sabato 31 dicembre 2011

Un tempo

Verrà un tempo in cui
passeggiando lungo la via di un cimitero
scorrendo una ad una le tombe
arriverò a lui
e poserò tre rose rosse simbolo del nostro amore
in quel giorno in cui avremmo festeggiato 55anni di matrimonio
rimanendo a fissare quella foto.

Verrà un tempo in cui rimarrò in casa
come se questo riuscisse a custodire una presenza
guarderò le foto della mia vita
sorriderò e piangerò.

Verrà un tempo in cui la notte non dormirò
per colpa della mancanza, del triste abbandono
e la luce della finestra rimarrà accesa
e guardando qualcuno penserà:
“povera nonna come si sente sola”.

30 dicembre 2011

giovedì 29 dicembre 2011

Il piccolo principe

...Il paese delle lacrime è molto misterioso.

Alda Merini - Io dormo sola

Tu mi vedi che io dormo sola
e sai bene che sono proprio io.
Un pò forte
un pò irriguardosa,
sono lo spillone
che ogni tanto ti punge
le calcagna.
Tu mi prendi per una vigna
di uva mature,
ma non sono dolce,
tu mi credi una maestra d'amore
e intanto non mi dai neanche
un bacio.

martedì 27 dicembre 2011

Coperte

Sono le mie coperte

intrise di sangue
      sgorgante dal cuore
di sesso crudele
     privo d'amore
di lacrime amare
     versate per dolore
dolore di una perdita, di un abbandono.

Moltheni - Petalo

Casa

D'improvviso il cane si zittisce
l'aria è fredda e pungente
il silenzio invernale
in alto la luna

quanto piccola sei
immersa nei tuoi pensieri
sembrano giganti pronti a schiacciarti
eppure
     eppure
       la vita può essere molto semplice

venerdì 23 dicembre 2011

Natale 2011


Il Natale è: candele accese, tortellini in brodo, cartoni animati sul divano, luminarie sull'albero di fronte alla finestra, la messa di mezzanotte, il brindisi con gli amici in piazza, le corse dell'ultimo minuto per i regali ai bimbi, last christmas degli Wham, la cheesecake a profusione, la partita a bestia del dopopranzo, la nonna che ti chiama da parte per darti i soldi, la ciotola ricolma di Ronny, i regalini di Natale delle mie colleghe, i messaggi di auguri e tanto tanto cibo.......
Un augurio di un Natale poco consumistico, molto umano, pieno di ricordi per chi non c'è più e un sorriso per chi ha scelto di non esserci.



giovedì 22 dicembre 2011

Atteggiamento e comportamento negativo del soggetto che pone se stesso e la propria problematica al centro di ogni esperienza, trascurando la presenza e gli interessi degli altri. L'egocentrico è convinto che ogni cosa gli sia dovuta, ed esistano solo i suoi bisogni. La parola deriva dal termine greco ἐγώ (egò) che significa "Io".
Una persona egocentrica non possiede la teoria della mente e non riesce a provare empatia con gli altri individui. Gran parte dei soggetti autistici sono anche egocentrici.

                                                                                                                                            fonte Wikipedia

mercoledì 21 dicembre 2011

The Smashing Pumpkins - Perfect


So che siamo come vecchi amici
non possiamo far finta
che due amanti si scusino
noi siamo ragioni così irreali
non possiamo evitarlo
ma sentiamo che qualcosa e' andato perso
ma ti prego
lo sai che sei uguale a me
la prossima volta ti prometto che saremo
perfetti
perfetti
perfetti sconosciuti senza regole
amanti fuori dal tempo
ricordi dispersi
adesso so bene chi sei
ma ora mi chiedo chi ero io
angelo, sai che non e' la fine
saremo sempre buoni amici
le lettere sono state spedite
per favore, eri sempre così libera
vedrai, ti prometto che saremo
perfetti
perfetti sconosciuti quando ci siamo incontrati
sconosciuti sulla strada
amanti mentre dormiamo
perfetti
lo sai che questo deve accadere
eravamo sempre così liberi
ci eravamo promessi di essere
perfetti

Fedor Dostoevskij

Il segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per cosa si vive.

domande

. . quindi ti amerei se solo fossi vergine alla vita?

lunedì 19 dicembre 2011

Emily Dickinson


Notti selvagge, notti selvagge!
Fossi insieme a te notti selvagge sarebbero
la nostra ricchezza.
Inutili i venti per un cuore in porto - 
mappa e bussola si mettono da parte
navigando nell'Eden - 

Ah, il mare!
Potessi stanotte gettare l'ancora in te!

Emily Dickinson



Chi è amato non conosce morte,
perchè l'amore è immortalità,
o meglio, è sostanza divina.

Chi ama non conosce morte,

perchè l'amore fa rinascere la vita
nella divinità.

venerdì 16 dicembre 2011

Vuoto



Rimangono le sigarette e i bicchieri vuoti
le coperte accartocciate
come fogli di carta sul pavimento

vuoto

rimane la musica
il suono
profondo e intenso

rimangono parole
ricordi
    si dissetano alla fonte di noi
    di tanto in tanto

cosa sia non so
aggiustare l’anima
sentirsi un po’ meno soli
           un pò più cattivi
           un pò più liberi

rompere le righe

giovedì 15 dicembre 2011

Realtà


La tristezza che pervade ogni essere umano
quando percepisce che non ha scampo
che prima o poi sarà come quella foglia
che dopo aver vissuto la sua stagione
ingiallisce, secca e cade dal ramo
inerme e sola.

Vorrei avere speranza
vorrei negli occhi sempre
la primavera della vita.

mercoledì 14 dicembre 2011

Alda Merini - O poeta da " Io dormo sola" Ed.Acquaviva

O poeta che vegli sul tuo amore
come un cane senza pane,
tu derubi le utopie nere
che lodi poi
come magnifiche donne,
tu padrone della guerra oscura
della forchetta
con la tovaglia senza sogni
di futura pace duratura.
Risplendi almeno
come eterno innamorato!

martedì 13 dicembre 2011

Io tra di noi Tour

Prima di io tra di noi poco avevo sentito di Dente. Il primo ascolto dell'album è bastato per farmelo piacere immediatamente. Le sonorità arrangiate da nomi illustri come d'Erasmo e Gabrielli e e la produzione di Colliva sono senz'altro un timbro visibile e marcato. Alcuni pezzi geniali: per i giochi con le parole Pietre preziose, le sonorità un pò italodisco di Giudizio Universatile, Rette parallele con questo finale Anima latina style, la bellezza dell'immagine in Da Varese a quel paese. I brani scorrono via e il cd finisce che subito lo vuoi risentire. In maniera del tutto trasparente e desiderosa l'ho visto a Pescara qualche sera fà. E'arrivato al locale e non è riuscito ad attraversare la pista che una ragazza lo ha toccato urlante. Vabbè le donne certe volte non perdono occasione per rendersi ridicole e poi si lamentano se gli uomini le trattano come oggetti. Con circa un'ora di attesa inizia il concerto: i primi pezzi infilati uno dietro l'altro tutti dell'album nuovo, intermezzi scherzosi ma non particolarmente brillanti, fino a giungere ai classiconi del bis: incantevole su tutte Vieni a vivere. Impressione totale: condivido pienamente l'antipatia verso la scia di teenager adoranti che si lascia dietro e questo atteggiamento da divo menefreghista e spocchioso che non si sa se sincero o costruito. Il concerto è stato poco entusiasmente e a tratti noioso ma recuperato sul finale. Credo che con le parole sia davvero un genio e come lui pochi sanno giocarci.  Dente è passato a Radio Deejay e i suoi cd sono alla Feltrinelli. Credo che questo disco l'abbia comunque consacrato al mainstream o quantomeno fuori dall'indie. Io continuerò a interessarmi a ciò che fa forse non sarò quella che andrà a vedere tutti i suoi concerti (sopratutto pagando) ma continuerò ad ascoltare la sua musica che trovo intelligente, divertente e anche ricca di belle immagini.

lunedì 12 dicembre 2011

Alda Merini - In trappola da "Io dormo sola" Ed.Acquaviva

O voi che cadete nelle trappole
di cento stanze spente,
e chiamate Apollo
che vi porti una candela.
O voi che volate sempre
e che sempre piangete,
i letti ghiacciati
sono le vostre più care torture
e meravigliati
guardate la Poesia
fuggire via da voi.

domenica 11 dicembre 2011

I pescatori


I pescatori non lasceranno mai sola l'alba
il risveglio della vita.
Seduti su uno scoglio o su di un peschereccio al largo
andranno incontro al giorno
abbracciando il mare
la sua immensità e fecondità 
accompagnati dal volo dei gabbiani
e dalle piccole increspature delle onde.
Il silenzio, l'odore di salsedine
faranno da cornice al quadro dipinto dalla natura.
Non so se credano in qualcuno o qualcosa
ma sono sicura che per loro questo è Dio .

Alda Merini - Si compiace lui da "Io dormo sola" Ed.Acquaviva"




Si compiace lui
di vergare poesie
col sangue e la pena
delle sue asservite.
Lui sorride di piacere
ed è un vile
perchè tutte le donne
lo disprezzano
per il nulla dei suoi sentimenti.

lunedì 5 dicembre 2011

Quale droga ha un sapore più dolce dell'eros
quale emozione è più forte del desiderio
l'attesa ... l'attesa del piacere.

domenica 4 dicembre 2011

Vanilla

Paesaggi fatati
di notte vissuti
caprioli imbronciati
scrutano a lato della strada
gli innamorati
gli amanti
e i golosi.

La luna di nebbia vestita
protegge una storia esistita
che nutre la solita vita
di due eroi senza tempo
loro è il momento
sospeso dall'atroce tormento
loro è l'intensità
esasperata dall'insobrietà.

E i crateri di fango
non si vedono
tutto tace, scuro e irreale.

NiRaNo


venerdì 2 dicembre 2011

Le persone a cui vuoi più bene sono quelle a cui fai più male: forse è perchè da loro ti aspetti il meglio, sei molto più esigente.

Ci stiamo sbagliando - "Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film" Luca Carboni 1984



Ci stiamo sbagliando ragazzi
noi che camminiamo sul mondo
noi coi piedi di piombo
restiamo giù
sotto cento chili di cielo
eh... siamo forse degli angeli
Noi no, noi che non siamo le stelle
nemmeno le donne, nemmeno quelle
quelle più belle
o le commesse del negozi del centro
quelle vivono a mezze giornate
eh... no che non sono le fate

Noi, noi ladri di mille lire
cercando il modo per non morire
per non pagare le tasse
per far passare la notte
Ogni tanto parliamo d'amore
o magari fuori c'è il sole
o che magari piove

Poi no, che non siamo da soli
magari siamo in cento milioni
cento milioni cuori
cento milioni di matti
graffiamo e poi facciamo le fusa
eh... proprio come dei gatti

E come i gatti dentro ai giorni e alle notti
noi ci incontriamo e ci guardiamo negli occhi
e poi facciamo l'amore
sì, sì facciamo l'amore
e ogni tanto ci facciamo del male
eh... ogni tanto è normale

Basta non farsi mai prendere in giro
o, almeno,
non farsi portare lontano
vedi che bella la vita
basta andare più piano
magari dimmi come vivono gli angeli
dimmi le fate, se le hai mai incontrate...

mercoledì 30 novembre 2011


Quando una donna smette di essere affascinante, desiderata, ambita?

Quando il comfort e la quotidianità prendono il sopravvento:

smette di essere complice nel letto quando si mostra in tutti i suoi segreti: la maschera di bellezza, l'epilazione, lo shampo colorante, la biancheria comoda tipo nonna, il pigiama;

smette di essere interessante quando parla solo delle cose quotidiane: i soldi, la collega al lavoro, il bollo della macchina, cosa volere per cena la sera;

smette di essere attraente quando la sua femminilità lascia spazio al comfort di tutti i giorni: i tacchi, le calze nere lo smalto per le scarpe da ginnastica, i capelli scaruffati, i maglioni larghi;

Donne rimanente sempre le creature affascinanti che siete!
Non smettete mai di essere femminili, di covare nel cervello le fantasie e i sogni esclusivi del nostro mondo femminile, solo così non sarete mai vittime di un abbandono.


martedì 29 novembre 2011

Poesia per lei


Piccola amica mia
non sarà mai abbastanza il tempo che abbiamo passato insieme
ci siamo trovate d'estate in un campo in procinto della trebbiatura
l'ho capito subito che eri speciale
Insieme abbiamo passato tante giornate
siamo andate insieme all'oasi
la nel verde col tuo bel guinzaglio
siamo anche andati al mare, fantastica
hai dormito tutto il viaggio in autostrada.
Hai vissuto in molte case
Magreta 1, Magreta 2, Baggiovara, Formigine e ancora Baggiovara
hai viaggiato prima con noi, poi con me.
Hai sempre custodito il mio sonno quasi come un angelo custode
il tuo secondo padrone mi aveva detto che eri lì apposta.
Eri buffa e simpatica
e il tuo soprannome Maffa faceva tanto ridere
se penso al perchè te l'abbiamo dato.
Alcune volte non ti capivo lo ammetto
e vorrei ridarti ora tutto l'amore che se possibile non ti ho dato
quando eri qui con me.
Se penso che quella macchina che ti ha suonato
tu non l'hai sentita sarai stata terrorizzata
quando hai visto che non si sarebbe fermata.
Piccola mia sei stata la mia prima compagna
ti ho voluto davvero tanto bene
e non trovo giusto che qualcuno una notte di novembre
ti abbia tolto la vita.
Questo è il caso, la fatalità ma è troppo presto
non dovevi spezzare quel filo ora.

Poesia per me

Lei 
lei del terzo piano
finestre socchiuse
luce fioca che ribatte sulla parete arancione
due micie bianche a farle la guardia
mentre se ne sta sul balcone a fumare
scrivendo sul suo taccuino
mentre i lunghi capelli le scivolano sul viso.

Non le manca mai la musica,
accesa ogni istante che lei è lì
su quella sedia.

Gli occhi rivolti al cielo la notte
cercano la luna, le stelle
ha lo sguardo sognante lei.

Strano dire perchè sia sempre sola
forse lo vuole, forse no
ma lei il cielo
lo guarda ancora.

Non so se la rivedrò so che lascerà quel balcone
quella tana di solitudine
che l'ha protetta e accudita durante la sua rinascita.

E' certo che mi mancherà vederla mentre accarezza la gatta 
che impavida cammina sul filo della ringhiera
lì al terzo piano.


lunedì 28 novembre 2011

Eugenio Montale "Ossi di seppia" 1920-1927

Mia vita, a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto ormai lo stesso
sapore han miele e assenzio.

Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

domenica 27 novembre 2011


Bella
non mi sono mai sentita bella, io non lo sono. Ovvio mi fa piacere se qualcuno lo dice ma forse non del tutto. Un'amico l'altra sera ha detto: "e che se ne fa delle parole?" E infatti è vero: che me ne faccio.
Ti amo perchè sei bella, Dio quanto sei bella...Frasi che dovrebbero farmi piacere ma in realtà non è cosi mi sembra un po una scusa una cosa da dire quando non sai che dire o perchè hai paura di dire altro, un riempitivo. Ah bè noi donne non siamo mai contente, non ne abbiamo mai abbastanza forse è vero o forse siamo semplicimente diverse.
Per tanto tempo sono stata quella sempre in sordina, quella che non vuole mai essere notata, che nelle foto non c'è, che non dà fastidio. Sarà che ora sono molto differente: imparando a conoscermi ho cominciato a esprimermi a far valere la mia personalità...non è stato semplice ma piano piano ce l'ho fatta. In passato ho sempre ammirato quel genere di persone che si differenziano per idee pensate, per modi di vita, cultura perchè il loro mondo ce l'hanno in mano sanno cosa vogliono, a quali compromessi non potranno mai scendere e conoscono bene limiti e potenzialità. Bene forse è per tutto questo che vorrei che la gente mi ricordasse: perchè oltre all'esterno c'è un "mondo" affascinante.
Il tempo
grande alleato
lo scorrere dei giorni
impiegando la testa, la mente il corpo a fare cose
per dimenticare
per non sentire più tutto quel male.

Se il cuore rimane fermo
basta un istante e quel tempo non conta più
ma la fitta al cuore . . quella è forte

mercoledì 23 novembre 2011

Vagando


Cammina per strade non tue
incontra gente di cui non conosci l'esistenza
osa e fai ciò che non sai fare
e impara
impara chi sei veramente
il tuo vissuto non anticiperà la tua persona
sei tu
solo e ora.

Scaturirà la vera mmagine di te.

La vita si può rivoluzionare in ogni momento, basta volerlo.


Luca Carboni - L'amore Che cos' E' (testo)

Ma l'amore cosa fa
può farci tutto ma non del male

domenica 20 novembre 2011

Nirano - Indie-Spot - Creatività on line

Nirano - Indie-Spot - Creatività on line

Eugenio Montale "Ossi di seppia"

Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo;
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

Eugenio Montale - "Le occasioni" Parte seconda - Mottetti

La speranza di pure rivederti
m'abbandonava;

e mi chiesi se questo che mi chiude
ogni senso di te, schermo d'immagini,
ha i segni della morte o dal passato
è in esso, ma distortoe fatto labile,
un tuo barbaglio:

(a Modena, tra i portici,
un servo gallonato trascinava
due sciacalli al gunizaglio)

mercoledì 16 novembre 2011

Pene d'amore



Folle è l'amore
motore del mondo
divinità insaziabile
delicato carnefice.

Immoli le tue vittime
sull'altare della vita.

Le pene che infliggi
sono feroci, inaspettate
eterne.

Eppure inspiegabilmente
ognuno di noi vorrebbe
almeno per una volta
essere il tuo prossimo bersaglio.



Innamorata della vita, dici?

A volte l'angoscia mi fa sprofondare nelle tenebre
certi giorni è come se non ci fosse mai un nuovo giorno.

Chiusa in gabbia
il sorriso sbiadisce
insieme al rossetto
sulle mie labbra.




Dente - Rette Parallele "Io tra di noi" 2011




Se noi fossimo dei semafori
io sarei vicino a te:
quando mi spengo io
ti accendi tu
quando mi accendo io
ti spegni tu.

Se noi fossimo vetri elettrici
io viaggerei di fianco a te:
quando mi alzo io
ti abbassi tu
quando mi abbasso io
ti alzi tu.

Se noi fossimo dei satelliti
io orbiterei con te:
quando mi eclisso io
risplendi tu
quando risplendo io
ti eclissi tu.

Se noi fossimo occhi strabici
io sarei di fianco a te:
quello che guardo io
non vedi tu
quello che non vedo io
lo guardi tu.

Se noi fossimo campi magnetici
io sarei dietro di te:
ciò che respingo io
lo attiri tu
quello che attiro
lo respingi tu.

Se noi fossimo dei petali
io sarei dopo di te:
quando sono "m'ama" io
sei "non m'ama" tu
quando sono "non m'ama" io
sei "m'ama" tu.

Io sono il lungo inverno
e tu la bella estate
siamo rette parallele.

martedì 15 novembre 2011

Patrizia



Di nobile discendenza svela il tuo nome
di rara bellezza muterei il significato.

Diamante grezzo di questo mondo avvolto nelle tenebre.

Stregati sono gli uomini che incontrano il tuo sguardo
sentono il tuo profumo, vedono le tue labbra scarlatte.
Ammaliante con passo fiero e femmineo
cammini su quei tacchi alti.
Guardarti  rende affetti dalla sindrome di Stendhal
 
Li fai sognare, tu
gli uomini e cosa prendi in cambio
unicamente il vile denaro?

Ami essere bramata come acqua nel deserto
toccata come la prima cosa bella
vissuta come una passione travolgente che lascia il vuoto intorno

Ti prendi dagli uomini ciò che ogni donna vorrebbe
la notte nel suo letto.

Sei un mistero da scoprire
o divinità terrena.


Albert Einstein

Ci sono due modi di vivere la tua vita:
puoi pensare che niente è un miracolo
puoi pensare che ogni cosa è un miracolo.

domenica 13 novembre 2011

Forever young

Ne ho piene le scatole di chi giudica o pensa di sapere tutto sul mondo quando ancora non l'ha vissuto. Non so se l'unico modo per capire è starci dentro, viverlo e trarre le proprie conclusioni. E' vero che quando non sei immerso nelle cose la visione è più oggettiva, distaccata non si è coinvolti: forse per questo i grandi filosofi della storia riuscivano a prevedere gli avvenimenti.
Piacerebbe anche a me riuscire a vedere da lontano ma non ne ho le possibilità. Non ho qualcuno che mi paga la vita e d'altronde è anche giusto così. Ci lamentiamo che questo non è un paese per giovani poi noi ce ne stiamo dall'alto delle nostre posizioni a sparare sentenza su tutto senza operare davvero qualche cacambiamento che costa fatica.
Venerdì sono stata ad una riunione sulla formazione di una proposta di legge contro la liberalizzazione delle professioni: ma quanto è complesso? Ogni parola ha una valenza capace di modificare l'intero contesto. Bisogna cercare di scrivere cose che vadano bene a tutte le parti in gioco, fare compromessi e cercare di non essere schiacciati. E spesso comunque chi decide deve fare delle scelte anche dolorose. Ma in questo paese è così che si deve fare per cambiare le cose. Scalare la gerarchia fino a raggiungere l'obiettivo.
Qualche tempo fa ero a Perugia sulla monorotaia che porta alla città. Sono saliti con me dei punkabbestia con un cane, le borse della spesa e qualche bottiglia in mano. Il guardiano si è subito allarmato ed è salito dicendo che l'accesso al cane non era permesso. Ovviamente loro hanno protestato e mentre lo facevano una bottiglia di birra è caduta per terra rovesciandosi. La monorotaia è partita e il guardiano ha lasciato perder. Tutto il viaggio questo ragazzi a inveire contro lo stato e a dire che ci sono leggi assurde, che si dovrebbe modificare questo e quest'altro etc. Bene, non lo reputate giusto? Ma il modo per protestare non è questo, l'atteggiamento è sbagliato La strada per cambiare le cose è lunga e forse a circuito chiuso ma occorre sempre provarci. Altrimenti se tutti noi diamo sempre a mucchio per tutte le possibilità di cambiamento perché non riusciamo a trovare gli strumenti, la chiave per entrare in questo sistema, finirà sempre che qualcuno deciderà per noi. Perché comunque questo è sacrosanto. Uno stato in preda al caos non può esistere.
C'è da dire che è anche per questo motivo che la generazione dei trentenni ha incominciato a guardare solo al proprio orticello: vede che comunque le cose faticano a cambiarsi, che alla fine le battaglie da combattere ogni giorno sono talmente tante che è meglio cercare di fare per sé per sopravvivere e i problemi grandi in qualche modo si aggiusteranno.
Dall'altra parte invece abbiamo una generazione di ventenni molto acculturati che però non riescono e forse non vogliono trovare la loro occupazione. Tante volte ho sentito laureandi dire che non sapevano che lavoro avrebbero fatto perché quello che hanno studiato non da adito a molte proposte, ma d'altronde sanno fare solo quello e quindi come fanno? Frutto della nuova gerarchia scolastica che ti porta a studiare fino a 25anni, approcciare al mondo del lavoro a quell'età, avere una specializzazione anche ottima in un settore ma che è una specializzazione teorica e non pratica, che nel mondo del lavoro oggi non paga. Non ci sono più senior disposti ad insegnare o con le capacità per farlo e quindi? E quindi i ragazzi si rifugiano a casa dai genitori che si accollano le spese e continuano a farli studiare perchè nel pensiero popolare “studia che diventi qualcuno”.
Tempi morti.
Ora c'è bisogno di rivedere tutto il sistema: c'è carenza di praticità, di cose manuali di gente che si fa il culo.
Il mercato cinese ci ha superati? Questa è gente che lavora mille ore al giorno senza tirar su la testa noi abbiamo raggiunto un benessere tale per cui possiamo permetterci di coltivare anche la vita. E questo è sacrosanto!!!! sia chiaro. Si è lottato tanto per i diritti dei lavoratori che sarebbe un tornare indietro. Ma evidentemente in passato c'è stato qualcuno che si è approfittato della situazione e ha mangiato per quanto possibile, è stata creata uno burocrazia che non ha fatto altro che far affogare la logica delle cose ostacolando ogni slancio produttivo . Ora questo denaro non si può recuperare ed il sistema è crollato. E come solito tocca a noi ritrovare lo start per far ripartire il sistema.
Io dico solo più responsabilità civile nel fare le cose verso noi stessi e verso la collettività, smettere di parlare e agire anche. Rimboccarsi le maniche e fare nel rispetto dell'individuo e sotto la tutela di uno stato che si preoccupa di noi. Perché credo anche che se ci sono molti disoccupati o gente che fatica a lavorare o che lavora male è anche perché lo stato ha inventato tante belle formulette per mettere i bastoni tra le ruote ai giovani forse proprio perché hanno sempre taciuto e mai lasciato una vera impronta di protesta su ciò che era destinato a loro.
Che razza di futuro possiamo permetterci con un contratto a progetto, a tempo determinato di tre mesi in tre mesi? Ma come dicevo prima occorre far valere la nostra posizione, farci sentire!

sabato 12 novembre 2011

venerdì 11 novembre 2011

Oscar Wilde

Non è saggio trovare dei simboli in tutto ciò che l'uomo vede. Il simbolo fa la vita piena di terrori.

11.11.11

giovedì 10 novembre 2011

Oscar Wilde

Non bisogna mai cercare di capire una donna. Le donne sono delle immagini; gli uomini sono problemi. Se vuoi sapere cosa una donna veramente intenda (il che comunque è sempre pericoloso) guardala non ascoltarla.

mercoledì 9 novembre 2011

Cade Berlusconi ma in realtà...

Ll'uomo politico Berlusconi sembra si faccia da parte ma i danni sono oramai fatti e sradicare un'abitudine è la cosa più complessa. L'uomo imprenditore ha cominciato molto prima a fare danni attraverso la sua amata televisione. Ha fatto vero e proprio marketing creando con le sue mani i suoi elettori.  Nel periodo storico migliore, la cosidetta epoca del benessere e del consumo, ha reso l'uomo assolutamente passivo, rinuciatario, sottomesso, inibito: l'importante era solo avere nuovi oggetti tecnologici, il divano, la tv sintonizzata sulla partita e tutto sembrava scorrere. Ha esportato il  modello dell'uomo potente che sttraverso il malaffare e le furbate arriva ai vertici: clientelismo, soldi, potere, le donne, speculazione, falsità questi i suoi valori..Ha indotto, con i suoi programmi, ad accentrare l'attenzione sul pettegolezzo, la vogarità, la stupidtà, il non pensiero.
Ora sta solo al popolo fare la differenza: smetterla di avere tutto comodo e facile, proprio perchè non porta lotano, di interessarci al nostro paese e alle sue leggi e cambiarle quando non ci vanno bene, tutlare l'interesse collettivo e la nostra terra perchè ognuno il suo orticello non giova ne a noi ne al pianeta. Siamo tutti parte di questo mondo ricordiamolo. Cade Berlusconi e non succede niente (a parte avere molte meno cose da dire sui social network)...siamo noi a fare la differenza, ridiveniamo ESSERI PENSANTI!!!!!

Cesare Pavese - “La Terra e la Morte” - 1950


Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese - La terra e la morte - 1945


Tu sei come una terra
che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.
C'è un vento che ti giunge.
Cose secche e rimorte
t'ingombrano e vanno nel vento
Membra e parole antiche.
Tu tremi nell'estate

lunedì 7 novembre 2011

Alda Merini, l'amore, la poesia, la musica, la politica

Alda Merini - da "Ballate non pagate" #2

Quando gli innamorati si parlano
attraverso gli alberi
e attraverso mille strade infelici,
quando abbracciano l'edera
come se fosse un canto,
quando trovano la grazia
nelle pieghe scomposte
e dagli alti rigogli,
quando gli amanti gemono
sono signori della terra
e sono vicini a Dio
come i Santi più ebbri.

Quando gli innamorati parlano di morire
parlano di vita in eterno
in un colloquio di fine esperanto
moto soltanto a Lui.
Il loro linguaggio è dissacratore,
ma chiama la grazia infinita
di un grande perdono.

Eugenio Montale - da "Diario del '71 e del '72"

Non mi stanco di dire al mio allenatore
getta la spugna
ma lui non sente nulla perchè sul ring o anche fuori
non s'è mai visto.
Forse, a suo modo, cerca di salvarmi
dal disonore. Che abbia tanta cura
di me, l'idiota, o io sono il suo buffone
tiene in bilico tra la gratutudine
e il furore.

Alda Merini - da "Ballate non pagate" #1

Apro la sigaretta
come fosse una foglia di tabacco
e aspiro avidamente
l'assenza della tua vita.
E' così bello sentirti fuori,
desideroso di vedermi
e non mai ascoltato.
Sono crudele, lo so,
ma il gergo dei poeti è questo:
un lungo silenzio acceso
dopo un lunghissimo bacio.

Sognar a Bologna













Percorrere le tue strade
questa notte dedicata a noi due
amiche da poco ma sorelle da sempre.

Ci accogli con gentilezza e calore
incantevole come sempre
il profumo d’arte e di libertà d’espressione
si respira nelle piazze, nei locali e nei vicoli.

Via Mascarella e le sue perle jazz
Via Zamboni e i portici degli universitari
Piazzetta Verdi e il suo guazzabuglio.

Ad ogni angolo
le storie si susseguono
non importa se viene l'ora tarda
la notte tra le tue braccia è eterna
si cammina sempre
finché c'è qualcuno in giro
qualcuno con cui fare colazione
qualcuno da consolare dopo un'amara serata
qualcuno da assistere per aver esagerato un po’ col bere
qualcuno con cui chiacchierare semplicemente.

I nostri racconti si mescolano nel brusio davanti al pub
le nostre storie passate ritornano a farci visita
altre nuove si fanno conoscere
il sorriso è sempre sul nostro volto.
L’alba oramai bussa alla notte
piano piano ci incamminiamo
fantasticando di poter un giorno vivere qui
magari insieme.

Accade spesso quando veniamo da te
dolce Bologna
sarà il fascino di queste serate
che racchiudono molto di più:
il desiderio di cambiare qualcosa
di iniziare in un altro luogo una vita nuova,
una seconda possibilità…

sabato 5 novembre 2011

La lunga strada di sabbia - P.P.Pasolini


Genova fuma, sfuma in un guazzabuglio supremo. L'attraversi, a metà corso Italia, già verso Levante, ti volti, e alle tue spalle ecco la più bella visione di tutta la Liguria. Il porto, con catene di navi, banchine battute da un maree color paglia, una frana di palazzi, impastati in un'unica polvere, e più vicino navi ruggini, moli di massi neri, il mare verde oliva, torbido, come un fiume in piena, con un ghirigoro di scoglietti, isolotti, rotonde, tutto di ferro battuto, e orridi, qui sotto, con erbe, fichi d'India e spazzatura. Nel limite di questo quadro, ai piedi di chi guarda in fondo a un vertiginoso muraglione da città del futuro, sotto una rete di protezione, c'è una piccola spiaggia di ciottoli. Si intravvede, nella luce del temporale, qualcuno che fa il bagno. Una ragazza bionda, nuda, di carne, di carne calda in mezzo a tutto quel ferro.

Viaggio su una Millecento nell'estate del 1959 per la rivista "Successo".

venerdì 4 novembre 2011

Oscar Wilde

Conserva l'amore nel tuo cuore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole dove i fiori sono morti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tanto calore e ricchezza alla vita che nient'altro può portare.

Oscar Wilde

E' perfettamente mostruoso ciò che la gente fa al giorno d'oggi quando passeggia: dire, alle spalle degli altri, delle cose che sono assolutamente vere.

Oscar Wilde

Bisogna sempre essere un pò improbabili.

giovedì 3 novembre 2011

Nazim Hikmet - Ti amo come

Ti amo come se mangiassi il pane spruzzandolo di sale
come se alzandomi la notte bruciante di febbre
bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
ti amo come guardo il pesante sacco della posta
non so che cosa contenga e da chi
pieno di gioia pieno di sospetto agitato
ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
ti amo come qualche cosa che si muove in me
quando il crepuscolo scende su Istanbul poco a poco
ti amo come se dicessi Dio sia lodato son viv
o.

Charles Baudelaire - Spleen e ideale - Il veleno


SPLEEN E IDEALE

XLIX

IL VELENO

Il veleno sa rivestire gli antri più sordidi
d'un lusso miracoloso,
e innalzare una fila di favolosi portici
nell'oro del suo vapore rosso
come un sole al tramonto in un celo nuvoloso.

L'oppio ingrandisce ciò che non ha limiti,
prolunga lo sconfinato
approfondisce il tempo, scava la voluttà,
e di piaceri neri e torvi
riempie l'anima oltre la sua capacità

Tutto ciò non vale il veleno che distillano
i tuoi occhi, occhi verdi,
laghi in cui si vede capovolta tremare
l'anima .. I miei sogni in folla
vengono a dissetarsi a quegli abissi amari

Tutto ciò non vale il terribile prodigio
della tua saliva che morde,
che la mia anima immerge nell'oblio
senza rimorsi, e al carro della vertigine
la fa rotolare sfinita alle sponde della morte!

mercoledì 2 novembre 2011

Charles Baudelaire - Spleen e ideale - Spleen


LXXVIII

SPLEEN

Quando il cielo basso pesa come un coperchio
sullo spirito che geme, preda d'un tedio ininterrotto,
quando dall'orizzonte abbracciando tutto il cerchio
dispensa di un giorno nero più triste della notte;

quando la terra si muta in un'umida cella,
e la Speranza, come un pipistrello maldestro,
va urtando i muri con la sua ala timida
a ai soffitti marciti cozzando con la testa;

quando la pioggia svolgendo le strisce sterminate
imita le sbarre di una prigione immensa
e accorre un popolo muto di ragni infami
che appende le sue reti dentro i nostri cervelli;

campane all'improvviso saltano su con furia
e scagliano verso il cielo un atroce lamento,
come spiriti erranti inquieti e senza patria
che si mettano a gemere ostinatamente.

       E carri funebri, senza tamburi ne musica,
mi sfilano nell'anima in lungo e lento corteo;
la Speranza, vinta, piange, e l'Angoscia, dispotica,
mi pianta sul cranio reclino il suo vessillo nero.

Citazione - Pier Paolo Pasolini 1922-1975


Che cos'è che ha trasformato i proletari e i sottoproletari italiani, sostanzialmente, in piccolo borghesi, divorati, per di più, dall'ansia economica di esserlo? Che cos'è che ha trasformato le "masse" dei giovani in "masse" di criminaloidi? L'ho detto e ripetuto ormai decine di volte: una "seconda" rivoluzione industriale che in realtà in Italia è la "prima": il consumismo che ha distrutto cinicamente un mondo "reale", trasformandolo in una totale irrealtà, dove non c'è più scelta possibile tra male e bene. Donde l'ambiguità che caratterizza i criminali: e la loro ferocia, prodotta dall'assoluta mancanza di ogni tradizionale conflitto interiore. Non c'è stata in loro scelta tra male e bene: ma una scelta tuttavia c'è stata: la scelta dell'impietrimento, della mancanza di ogni pietà. PPP 1922-1975

martedì 1 novembre 2011

Immagini

Il tuo amore
una rugiada fresca di primavera
che si posa
fine e delicata
nutrendo la vita che nasce.
Io
un arido deserto
spazzato da una tempesta di sabbia
calda e soffocante.
Ti chiamo rugiada
vieni a me

1529 slm

La strada tortuosa e grigia percorro
per emergere da queste nubi d'autunno.
D'un tratto il sole arriva e riscalda
e colora il bosco con gialli e rossi
dipinti da un maestro
Qui in alto domini la vista
qui tutto si fa puro, reale, vivo
qui sto bene.

lunedì 31 ottobre 2011

L'amore ai tempi del diario segreto

In solaio scartabellando fra le vecchie cianfrusaglie, i vestiti degli anni '80 (perchè da quelli non si esce mai), i libri di scuola ritrovi il tuo diario segreto di quando eri piccola, quello dei 13\14 anni per intenderci col lucchetto, quello tutto rosa. Lo apri e cominci a leggere quasi a voler scoprire chi eri, cosa pensavi, chi erano i tuoi amici e i tuoi amori. Sì gli amori perchè alla fine il diario era pieno zeppo di racconti "d'amore" quell'amore adolescienziale che cambia con il vento, quello che all'angolo del cortile della scuola si faceva la fatidica domanda "ti metti con me?" e subito dopo non ci si vedeva per un'intera settimana, giusto una telefonata a metà settimana, poi quando ti vedevi l'imbarazzo era talmente forte che non riuscivi a spiccicare parola e la settimana dopo passavi tutto il tempo a pensare "ma vorrà lasciarmi?". E poi alla festa della scuola arrivava .il più carino della scuola a dirti una cosa magari tipo "ma tu sei l'amica di Silvia?" e tutto si cancellava improvvisamente eri innamorata persa di lui. Aaa che tempi splendidi, nessun problema, nessuna sega mentale sul futuro, le cose erano così semplici e istintive, fatte anche di grandi delusioni che però scomparivano nel giro di alcuni giorni. Ora le cose sono molto più complicate, c'è il futuro di mezzo, la vita intera. Sia meglio o peggio non so: sicuro diverso!

giovedì 27 ottobre 2011

Centro di gravità permanente

In ogni persona vivono molte persone ed ognuna di queste persone ha il suo criterio, la sua mente, le sue idee. Il cambiamento di idee, il passare continuamente da un'opinione all'altra è comprensibile quando una persona non ha ancora stabilito una linea di confine tra i suoi pensieri e il mondo, nella quale racchiude i suoi punti fermi e lascia fuori il superfluo. Ma nel momento che si stabilisce questo “centro di gravità permanente” si diventa una quercia secolare in preda ad una tempesta: intoccabile. Il cambiare parere è ragionevole ma sul filo conduttore di un pensiero forte e indissolubile che è la chiave di tutto.

Se non lavoriamo su noi stessi involviamo e degeneriamo spaventosamente.

mercoledì 26 ottobre 2011

OGGI CHIUDO A 75 SONO COMMOSSA!! :D

Millennium bug

Oggi sono rimasta colpita da un affermazione fatta da un collega mentre si parlava di pratiche burocratiche, clienti grandi che pagano a fatica, figure professionali come i riunionisti, i delegatori etc Ha esordito dicendo: "ma sapete che a fare i mungitori nelle stalle di bestiame si prendono 2500Euro al mese e ne cercano tanti?" Caspita ma allora il problema sì c'è ma ce ne sono altri nascosti.
La mia generazione è stata fortunata e sfortunata al tempo stesso: in passato c'erano unicamente i licei che mandavano direttamente nelle braccia delle università; ho fatto una scuola tecnica e da lì proseguiva solo chi aveva davvero voglia di studiare. c'era ingegneria, la laurea per eccellenza.
Chi è andato si è anche fermato in fretta.
Ho ricevuto un'educazione molto tecnica che ha lasciato poco spazio alla filosofia, alla letteratura e alle lingue ma nel contempo mi ha dato un'infarinata generale su ciò che probabilmente avrei fatto dopo e poter accedere in fretta al mercato del lavoro. Tra l'altro il tessuto industriale della mia zona richiedeva tecnici, li ha sempre cercati, e così dopo i 2 mesi estivi ero già al lavoro e ora sono 14 anni che lo faccio. Diciamo che ho privilegiato il lavoro da scrivania che però lascia spazio anche al cantiere.
Ora vedo intorno a me ragazzi che frequentano le più disparate università il che sia chiaro, è giusto che uno studi ciò per cui si sente portato e che ha voglia di imparare ma è anche vero che ci vuole un filo conduttore con la vita. Una volta si diceva a casa mia dai nonni "stodìa stodìa c'lè mej" quasi lo studiare ed ottenere una posizione da giacca e cravatta fosse equivalente a gonfiare il portafoglio. Bè credo proprio non sia così adesso siamo pieni di gente in giacca e cravatta, o in tailleur per la parità, che fanno le cose più varie, nuove figure professionali dotate di non so bene quale qualità. Bene l'altra sera mi è capitato di vedere
Che tempo che fa su Rai tre dove Dario Fo faceva un monologo sull'evoluzione ed esprimeva concetti sacrosanti sino ad arrivare a dire che in questo momento di crisi dove tutto può saltare da un momento all'altro e i governanti non stanno concludendo molto per salvarci potremmo svegliarci una mattina e i nostri soldi non valgono più nulla, non c'è benzina da mettere nell'auto, l'interruttore non accende più la luce, i cellulari sono muti, il riscaldamento è spento: oddio l'apocalisse!!! Esatto e sapete chi non si accorgerà di questo cambiamento?
L'uomo primitivo che al nostro tempo sono gli aborigeni australiani, le tribù dell'interno dell'Africa, le persone che vivono sulle Ande la gente che insomma non ha perso di vista il vero senso della vita e dell'essere umano, che ha continuato a sopravvivere rispettando la natura e traendo da essa i benefici necessari. Allora mi dico il mungere le mucche al mattino alle cinque è davvero così disdicevole e grezzo per sopravvivere?
Sento lamenti di persone che non hanno un lavoro a cui risulta difficile tirare avanti e pagare le rate di beni comprati in precedenza di cui non avevano per nulla necessità, io dico c'è stato un tempo in cui le cose andavano bene fino a che il profitto non ha preso il sopravvento su tutto: il profitto come unico scopo. Ora questo tempo sembra essere finito e questo metodo collassato io dico che siamo noi a dover fare la differenza. Cerchiamo il nostro legame con la terra e riprendiamo le redini, distinguiamo ciò che è necessario da ciò che è superfluo....perché questi dannati aggeggi che ora occupano buona parte del tempo, forse anche per distrarci, potrebbero non accendersi più e quindi cosa sarà la fine?

martedì 25 ottobre 2011

una sera di fine ottobre...


Il finimondo stasera fuori. Tuoni e acqua riempiono il silenzio di rumori. E' davvero piacevole però ascoltare da qui, sdraiata nel mio letto sotto le coperte. Di solito la musica la accendo ma stasera basta questo. Probabilmente un po' di malinconia che mi culla, la malinconia dell'abbandono, del cambiamento.
Devo lasciare questa casa in cui di cose ne ho vissute tante. E' stata compagna odiata e maledetta ogni volta che sono rientrata sola da quella porta, è stata amata per il suo accogliente abbraccio quando invece volevo tutti fuori dalla mia vita, è stata degna assistente, silenziosa e discreta, nei momenti in cui scrivevo, ed è stata madre premurosa nei momenti di buio profondo. Mi mancherà davvero. Forse mi mancherà questa vita, che sia chiaro non finisce ma si sospende. Sembra un passo indietro, un fallimento.
Quando sono venuta qui mi sentivo fallita più di ogni altra cosa: ero ad un passo da una famiglia con una bella casa, un uomo premuroso del quale avevo piena fiducia, amici, animali e tutto andava bene. Improvvisamente il castello si rompe: distrutto in qualche mese quindici anni di vita se ne sono andati. Mi ritrovo sola, a casa dei miei genitori con tutta la famiglia che mi guarda come avessi fatto io questa scelta, chiedendo di riprovare, di aspettare qualche tempo e ricominciare. Ma no questo non poteva accadere.
E così la rivincita! Rivincita sul fallimento sì ma anche un nuovo respiro lontana da tutti quei visi scontenti, da quella pesantezza che non mi doveva appartenere: avevo bisogno di aria, aria nuova e di confermare o forse domandare a me stessa chi ero. E proprio qui ho avuto le mi risposte, le mie smentite e le mie conferme: m sono conosciuta come mai nella vita, sono stata sola con me. Sono passati amici che mai avrei creduto fossero così amici, sono passati uomini e hanno lasciato ricordi, belli e brutti, ma li hanno lasciati qui. Mi sono ripromessa tante volte di non fare più entrare nessuno nella mia vita perchè tutte le volte che qualcuno se ne andava, chiudendo in fronte a me quella porta, rimanevo sola, a navigare nei ricordi ed ogni angola sapeva parlare. A loro questo non è mai accaduto e sono convinta che nemmeno ci hanno pensato ma d'altronde sono uomini. Non voglio generalizzare qualche eccezione c'è ma si vede che io non l'avevo mai incontrata.
Ora che ho imparato a viverla questa casa la devo lasciare, ma mi ha dato tanto: mi ha restituito un Elisa che mi piace adulta, interessata, che ama scrivere, guardare film, che ama rischiare, che sa leccarsi le ferite da sola senza il bisogno di nessuno ma al tempo stesso una buona amica altruista che sa ascoltare, una donna che una sera di fine ottobre se ne stà da sola sotto le coperte ad ascoltare le pioggia.

Dario Fo: "L'evoluzione" Che tempo che fa 22 10 2011 2/2

lunedì 24 ottobre 2011

Quali sono i miei pensieri ora? Un attimo credi di avere tutto chiaro e un attimo dopo il caos.
Era un periodo non molto tranquillo ma che ho affrontato abbastanza serenamente, fatto di decisioni importanti  che ho preso e di cui sono convinta, messa in moto la macchina ora arrivano i trambusti da risolvere ma piano piano tutto si appianerà e ricomincierà a scorrere. Eppure c'è qualcosa, qualcosa che non mi spiego. Un senso sottile di insofferenza e insoddisfazione che si insinua in ogni pensiero e so già che sarà motivo di qualche decisione. Questo il bello della vita il continuo mettere in discussione tutto ma ovviamente averne il coraggio.
E il mondo oggi che fa...mi sta ad ascoltare o cambia frequenza?!

CHIEDO AI MIEI LETTORI, OVVIAMENTE SOLO SE LA POESIA E' GRADITA, UN PICCOLO VOTICINO! 
GRAZIE
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domenica 23 ottobre 2011

Thanks God is Friday

quel sapore dolciastro in bocca
dei cocktail alla frutta
la voce roca graffiata dal fumo
il male ai piedi
il rientro in macchina
e il desiderio irrefrenabile di cappuccio e briosche


un'altra serata è andata
gustata con la complicità che è solo nostra
dimenticando i problemi
e la vita di tutti i giorni
stasera è venerdì
un momento votato a noi

come un diario segreto
che solo noi possiamo scrivere
e solo noi possiamo aprire

fermo la macchina nel parcheggio
scendo
il suono dei tacchi risuona tra le case
c'è calma e silenzio
uno sguardo alla luna
e la chiave entra nella serratura





mercoledì 19 ottobre 2011

La porta






Mi accorgo ora che scrivevo tanto di te, creatura affascinante
negli occhi leggevo tutto il tuo male
nei i tuoi gesti nervosi la paura di vivere
ma quando ti sei innamorato, anche se come un bambino,
ho bussato alla porta di Dio.

Alcuni

Ci sono persone che non sono fatte per la vita ordinaria
che hanno bisogno di provare emozioni continuamente
che siano alti o bassi, non importa
importa solo che siano forti.

Ci sono persone che riescono a stare bene
e a trovare la bellezza della vita
nelle piccole cose, costanti, impercettibili agli occhi dei più,
ma che riempiono a sufficienza il loro cuore.

Ci sono persone che amano soffrire
che senza un sottile senso di malinconia
si sentono perse
quasi soffocano.

Ci sono persone che hanno bisogno di una vita ordinaria
ma al tempo stesso di una valvola di sfogo
di un mondo parallelo
che compensi il grigiore della quotidianità
come splendidi raggi di sole
in una giornata nuovolosa:
non sono costanti ma arrivano.

L'importante è solo capire
prendere coscenza di sè.
La ricetta della felicità non è stata scritta da qualcuno
e donata a tutti perchè venga seguita
ognuno di noi ha la sua
ed è giusto che la viva come desidera.
Non è tempo di giustizia divina o di morale schiacciante:
solo coerenza.

Il leone e la gazzella





Ma in che razza di mondo stiamo vivendo. Ogni giorno mi alzo e non migliora. I più furbi mangiano i più deboli ed i più deboli non sono tutelati da nessuno. Vedo ora un servizio delle iene magari banale ma indicativo: un ragazzo va di casa in casa per vendere un contratto di energia/gas metano con armi ingannevoli: dice che è l'attuale distributore che deve provvedere a un'aggiornamento del contratto, che bla bla, bla che c'è scritto sulla bolletta e ne esce con un foglio firmato. Usa tecniche di plagio mentale imparate in qualche corso motivazionale e le sfodera senza batter ciglio. Ovvio qualcuno può dire la legge non ammette l'ignoranza o l'ingenuità spesso si paga....ma che tutela abbiamo in tal senso? Il ragazzo quando è stato smascherato ha detto alla iena: "tu non dovevi fare questo io ho perso un potenziale cliente" e lei "si ma sei stato disonesto" e lui " intanto io lavoro in giacca e cravatta, faccio quello che mi pagano per fare e guadagno pure più di te" con una serenità che faceva rabbia.  Allora questo è davvero l'importante? Schiacciare tutto e tutti pur di avere un lavoro da giacca e cravatta che ti permette di guadagnare bene, calpestando ogni diritto e approfittandosi della gente comune che magari non ha i mezzi e le energie per lottare ogni giorno contro tutti? Io credo che comunque sopra a tutto ci debba essere l'onestà, il senso civico e sociale e che però se questi "valori" non ci sono stati tarsmessi dal qualcuno non dobbiamo cedere al potere del Dio Denaro sopra ad ogni cosa. Di questo passo finiremo miseramente all'età della pietra. E' anche vero che se tutta la società, partendo dall'alto dei governanti, si comporta in questo modo andare controcorrente è molto difficile ma le persone che lo fanno sono preziose come l'oro perchè basta anche solo il gesto di uno per far riflettere tanti.

martedì 11 ottobre 2011

Franco Battiato - Un'altra vita


Certe notti per dormire mi metto a leggere,
e invece avrei bisogno di attimi di silenzio.
Certe volte anche con te, e sai che ti voglio bene,
mi arrabbio inutilmente senza una vera ragione.
Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca;
mi innervosiscono i semafori e gli stop, e la sera ritorno con malesseri speciali.
Non servono tranquillanti o terapie
ci vuole un'altra vita.
Su divani, abbandonati a telecomandi in mano
storie di sottofondo Dallas e i Ricchi Piangono.
Sulle strade la terza linea del metrò che avanza,
e macchine parcheggiate in tripla fila,
e la sera ritorno con la noia e la stanchezza.
Non servono più eccitanti o ideologie
ci vuole un'altra vita.

sabato 8 ottobre 2011

Matteo Versetti 31-45

Riporto la lettura più bella e forse più universale che abbia ascoltato

31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

MESSAGGIO PER TUTTI: INDIPENDENTEMENTE DA QUALE SIA IL VOSTRO CREDO O IN ASSENZA TOTALE DI ESSO, CIO' CHE RIMANE DI NOI SU QUESTA TERRA E' SOLO L'AMORE CHE ABBIAMO DONATO QUELLO DISINITERESSATO SENZA PREMI, MA DATO PER IL SOLO GUSTO DI AMARE..

giovedì 6 ottobre 2011

a Terzo



Dove scorre questa vita come ci abbandonerà.
Lentamente, scivolando fra le parole non trovate, i gesti elementari, l’incapacità di prendersi cura di noi stessi come mai avrei voluto fosse accaduto a te.
Con lo sguardo trasmetti ciò che le parole vorrebbero dire:
che ami la nonna più di ogni cosa al mondo,
come del resto la tua famiglia,
che sei felice di ciò che hai creato con le tua mani,
che hai faticato molto ma non hai rimpianti.
Un uomo forte, tutto d’un pezzo
con dignità hai affrontato la vita e il lavoro,
padre nella tua casa ma anche nonno e fratello
amato e rispettato da tutti
soprattutto dalla tua famiglia a cui non hai mai fatto mancare nulla,
in grado di perdonare ogni angheria che la vita ti ha riservato.
La vita è così ci dà e ci toglie in modo inaspettato e incomprensibile e noi possiamo solo trovare il modo migliore di condurla.
L’amore che hai offerto a questa vita e a coloro che ti sono stati vicini sarà vivo dentro di noi, parte della nostra esistenza, ci ha consentito di diventare le persone che siamo e a te và tutta la nostra gratitudine.

Con infinito amore
La tua famiglia


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