezione al suo ripetersi inesorabile che la rende l'unica certezza. Cosa fa di noi degni del suo rispetto? Quale il nostro compito?
L'uomo ha creato cose belle, si è sempre evoluto ed ha sempre mantenuto lo spirito, quello che lo eleva, che lo distingue....si è sempre pavoneggiato dell'intelligenza che lo rende migliore dell'animale, in grado di dominare gli istinti e di vincere sulla violenza. Ripercorrere il passato dovrebbe aiutarci a non rifare gli stessi errori ma come le stagioni della terra evidentemente anche noi compiamo dei cicli che solitamente terminano con il punto più basso della dignità umana, la guerra. Non so dire se ora sia quel momento so solo che stiamo affondando in un baratro. Mi auguro che l'intelligenza che contraddistingue l'uomo riesca a salvarlo, ad illuminarlo nuovamente facendogli mettere da parte tutto quello che ad oggi ci ha condotto fin qui.

Puianello


Puianello

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