mercoledì 21 gennaio 2015

pagine

Aprire un quaderno e trovarlo intriso d'inchiostro
parole che seguono parole
vuotare l'anima
farla gridare silenziosamente.
Scorrere le righe e sentirsi lontana da quella sofferenza
ma fiera per essere stata la protagonista indiscussa di quella rinascita.
Ora a te chiedo: stringimi la mano
andiamo insieme verso la nostra vita!

mercoledì 14 gennaio 2015

#Je suis just moi-mème

Con gli ultimi fatti di cronaca tutti si sono identificati in Charlie Hebdo. E' stata minata al cuore la libertà di espressione dell'occidente intero che per dimostrare coesione e unità verso la minaccia terroristica ha marciato su Parigi come mai prima d'ora.
Ma a me la domanda sorge spontanea: questo identificarci non ci porterà ad allontanarci da noi stessi? Non ci porterà a decentrare la responsabilità dei nostri gesti fuori da noi?
Ogni giorno vedo molta gente che si identifica e smette di ragionare come singolo e in modo approfondito su quelli che sono i fatti.
Esprimo solo un concetto su ciò che è accaduto che è totalmente e innegabilmente condannabile su ogni fronte: questo nostro occidente non pecca probabilmente di una buona dose di arroganza?
Il mondo è in movimento e in mutamento: le popolazioni si mescolano e se prima ognuno si sentiva solo parte di una nazione ora deve sentirsi parte di un mondo che come tale è complesso e articolato. Si miscelano religioni, culture, etnie. Il prodotto di questa miscellanea include un'intelligenza tale da rispettare ognuno di questi elementi, tenendo a mente il fatto che non tutti abbiamo lo stesso livello di cultura, sarcasmo, evoluzione, società.
Quindi io dico che non c'è poi tanto da meravigliarsi se poi un giorno un integralista pazzoide vedendo ripetutamente canzonato il suo Dio, peraltro unica ragione di vita, imbraccia un mitra e spara senza un perché. Ricordiamoci poi che un integralista è una persona istruita da individui che con estrema intelligenza e scaltrezza vanno a soggiogare una vita vendendo una verità assoluta che non può essere mai messa in discussione.
E' un momento molto complesso in cui la parte "evoluta" del mondo si sente libera di poter fare ogni cosa e la parte "sofferente" probabilmente anche frustrata dal continuo arrancare vorrebbe il suo pezzo di mela.
Da qui lo scontro.
Ma questo occidente schiavo del capitalismo e di ogni nefandezza possibile per accumulare denaro ritiene davvero così importante esprimersi ? Non potrebbe magari impegnare risorse per la diffusione della cultura della condivisione e del rispetto reciproco?
Poi non dimentichiamoci che accadono cose inspiegabili: sembra che i terroristi, dei quali sono stati immediatamente trovati i documenti e i video delle rivendicazioni, non fossero poi così sconosciuti dai controlli internazionali:come mai sono riusciti ad agire indisturbati? Se fosse solo una strumentalizzazione per far schierare UNO contro L'ALTRO?
Non so dove risiede la verità!
Intanto credo che io sarò: Je suis just moi-mème (io sono me stesso)

venerdì 9 gennaio 2015

Manuali

Al termine dei giorni di festa, in cantiere, alla domanda
"Ma chi c'era martedì?"
la risposta di un manovale è stata
"ma chi crede che ci fosse? Solo noi operai: egiziani, albanesi e rumeni mentre voi italiani eravate in ferie a rilassarvi"ha detto con una risata, ma è la sacrosanta verità.
Miriadi di laureati e super master-izzati ma il mondo se va avanti lo dobbiamo sopratutto alle persone che umilmente lavorano ogni giorno ancora con le mani, gli stessi titolati da molta gente con un bel "tornate al vostro paese" poi se si va vedere in quanti modi sfruttano l'immigrazione hanno solo di che vergognarsi.....
Una dose di intelligenza e un minimo di cultura....questi sarebbero stati ottimi regali di natale per le persone che ancora oggi non riescono a capire!

giovedì 8 gennaio 2015

Venti

Qualche anno fa, quando andavo dalla psicologa, c'era sempre una costante nei suoi discorsi che era questa parola "obiettivo". Allora la mia mente era probabilmente molto confusa e sicuramente carente di ogni informazione sulla vita. Vivevo nel modo più base possibile e questo tipo di vissuto mi ha portato a spegnermi lentamente e a smarrire ogni traccia di me. Fu proprio quella una delle prime cose che mi disse "sei una persona senza confini".
Ricordo quella frase molto bene. Mi rimase stampata in testa e per le settimane successive fu un pensiero costante.
Poi piano piano è iniziata la ricerca fino ad arrivare al punto in cui sono ora nel quale molte cose mi sono chiare, fin troppo per certi versi. Questo perchè nel processo di conoscenza di se stessi anche i lati oscuri vengono a galla e occorre prenderne atto e cercare di migliorarsi sempre. 
A margine di questo ora che i miei obiettivi sono chiari i passi da fare sono consapevoli e quasi semplici. Capita di cadere in paure e timori ma che confronto alla meta da raggiungere sono comunque affrontabili, perché perdono valore messi di fronte alla felicità assoluta. Era proprio Seneca che diceva: "non c'è vento favorevole per un marinaio che non sa dove andare"

I più visualizzati