giovedì 31 marzo 2016

#Banana Yoshimoto - Ricordi di un vicolo cieco

Davvero una piacevole lettura. Ricca di immagini e di sensazioni. Lo sento molto vicino e condivido con la protagonista un passato, lo stesso passato che l'ha resa disarmata, ingenua, arrendevole. Non necessariamente questo può essere conseguenza di un disagio in famiglia o di qualche episodio drammatico ma dal troppo amore. Il  crescere in un contesto protettivo, amorevole, chiuso e schermato che non consente alla bruttezza del mondo di entrare fa sì che non si sprofondi mai nel buio, fino a che una banale interruzione di una relazione "finta e confortevole finché non accade qualcos'altro" fa toccare con mano la vita e pure che sia tremenda in questa sua manifestazione, si mostra anche densa di una energia e di una bellezza che non si era mai assaporata. Le persone che ci vogliono bene, in particolare i genitori, tendono a proteggerci dal male che essi magari hanno conosciuto e che non vogliono presentare a noi, ma questo male prima o poi viene a farci vista in qualsiasi forma e deve trovarci pronti ad affrontarlo, sempre. Non possiamo demandare a nessun altro questo compito. Perciò bene vengano le delusioni servono a forgiare, ben venga lo smarrimento serve a focalizzare l'obiettivo.

Ricordi-di-un-vicolo-cieco


martedì 29 marzo 2016

#lacolpa La moglie afgana - Fariba Nawa

Leggo un libro: La moglie afgana di Fariba Nawa. Le verità di chi viene da lì sono raccontate ed esplicitate in ogni testimonianza possibile. La voluta cecità dei nostri governi è di una infamia di unica. Ci si lamenta per la guerra, per il fatto che sono popoli da democratizzare poi sai che le armi sono comprate dall'occidente con i soldi che gli occidentali spendono per consumare droga, la più buona e pura viene da li. Riempire i nasi degli arrampicatori sociali di polvere bianca. Gli stessi che poi si dissociano da guerre e mafia. Che orrendo vortice....e continuano a farci pensare che sia colpa degli immigrati!

venerdì 25 marzo 2016

Spiegazioni che mai troverò

Proprio non riesco a spiegarmi questo mistero. Entro in chiesa e vedo un cristo in croce appoggiato su un tavolo cosparso do petali di rose. Vedo gente che accarrezza questa statua e la guarda adorante. Vedo gente che racconta ad un uomo nascosto dentro un confessionale i suoi segreti piu intimi chiedendo la comprensione. Vedo richieste incessanti di offerte ad ogni prezzo. Vedo gente insieme ma molto sola che parla di condivisione e fratellanza ma che non riesce ad abbracciare il suo fratello di un altro colore. Io ancora non riesco a spiegarmi perché celare dietro un credo la luce immensa dell'essere umano dotato di intelligenza. L'intelligenza genera gesti buoni e amorevoli. L'ignoranza genera violenza e odio. La religione è una spiegazione fornita senza ragionamento. Perciò diretta all'ignoranza. Che dire: sono felice per coloro che si accontentano di questo piccolo inganno.

#felicità

Felici sono soltanto coloro che tengono la mente fissa a un oggetto che non sia la loro felicità personale [..] Così, puntando a qualcos'altro, trovano incidentalmente la felicità. [...] Chiedetevi se siete felici e cesserete di esserlo.

Tutto quello che Socrate direbbe a Woody Allen - Juan Antonio Rivera

#Riti

È la costanza, lo stillicidio di azioni che ogni giorno compiamo, a dare i risultati migliori. 
La fiducia che poniamo in un gesto, reiterato con precisa puntualità, è quella che ci consente di far cadere le barriere e aprirci ad un contatto.


giovedì 24 marzo 2016

....ed io mi sento trasparente, il re del nulla.
                                                               [Cit]


I promise you

But I promise you this
I'll always look out for you
Yeah that's what I'll do

martedì 22 marzo 2016

#cosa fare

Cosa volete dire oggi?
Nel momento che anche solo uno dei potenti dirà che: siamo in guerra, che dobbiamo punire i mandanti, che è stata minata la libertà individuale, che l'unica soluzione è l'intervento militare contro...?
Chi.....rispondo io!
Cosa facciamo ci mettiamo a bombardare tutte le parti del mondo che professano fede islamica?
Issiamo muri di confine che ci tengano al sicuro da possibili terroristi?
La lotta l'abbiamo già persa moltissimo tempo fa....quando alcuni hanno deciso che dovevano arricchirsi e farlo a discapito di molti altri, senza alcuna etica o morale, senza limiti di coscienza.
Temo che ci siano ben poche cose da fare ora.
Troppo dolore e troppe sofferenze hanno vissuto le persone, e la cattiveria è l'arma più facile da impugnare di fronte all'angoscia di un'esistenza priva di speranza.

Una banalità: alcuni giorni fa vedevo una trasmissione americana che si chiama "come vizio i miei animali" dove famiglie americane programmavano ricevimenti di matrimonio per cani, massaggiatori a domicilio per animali domestici, parchi giochi sotto casa per il proprio amico a quattro zampe...
Ma dico io dall'altra parte del pianeta ci sono persone che ancora lottano per l'acqua e il cibo, per le malattie che noi abbiamo debellato tanti anni fa!!
Non credete che abbiano il diritto di essere incazzati contro quell'occidentalità arrogante e presuntuosa schiava del denaro e oggi davvero priva di umanità!?

Cosa può aiutare ora l'essere umano a ritrovare la via?




lunedì 21 marzo 2016

#21 marzo


Perché una giornata della memoria non sia solo un ricordo da omaggiare 
ma una pratica di ogni giorno della nostra vita.

A tutti coloro che hanno lottato dando l'esempio che vale più di mille parole.

giovedì 17 marzo 2016

#ricerca

Fai un passo più avanti. Sposta sempre di un gradino il tuo sapere. Non accontentarti mai delle spiegazioni che ti vengono date. Cerca, informati, studia. La vita intera è una ricerca.

giovedì 10 marzo 2016

Mindfull

Non esiste estraneo che non possa essere conosciuto, non esiste storia che non possa essere compresa, non esiste nulla di realmente incomprensibile alla mente: esiste solo il rispetto, la volontà e l'accettazione.

martedì 8 marzo 2016

#Parada #MiloudOukili #Randagi #Pa-Ra-Da

Questa è la storia difficile e massacrante dei bambini di strada di Bucarest alla fine del regime di Ceausescu e di un clown Miloud Oukili, le cui vite si intrecciano per dare poi vita ad un progetto bellissimo del quale potete leggere nel sito: http://www.parada.it/



#donnalibera

Festa della donna: quest'anno è stopviolenza. Vorrei che le donne riflettessero molto su questa violenza. Questa sì ,è quella manifestata attraverso le botte da uomini possessivi, ossessionati e non capaci di accettare un rifiuto. Ma la violenza è anche: le battute da bar che ogni giorno spopolano nei luoghi di lavoro, l'impossibilità di una posizione perché un giorno probabilmente avrai una gravidanza, la richiesta di compiacenza di fronte ad un titolare di sesso maschile e tanto altro. 
Vorrei che un giorno la donna fosse libera, libera di essere e di avere le stesse occasioni di un uomo. 
Vorrei che potesse girare con il suo velo senza che qualcuno la giudichi, vorrei potesse esprimere il suo pensiero politico senza che qualcuno pensi "che ne sa questa, torna a casa a far da mangiare", vorrei che potesse avere una famiglia senza sentirsi colpevole. 
Per arrivare a questo però il lavoro è ancora molto lungo e passa sopratutto per il comportamento di ognuna di noi e dalla nostra fermezza nel non farci deridere e trattare come non vogliamo, anche con le semplici parole. Forza donne, lottate ogni giorno per la vostra libertà!


venerdì 4 marzo 2016

#io e io e casa

Il tempo che ognuno di noi dedica alla a se stesso, ogni giorno, nella quotidianità viene spesso relegato ad un piccolo momento o episodio. Capita a volte di rimandarlo a domani. Capita a volte di cancellarlo quell'appuntamento. E pian piano non si segna più in agenda perché si crede che tutto il resto, compresi gli altri, abbiano la priorità. Non si capisce però come, il resto possa prendere il posto di quel rifugio splendido nel quale cui ognuno di noi ha costruito la propria casa. Non ritornando più in quel luogo a piccole dosi l'anima perde brillantezza e si vela di un opaco mantello, nascondendosi dalla vivida bellezza della felicità. Per cui occorre sempre dedicare un po di se alla costruzione, talvolta ristrutturazione o semplice godimento, di quella casa dove i colori sono accesi, le emozioni sono grandi e c'è sempre il nostro io migliore che ci aspetta dandoci il benvenuto!

giovedì 3 marzo 2016

#Randagi


dal libro "Randagi" di Paola Mordiglia

Riflettiamo sempre su quella che è la nostra condizione nel mondo.

martedì 1 marzo 2016

Le promesse del cuore

Ricevetti un incarico di lavoro: il censimento di alcuni edifici demaniali visionandone lo stato e mi ritrovai così a girare per le vie del centro di Milano. Il lavoro in sé non comportava particolari difficoltà e mi consentiva di gustare le bellezze della città.
Mi ritrovai al civico 17 di Via Bergamini, una libreria non più aperta al pubblico. Entrando dal portone principale, un lento cigolio fece da eco al mio passaggio. Varcato il porticato d'ingresso, una bellissima corte racchiusa nelle mura del palazzo, sulla sinistra la scala che mi avrebbe condotta alla porta. Salii i gradini: arrivata alla porta mi raggiunse il custode, che mi salutò aprendomi la porta. Entrando vidi tutt'intorno, su ogni centimetro libero della parete, libri a perdita d'occhio; molteplici piani di testi incastonati e perfettamente allineati: testi di ogni tipo e fattura, anno e soggetto.
Passai da una stanza all'altra con lo sguardo rivolto all'insù, e lo abbassai solo per evitare di inciampare. Di fronte a me una scrivania: un uomo sulla settantina, testa china su un registro, occhi incollati alla sua lettura. Un uomo ordinato, distinto, occhiali bassi sul naso. Con una mano teneva un libro, con l'altra scorreva una a una le righe del registro aperto, diligentemente e con meticolosa cura. Quando mi vide fermò per un istante il dito, alzò giusto lo sguardo e fece un cenno con le sopracciglia che interpretai come un saluto e si rimise al lavoro.
Mentre davo un'occhiata in giro il mio sguardo si posava spesso su di lui. Con fare evasivo, mi avvicinai alla scrivania e fu lì che lui posò il libro e alzando il capo, esclamò: Trovato!
Come?! dissi in imbarazzo.
Volevo dirle che finalmente ho trovato quel che cercavo disse sorridendo.
Buon per lei dissi arrossendo Mi scusi, non volevo essere sfacciata. La vedevo così preso che lo confesso, avrei voluto sapere di cosa si trattava.
Per fortuna disse l'uomo alzandosi dalla sedia è tanto tempo che nessuno mi chiedeva più del mio lavoro. Sono mesi che sono solo a riempire pagine di codici. E' una lavoro impegnativo e meticoloso. Questo maledetto disse indicando il libro che prima aveva in mano l'avevo già codificato ma non ero sicuro perchè il giorno che toccò a lui, fui distratto dall'arrivo di un amico e così lo appoggiai su quella pila là in fondo disse indicando una torre di testi a fianco della finestra e lì rimase.
Può succedere, no?! Se chi l'ha distratta è un amico, sarà valsa sicuramente la pena.
L'uomo sorrise con gli occhi brillanti di qualcuno che custodisce un segreto.
Questo mio amico da quel giorno viene sempre a trovarmi, passiamo qualche ora insieme fino a che se ne va, io torno ai codici e lui si allontana sui tetti.
Come sui tetti?! dissi sorpresa.
Certo il mio amico è un gatto!
Adoro i gatti dissi hanno qualcosa di speciale.
Sì, proprio così disse l'uomo curano le ferite, quelle più profonde disse abbassando lo sguardo.
Mi spiaceva averlo rattristato con quel ricordo, così cercai di riportare la conversazione ai codici.
Mi diceva quindi del codice, l'aveva già trascritto?.
Sì, infatti l'uomo alzò la testa dopo un sospiro e prese in mano il testo.
Un testo così prezioso! Valeva la pena ricontrollare.
Titolo? chiesi
La sua curiosità non ha mai fine! disse scuotendo il dito Mi piacciono le persone curiose, sono il motore del mondo. Non è importante il titolo, ma quel che rappresenta per me. Questo testo è stato il primo in assoluto ad essere inserito nel catalogo prestiti in questa biblioteca, dalla mia Anna. E' l'origine! Da qui ha avuto inizio il lavoro mio e di mia moglie. Lei era una fanatica dei libri, leggeva tantissimo e complice la fortuna riuscimmo ad ottenere insieme di gestire questo tesoro. Ci piaceva l'idea che tutti potessero godere della bellezza della lettura. All'inizio andò bene: la biblioteca fu molto frequentata. Il numero dei testi cresceva: poesia, narrativa, arte, romanzi, gialli. Fu un bel periodo quello disse l'uomo con lo sguardo luminoso poi arrivò la televisione: quella macchina infernale tolse pian piano la curiosità e la sete di imparare. La gente preferì starsene a guardare quiz e donnette in poltrona piuttosto che stimolare il cervello. Quella fu la prima grande disfatta dell'uomo moderno, dopo il capitalismo.
Quanto ha ragione! dissi La penso esattamente come lei! Ogni giorno vedo persone vuote, senza sogni e passioni e questo è proporzionale all'assenza di conoscenza e alla pigrizia di pensiero.
Vedo signorina che siamo in sintonia mi disse porgendomi la mano per una stretta forte come un patto siglato.
Fummo costretti a ridurre l'orario, ma fu semplice perché ciò avvenne all'età della pensione quindi riuscimmo a sbarcare ugualmente il lunario.
L'uomo divenne poi serio, si sedette nuovamente sulla sedia massaggiandosi il volto con la mano Purtroppo in quel periodo, mia moglie si ammalò e per lei furono poche le speranze di salvezza. Ricordo ancora l'ultimo giorno che fu cosciente, quasi se lo sentisse, mi fece promettere una cosa, me lo ricordo come fosse ieri, disse: ora sarai solo, ma io sarò al tuo fianco sempre. Promettimi che porterai a termine il nostro progetto? Quei bambini hanno bisogno di sognare, di conoscere, di imparare e di vivere quante più storie potranno e tu avrai il dovere di aiutarli.
Non volevo piangere davanti a lui ma a stento riuscii a trattenere le lacrime.
Vede tutte quelle scatole?disse indicando il centro della stanza Sono dirette in tante parti del paese, donate allo scopo di diffondere cultura e speranza. Solo il pensiero mi rende fiero di ciò che faccio come lo sarà mia moglie da lassù.
Lo può ben dire signor... chiesi.
Il mio nome è Walter rispose.
Walter lei è un grand'uomo, se nel mondo ci fossero più persone come....No no signorina, non lo dica mi interruppe non mi attribuisca meriti che non ho, ho fatto semplicemente ciò che il mio cuore e la mia testa mi dicevano di fare. Tutto qui. Comunque non si dimentichi che il merito è tutto di Anna disse lei è la mia musa. Mi spiace ma ora devo tornare ai miei codici altrimenti si fa tardi e tra poco arriverà Gastone a prendersi la sua dose di coccole.
Giusto!. La saluto Walter, mi scuso di averle fatto perdere tempo dissi raccogliendo la mia cartelletta.
Arrivederci signorina! rispose rimettendosi gli occhiali, pronto per il suo elenco.
Uscii da quel piccolo paradiso piena di serenità: pensai a quei libri che di lettore in lettore avrebbero aperto la finestra della fantasia.

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