venerdì 31 dicembre 2010

I tormenti dell'uno, sono i desideri dell'altro.

giovedì 30 dicembre 2010

2010

....che storia aprire sul pc l'archivio dei messaggi ricevuti in questo 2010.
Scriviamo tanto con i cellulari a volte pure troppo, esprimiamo emozioni che diventano fredde a leggerle, sarebbe meglio vederle negli occhi di che le dice, perchè dietro una tastiera può celarsi qualsiasi modo: falsità, egocentrismo, cattiveria ovvio anche sincerità, amore.

E' bello ripercorrere i momenti passati, come alla fine dell'anno quando si fanno i bilanci, i resoconti di quello che ci è successo: a volte si sorride, a volte si piange, a volte si dice "ma come cavolo avrò fatto", altre volte "che divertita quella volta", altre volte "cavolo è da un sacco che non la vedo", altre volte "che bel viaggio";
si stabilisce quali sono le persone che te ne hanno scritti di più, quelli che sono stati sempre presenti, si cercano quelli che ti hanno resa più felice anche se fa tanto male vederli, ma sarà un po' perchè siamo masochisti o perchè quei momenti ci mancano, che non ne se ne può proprio fare a meno.

Ripercorrendo direi di avere avuto i miei alti e bassi come tutti gli anni posso dire:
di avere trovato qualcosa di nuovo dentro di me da esprimere,
di aver raggiunto una posizione che non avrei mai pensato di ricoprire,
di aver organizzato delle bellissime trasferte a Roma e Milano, e la seconda con la Ste è stata memorabile,
di aver conosciuto Giada e di aver passato con lei bei momenti,
di aver conosciuto un mucchio di gente interessante, anche artisti, che già per questo sono affascinanti,
di aver organizzato un bel Ferragosto a Baggiovara anche se un po' freddo ma pieno di gioia di stare insieme e di ubriachezza molesta,
di aver fatto un compleanno della madonna alla mia amica Sandrina,
di esser un po' dispiaciuta perchè non ho festeggiato a dovere il mio,
di aver fatto una gran apertura del Toto con le mie amiche,
di aver visto una bella Londra con Parma e un gran maestro come Morricone,
di aver conosciuto Trento, Bologna, Palagano e il windsurf,
di aver riflettuto poco e agito tanto,
di aver sofferto molto ma anche gioito,
di aver avuto un gran coraggio a prendermi su ed andare a concerti da sola ma che alla fine poi mi hanno arricchita,di aver donato amore, anche a chi non lo meritava e di averne ricevuto,
di aver provato a far danzare il ventre grazie a Cinzia e di essermi anche divertita,
di aver fatto week end memorabili con la mia Lelina e di esserci sostentate a vicenda nelle nostre disgrazie,
di aver coltivato gli amici migliori ed è bello accorgersi che ci sono quando hai bisogno di loro e di averne trovati dei nuovi che a modo loro hanno saputo aiutarmi,
di ringraziare i miei genitori che quest'estate mi hanno ospitato perchè avevo paura di tornare a casa,
di aver ritrovato qualche vecchio amico che alla fine ce l'ha messa tutta per riuscire a ricostruire anche solo una serata per rivedersi,
di aver fatto del male inconsciamente a una persona che nemmeno conosco, che probabilmente ce l'avrà con me a vita, e questo non mi consentirà di avvicinare un mondo che mi piaceva, ma la vita è così,
di aver voluto bene ai miei parenti più stretti e di averne ricevuto, anche se a modo loro,
di aver fatto un pò pace con Dio anche se poi fatico a mantenere questo rapporto,
di aver fallito in una cosa che mi stava molto a cuore,
di aver ricevuto un amore puro, sincero ed entusiasmante, comunque voglio credere che lo fosse,
di maledirmi perchè la mia età non si può cancellare.

Alla fine tutto questo c'è stato dentro il 2010, non è finito nel modo in cui avrei voluto...ma sappiamo che le storie a lieto fine sono solo nei film....vedsi "quella gran culo di Cenerentola". [cit.Pretty Woman]
Quindi che dire speriamo in questo 2011 che mi dia qualcosa ancora in più, mantenendo pero' tutto il bello che finora ho raggiunto.

http://www.youtube.com/watch?v=-S4-SwfBORs

mercoledì 29 dicembre 2010

Jefferson Airplane -Somebody to love - White rabbit (live at Woodstock)

Fine dell’anno…

…tempo di bilanci. Strano per un attimo mi sono sentita sollevata, puro egoismo però, o solidarietà, o comunione di tristezza, non so come chiamarla.
Ho sentito molte persone oggi chi al telefono, chi in chat e neppure una mi ha detto di essere felice. Le età erano le più disparate, le estrazioni sociali pure, ma nessuno che mi abbia detto sto bene, sono soddisfatto, ho raggiunto ciò che volevo. Il tempo in cui viviamo non è sicuro d’aiuto ci porta a non vedere mai un futuro: la precarietà del lavoro che non consente programmi troppo a lunga data, l’individualità che regna sovrana che ci fa credere di essere invincibili e inattaccabili, ma che invece ci rende aridi, incapaci di donare amore e riceverne. E’ una storia vecchia come il mondo che l’uomo non si accontenta mai di ciò che ha: chi ha l’amore vorrebbe delle passioni, chi ha la quotidianità vorrebbe un momento di follia e intensità, chi ha il lavoro ma gli manca una persona con cui condividere la vita, chi ha la salute ma non è capace di vedere quanto sia importante.
In questi giorni è morta una persona che nemmeno conoscevo e in relazione a questo tutte le tristezze finora dette perdono di valore. Quando accade una cosa come questa il mondo per un attimo si ferma, tutti ci chiediamo come è accaduto, perché così presto, perché a lui, ci prende alla sprovvista siamo impreparati. Eppure la persona che se ne va c’era, era lì, ed è sempre stata lì, ma la vita scorreva e per una cosa o per l’altra non ci siamo fermati. Credo che la parte peggiore di un percorso come quello sia vivere una malattia fatale, che non ti da scampo, e continuare ad andare avanti, mangiare, lavorare, parlare, sorridere insomma vivere.
Il brutto è che ce ne sono tante di persone come queste, che passano inosservate, che ogni giorno lottano per un piccolo e sottile filo di speranza, o anche solo per non sprofondare nella tristezza e nella rassegnazione, cercando di dare loro stesse alle persone che restano.
Ma si sa che quando si hanno molte cose non si pensa, o meglio difficilmente si pensa, a coloro che stanno peggio di noi….ma è nella natura dell’uomo. Credo che ogni giorno dovremo dire grazie comunque…perché ce ne viene regalato un altro, un’altra possibilità, un’altra occasione.

martedì 28 dicembre 2010

Come le foglie


Siedo davanti a questo specchio d’acqua,
avvolta dalla brezza fredda dei primi giorni d’inverno,
di fronte a me un bellissimo acero,
seminudo, 
una foglia si stacca da un ramo,
il vento la investe,
la culla per un pò,
facendola oscillare avanti e indietro,
volteggiando a mezz'aria,
poi d’un tratto l’abbandona,
e lei si adagia lieve,
sull’acqua di questo lago e qui la sua vita avrà fine,
il passare dei minuti, delle ore, dei giorni
la consumeranno,
proprio come consumano noi.

lunedì 27 dicembre 2010

Le cose che ho imparato nella vita - Paulo Coelho

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:
Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che
ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti
Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se è stata la miglior conversazione mai avuta.
È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze; possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te pianga

giovedì 23 dicembre 2010

Trentenni

In questo momento della vita non vedo futuro. Non so perché eppure l’età c’è. L’altra sera sono stata a cena con amici, miei coetanei, e mi sono sentita quasi a disagio, diversa. Eppure fino a qualche anno fa il mio futuro era concreto, vicino, scritto.
Abbiamo fatto, con la mia vecchia compagnia, la classica re-union prenatalizia. Io venivo da un concerto, dove sono andata sola, e non mi sono sentita a disagio. Sono andata lì e tutti parlavano della propria quotidianità: tutti con un vita bene avviata, un lavoro una compagna\o , una casa, i problemi quotidiani. Io non avevo molto da dire su questo campo e infatti la conversazione non è stata affatto ricca.
Ieri sera invece sono andata con un amico a sentire una presentazione musicale e sono stata bene, non ho pensato alla vita ma solo alla musica, a farmi un po’ di cultura, a incontrare gente con le mie passioni.
Una volta una persona mi ha detto che a trent’anni un uomo è già vecchio, in effetti guardando i miei amici vedo un po’ di questa “vecchitudine”. Vedo persone un po’ rassegnate alla loro età, al quotidiano ma credo anche che quando si arriva ad un certo punto della vita questo tipo di “vecchitudine” si possa definire anche “raggiungimento della serenità”. Le cose sono già state fatte si è trovata una persona che si ama, o che è giusta per noi, e si alimenta quel famoso progetto di coppia che dà luogo ad una nuova famiglia.
Bè questo è lo standard e io non lo giudico, anche perché credo che se troverò una persona veramente adatta a me probabilmente farò lo stesso.

Ora mi sento estremamente lontana da questo punto, ma non solo perché mi manca la materia prima, ma anche perché le passioni, la velocità della mia vita, le situazioni che ho costruito in questi tempi,  mi hanno forviato un po’ l’anima. Fatico ad apprezzare la semplicità delle cose e sono sempre attratta da un mondo che però non mi appartiene o meglio che per ora non mi dà nulla. Sento una spinta che mi porta a scrivere, a vedere, a incontrare, a pensare; non è un male ma mi porta lontana dalla semplicità, dal capire quali sono le cose importanti e rischio di ritrovarmi tra dieci anni sola, con un sacco di passioni, ma sola.
A volte vorrei proprio avere la capacità di non ragionare.

In questi due anni ho comunque imparato che una persona deve mantenere una propria individualità che non deve essere schiacciata da un’altra vita. Il legame che si crea tra due persone deve essere l’insieme delle due personalità che contribuiscono l’una, nel momento in cui si annulla se stessi per si è perso in partenza e prima o poi questa cosa emerge.

Purtroppo fra i coetanei non è facile trovare una persona con una soggettività che si incastra con la nostra proprio perché si è raggiunta un’età in cui il carattere, l’individualità, le esigenze tutto è già formato e più si sta soli più ci si rende meno disponibili a miscelarsi.
Inoltre il nostro tempo è caratterizzato da una facilità d’incontro a livello fisico che comunque mortifica interiorità e sentimento. Sia chiaro non voglio fare la bacchettona, anche perché non sono proprio il tipo, ma rifletto essenzialmente su ciò che succede. Credo che non sia solo una questione di età però, perché oggi anche i ragazzini hanno un immediato approccio fisico e poi si conoscono. In questo modo però tutto quello che è la personalità dei due soggetti viene per un attimo messa in secondo piano mitigata dal desiderio sessuale che è come una droga, ti fa rimanere in una dimensione irreale. E qui mi contraddico subito però perché comunque credo che quando fra due persone c’è un’alta intesa intima siamo già a metà dell’opera, dico solo che il rischio è alto perché in questo modo ti lasci coinvolgere da una situazione bellissima per poi un giorno svegliarti ed essere lasciato a piedi per discrepanze troppo alte. Insomma l’eterno dilemma.
Una persona dovrebbe avere la capacità di sapere cosa è meglio per lei e cosa vuole in futuro, ma credo anche che questa sia la scelta razionale. Mi sono sempre fidata del cuore anche quando sembrava tutto difficile o impossibile, avrei spostato montagne e ho sofferto molto di più di chi ha usato solo la mente. Non vorrei cambiare anche se sono stanca di non ricevere mai la stessa moneta che cedo. Ma bisogna anche avere l’intelligenza di capire che da soli non si può remare, bisogna essere in due.


THE CLASH

Bella serata ieri al Lavabo di Vignola. Vanni Neri ha presentato i Clash assieme ai Controllo Totale. Bella location un centro autogestito colorato e pieno di persone disponibile e simpatiche. Mi siedo in faccia alla cassa (non quella economica ma quella sonora)....e dopo 5 min ho perso l'uso dell'orecchio... :D.
Comincia la carrellata musicale tra parole, immagini e live della band. E' un piacere ascoltare i commenti di Vanni ha il potere di catapultarti nella storia della band grazie agli album, il contesto storico, piccoli gossip, localizzazione insomma un vero e proprio viaggio.
Abbiamo visto registrazioni video della band in studio, video ufficiali e esibizioni dal vivo. Una band storica energica che ha toccato e fatto sue, tantissime sonorità a partire dal punk, al reagge, al dub, alla discomusic; si sono sempre saputi evolvere e per questo hanno cavalcato i tempi e gli spazi visto che hanno saputo portare la loro musica dal Regno Unito agli Stati Uniti. Ho scoperto inoltre essere molto attivi dal punto di vista politico, condividevano col punk le critiche alla monarchia britannica, ma rifiutavano le tendenze nichiliste di alcuni colleghi (!!), e hanno portato con la loro musica l'attenzione su guerre civili come in Spanish bomb. Purtorppo come ogni band di successo i fatti personali, gli screzi fra leader hanno portato all'inevitabile scioglimento.
Dal primo album targato 1977 "the Clash" abbiamo ascoltato "Police & Thieves" e "Garageland" e purtorppo non la mia preferita White Riot. Dal secondo album "Give 'em enough rope" realizzato col produttore Sandy Pearlman "English civil war" Dal album per gli USA "the Clash" del 1979 "Clash city rockers", "i fought the law". Dal mitico "London calling" che ha consacrato la band inglese, copertina che ritrae Paul Simonon che spacca il basso sul palco, omaggio a Elvis Priesley, realizzata da Pennie Smith, "London calling", "Spanish bomb", "Lost in the supermarket", "Clampdown", "Death or glory". Il triplo album "Sandinista" 1980 venduto pero' come doppio per scelta della band ci ha regalato brani come "the magnificient seven". Il doppio del 1982, album più venduto e ultimo prima dell'allontanamento di Mick Jones per il suo problema con l'eroina, da cui abbiamo sentito "Know your rights", "Rock in the Casbah" e "Straight to hell". Attendiamo con ansia le prossime presentazioni di gennaio.....Coming soon David Bowie

Sex Pistols - No Future (god save the queen)

mercoledì 22 dicembre 2010

Acetaia

Botti d'aceto,
in questa stanza fredda e profumata.

Allineate in batteria
più di 500: ciliegio, olmo, noce,
sono lì da almeno un secolo
come una grande famiglia
ed ogni volta che una vita nasce
se ne aggiunge un'altra.

Lungo il tempo impiegato
per avere una piccola bottiglia 
di prezioso nettare.

L'amore, la dedizione, la cura
la costanza, la pazienza lo faranno diventare un aceto pregiato,
proprio come per una famiglia.

L'incontro, il cammino, la cura reciproca 
fino all'esplosione dell'amore 
in una nuova vita.

Ti ho amato davvero e mentivo 
quando ho detto che non lo desideravo
avrei voluto dedicarti tutto l'amore possibile.




martedì 21 dicembre 2010

Fedor Dostoevskij

La verità autentica è sempre inverosimile. Per renderla più credibile bisogna assolutamente mescolarvi un po' di menzogna.
Fedor Dostoevskij

il mondo prima

Credo che il momento peggiore quando cessa un rapporto è la solitudine che si crea da un momento di condivisione totale a una mancanza assoluta. Quando uno dei due taglia fuori l'altro da tutto quello che era il mondo prima. E' ovvio che da una parte c'è sempre chi sta male, ma credo che si possano sorpassare i dissapori e guardare avanti e cercare di esaltare le cose che avevano unito. 

http://www.youtube.com/watch?v=XD_PKV397WQ

Tre allegri ragazzi morti - Occhi bassi

lunedì 20 dicembre 2010

incredibile...

un'altra conferma! Cavolo ma come fai....Esci sempre pulita per merito della tua sincerità e però non sei contenta, perchè non ti basta? Eppure riesci ancora a scrivere, ricevi commenti positivi, hai un sacco di interessi ma chissà comè non sono sufficienti! Penso che comunque relazionarsi con le altre persone serva un sacco a dimensionare i propri problemi, se stai chiusa nel guscio ogni cosa ti sembra insormontabile ma se la metti in relazione agli altri ti sembra un pò più leggera. Ad ogni modo è bello vedere come due persone che hanno condiviso insieme un momento di vita, abbiano entrambi assodato che non sono fatti per stare insieme, riescano a buttarsi tutto alle spalle e anzi farci due risate su, e recuperino un rapporto d'amicizia. Entrambe non sono per niente felici ora ma questo purtroppo non è colpa di nessuno è solo la vita. Forse il tempo ha curato le ferite, ha curato l'orgoglio, la sofferenza e consentito l'evoluzione. Per questo posso dire di essere felice, molte delle persone che ho incontrato nella vita hanno stima di me...e dovrei ricordamelo quando non faccio altro che tirarmi giù. E' solo che a volte mi stanco di lottare, di tirare la mia barca da sola, non è facile. Mai come ora sono stata sola ad affrontare il mondo e sì posso dire di esserci riuscita, ma lottare sempre stanca essere forte anche.

Musa di nessuno - Afterhours

Assaggio di California 1

L'America è davvero un paese incredibile! Credo di non essermici mai abituata quando sono andata là. Ho passato quindici giorni davvero incredula nel vedere queste distanze che sembrano non essere mai raggiunte. Passi intere giornate al volante spostandoti da una paese all'altro, con una varietà di paesaggi incredibili. Un'attimo prima sei dentro al deserto della Death Valley un'attimo dopo (sempre abbastanza ironico :)) entri in questi boschi secolari nello Yosemite National Park. Quando sei nel deserto poi è davvero tutto surreale: chilometri di nulla attraversati da un unica strada con un asfalto perfetto. In lontananza si notano caseggiati che ti fanno creder sia impossibile che ci abitino poi vedi il polverone alzato dal fuoristrada che percorre una stradina piccola e insignificante e ti accorgi che allora c'è vita. Ogni, non so nemmeno dire quanto, si incontrano veri e propri agglomerati commerciali con bazar, il fast-food, il benzinaio insomma un piccolo concentrato di vita.



Poi arrivano le vere e proprie magie come Las Vegas, che trovo molto affascinante solo per il fatto che è totalmente immersa e circondata dal deserto ma gode di un'attività invidiabile. Anche se poi le tristezze che si respirano sono davvero tante. E' una città che vive del famoso Streep, la via centrale dove si affacciano tutti gli alberghi, ma ad esso ci sono annessi e connessi. Alla maestosità, imponenza e lussuosità dei grandi alberghi che lo abitano si contrappone la periferia fatta dalla gente che ci lavora dentro nei ranghi più disparati, i vecchi casinò genitori di una generazione finita letteralmnte sul lastrico per la febbre del gioco, insomma c'è davvero un mondo dietro. Mi ha affascinato più per l'ingegnosità che hanno usato nel costruirla che per altro. Inoltre la contraddizione più grande che ci sono alberghi lussuosissimi con tutti i comfort che paghi davvero meno che uno squallido 3 stelle italiano, tanto loro sono sicuri che giocando d'azzardo riguadagneranno tutto.



E poi il Gran Canyon che spettacolo incredibile. Pensare che io nemmeno volevo vederlo. Dicevo che comunque cosa vuoi che sia un grande buco! e invece è qualcosa di incredibile. Tra l'altro per raggiungerlo c'è un parco ovviamente bellissimo e arrivi fino a punti fissi in cui devi lasciare l'auto e proseguire a piedi e il bello che fino lì non hai nemmeno idea di cosa ti aspetta. Cammini lungo questi sentieri tra gli scoiattoli e piante desertiche fino a che arrivi a queste terrazze panoramiche, e quando ci arrivi davvero manca il respiro è qualcosa di indescrivibile: la maestosità, l'imponenza, la magia, il silenzio rotto solamente dal vento e dal verso di qualche grifone. Credo che non scorderò mai quella sensazione ed esserci arrivata al tramonto non ha veramente prezzo.

Aimèe Argot

Stasera alla Tenda (MO). Vado sola. Aprono la serata i Linfa un gruppo di Modena. Mi sono piaciuti: un bel rock pulito ed energico, mancava un chitarrista, ma alla batteria una donna, dieci punti in più solo per questo.
Girava un cane tra la gente e la battuta è venuta da sola "non potete dire che non c'era un cane" :) Comunque bravi quantomeno consiglio un ascolto. http://www.myspace.com/linfaweb
Tutti ci aspettavamo che Aimèe, from Philadephia già cantante, chitarrista ed unico membro fisso in un oceano di turnisti, della band di Philadelphia Des Ark, salisse sul palco e invece la nostra attenzione viene catalizzata nel retro .. per chi non è stato alla Tenda c'è un piccolo spazio con un pianoforte a coda e delle foto esposte....ebbene lei era lì su una sedia con i ruotini in mezzo alle custodie delle sue chitarre. Ci invita a starle più vicini. Lei una ragazza minuta spalla scoperta che evidenzia un tatuaggio. Inizia a suonare: chitarra e voce. Molto delicata un vero unplugged in grande stile. Mi ricorda molto Bjork per alcuni aspetti, sicuramenti dettati dagli arpeggi vocali. Per un attimo mi fa dimenticare di essere sola. Il calore sprigionato dall'atmosfera creata dalla sua voce ti fa immergere in un piccolo sogno, quasi a pensare di non essere lì. Un paio di battute sulla mela che abita la custodia della sua chitarra e riprende subito a suonare. Non conosco molto di lei anche perchè era la prima volta che la sentivo ma sono contenta di essere andata e il suo nuovo Ep è già venuto a casa con me  "Don't Rock the Boat, Sink the Fucker".
Tutti all'ascolto di questa bella voce femminile del panorama Indie. http://www.myspace.com/desark

domenica 19 dicembre 2010

tutto fà un pò male....

...cantano gli Afterhours ed  è vero. Ogni cosa che vedo intorno a me fà un pò male. Forse per questo che me ne sto rintanata in casa come a cercare protezione da quello che c'è fuori. Mi limito a sopravvivere in questo momento, avrei tanta volgia di essere felice, o quantomeno non così triste come ora.
E' vero la sofferenza fortifica e aiuta a capire. Forse ho solo voglia di corgiolarmi un po' nella mia tristezza, dovrei cercare rifugio negli altri ma non ci riesco, fatico a comunicare. Sia chiaro nulla è la fine del mondo, le cose gravi sono ben altre: una malattia, la morte di qualcuno di caro, la mancanza del lavoro, degli amici. Ma è ovvio che ognuno di noi guarda ciò che è la sua vita. Quando mi sento dire che devo farmi del bene, capire e lavorare per ciò che voglio nella vita. Bè oggi lo so purtroppo: mi manca solo una persona con cui condividere il mio mondo, ma so che non è facile e la vedo come una cosa impossibile. Comunque continuerò a lottare ugualmente, per me e per quel che sono e spero che un giorno, la felicità arrivi davvero.

giovedì 16 dicembre 2010

La giusta distanza

 Attenzione contiene anche la trama del film



Qualche giorno fa qualcuno mi ha chiesto com’è vivere a Modena. Io ho risposto che è non è malaccio anche se un po’ troppo provinciale. La risposta è stata “nella provincialità si celano spesso vere miniere di diamanti”. Stasera mentre giro sui canali del digitale mi fermo su un film attratta dai paesaggi del delta del Po, che peraltro adoro. Il film si chiama “La giusta distanza”. Narra la storia di un ragazzo che vuole diventare giornalista  e inizia facendo cronaca sui gialli del paese, interfacciandosi con tutti i personaggi della cittadina della bassa veneta. L’autista della corriere, l’estetista, l’amico tecnico del telefono, il commerciante don giovanni senza scrupoli, la leggenda della zattera con i matti, i compagni di lavoro, la maestra della scuola elementare e l’immigrato padrone dell’officina meccanica.
Tutto si svolge intorno a questi ultimi due personaggi, diversi da quelli del paese, lei con una personalità forte, decisa e libera, lui con una vita densa di sofferenza alle spalle. Si innamorano e iniziano una storia che sembra andare per il meglio. Si vedono a cena, partecipano alla festa del paese e sono benvoluti dall’intera comunità. Poi lui avanza la proposta di matrimonio e lei, forse per via di quel suo carattere forte e libero si spaventa a morte e decide di chiedere il trasferimento, lontano, in Brasile. Lui ovviamente non la prende benissimo ma capisce che non può fare nulla per cambiare la sua decisione. La sera in cui si lasciano lei è comunque distrutta dal dolore ma incapace di cambiare idea. L’indomani però non si presenta a scuola e il giorno dopo il suo cadavere viene trovato nell’acqua. Esito dell’autopsia: un forte colpo alla nuca e segni di percosse. Hassan,questo era il nome dell’immigrato tunisino, viene incolpato del suo omicidio, incarcerato e condannato a 15 anni. Il ragazzo scrive un bell’articolo su questa vicenda che lo porta a entrare a far parte della testata giornalistica del paese a tutti gli effetti e giura che non vorrà mai più sentir parlare di Hassan, suo datore di lavoro e amico. Qualche tempo dopo Hassan si toglie la vita in carcere e quando gli viene comunicato, per scrivere l’articolo, si precipita all’obitorio dove incontra la sorella del tunisino che gli legge un biglietto in cui si scusa per il male che lei ha dovuto subire durante la vicenda e ribadisce la sua innocenza. La sorella chiederà quindi al ragazzo di scrivere che suo fratello è innocente. Il ragazzo scioglie la sua promessa e infrange la regola della “giusta distanza” e inizia ad indagare a ritroso per trovare la verità, convinto in cuor suo dell’innocenza di questa persona; tant’è che dopo un’attenta ricerca sui fatti, e verificata l’incuria da parte degli avvocati nel gestire le prove, risale ad una telefonata fatta a Mara, questo è il nome della maestra, in cui l’autista della corriera, eterno innamorato di questa ragazza, chiede di far visita la sera prima della partenza, e dopo una tentata violenza, durante la colluttazione, la ragazza sbatte la testa sul termosifone e muore. La polizia arriverà ad arrestare l’uomo che confesserà tutto, quasi a volersi lavare la coscienza, e il ragazzo, scrivendo l’articolo, si guadagnerà un posto in una redazione di Milano.
La regola della giusta distanza è quindi stata infranta ma se non l’avesse infranta non si sarebbe mai saputa la verità.
La giusta distanza quindi dalle emozioni private, personali, quelle che ci fanno perdere quell’oggettività distaccata. I compaesani non furono mai contenti di leggere quell’articolo, forse perché colpiva una realtà statica e assodata, una famiglia costruita e PERBENE, perché era più facile pensare che un immigrato in preda a un raptus di follia avesse ucciso e ben gli stava che si fosse suicidato. L’avvocato aveva in cuor suo già deciso in base alla nazionalità del suo protetto.
Bè il provincialismo è anche questo: il non riuscire a guardare più in là dei confini, a giudicare tutto ciò che è diverso da noi.
Sicuramente tra le cose positive ci sono il fatto che non sei un numero hai un’identità, che se cammini per strada la gente ti riconosce e ti saluta, che se vai dal panettiere tutti i giorni questo prepara il tuo sacchetto tutte le mattine, che se vai nel tuo bar i vecchi che giocano a briscola sono lì seduti sempre nella stessa posizione e dicono sempre le stesse bestemmie, magari dopo qualche anno ne mancherà qualcuno ma la situazione sarà sempre la stessa. La quotidianità ti entra dentro come una pellicola che gira su una macchina da presa del cinema.
Ma il provincialismo è anche la difficoltà di essere diversi da tutto questo, il combattere contro lo standard, contro il futuro che deve essere uguale per tutti, contro il giudizio pesante su qualunque cosa fai o sei che ti stampa per sempre addosso come un marchio a fuoco, indelebile.
Io credo sempre che alla fine non si possa giudicare la vita degli altri perché di questa non si sa proprio nulla, e invece, in queste cittadine, si perdono vagonate di tempo a ciarlare su cosa ha fatto questo, su chi ha sposato quell’altro, sul perché quella ragazza vive da sola etc.
E’ sempre stato difficile essere diversi, bisogna avere coraggio.

omaggio al 1978

Omaggio al 1978 , anno della mia nascita, in cui vengono pubblicati album come:


An american prayer - The Doors (postumo dopo la morte di Jim ma disco d'oro e di platino)

Easter - Patty Smith (con la bella Because the night)

Some Girl - Rolling Stones (in piena epoca punk rock)

Another Music in a Different Kitchen - Buzzcocks (album d'esordio)

Parallel Lines - Blondie (dentro la lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stones)

Giv'em enough rope - The Clash

Darkness on the edge of town - Bruce Springsteen

Toto - Toto

Kraftwerk - The man machine

Bruce Springsteen - Darkness on the edge of town

The Who - Who are you

Talking Heads - More song about buildings and food

Dire Straits - Dire Straits

Bob Marley and the Wailers - Babylon by bus


e per l'Italia:


Maracauli e altre storie - Nomadi

Nuntereggaepiù - Rino Gaetano

Lucio Battisti - Una donna per amico

Francesco Guccini - Amerigo


E' reale la sovraesposizione di sè sui social network, ma è dove ci sta portando questa società individualista. Siamo spinti sempre di più a rimanere soli per coltivare noi stessi, i nostri interessi, le nostre passioni, realizzare i nostri sogni e dettati da un minimo di egocentrismo ci esponiamo per vedere di generare un'attività, di suscitare interesse verso le persone, insomma vogliamo metterci in gioco. Spesso non siamo consci di quanto lo facciamo proprio perchè virtuale e queste piattaforme sono oltremodo brave a catalizzare tempo e dedizione nonchè informazioni.
Questo ci porta pero' anche tante altre sfaccettature negative come la concentrazione assoluta sull'attività web e la perdita di vista della realtà, la realtà "reale". Per assurdo questa comunicazione aperta in rete a 360° ci ha portato alla non comunicazione tra persone.
Forse è solo fragilità personale nell'affrontare le situazioni reali e anche tante batoste prese nella ricerca di un amore di un'amicizia o di un interesse, mettersi in gioco è complicato.
Non è notizia nuova di questi tempi la difficoltà di accettare un rifiuto, si sentono tanti casi di violenza dettati da abbandoni, infedeltà, porte chiuse in faccia.
La verità è che mai come ora siamo fragili.

Love will tear us apart again






















Quando l'abitudine colpisce forte
e il desiderio è al minimo
e il risentimento è al massimo
da non far crescere le emozioni
e noi cambiamo i nostri percorsi
prendendo strade differenti
allora l'amore,l'amore ci farà a pezzi di nuovo
perchè la stanza da letto è così fredda
mentre rimango lontano dal tuo lato
è la mia sincronizzazione che è difettosa,
il nostro rispetto così arido?
tuttavia c'è ancora questa attrazione
che abbiamo mantenuto durante le nostre vite
l'amore,l'amore ci farà a pezzi di nuovo
piangi ancora nel sonno
tutti i miei fallimenti esibiti?
ho un gusto in bocca
mentre la disperazione mi consuma
è qualcosa di così buono
che non può proprio più funzionare?
quando l'amore,l'amore ci farà a pezzi di nuovo.


http://www.youtube.com/watch?v=qHYOXyy1ToI&ob=av3e 
É INUTILE COMPIERE LUNGHI VIAGGI IN CERCA DI SENSAZIONI IMPOSSIBILI, È INUTILE ANDARE A VEDERE LE GRANDI MONTAGNE, GLI OCEANI, LE PIANURE SCONFINATE…..SE NON CI ACCORGIAMO
DI UN FILO D’ERBA DAVANTI ALLA PORTA
DI CASA

lunedì 13 dicembre 2010

Andrea Salieri - L'intellettuale

A cosa è servito leggere molti libri,
ascoltare solo musica jazz,
frequentare esclusivamente locali alternativi,
sviluppare una propria coscienza politica,
conoscere a menadito tutte le regole del gioco se poi
il primo ragazzino che incontro
mi getta una palla
ed io
non sono nemmeno capace di tenerla in campo?

Pelo d'acqua

Quando muore qualcosa, si spezza, si rompe ritorni a essere solo e nessuno meglio di te sa cosa significhi...
Chi si rifugia nella menzogna per non provarlo, chi abbassa gli occhi e va avanti, chi non si espone in prima persona alle intemperie della vita. Tu sai cosa significa. Devi stare a galla ogni volta, ogni volta che qualcosa va storto, che non ottieni quel che vuoi, quando sei troppo felice e d'improvviso si spezza il sogno, ogni volta devi rimanere a pelo d'acqua così da riuscire a vedere le cose e dire ok .. non abbandonare tutto, razionalizza, guardati intorno, guarda quel che sei, guarda cosa hai costruito.
E vaffanculo a tutti quelli che sono venuti e hanno cercato di tirarti giù, che ti hanno impedito di respirare, che hanno provato a farti affogare.
Lottare sempre, arrendersi mai.
Questo è coraggio, questa è vita, il più grande insegnamento che ci dà. Non dobbiamo mai appoggiarci a uno stato,  a una persona, a una situazione, bisogna rimanere sempre con la guardia ben alzata..perchè è facile toccare il cielo con un dito, a volte se ne ha bisogno per andare a avanti, ma poi bisogna anche ricordarsi che quando si scende il dolore è forte. Non è una buona motivazione per non godere mai di questi alti ma bisogna anche saper godere di qualcosa di meno intenso, ma forse più solido. Può sembrare paura, fragilità oppure gran coraggio o consapevolezza.

Chissà com'è

...certo lo so
non ho più niente da dire,
nè da rimpiagere o da fallire.
Devo solo
comprare ormai
della seta rossa al mio male
con la quale farlo stare zitto..
                                             A

Buon per te

Bè in fondo dovresti essere felice, un'altra persona che hai incontrato nel corso della tua vita e che non sentivi da tempo, ti dice che grazie a te la sua vita è cambiata, grazie alle domande a cui lo hai messo davanti, con il tuo essere, con il tuo carattere, con le emozioni che gli hai dato e che finalmente ora è felice, ha trovato una persona che lo fa star bene ed è soddisfatto della sua scelta. In cuor mio sono lusingata di aver fatto del bene, anche inconsciamente, a qualcuno anche se a spese mie e mi fermo a pensare che non è la prima volta che qualcuno mi ringrazia. E alla fine penso anche però che in questo tempo io felice non lo sono mai stata davvero. Dovrei avere un'alta autostima perchè grazie a me qualcuno è diventato una persona migliore, ha scoperto angoli di cuore o mente che erano nascosti bene. E la mia ora quando verrà?

Ballate di male e miele - Manuel Agnelli a proposito di "Elymania"

...Elymania è la controparte alla dissoluzione di una storia, riguarda Elisabetta, la persona che ha ispirato l'altra metà del disco (Hai paura del buio-1997), una donna che rappresentava la speranza di una possibile rinascita.

Manuel Agnelli in "Ballate di male e miele" gli Afterhours si raccontano a Simona Orlando Ed.Arcana Songbook

Vai a Mescalina.it

Nazim Hikmet - In questa notte d'autunno

In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini

Thomas Mann

Anche la stupidità è bella, se perfetta.

domenica 12 dicembre 2010

Smoking, write

Fumando scrivo.
Sento dolore al petto,
il gusto del catrame,
la testa imbambolata e le dita ghiacciate,
eppure ne accendo un'altra,
quasi fosse questo a darmi l'aria da respirare.
Nevrosi, apatia, noia.
Ian Curtis canta in sottofondo,
La sua musica cupa, introspettiva,
fà vedere dentro, sentire il dolore quello che attanaglia,
quello che ti sembra non cessi mai,
ma a volte bisogna vedere il fondo per risalire.
E' necessario.

Lunghe distanze

...brutte le coincidenze. Ti fanno credere cose che non sono reali. Sarà che sono una donna e a noi donne piace credere nel destino, nelle cose che accadono per caso. Ci costruiamo sopra dei castelli inesistenti. Che poi si rivelano deleteri per la nostrà serenità. Ma è altrettanto vero che quando desideriamo una cosa e ci sono i presupposti perchè accada, troviamo mille giustificazioni che ci inducano in quella direzione anche se sappiamo essere sbagliata. Quindi forse siamo solo molto egoisti, prendiamo ciò che vogliamo per non avere rimpianti, e l'indomani vorremmo che tutto fosse diverso. Siamo incapaci di accettare un rifiuto. Bisogna lavorare su ciò che ci fa realmente star bene....sulle lunghe distanze!

venerdì 10 dicembre 2010

Bob Marley

"Se non ho le visioni non scrivo. Dio può darti una visione e riprendesela. E con essa riprendere anche te"

Dylan Thomas



"Una bella poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso quando gli si è aggiunta una bella poesia."

pensieri convulsi in giornate dure

....che strane cose accadono.......persone sconosciute o quasi mostrano improvvisamente un interesse spropositato nelle tue vicende...e non sai come comportarti non sai se lo fanno per darti sollievo o per un secondo fine.
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Ti trovi poi a pranzo con colleghi, e pensi che qualche bella persona c'è ancora, qualcuno che dice "amo mia moglie e sono contento di stare con lei, è stato amore a prima vista".
Ma poi sei attorniato da gente vuota e priva di responsabilità e coscienza verso i rapporti: le persone sposate escono il venerdì sera per trovare l'amichetta/o con cui passare la serata e il giorno dopo ritornano alla vita quotidiana. Bravi bravi il gioco va avanti poi finchè l'altra persona non lo sa altrimenti col cavolo che sta lì a farsi prendere per il culo.  Sono dell'avviso di non fare agli altri quelli che non vorresti fosse fatto a te.
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Giornate strane, si torna alle riflessioni sulla vita e sul mondo.....ne stavo bene fuori....ma il mondo sembra volere risposte da me....non mi consente di stare tranquilla per più di un certo tempo.

giovedì 9 dicembre 2010

Oscar Wilde - Il ritratto di Dorian Gray 2

....com'è tragico! Io diventerò vecchio, brutto, ripugnante. E questa immagine rimarrà sempre giovane. Giovane quale sono io in questa giornata di giugno. Oh se si potesse realizzare il contrario! Se io dovessi rimnere sempre giovane e il ritratto diventasse vecchio! Per questo darei qualunque cosa! Darei la cosa più preziosa del mondo, darei la mia anima!
.....mi parlavi di risorse limitate
della tua pelle rovinata
di eclissi per non rivederci
che a forza di ferirci
siamo diventati consanguinei
dici questa città non ci morirà tra le braccia...

Vasco Brondi

PeRiCoLoSa IrOnIa

Cerchi rifugio nelle cose che conosci
e ti ritrovi a doverci fare i conti subito.
Ognuno sfrutta la propria occasione
senza vedere di fronte.
Credo nella tua sincerità,
nella tua volontà,
mi hai messo il cuore in mano.
Io sono confusa,
fredda e di poche parole.
Credo di avere amato,
inutilmente,
devo solo guarire.

Monologo Finale "I Love Radio Rock"

Non muore niente di importante questa notte! Solo 4 brutti ceffi su una nave di merda! L'unico dispiacere stanotte è che negli anni futuri ci saranno tante fantastiche canzoni, che non sarà nostro privilegio trasmettere ma, credete a me, saranno comunque scritte! E saranno comunque cantate! E saranno comunque la meraviglia del mondo!

http://www.youtube.com/watch?v=dGrs8hQXGUI


L'insostenibile pesantezza dell'essere.
Muoviti tempo, cerca di curare il mio male.
Pensieri lasciatemi stare.
Voglio spegnermi e svegliarmi nuova.

mercoledì 8 dicembre 2010

Enrico Brizzi - Jack Frusciante è uscito dal gruppo "Alex"

E' l'ultima volta che pedala per la salita del seminario. Il cielo comincia a imbrunire. Nessun posto è lontano. Se desiderate essere accanto a qualcuno che amate, forse non ci siete già? Avevano ascoltato Sayonara dei Pogues, giusto? Alla fine erastato lui a sciogliersi dall'abbraccio, baciarla un'ultima volta prima di salire in bici. Ehi se ne va senza voltarsi, diavolo d'un uomo!

Jack Frusciante è uscito dal gruppo

Stasera

Sai chi c'era in quel locale,
ti ricordi quel vecchio col piumino
che quella sera ballava incessentamente,
metal, reagge, disco, silenzio,
non era importante.
Quella pettinata anni cinquanta,
il suo piumino lucido,
e il suo modo di ballare,
come una marcia.
Mi ha fatto sorridere,
ma un sorriso amaro,
avrei voluto fossi lì con me,
avrei voluto stringerti come quella volta,
ma stasera tu non c'eri.

martedì 7 dicembre 2010

Sant'Agostino - Futuro

Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell'anima. Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro!

Oscar Wilde - Il ritratto di Dorian Gray 1

Perchè influenzare un individuo vuol dire trafondergli la propria anima. Egli non pensa pensieri suoi e non arde delle proprie naturali passioni. Le sue virtù non sono una realtà e i suoi peccati ammesso che questi esistano sono presi a prestito. Diventa l'eco della musica di qualcun altro l'attore di una parte che non fu scritta per lui. Lo scopo della vita è lo sviluppo del proprio io, il completo sviluppo di se stessi.

Giorgio Canali & Rossofuoco - Tutti gli uomini

lunedì 6 dicembre 2010

Wicked gravity

Wicked gravity nasce da un’idea di Emidio Clementi , mente dei Massimo Volume, che assieme ad un collettivo di artisti ha reso omaggio a Jim Carroll eclettico musicista e scrittore la cui opera più famosa scritta dal 63 ala 66 contiene composizioni che narrano storie di strada della NY  protopunk che da Lou Reed andava fino ai Ramones.
Sul palco si sono esibiti volti noti come Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò che ha aperto la rassegna, romantico, gentile, delicato, Emidio Clementi che con la sua voce e proprietà di lettura ci ha fatto entrare nei racconti di Carroll, un simpaticissimo Alessandro Fiori dall’esibizione nettamente underground con un susseguirsi di parole e dialoghi a tre, Angela Baraldi dalla voce graffiante, una grinta e presenza scenica notevole sino a un elegante e sarcastico Manuel Agnelli che sgrida Clementi per una mancata comparsa in scena e che poi ci regala sempre stupende emozioni con la sua voce. Una bella serata con un pubblico giovane e attento che da domani andrà, se non lo possiede già in cerca di The Basketball Diaries.

NdR Ha prefazionato un giovane scrittore di cui ahimè non ho segnato il nome che ha quasi terminato una biografia su Jim Carroll che uscirà anche in America. La sua passione iniziata per caso è proseguita fino a che, dopo la morte di Carroll arrivata l’anno scorso, ha perfino incontrato persone del calibro di Lenny Kaye, chitarrista di Patty Smith, ed Eddy Vedder piacevolmente sorpresi della passione di un italiano per Carroll e desiderosi di raccontare le proprie storie condivise con l’artista.

NddR Alla facciazza di tutti quelli che dicono che Manuel Agnelli se la tira, si è presentato a Novi di Modena per una rassegna gratuita in cui ha suonato tre pezzi, quindi ?!?!?!?


Corrado Nuccini


 











Manuel Agnelli












Manuel Agnelli al piano


domenica 5 dicembre 2010

C'avevo l'amarezza

Gli Attivisti suonano Modena beach nel mio stereo.
Che serata quella:
destinazione Matrioska
siamo arrivati presto e non si entrava
poi tardi e non abbiamo sentito tutto i lconcerto.

Sempre fuori dal tempo noi.

Colpa del Vecchio Fiume però
con le sue storie al bancone
i quadri di Morrison e Cobain alle pareti
i video musicali.

Non riesco a staccarmi dai ricordi
ed è domenica, è più difficile.

La realtà delle cose è che mi devo rassegnare.
Hai usato tante parole
anche quelle che fanno male
ma la mia verità è una:mancava l’amore.

L’amore supera:
va oltre le differenze 
           che reputi così importanti,
va oltre il buio 
           che ti circonda,
va oltre le speranze 
           che non fanno parte del tuo mondo.
http://www.lastfm.it/music/Attivisti%21/C%27avevo+l%27amarezza/Modena+beach

sabato 4 dicembre 2010

I Vianello

Arriva il giorno come ogni giorno,
la televisione racconta una storia d’amore lunga più di cinquant’anni,
entriamo nella loro vita, nella loro sofferenza,
cerchiamo particolari, indiscrezioni sull’ultimo incontro,
vogliamo sempre sapere come sarà l’ultimo momento su questa terra,
quasi a cercare una sicurezza, voler conoscere ciò che ci aspetta, ciò che non conosciamo.
Ci piace pensare che la morte sia arrivata in seguito a una mancanza,
troppo forte, troppo importante
per continuare ad andare avanti.
Forse è così, ma  forse era semplicemente il lento decorso della vita,
lo sgretolarsi del nostro corpo, l’arrendersi alla natura.
Lo spirito è colui che anima il nostro corpo che lo fa reagire,
che lo rende in grado di affrontare tutto.
E’ bello e commovente pensare a queste due persone,
riunite in un luogo a noi sconosciuto ma con la consapevolezza
che questo amore l’abbiamo vissuto e ci inchiniamo a questo.
Siamo colpiti pensiamo se a noi succederà
i sentimenti vanno nutriti, sofferti, lottati
non verranno mai come un dono dal cielo,
ci vuole dedizione, attenzione l’uno all’altro,
cercare di rispettare le esigenze e le diversità per farne un bene comune. 
E’ una storia commovente quella di questa coppia
che ci dà speranza e ci dà modo di riflettere su cosa sia un legame

Into the wild

la felicità non è reale se non è condivisa

Trovare la propria dimensione nel mondo, capire le proprie esigenze, il proprio posto partendo dagli istinti primari e dalla comunione con la natura. Più abbiamo, più siamo spinti a volere e abbiamo bisogno di spazio.
La libertà: vagare senza meta è affascinante e adrenalinico perché si sfugge da quegli obblighi quotidiani che scandiscono le nostre giornate, settimane, mesi e gli anni intanto avanzano. Quindi cosa? Bisogna trovare serenità e motivazione nella quotidianità o fermarsi e azzerare per sentire quella che è la nostra strada. Cominciare una nuova vita da adulti come se si iniziasse a vivere nel mondo senza che qualcuno si aspetti qualcosa da noi.

Moby - Extreme Ways

giovedì 2 dicembre 2010

A means to an end

We fought for good, stood side by side,
Our friendship never died.
On stranger waves, the lows and highs,
Our vision touched the sky,
Immortalists with points to prove,
I put my trust in you.

JD

mercoledì 1 dicembre 2010

Alba

L’orologio segna le 5.32.

Giorno
stai per fare il tuo ingresso anche oggi,
si danno per scontate certe dimostrazioni del divino,
senza rendersi conto che anche oggi ci viene regalata la possibilità di vivere.

Sotto le coperte realizzo che giorno è e quali cose devo fare.

In silenzio dalla fessura della persiana aperta
cerco di spiare che giorno sarà
bello o brutto,
freddo o caldo.

Sento le gocce battere sulla grondaia
piove
il ticchettio è insistente ma piacevole,
incantata rimango ad ascoltare.

Guardo il telefono con la speranza di essermi addormentata troppo presto per leggere un messaggio della buonanotte, ma invano
e allora penso a te
a come sarebbe stato bello dormire insieme,
svegliarsi insieme,
augurarsi il buongiorno magari facendo l’amore,
e sorridere insieme dopo averlo fatto,
questa giornata avrebbe avuto un sapore diverso.

E invece a fatica mi tiro su da letto,
vado in cucina e mi preparo una tazza di latte
affogherò i biscotti stamattina.

Mi accendo un sigaretta e scrivo ascoltando Lust for life:
che questo giorno abbia inizio.

http://www.youtube.com/watch?v=jQvUBf5l7Vw

Al diavolo...

Al diavolo il tempo che ho perso inutilmente,
le feste comandate, i regali azzeccati,

al diavolo i comuni mortali fare su e giù per le vie del centro,
al diavolo le conferenze call, i social network, gli arrampicatori sociali, i vernissage pieni di umani intenti a sorseggiare cocktail annacquati,

al diavolo acid jazz lounge music, il sushi del venerdì e il brunch della domenica:
il futuro appartiene a chi ha il coraggio di essere differente.

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