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martedì 29 ottobre 2024

Chi può non amare il maestro....

La magia del maestro giapponese

Il castello errante di Howl 

Finalmente rivisito a distanza di qualche anno grazie ahimè a Netflix questo film di animazione mi ha ricongiunto all'amore profondo che nutro per questi grandissimi capolavori. 

Oltre alla bellezza delle immagini dense di dettagli, alle molteplici sfaccettature dei personaggi, alla trama che scava un profondo solco nell'anima dello spettatore, questo film è un condensato di significati come d'altronde solo il maestri Miyazaki sa rendere. 

Leggo che uscì prima della guerra in Iraq e da questo si evince l'aspetto cupo e tetro che domina la pellicola prevaricando spesso la bellezza e la dolcezza dei suoi amati paesaggi naturali. 

Quante immagini possiamo sottolineare: 

  • la violenza e cattiveria dell'essere umano: la guerra e l'avidità che Howl stesso cerca di combattere ma che sono destinate a sopraffarlo. Mostri futuristici, spirti fluidi e neri, insetti diabolici ambienti cupi dominati dal fuoco e dal nero. Uno degli aspetti dell'essere umano che con ferocia viene presentata nella sua essenza e che verso la fine viene neutralizzata dal principe di un regno che in modo molto infantile torna nel suo regno, dopo l'assoluzione da un sortilegio inflitto da ignoti, per porre fine alla guerra. Sottolineo questo perché il maestro ha proprio colpito bel segno evidenziando come spesso il cuore di tanto odio sia in realtà un'enorme sciocchezza. 
  • la resilienza: Sophie viene tramutata dalla Strega delle Lande in un'anziana signora; non si perde d'animo e non si piange addosso anzi cresce in lei la forza per intraprendere una nuova strada per se stessa
  • l'amore incondizionato: il sentimento forte che prova Sophie è talmente forte da vincere su qualsiasi paura. Howl è un vero e proprio narciso amante della bellezza soprattutto della sua, tanto da esserne schiavo. Nel corso della storia rivela un profondo malessere probabilmente nato dalla continua ricerca di un amore profondo che non sia legato a nessun canone estetico o di opportunità. Sophie che ai suoi occhi, al netto del primo incontro avvenuto per puro caso, è una signora anziana che nulla potrebbe creare nel cuore di un giovane, rapisce il cuore di Howl e lo porta a provare un sentimento nuovo che per la prima volta riempie il suo vuoto esistenziale. 
  • la realizzazione: la piccola Sophie che avrebbe investito la sua vita nella bottega del padre defunto, dopo la trasformazione, decide di intraprendere un salto nel buio volto alla conoscenza di una se stessa che sotto diverse vesti, rimane ancora tutta da scoprire.
  • l'empatia: Sophie dopo essere stata tramutata in anziana dalla Strega delle Lande non prova risentimento anzi prova pietà. La maga Sullivan riduce la strega ad una vecchia deforme priva dei suoi poteri che nulla potrà più e lei se ne fa carico, la porta con se e la cura. 
  • la famiglia: il nucleo di questo racconto. Una famiglia che non deriva dal sangue ma da una scelta consapevole di rimanere anche quando tutti se ne sono andati. Il legame di sangue rappresentato dalla madre di Sophie perde ogni senso nel loro incontro successivo alla trasformazione, quasi fossero due amiche che si rincontrano e anzi proprio la madre tenta di "venderla". 
  • l'infanzia: Chi non ha avuto un posto del cuore che ricrea nella mente ogni qualvolta vuole rasserenarsi. Il maestro ha dipinto molto bene quel luogo che è nella mente di Sophie, un luogo per darle quella serenità e quella pace che la rendono l'essere splendido che è.

Questo come altri film di Miyazaki donano una visione del mondo lucida e chiara, ma intrisa di una fantasia volta a far crescere il nostro intelletto.......ogni volta!




 

giovedì 3 ottobre 2024

Violenza


Violenza di genere - 02/10/24

 Ieri ho partecipato ad una conferenza organizzata dal comune di Milano, in particolare dal CUG, in cui si discuteva di violenza di genere.

Ci sono state interessantissime relazioni a partire dalla dott.ssa Magaraggia sino ai referenti dei centri antiviolenza e case rifugio, ai consuelor, alla direttrice dell' area valorizzazione del personale.

Sono stati citati numeri tra i quali le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza a Milano: 1 ogni tre giorni, dato davvero preoccupante. Si è parlato delle fasce d'età, delle etnie, dei loro nuclei familiari e del loro demonio, solitamente compagno o ex compagno.

Si è parlato delle campagne pubblicitarie che negli anni, in particolare dal 2014, hanno trattato l'argomento partendo sempre dal punto di vista di una donna vittima, tumefatta in volto che afferma "ho sbattuto contro la porta"  perciò già intrisa di colpa. Sino si giorni nostri in cui si parla anche dell' uomo, di un uomo che chiede aiuto per non ripetere errori 

È stato presentato anche un gruppo "Maschile plurale" in cui si parla di cosa gli uomini possono fare, di come devono cambiare e come il patriarcato ha influenzato la società.

Al termine la presentazione della dottoressa Cerri che ha toccato un tasto davvero significativo ovvero l'autostima

Si è parlato molto del percorso di fuoriuscita dalla violenza che per carità è indispensabile e prezioso ma nella mia mente si faceva spazio un pensiero: cosa e soprattutto chi più di noi stesse può evitare una conseguenza così terribile come la violenza domestica? Cosa facciamo per le generazioni che si affacciano alle relazioni? Quali strumenti insegniamo per non incappare in tutto questo?

E si.....devo parlare della donna, ancora una volta, devo dire che la donna necessita di sicurezza di se e quindi di amore verso se stessa. Cosa può impedirle di intraprendere una relazione malata? La consapevolezza di meritare di meglio, di non credere che certi comportamenti siano la normalità, di avere motivazione nel suo percorso che non la spinga a fermarsi col primo scappato di casa per "mettere su famiglia", l'affermazione di se stessa nel lavoro, la ricerca di autonomia economica, sapere cosa vuole, non prescindere dai valori che ritiene fondamentali. 

Quando una donna inizia una relazione, con tutto l'hype che ne consegue deve avere già ben chiaro che il coinvolgimento fisico è marginale in una relazione, non può su quello basare la propria scelta.

È difficile, ma siccome ora anche le famiglie hanno evidenti problemi nell' educazione dei figli, occorre un lavoro grande durante le fasi educative, lungi da me la religione, ma piuttosto a scuola momenti di scambio tra sfera maschile e femminile, ospitare qualche testimonianza di donne uscite dal tunnel, parlare dei fatti di cronaca che si susseguono, far uscire i sentimenti di questi ragazzi. 

Le esperienze e le relazioni sociali insegnano tanto ma in quest'epoca spesso i ragazzi arrivano convinti di essere preparati perché vedono video, filmati etc ma in realtà poi non sanno gestire nulla soprattutto i sentimenti che sono complessi e richiedono percorsi di resilienza, frustrazione, dolore tutte cose che nel mondo moderno sembrano essere inaccettabili .

Dobbiamo lavorare tanto sui giovanissimi è lì che risiede la speranza e parallelamente curare i danni che abbiamo commesso nel tempo.

giovedì 19 settembre 2024

Interrogativi sociali

Interrogativi sociali

E' giusto buttarsi in nuovi contesti perché si crede di poter fare qualcosa di giusto, ma se vediamo che questo non porta a nulla è giusto lasciare?

Diverse volte ho provato a inserirmi in contesti scolastici, andando a portare quella che è la mia esperienza, le mie qualità spendendole per una comunità che ospita le mie bambine. 

Ho trovato spesso delle situazioni in cui era difficoltoso proporre: qualcuno conosce il pezzo grosso, qualcun altro è sempre polemico e non lascia spazio, qualcuno fa parte dell'associazione che lavora con... Insomma io non sono un cazzo e ho sempre lavorato solo esclusivamente per migliorare le cose avendo però coscienza di quali sono i mezzi. Ho visto che per farsi ascoltare occorre sempre battere i pugni e questa è una cosa che mi disturba, mi ha sempre disturbata. Ma ho visto anche che per far parte di un gruppo non basta essere una brava persona, corretta, calma, precisa e puntuale. 

Le stesse persone che sono al tavolo quando ti vedono in giro non ti salutano, cerchi di renderti utile pubblicizzando eventi della loro associazione e non ti parlano nemmeno, gli dici quel che fai e loro fanno meglio. 

Insomma alla fine, prima di cambiare le cose, occorre creare un gruppo di persone che si stima e di cui vicendevolmente ci si fida. Devo ancora trovarne uno.....


Image by Pixabay


lunedì 16 settembre 2024

Diade

Madre e figlia... 

Non riesco a fare a meno di pensare a quella bambina, stretta tra le braccia di una madre che doveva essere per lei tutto fuorché il suo carnefice. 

Quando possiamo fidarci delle persone. E' vero di mezzo c'è sicuramente una malattia, non mi sento di dare spiegazioni diverse, ma come è possibile che si possa arrivare a questo? 

Leggo in mattinata che la donna era scossa dalla fine del matrimonio e che tempo addietro era stata alla guida di un avuto che in un incidente aveva portato alla morte la sua migliore amica. Una donna riservata, come lo siamo in tanti, con poche amicizie. 

Provo un'immensa tristezza per questa famiglia, per questo amore distrutto, per queste anime che non hanno potuto sentire la vita. 



giovedì 22 agosto 2024

L'odio

 L'odio che sentimento è.....esiste davvero in noi? 

Odiamo cose, odiamo persone, odiamo situazioni. Cantavano gli Afterhours "l'odio è un carburante nobile" ed è così?

Odio: Risoluta ostilità, che implica di solito un atteggiamento istintivo di condanna associato a rifiuto, ripugnanza verso qualcosa, oppure un costante desiderio di nuocere a qualcuno.

Secondo Sternberg, l’odio non corrisponde ad una sola emozione ma al punto di intersezione di molteplici elementi. La teoria della struttura triangolare descrive l’odio e le sue forme in base a tre aspetti, presenti anche nell’amore: impegno, intimità (nei termini di una negazione della stessa) e passione. [...] Riconoscere l’odio è il primo passo fondamentale per comprendere gli aspetti cognitivi ed emotivi che lo costituiscono ed attivare le risorse necessarie per superarli, perché non si tramutino in azione

La crudeltà, devota all'odio, spinge l'animo umano a creare la paura. La crudeltà porta l'anima ad un limite oltre il quale si apre l'abisso del dolore, della disperazione, dell'assenza di sentimenti. 

Ciò che vediamo nel mondo cosa ci spinge a provare? Chi infligge crudeltà, violenza, distruzione non dovremmo odiarlo? Eppure scostiamo l'attenzione più in là dove questo non c'è e magicamente è tutto sparito. 

Quanto i fatti internazionali dovrebbero scuotere la nostra coscienza?

Barcellona - street art (2024)



martedì 13 agosto 2024

Conflitto - Olmo Losca da Versi refrattari ed.ne Zero in condotta

Zero in condotta

C'era un tempo
in cui dicevano:
"Muoiono solo loro"

Era il tempo del nulla
della mediocrità
della vigliaccheria
senza onestà

C'era un tempo
in cui dicevano
"E' tutto finito"

Era il tempo della miopia
dell'assurda fantasia 
del guardare il proprio giardino
e calpestare quella del vicino

C'era un tempo
della segregazione del povero
e del ritmo ricco delle feste

Era il tempo della violenza
della mancanza del pane
dell'infrangersi dell'onda
della disperazione della rivolta

C'era un tempo senza sole
unica armonia da ascoltare
l'odore della a morte
la dignità del dolore

C'è stato il tempo
della bocca dei rifugiati
isolate note 
mai ascoltate

Ma questo tempo
non è mai passato
torna ad ogni alba
nel silenzio generale

E' il tempo della guerra 
in ogni dove
dove a pagare c'è soltanto
il sorriso dell'infanzia

Conflitto - Olmo Losca da Versi refrattari   ed.ne 

mercoledì 20 marzo 2024

non solo Vasco

Badate tanto a Vasco quando dice "la vita è un brivido che vola via" e poi vi dannate per avere una bella casa, una bella macchina, makeup e dresscode da Influencer. C'è una incapacità comune di pensare alla morte, forse serve a esorcizzare la paura ma davvero è lì e aspetta. Cosa possiamo fare: non perdere tempo e vivere ogni attimo nella più completa devozione all'amore, all'arte, alla cultura; abbracciare ogni volta che ne abbiamo voglia, dire che vogliamo bene a qualcuno in ogni occasione che si presenta, mandare affanculo chi ostacola la nostra felicità e libertà. Il domani è un incertezza, non è controllabile come il meteo ....

lunedì 26 febbraio 2024

Maki

Matrioska di pensieri 

avvolge la mente, mentre l'anima grida 

non riesco ad ascoltare.

Respira !



 


martedì 5 dicembre 2023

Anime di una luce accecante

Grazie per questi 22 anni insieme e per l'immensa tenerezza che hai saputo donare. Anch'io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare ma so sperare: ecco voglio sperare insieme ad Elena e Davide e a tutti i presenti qui oggi: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare produca il suo frutto d'amore, di perdono e di pace. Addio Giulia, amore mio!

Gino Cecchettin



sabato 2 dicembre 2023

Laurea

Nella vita ognuno di noi cerca sempre di migliorare perciò rimane sempre alta l'attenzione su concorsi e mobilità. Con dispiacere noto che la mia figura per inciso "perito elettrotecnico" rimane sempre esclusa da ogni nuova opportunità perché l' istruttore tecnico è solo ed esclusivamente ad indirizzo edile. Non mi piace lamentarmi e piangermi adesso però va da sé questa categoria sarà eliminata dal mercato.

Gli ingegneri avanzano a passi spediti ma credo che manchi loro un po' di esperienza che noi piccoli diplomati abbiamo raggiunto nel tempo.
inoltre gli impianti ad oggi rivestono carattere di importanza per quel che riguarda gli edifici: risparmio energetico, Building automation, Fire safety, sistemi centralizzati etc etc.
Questa potrebbe essere un occasione per fare il salto di qualità e progredire negli studi ma oggi onestamente con una famiglia alle spalle, due figlie a scuola, un affitto come si fa ad investire sulla propria professionalità ed accollarsi i costi universitari senza una reale garanzia?

#professione #periti #inPA #Pubblica Amministrazione #assunzioni

martedì 7 novembre 2023

Sogni

Https://www.raiplay.it/programmi/nuovieroi 

Rudi Zanatta

Un nome che può non dire nulla ma solo ieri sera lo ricorderò. Ieri sono incappata per caso in questa trasmissione e ho iniziato a piangere dall' inizio. Una persona fantastica che attraverso una promessa fatta ad Emy,  realizza il sogno di un bambino che è in reparto con lei. Da qui la missione: concretizzare un sogno altrimenti irrealizzabile, per rendere felice ogni bambino in quelle condizioni e la sua famiglia che per qualche ora può vivere senza la presenza invadente e mostruosa della malattia.

Una missione che da tanto in emozioni sia positive date dalla felicità vista negli occhi di questi bambini ma anche estremamente forti date dalla disperazione di sapere che a tutto quello purtroppo c'è un tempo.

Rudi ha ottenuto l'attenzione di alcuni personaggi famosi che lo ricordano in momenti pubblici e grazie al tam tam mediatico ora può vantare in pochi anni moltissimi sogni realizzati e tanti collaboratori.

Un racconto estremamente forte che fa riflettere sulla vita e su centrare come focus della propria vita il bene per gli atri onorando ogni giorno il vero valore di una promessa.


giovedì 26 ottobre 2023

ospedale e dintorni

 Fortunatamente non ero mai stata in un reparto di pediatria e ignoravo il lavoro speciale che si nasconde fra le corsie. Oltre a quello dei sanitari, preziosi come l'oro, gli operatori, i volontari, c'era una ragazza che si è presentata come maestra Romina. Fa parte dell' istituto comprensivo di questa citta ed esercita in ospedale per garantire il diritto allo studio a tutti i bambini che anche solo per un giorno, perdono la scuola. Isabella era felicissima e il tempo d'attesa è stato riempito da un' attività stimolante e colorata. Pensare a tutti i tagli che si fanno in sanità e istruzione che sono viste unicamente come un costo sordo per la società quando invece sono la risorsa più grande e importante che abbiamo.



martedì 29 agosto 2023

giovedì 1 giugno 2023

Giulia e Thiago

Ci distrugge questa ennesima tragedia, ci colpisce e ci fa sentire piccoli e impotenti di fronte a tanto dolore.

Difficile pensare, difficile capire come cambiare questo mondo che non va, che vede persone brutali che vivono nella totale assenza di umanità.

Cosa è diventato l'uomo? 

Quello che è successo ci spingerà sempre di più dall'altra parte: a rinchiuderci in noi stessi, a desiderare la morte di qualcuno, a diffidare di tutti, ad avere paura.

Invece bisogna spingere, là dove l'essenza dell'uomo lo vede diverso dalla bestia: il pensiero, l'intelligenza.

Cambiare questa società malata è responsabilità di ognuno di noi ma non a parole ... Occorrono fatti. Essere d'esempio al cambiamento, mostrare l'amore, il rispetto, l'uguaglianza, l'importanza e la difficoltà dei sentimenti in ogni piccolo gesto giornaliero. Una goccia alla volta.

Già da piccoli bisognerebbe imparare a bastarsi ed amarsi al tempo stesso. Abbiamo bisogno di solitudini costruttive, di nutrire la nostra intelligenza di fare esperienze da soli e con il nostro pensiero.

Basta credere a leggende trascinate, storie di un principe che arriverà e si prenderà cura di noi perché siamo noi a prenderci cura di noi stesse, perché quel principe potrebbe essere proprio il nostro carnefice.

Dobbiamo farlo anche per questa povera ragazza e per quel piccolo che avrebbe portato avanti una nuova speranza.




giovedì 9 febbraio 2023

Sanremo, chiudo gli occhi e ti vedo

Dunque come ogni anno Sanremo si, Sanremo no e bla bla bla.

Questo momento dell'anno risveglia nella mia mente momenti molto belli, legati ad una persona speciale, mia nonna.

Sempre attenta ai programmi Rai non si esimeva mai dal guardarlo e puntualmente i commenti erano "mamma dura davvero troppo" oppure "ah no secondo me quella è la canzone più bella" poi giù a commentare le prime donne, i presentatori, "Fiorello è così bravo" etc.

Era un momento in cui generazioni diverse erano portate a confrontarsi o meglio scontrarsi sul tempo che corre e le sue modalità di espressione. D'altronde non è un caso se Sanremo porta sempre con se uno strascico di conversazioni da bar dove si giudica ogni aspetto: il tempio del bel canto all'italiana diventa vetrina per tutte le star del momento in contemporanea con i mostri sacri del passato. Inevitabile che questa generi chiacchiericcio. 

Mi divertivo molto e a volte lasciavo pure le nostre battaglie arrabbiata perché non avevo avuto nessun appoggio su quelli che erano i miei gusti. Giù a scontrarsi: l'impeccabilità di Ranieri e la voce di Albano da un lato, la bravura di Elisa e la strafottenza di Morgan dall'altra. Un momento in cui finalmente si parlava di musica, condita da tanto spettacolo a volte pure esasperato ma almeno si ascoltavano parole e musica.

Mia nonna era l'opposto di me nei modi, nell'essere, nel pensare eppure amavo stare con lei, non so se essendo un legame nato nella mia infanzia è rimasto inviolabile da qualsiasi attacco. 

Se chiudo gli occhi me la vedo ancora sulla sua sedia (perché non ha mai usato il divano), gomiti appoggiati sulla tavola, mani appoggiate sotto al mento che guarda assorta e si gira verso di me dicendo "ma spòl menga". 

Un pezzetto di lei vivrà sempre in me e Sanremo sarà sempre un modo per incontrarla nuovamente nei miei ricordi. 



domenica 20 novembre 2022

Saman

Penso alla giornata mondiale della violenza sulle donne e penso a Saman, ad una ragazza che ha detto no ad un destino già scelto, un ragazza che ha dovuto avere paura di chi l'ha messa al mondo e cresciuta. Nemmeno hanno avuto la dignità di dire cosa avevano fatto ma anzi hanno nascosto il corpo e omesso ogni particolare. 

L'esser umano che sente di possedere il dono della vita e di poterne disporre a piacimento.  

Una ragazza di 18 anni che ancora aveva un futuro tutto da vivere, un amore da coltivare ostacolato dalla famiglia che aveva già fatto un patto per chissà quali interessi. Non riesco pensare alla sua sofferenza, al momento in cui è stata circondata dai suoi carnefici, consapevole e terrorizzata senza che nemmeno la madre che l'aveva partorita si interponesse a questa barbarie. 

Umiliante per tutto il genere umano e terribile che tutto possa avere origine da pratiche antiche come i matrimoni combinati di bambine.

Se dare un volto a questa tristezza può aiutare, eccola qui in tutta la sua innocente giovinezza. 

Saman




martedì 28 giugno 2022

Non avrete il mio odio - Antoine Leiris

Questo libro è di una bellezza devastante, ma oggi non riesco ad andare oltre l ultimo capitolo. Piango, piango per questa Helene che giace sottoterra, assieme a tanti altri, mentre il suo bambino è dovuto crescere senza la sua presenza e suo marito che la amava alla follia, separarsene troppo presto. Mentre lo leggo penso a quel titolo che dichiara un fatto: non si tratta di perdono, si tratta della proliferazione dell'odio che ne genera altre mille forme. Questa famiglia fu colta dalla fatalità, quest'uomo e questo bambino furono separati dalla persona più importante della loro vita da una tragica fatalità. Le parole di quest'uomo invece che sottolineare la rabbia, il dolore, lo smarrimento parlano con delicatezza della, per dirlo con parole di altri, profonda fragilità dell'essere umano. Amate ogni giorno come se davvero il domani non ci fosse concesso, è tutto quello che conta.



giovedì 24 febbraio 2022

vomito

Ti svegli al mattino, pensi che giorno è oggi? 

"Due minuti per raccapezzarmi: dunque ora mi sveglio accompagno la bimba a scuola, poi devo finire il progetto dell'asilo, ah c'è la spesa e il testo per la serata di poesia. Poi apri il cellulare e la prima notizia che compare è "Putin ha attaccato l''Ucraina"

Una notizia che ti colpisce con u pugno nello stomaco.

Ma cosa ruota nel pensiero degli uomini di potere? 

Cos'è che ancora non è chiaro sull'unicità del mondo?

Come possono gli interessi economici fare ancora leva su tutto: persone in primis, animali, terra, mari e fiumi?

Penso di avere la forza di vomitare.

Penso alle nostre routine giornaliere che possono essere sconvolte da un evento come questo, una notte dormiamo e qualcuno sgancia bombe sulla tua testa. Come può ancora accadere questo....



venerdì 27 agosto 2021

Il sacrificio di Isacco

Questa è l'essenza dell'uomo: abbagliato da una volontà in cui egli ripone fede assoluta, i gesti anche più cruenti sono giustificati.   

La religione ha inventato un Dio che possa intervenire: purtroppo Dio non esiste, con esso la religione non avrebbe ragione di essere quindi l'uomo dovrebbe utilizzare la ragione.   

Caravaggio

Sacrificio di Isacco - Caravaggio
Il sacrificio di Isacco . Caravaggio

da Wikipedia

Kierkegaard mette quindi in evidenza in quest'opera che l'etica religiosa, mostrata da Abramo, era superiore a qualsiasi altro 'tipo' di etica. Un uomo etico avrebbe, di norma, parlato con sua moglie, quindi Abramo avrebbe dovuto avvisare sua moglie Sara oltre che il fedele Eliezer, del proposito di sacrificare Isacco. L'omicidio, anche quello sacrificale, era condannato dalla società di cui faceva parte Abramo, oltre che risaputamente condannato da Dio. Inoltre era eticamente sbagliato che 'qualunque padre' sopprimesse il proprio figlio.

Ecco invece che qui Kierkegaard spiega, in contrapposizione alla 'normale' etica, l'etica superiore, quella di Dio che include la fede in Lui stesso. Abramo non tentenna, non pensa ad alcuna conseguenza, non fa calcoli, non ha dubbi di alcun genere, ripone la sua totale fiducia in Dio. Se Dio comanda, qualunque sia il suo comando, ci sarà una valida ragione anche se non da noi compresa, e quella ragione surclassa ogni altra ragione, ogni altro comportamento decisionale.

sabato 14 agosto 2021

Gino Strada - Questo è un uomo

Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi

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