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giovedì 29 agosto 2024

29 agosto

 Quel giorno a quest'ora mi ero svegliata e letteralmente me la facevo sotto dall' emozione. Erano appena arrivati a farmi bella e io abituata a non essere al centro dell' attenzione avevo lo stomaco sotto sopra, poi ci hanno pensato le mie amiche a tirarmi su, belle e sorridenti come non mai.

Ti sapevo su in montagna con tutta la tua enorme famiglia e immaginavo che frenesia c'era tutt' attorno.

Non se avessi dormito e a cosa avessi pensato quella notte, ma ti sentivo vicino.

Eravamo abbastanza incerti sul futuro. Avevamo in mano solo possibilità, tutto aperto. Un casetta un viaggio di nozze e niente di più. Non ci mancava nulla. Stavo per lasciare la mia terra per fare un salto nel buio, ma non avevo paura.

Durante il viaggio di nozze la telefonata, un lavoro a Milano. Che strana la vita eh 

Proprio l altro giorno ci siamo detti: ci sono persone che non riescono a uscire da situazioni tossiche perché non hanno il coraggio di lasciarsi tutto alle spalle.

Io posso dire di aver riscritto la mia vita, di averla cambiata totalmente e ancora oggi ne sono fiera. Lo devo a te che hai raccolto i pezzetti frammentati di una ragazza e mi hai aiutato a comporli in uno splendido puzzle che è la nostra storia 

Oggi sono nove anni, sei in un paese lontano, bello freddo fortuna tua, e le ragazze si preoccupano che non possiamo stare insieme il giorno del compleanno del nostro matrimonio.

Stamattina mi hai detto che siamo un abella famiglia .... lo credo anche io. Abbiamo seminato amore e ne vivremo sempre immersi.

Mi auguro che la vita ci riservi il minor numero di colpi bassi possibile e che riusciremo sempre ad essere come siamo e affrontare tutto con un sorriso.

Ti amo!



giovedì 11 aprile 2024

Giornata del parkinson

 Oggi è la giornata mondiale del Parkinson. Ho avuto una nonna che da quanto i ricordi di bambina mi consentono di vedere, ha sempre avuto questa malattia. Non l' ho mai conosciuta veramente un po' perché chiusa in alcuni preconcetti soprattutto religiosi troppo grandi per una bambina di sei anni;  un po' perché era difficile mai avere un rapporto sincero, naturale. Ho conosciuto invece mio nonno, suo marito che l'ha amata, aiutata, accudita fino a che ha avuto vita, finita prematuramente purtroppo. Questo dolore è stato grande, talmente tanto da non poter sopportare la vita oltre lui. A leggerla questa storia è tremenda e densa di disperazione, al tempo stesso romantica e piena di sacrificio. La malattia è qualcosa che non dà chance, si presenta e devi farci i conti, violentemente oppure resilientemente; ognuno ha la sua ricetta, il suo modo. Il Parkinson è subdolo perché oltre al fisico violenta anche le cellule più belle del nostro essere umano: uccide l'allegria, esaspera la depressione, ferma la tua vita e ti costringe ad aspettare che la crisi passi. Tremendo! Passi avanti sono stati fatti ma rimane una malattia che toglie alla vita la sua spensieratezza.

domenica 31 dicembre 2023

Buon anno

 Ciao anno vecchio ... Facendo un bilancio in realtà mi sei piaciuto: un anno in cui ho fatto la mia prima esperienza live, ho presentato in pubblico un libro, ho iniziato a scrivere per un quotidiano online, ho fatto una bella vacanza, ho prenotato un piccolo viaggio, ho amato e vissuto tanto, con tutta me stessa. È così bello poter dire di avere vissuto appieno, senza intoppi senza cose troppo brutte. Un anno prezioso quindi da annoverare fra i postivi. 

Il 2024 cosa porterà non so ma mi impegnerò ancora su più fronti rimanendo sempre quella che sono. 

Auguri!!!

martedì 7 novembre 2023

Sogni

Https://www.raiplay.it/programmi/nuovieroi 

Rudi Zanatta

Un nome che può non dire nulla ma solo ieri sera lo ricorderò. Ieri sono incappata per caso in questa trasmissione e ho iniziato a piangere dall' inizio. Una persona fantastica che attraverso una promessa fatta ad Emy,  realizza il sogno di un bambino che è in reparto con lei. Da qui la missione: concretizzare un sogno altrimenti irrealizzabile, per rendere felice ogni bambino in quelle condizioni e la sua famiglia che per qualche ora può vivere senza la presenza invadente e mostruosa della malattia.

Una missione che da tanto in emozioni sia positive date dalla felicità vista negli occhi di questi bambini ma anche estremamente forti date dalla disperazione di sapere che a tutto quello purtroppo c'è un tempo.

Rudi ha ottenuto l'attenzione di alcuni personaggi famosi che lo ricordano in momenti pubblici e grazie al tam tam mediatico ora può vantare in pochi anni moltissimi sogni realizzati e tanti collaboratori.

Un racconto estremamente forte che fa riflettere sulla vita e su centrare come focus della propria vita il bene per gli atri onorando ogni giorno il vero valore di una promessa.


venerdì 14 luglio 2023

Responsabilità

 Nelle circostanze attuali nessuno può permettersi di suppore che qualcun altro risolva i suoi problemi. Ogni individuo ha la responsabilità di contribuire a guidare la nostra famiglia globale nella giusta direzione Non bastano le buone intenzioni. dobbiamo impegnarci attivamente.

Dalai Lama- La via della tranquillità




giovedì 18 maggio 2023

Adulti

 Diventare adulti significa catalogare i gesti offensivi che ci capita di ricevere nella vita in un ordine di contrarietà che dobbiamo imparare a tollerare senza farci stravolgere l'esistenza, altrimenti qualsiasi interazione con il mondo, anche la mancata risposta di un estraneo a cui chiedi l'ora per strada, può essere motivo di suicido.

Diego de Silva - parole ostili

martedì 28 giugno 2022

Non avrete il mio odio - Antoine Leiris

Questo libro è di una bellezza devastante, ma oggi non riesco ad andare oltre l ultimo capitolo. Piango, piango per questa Helene che giace sottoterra, assieme a tanti altri, mentre il suo bambino è dovuto crescere senza la sua presenza e suo marito che la amava alla follia, separarsene troppo presto. Mentre lo leggo penso a quel titolo che dichiara un fatto: non si tratta di perdono, si tratta della proliferazione dell'odio che ne genera altre mille forme. Questa famiglia fu colta dalla fatalità, quest'uomo e questo bambino furono separati dalla persona più importante della loro vita da una tragica fatalità. Le parole di quest'uomo invece che sottolineare la rabbia, il dolore, lo smarrimento parlano con delicatezza della, per dirlo con parole di altri, profonda fragilità dell'essere umano. Amate ogni giorno come se davvero il domani non ci fosse concesso, è tutto quello che conta.



lunedì 13 giugno 2022

DEBUTTO

 Inizia oggi con il saggio il mio matrimonio con la musica. Puro divertimento, passione, emozione!




giovedì 29 ottobre 2020

Consigli

Quando farai sesso con una donna sii gentile e ascoltala. Trattala con rispetto e dignità anche se tu non la ami. 

Dì sempre la verità, dà sempre l’esempio. 

Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, goditela. 

Sii avventuroso e coraggioso, ma gusta tutto: il tempo vola. 

Non morire.


CAPTAIN FANTASTIC -- GUARDATELO!!

martedì 15 settembre 2020

Ippocrate

Occhi al soffitto mentre tutti nel lettone dormono. La finestra invade di luce blu intermittente la stanza, mentre un fragoroso suono fa sussultare la piccola al mio fianco che si accovaccia tranquilla appena terminato il suono funesto. 

Da quando questo isolamento è iniziato, si sentono un sacco di ambulanze ed è davvero deprimente. Ogni notte si alza la frequenza e probabilmente sono quelle che non mi fanno dormire. 

Ho un senso di angoscia che mi chiude la gola, Un sentimento a cui non ero abituata e che faccio fatica a gestire. Quando mi sveglio, dopo pochi minuti, la mente torna lì e provo un senso di claustrofobia, quasi questa situazione assomigli ad un tunnel senza uscita, senza soluzione. Ogni mattina mi chiedo di essere positiva, impegno la mia mente su pensieri semplici: giochi da fare con le bambine, organizzazione della spesa online nei negozi del vicinato, cosa cucinare nella giornata e mi metto subito al lavoro. Penso sia una terapia antistress, tenermi occupata il più possibile per non pensare. Verso la fine della giornata però attaccata da social, notizie in televisione, discussioni fatico a ritrovare la stessa positività che mi ero imposta.

Questo momento ci sta mettendo alla prova: ci ha dimostrato che stavamo andando nella direzione sbagliata. Fagocitare giorni, mesi, anni senza farci nessuna domanda, avere tutto e subito con ogni mezzo possibile senza interrogarci mai sull'origine delle cose, sulla loro costruzione. Pensavamo di poter controllare il tempo pianificando ogni dettaglio. I rapporti umani non erano più il nostro interesse anzi, si costruiva giorno per giorno la diffidenza verso l'altro.

Oggi questa emergenza ci ha chiamati a riavvicinarci, a pensare all'esistenza dell' altro e al suo bene, oltre che al bene comune

Guardo le mie figlie, il loro sonno, chissà dove sognano di essere, mi auguro molto lontane da qui. Mai avrei pensato di farle attraversare un momento storico come questo. Ormai sono venti giorni che sono in casa ma sembrano gestire comunque bene la situazione. La più grande fa qualche domanda ma sembra accontentarsi della mia risposta "c'è fuori qualcuno che ha sparso un semino che fa venire tanta febbre e siccome noi non vogliamo andare dal dottore dobbiamo stare tutti in casa". L'innocenza dei bambini, la loro capacità di adattamento sono le loro armi più potenti. 

Domattina tocca a me cominciare. 

Ho paura, non so cosa mi attende. Sconfiggere questo male è impossibile, la velocità con cui miete vittime è impressionante. Ho paura sopratutto per la mia famiglia. Non potrò vedere le bambine per molto tempo. Quanto mi mancherà abbracciarle sentire il loro odore, vedere i loro sorrisi.  Potrei fare il tampone la sera prima di andare a casa ma ad oggi, questi maledetti esami sono possibili solo per .... neanche lo so per chi. In ospedale non hanno nessun interesse a farli perché altrimenti noi medici, dovremmo stare a casa e dopo chi li cura i pazienti covid, non certo quelli che sono al governo. Che schifo, non voglio farne una questione politica ma vorrei solo poter lavorare senza dover preoccuparmi per me ed i miei cari.

Se penso a quanti di noi per un po' di mesi vedranno solo una stanza di casa e l'ospedale, ogni giorno, senza sosta, senza sorridere, senza sdrammatizzare. Circondati da persone che annegano, nel vero senso del termine, che hanno necessità di un respiro, ma più di tutto di una carezza, un conforto umano, dell'abbraccio dei loro cari.

Se penso a quanto può essere dolorosa la solitudine, soprattutto in procinto di morire. 

La mia promessa nell' essere medico è quella di aiutare chi soffre, di dare sollievo al dolore, di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica, il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della dignità e libertà della persona.

Mai come oggi sarà difficile fare questo. Questa è una battaglia ad armi impari. Questo nemico è molto forte e non ha pietà. La nostra società non era pronta, lo ha dimostrato l'incredulità che regnava sovrana ai primi accenni di problema sanitario, al punto di non voler accettare la sua potenza, credendo di poterlo sfidare.

Ora è ovunque. 

E' un fottuto dio selezionatore, colpisce maggiormente i deboli ma in realtà ha già dimostrato che sceglie lui le sue vittime e lo fa alla velocità della luce.

Vorrei che la mia presenza in corsia fosse risolutiva, anche solo per salvare una vita in più. Domani toccherà a me, andrò in ospedale per fare del mio meglio. Nn credo in Dio ma credo che possa esserci un karma che in se non in questa vita, mi ripagherà prima o poi..

Sono le 5:00 manca una sola ora sola alla prima trincea della mia vita. 

Penso a quando ho inventato una scusa per non andare a quella cena con gli amici, più per pigrizia che per altro, combattere con il confort di una routine che mi consente di avere le bimbe addormentate alle 22 solo questo.

Ora invece vorrei vederli tutti gli amici, brindare con loro, scoppiare a ridere, abbracciarli .

Vorrei andare a fare colazione al bar, sentire il profumo di brioche e leggere il giornale in mezzo ai primi commenti di un giorno qualsiasi.

Vorrei andare con le mie figlie a fare spesa, divertendoci a scegliere le cose più disparate.

Vorrei andare a cena con mio marito, in un ristorante etnico e mangiare con le mani. Stare seduta sulla panchina di una piazza affollata ad ascoltare un artista di strada suonare le sue canzoni e piangere per tanta bellezza. Vorrei viaggiare e continuare a conoscere il mondo, così straordinario. Quante cose che facevamo ogni giorno e che ora sembrano così grandi e irraggiungibili. Questa è la dimostrazione che non bisogna mai aspettare a fare le cose, a volte occorre vincere la nostra faticosa routine per sentirsi vivi.

E' ora di accorgersi di noi e del mondo, ora di riappropriarsi della propria umanità e spenderla al servizio degli altri, ora di amare con profondo impegno.

Drin drin

Ecco la sveglia, la mia guerra inizi oggi. 

dottoressa con mascherina





 



lunedì 24 agosto 2020

#fame

Quale cosa più bella di mangiare quando si ha fame? Dovremo essere affamati di cultura, arte, passione. Soddisfare con piacere questo bisogno contribuirà a rendere il mondo migliore, con persone vive piene di luce negli occhi.

Donna che seduta osserva un quadro

Thanks to Pixabay

giovedì 23 luglio 2020

Domani

Ci sono giorni in cui ti svegli e sai che un evento cambierà il tuo futuro. Qualcosa che avrà una conseguenza sul tuo domani sta per bussare alla porta e chiederti di entrare. 
Saprai valutare la sua importanza? Hai la testa piena di se e di ma. Poi decidi di aspettare fino alla data di quell'evento, riduci ogni aspettativa e ti concentri sull'oggi. Poi arriva il momento e nel momento stesso in cui prendi coscienza del cambiamento questo con tutta probabilità accadrà. 
E' incredibile la potenza di questo, la ripercussione che avrà sulla tua vita: sarà sicuramente un motore, un motore che ti spingerà nuovamente a misurarti con te stessa, a capire sempre meglio qualcosa di te. Hai osato ed ora ne trai giovamento. Questa è la vita. Mai la stessa, sempre nuova. 
Un evento che cambia la tua vita, purchè positivo, è sempre un dono. Afferralo!




Cartello con scritto cambiare

martedì 7 luglio 2020

Un piccolo grande uomo

Credo che per un artista la cosa più bella sia lasciare qualcosa al mondo del proprio passaggio.  Con la propria arte lasciare in coloro che ne fruiscono un'emozione, un ricordo, un sorriso, una lacrima. Lasciare a chi verrà una testimonianza della bellezza dell'arte che è l'unica cosa che cavalca i tempi, non morendo con la fisicità del suo creatore ma permanendo nei secoli. 
Il maestro Morricone era un omino di piccole fattezze, modesto e discreto, ma le sue opere saranno tramandate nell'eternità. 


Morricone live at Royal Albert Hall 2010

mercoledì 6 maggio 2020

The angriest man in Brooklyn

A te piacerebbe sapere quando morirai?

No credo di no.

E se lo sapessi, cosa faresti? Come impegneresti il tempo che ti rimane?

Credo che cercherei di capire cosa mi rende felice.

E allora perché non cominci ora? 




The angriest man in Brooklyn

mercoledì 4 marzo 2020

Chi sei?

Che donna eri prima di avere figli? Come ti senti ora? Che donna, professionista, madre sei?

Le domande del master in maternità MaamLife sono davvero d'impatto. Bisogna guardarsi allo specchio e analizzare, riflettere, comprendere il percorso che mi ha portato ad essere dove e chi sono. So rispondere, sì.
Credo di essere sempre la stessa, con meno tempo a disposizione ma con tanta energia da dedicare alla mia famiglia, al mio lavoro e alle mie passioni. Essere genitori richiede dei sacrifici grandissimi sopratutto sul piano personale e affettivo ed è per questo che ogni giorno è richiesto un grande impegno per mantenere ciò che si è e aggiungervi l'impegno per le nuove vite che si è messe al mondo.
Mai dimenticare chi c'è, mai dimenticare chi c'è stato, avere cura di noi stessi e ricordare sempre chi siamo perchè è grazie a questo che è stato generato tutto l'amore che conosciamo.

Metto via i tacchi

lunedì 24 febbraio 2020

The world belongs to everyone

Emergenza a livello mondiale: questo ci insegna che siamo tutti parte di questo mondo. Elevare barriere, innalzare muri: tutto inutile. Il problema riguarda tutti perché il mondo è di tutti. L'ambiente ne è l'esempio: calpestiamo la stessa terra!

Terra vista dallo spazio
Terra vista dallo spazio
Foto di Pixabay

giovedì 12 dicembre 2019

Liberi di lavorare

Questo è il testo che assieme alla collega Anna Tonia, abbiamo letto alla giornata indetta dal CUG del Comune di Milano "LE PAROLE DELLA VIOLENZA NEI LUOGHI DI LAVORO - Fenomeni Sentinella. Come Reagire. Ambienti di Lavoro Inclusivi" tenutasi ieri a Palazzo Reale.


Vorrei che un giorno tutti fossimo liberi:

liberi di essere parte attiva alla creazione di un processo lavorativo invece che l'ultimo anello della catena (se coinvolgiamo tutti non ne usciamo più, se la caveranno in corso d'opera)

liberi di entusiasmarci e proporci per un incarico sentendoci la persona giusta, senza subire le maldicenze dei colleghi  (cosa crede di fare quello, io sono anni che sono qui)

liberi di veder emergere la propria figura per meriti reali e guadagnati e non per vincoli di parentela o di interessi (quella è lì perché sarà parente di un dirigente)

liberi di essere professionisti seri ed onesti senza venire additati come ostruzionisti o incapaci di lavorare in un sistema  (quello dobbiamo bypassarlo non ci si può parlare, crede di sapere tutto lui)

liberi di avere una carriera, senza che questa venga interrotta dall'arrivo di un figlio ( la famiglia non è conciliabile con quest'incarico, è necessario un impegno che lei non mi può garantire)

liberi di dire la propria senza essere sminuiti o ignorati da chi prende decisioni (non mi interessa ciò che pensano i dipendenti, sono io che decido)

liberi di manifestare un'idea apertamente senza smettere di essere rispettati (tu stai con quelli non sei attendibile!)

liberi di denunciare un ricatto o una molestia senza temere di non essere creduti o giudicati (ma lei è sicuro di non aver frainteso la situazione?)

liberi di avere un lavoro che sentiamo nostro e di amarlo dando il meglio, evitando di cadere nel vortice dell'insoddisfazione e del malcontento (sono qui da qualche anno ormai e mi sento completamente ignorato)

Il lavoro è sopratutto dignità: in questo la soddisfazione ed il benessere lavorativo contribuiscono alla crescita individuale e all'innalzamento dell'autostima. Questo per tutti: uomini e donne, parimenti.

La libertà di potersi sentire se stessi è essenziale per amare ciò che si fa, per dare energia e vita alla propria occupazione. 



martedì 12 novembre 2019

Regali

Nel mese che ospita la ricorrenza della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne ho deciso di donare il mio libro versione EBOOK "Ritratti di donne" gratuitamente per chi avesse voglia di tuffarsi nelle storie di donne che hanno subito violenza.
Andate sulla pagina del mio libro e seguite il link.

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