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lunedì 11 settembre 2023

Capitolo 20025




 Felicissima di questa partecipazione e di aver potuto dare un minimo di risonanza a questo libro, terminato durante il covid, dedicato a mia nonna e che come lei, possiede un pezzo di me.

Un sabato bellissimo con tanti artisti, ognuno con storie e vissuti diversi che hanno dato risalto a questa iniziativa stupenda.

Grazie a Biblioteca di Legnano

mercoledì 6 settembre 2023

Capitolo 20025 - Biblioteca di Legnano

Sabato ore 10.30 sarò qui, assieme ad altri autori, per la presentazione dei nostri libri, in particolare il mio libro di poesie "Non far rumore" del 2020. 

Ci saranno anche altre esposizioni artistiche e si sa che quando c'è l'arte di mezzo, non è mai tempo perso. 

Dai venite a fare un salto!!!



venerdì 14 luglio 2023

Poesie del Borgo 2023

 Una mia poesia è stata selezionata per la raccolta edita da Rudis Edizioni intitolata "Poesie del borgo" di cui Linda Lercari e Furio Detti sono i curatori. 

su La Feltrinelli

Rudisedizioni

Attestato partecipazione Poesie del borgo


Rudisedizioni


mercoledì 14 luglio 2021

martedì 13 luglio 2021

mercoledì 30 settembre 2020

NON HO PAURA

NON HO PAURA
Solo gli occhi si mostrano, in questo ritorno alla vita. Lentamente il nostro fare tornerà a invadere questa terra. Non ho paura di vivere questa nuova dimensione anche se così distante da ciò a cui eravamo abituati. Non mi spaventa indossare le protezioni e stare distante da tutti. Credo che i cambiamenti portino con sé delle nuove necessità. Non mi spaventa modificare le mie abitudini per tutelare me e chi mi circonda, trovando il modo migliore per vivere la mia vita. Non mi spaventa viverla questa vita.
Mi spaventa piuttosto sapere che l' essere umano ha memoria breve e non apprende dai suoi errori. Mi spaventa l'essere umano arrogante che pensa di poter controllare tutto. Mi spaventa l'essere umano cinico, pronto a sacrificare tutto al cospetto di soldi e potere. Mi spaventa l'inconsapevolezza, la grettezza morale, l' assenza di etica.
Mi spaventa l'essere umano che non sente con il cuore e con l'anima.
Il mondo ha chiesto solidarietà ma ha dovuto farlo imponendosi in modo violento altrimenti mai lo avremmo ascoltato. Ora sta a noi accogliere questa richiesta e iniziare a ripensare la nostra vita e viverla in comunione con questa terra, il NOSTRO bene comune.



 

sabato 13 giugno 2020

Mamma raccontami tu

Ecco qui il link del libro a cui ho contribuito per sostenere, con la vendita, la Onlus "Dottor Sorriso". Andate, leggete, acquistate.

Da Amazon: 
"Mamma, raccontami tu" è un libro per condividere. Nato come un progetto benefico su facebook "Mamme che scrivono" si è concretizzato in un libro per sostenere la fondazione "Dottor Sorriso Onlus." Racchiude al suo interno: esperienze di vita; lettere; poesie; racconti e favole.Che questo libro sia di consolazione a tutte le donne che hanno vissuto o stanno vivendo le stesse situazioni raccontate dalle autrici.

domenica 31 maggio 2020

RSA su Storiebrevi

La mia poesia sta partecipando al contest Storiebrevi sul sito "Ilmiolibro". Se vi piace lasciate un voto o commento.

lunedì 6 aprile 2020

Andrà tutto bene - AA VV

Ho partecipato a questa bella iniziativa con una poesia ed un racconto.

" Andrà tutto bene, #iorestoacasa ", volume antologico contenente poesie, fiabe e racconti brevi.
Molti autori contemporanei si sono riuniti attraverso l' Arte per poter combattere e vincere su tutte le difficoltà che si stanno manifestando per via del Covid 19. Ogni copia venduta, andrà a sostenere la protezione civile per l' emergenza sanitaria che stiamo vivendo.


andrà tutto bene


venerdì 27 marzo 2020

Non far rumore - 2020




Questa raccolta poetica è uno sguardo sul mondo, osservato da un grande cuore che si nasconde dietro la tenda di una finestra illuminata.
In silenzio, con la timidezza e l'ingenuità di un bambino ma forte delle esperienze della vita, questo cuore scruta la natura e la città, i comportamenti umani, i sentimenti, gli eventi che travolgono le nostre esistenze.
Con la delicatezza di una tinta pastello che colora un paesaggio, le parole descrivono un corollario di istantanee scattate nella vita di ognuno di noi. 
Lasciatevi trasportare dalle immagini evocate e spegnete il chiasso del mondo attorno.

sabato 16 giugno 2018

Laura - Concorso "A proposito di donne" Comune di Alessandria

Questo è il testo che mi ha riservato la menzione speciale al Concorso indetto dal Comune di Alessandria. 

Hai sentito il casino che è successo con quel regista americano? Non ti sembra strano che a distanza di così tanto tempo se ne escano tutte violentate?
Boh mi sembra strano, poi dopo anni. In quell'ambiente è normale, se vuoi far carriera devi concederti, è il prezzo da pagare.
Laura non sa cosa dire, abbassa lo sguardo e torna al suo caffè. Avrebbe voglia di gridargli in faccia tutto il suo disprezzo: "ma come si fa a giudicare normale che una persona debba fare sesso per guadagnarsi una posizione? Fosse vostra figlia non la pensereste allo stesso modo".
La macchinetta del caffè nel corridoio, è uno dei luoghi meno indicati dove intrattenersi se non si vuole essere catapultati nel mondo del qualunquismo e della banalità. Laura sa bene cosa significa portare un peso nel cuore per anni, un peso che non invecchia, non perde il suo vigore e riappare nei momenti meno opportuni, soprattutto quando un possibile amore si affaccia al suo cuore come se non avesse il diritto di essere amata.
Era l'estate di cinque anni prima. Aveva conosciuto un ragazzo. Le piaceva molto: alto, moro sempre ben vestito, elegante nei modi, solare e propositivo. Incontrati a teatro per errore, uno scambio di posto era bastato per trovarsi, al termine dello spettacolo, al bar a conversare. Laura era euforica, aveva trovato una persona interessante. Si scambiarono il numero di telefono e dopo una settimana si rividero per un aperitivo. Il tempo trascorse velocemente, si scoprirono affini. La settimana passò ed un altro appuntamento era fissato, una cena. Fu una serata speciale, una di quelle in cui tutto è perfetto L'intesa era molto forte e il vino aveva fatto il resto. Lui le propose casa sua e lei decise di fidarsi.
È una casa di campagna appena fuori dal centro abitato disse lui. In quel momento Laura fece un pensiero negativo ma fu subito scacciato dalla sua gentilezza.
Era di mio nonno, ho deciso di ristrutturarla e di venirci a vivere. Troppo valore affettivo.
La casa era ben arredata, si vedeva che era abitata da lui. Entrarono, lui si tolse la giacca e la invitò a fare lo stesso. Andò in cucina a prendere due calici di vino, regolò le luci e accese la musica. Le porse il calice e la invitò a ballare. Si baciarono appassionatamente e le mani scivolarono lungo i fianchi. Si sedettero sul divano mentre continuavano a conoscersi.
Sei molto bella, sai.
Laura arrossì.
Le donne come te sono molto intelligenti e questo vi rende ancor più attraenti. Avete passioni, interessi, vi piace vivere la vita e non accontentarvi e questo è il segreto per essere felici.
E' vero, ma a volte mi chiedo se c'è qualcosa di sbagliato in questo. Gli uomini apprezzano è vero, ma poi fuggono disse Laura.
E di cosa ti preoccupi? Che valore aggiunto potrebbe dare un uomo ad una come te?! Sei sicura di te, femmina, non ti serve nessuno.
Laura avrebbe voluto sentire parole diverse. Era presa da quell'uomo che fino ad allora si era sempre mostrato galante e gentile, ma che non si era mai sbilanciato sul futuro.
Le donne come te hanno solo un difetto: non sanno rimanere sole. Devono affezionarsi, mettere in mezzo l’amore. Sono onesto, vivo il presente, le occasioni. Mi piace l'inizio di una relazione, è come una danza il corteggiamento. Poi arrivati all'obiettivo, pronti per un altro incontro. Dai butta giù quel bicchiere e andiamo di là!
Laura era un po' intontita dal vino, aveva sentito quelle parole e non le erano piaciute. Era per l'ennesima volta divertimento senza impegno. Era arrabbiata con se stessa per non aver riconosciuto il tipo. Lui riprese a baciarla sul collo e con la mano le accarezzò le gambe fino a raggiungere la gonna. Un brivido le percorse la schiena e lucidamente pensò a dove si trovava e a cosa stava facendo. La magia del momento si tramutò in malessere, si sentiva a disagio e non voleva più essere lì. Lei si ritrasse e cercò di scansargli le mani.
Cosa c'è che non va? Fai la fidanzatina ferita?
Prese e la sdraiò sul divano tenendola ferma, lei provò a divincolarsi ma lui era troppo forte. Urlò, scongiurandolo di lasciarla stare, provò a muoversi per sfuggire a quell'orco ma lui era irremovibile e con forza la fece sua. Quando finì le disse di rivestirsi. La minacciò dicendole che se avesse chiamato la polizia si sarebbe rifatto vivo, aveva il suo numero e sapeva dove abitava.
Ricorda che non ti crederebbe nessuno, sei stata tu a venire da me. Ho i tuoi messaggi.
Quando riuscì a chiudersi la porta di casa alle spalle, si sedette e scoppiò in un pianto liberatorio. Si spogliò ed entrò in doccia per lavare via ogni traccia di quell’uomo, dal corpo e dall'anima. Andò in camera e si accovacciò stretta al suo cane.
L'indomani avrebbe voluto svegliarsi priva di memoria ma i suoi pensieri la riportarono velocemente alla notte prima. Ripensò a come poteva aver sbagliato, come aveva potuto fidarsi di quell'uomo. Avrebbe voluto fargliela pagare ma la paura di non essere creduta, di andare alla polizia e sentirsi additata come quella che se l'era cercata la frenò. Come faccio a dimostrarlo? Vorranno sapere cosa ci facevo lì, come ero vestita.
La giornata trascorse lenta e presto si ripresentò il lunedì, e dopo una settimana il lunedì successivo e così via. Lentamente il dolore fisico passò e la mente provò a fare il resto. I giorni passarono, l'idea della denuncia era sempre più lontana. Così trascorsero cinque anni sino a quel giorno, davanti alla macchinetta del caffè, in cui Laura dovette prendere coscienza che il dolore non si cancella. Pensò alle donne che hanno il coraggio di dire basta a violenti giochi di uomini vigliacchi.
Credo che nessuno di voi sappia cosa vuol dire portare nel cuore il peso di un abuso sessuale e nemmeno credo che possiate giudicare chi, a distanza di tempo, trova il coraggio di denunciare.  Non potete comprendere quanto sia costato loro mantenere il silenzio. Credo che di fronte a questo genere di notizie bisognerebbe avere la decenza di tacere.
E se ne andò lasciando tutti sbigottiti a sorseggiare il loro caffè.




mercoledì 13 giugno 2018

Concorso “A proposito di donne” Comune di Alessandria



Menzioni speciali del concorso “A proposito di donne” a:

Elisa Capitani: “Laura”

Massimiliana Tasca: “Giù il cappello”

Dispiaciuta per non aver partecipato ma felice che un tema così importante come la violenza sulle donne, su cui era centrato il mio racconto, sia stato insignito di una menzione speciale. Grazie al Comune di Alessandria e a tutte le donne che si dedicano alle donne!
ConsultaPariOpportunitaAlessandria

lunedì 11 giugno 2018

Tracce - Graffiti MetroPolitani - Youwras

Dopo la giornata di premiazione alla sede del quotidiano Metro sono orgogliosa di mostrare il testo della mia poesia e le foto dell'evento.


Tracce

Sbuffo di vento
pellegrini affannati salgono e scendono
riversandosi nelle vene della metropoli.

Inseguono occasioni
pedinano sogni
bramano possibilità.

Rimani ferma.

Lasciati attraversare dalla vita
sentirai l'anima pulsare
alimentata dal respiro unanime
di chi cerca la felicità.





mercoledì 23 maggio 2018

#ferramentaletteraria

Un mio racconto per L'officina su Ferramenta Letteraria.
Grazie dell'opportunita', voi passate a farvi un giro e perdetevi.
L'officina

mercoledì 11 aprile 2018

#noviolenzasulledonne #donne

Ogni giorno si sentono storie di donne che subiscono violenze, che sono vittime del senso di possesso di uomini meschini o che non si arrendono al rifiuto. La totale perdita di autostima e dignità, l'isolamento, la dipendenza economica, la paura e la vergogna: vivono come oggetti di proprietà che devono rimanere sempre al loro posto e non fiatare. Alcune trovano il coraggio di denunciare grazie ad un amor proprio ritrovato o grazie all'aiuto di qualcuno, altre invece rimangono nell'ombra e vivono la loro vita nella totale assenza di felicità, convinte che l'abisso in cui si sono ritrovate a vivere è in fin dei conti ciò che si meritano. Perché è questo che succede quando si vive sul fondo: man mano ci si abitua e si crede che quello, sia il massimo che si può raggiungere, il miglior modo in cui poter vivere. 
prefazione di RITRATTI DI DONNE - Elisa Capitani

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