mercoledì 26 luglio 2017

Croce e delizia - Sandro Penna

Se desolato io cammino .. dietro
quel soffio di colline, nella notte
tiepida e buia, steso su una zolla
è forse un giovanotto ad occhi aperti.

Ognuno è solo, ma con vario cuore
riguarda sempre le solite stelle.

Sandro Penna - da Croce e delizia

martedì 25 luglio 2017

Mezquita di Cordoba








Museo Picasso Malaga


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Davide Coltro

Davide Coltro - 16

Stefan Bruggemann

Stefan Bruggemann - 2003

Omar Galliani

Omar Galliani

Nicola Evangelisti

Nicola Evangelisti - Light Blade - Villa Reale MI

Janet Cardiff & George Bures Miller

Janet Cardiff & George Bures Miller - The marionette maker  - Palacio de Cristal Museo Reina Sofia Madrid
Janet Cardiff & George Bures Miller - The marionette maker  - Palacio de Cristal Museo Reina Sofia Madrid

Nakis Panayotidis

Nakis Panayotidis - Giardini Ducali MO

Luciano Fabro

Italia fascista - Luciano Fabro - Museo Reina Sofia Madrid

H.Matisse - Gioia di vivere

Francisco Goya

F.Goya - Duello rusticano
F.Goya - Perro enterrado en arena - Pitture nere

Nel 1820 Francisco Goya si ritira in una casa a Madrid e inizia a dipingere ad olio direttamente sulle pareti, quelle che saranno chiamate pitture nere, dipinti densi di terrore, disillusione, figure demoniache, assenza di speranza. 
Il primo dipinto chiamato amichevolmente il cane può dare adito a molti punti di vista: io vedo la speranza del ritorno di qualcuno che lo salvi, quindi anche l'angoscia della solitudine.
Il secondo dipinto rappresenta l'essenza assoluta dell'essere umano: la lotta, la violenza tra gli uomini che anche se bloccati o destinati alla morte non smettono di combattere per la conquista. 

lunedì 24 luglio 2017

La clinica dell'abbandono - Alda Merini

Io ero fatta di prati verdi
di lucciole della notte.
Ma qualche adulto bambino
ha preso in mano il grillo
la lucciola e la cicala
che erano in me.
Alcuni falsi poeti
chiudono i grandi nel pugno
della curiosità
e non sanno che anche nel grillo
vive presente un'anima.

Alda Merini - da La clinica dell'abbandono

#Imperativoricordare

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case.

Voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
  considerate se questo è un uomo
  che lavora nel fango
  che non conosce pace
  che lotta per mezzo pane
  che muore per un sì e per un no.

  Considerate se questa è una donna
  senza capelli e senza nome
  senza più forza per ricordare
  vuoti gli occhi e freddo il grembo
  come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato
vi comando queste parole
scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Se questo è un uomo - 1964 - Primo Levi

#figli

Un figlio ti insegna cosa vuol dire avere fiducia in qualcuno: mi abbandono a te perché so che ci sarai sempre, davvero! Occorre essere pronti a questo

giovedì 13 luglio 2017

#voltarsi

E all'improvviso ti volti e sei tu quella ragazza che avresti voluti vedere in te tanti anni fa.
Quella figa che ha cambiato città e lavoro, che fa qualcosa di creativo, che sa stare in ogni situazione, che è semplicemente felice e appagata, che non dipende più dal volere degli altri.
Ti ho sempre vista, vecchia me, inseguire un tipo di vita che credevi  di non meritare ed ora come per incanto ci sei dentro. Sei più forte, tenace, coraggiosa, possiedi finalmente un po d'ironia, sei un po meno permalosa e meno cupa.
Troppo spesso hai ammirato la vita di altri senza far nulla per cambiare la tua, poi un giorno hai deciso di impegnarti per te stessa e questo ha dato i suoi frutti.
Puoi essere orgogliosa di te!

venerdì 7 luglio 2017

Continuità - Walt Whitman

Nulla è mai veramente perduto, o può essere perduto, nessuna nascita, forma, identità - nessun oggetto del mondo,
né vita né forza né alcuna cosa visibile;
l'apparenza non deve ingannare, né l'ambito mutato confonderti il cervello.
Vasti sono il tempo e lo spazio - vasti i campi della Natura.
Il corpo lento, invecchiato, freddo - le ceneri rimaste dai fuochi di un tempo,
la luce degli occhi diventa tenue, tornerà puntualmente a risplendere;
il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;
alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile della primavera,
con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.

giovedì 6 luglio 2017

L'Amorte - Alessandro Bergonzoni

Lasceresti solo un calabrone
l'ultima ora della sua vita
se sapessi che ha volato ottanta ore ininterrotte
per poter morire proprio vicino a te?
Se sì,
io voglio diventare quel calabrone
se no,
diventa tu quel calabrone
e volerò io da te.

Alessandro Bergonzoni - L'amorte

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