E' reale la sovraesposizione di sè sui social network, ma è dove ci sta portando questa società individualista. Siamo spinti sempre di più a rimanere soli per coltivare noi stessi, i nostri interessi, le nostre passioni, realizzare i nostri sogni e dettati da un minimo di egocentrismo ci esponiamo per vedere di generare un'attività, di suscitare interesse verso le persone, insomma vogliamo metterci in gioco. Spesso non siamo consci di quanto lo facciamo proprio perchè virtuale e queste piattaforme sono oltremodo brave a catalizzare tempo e dedizione nonchè informazioni.
Questo ci porta pero' anche tante altre sfaccettature negative come la concentrazione assoluta sull'attività web e la perdita di vista della realtà, la realtà "reale". Per assurdo questa comunicazione aperta in rete a 360° ci ha portato alla non comunicazione tra persone.
Forse è solo fragilità personale nell'affrontare le situazioni reali e anche tante batoste prese nella ricerca di un amore di un'amicizia o di un interesse, mettersi in gioco è complicato.
Non è notizia nuova di questi tempi la difficoltà di accettare un rifiuto, si sentono tanti casi di violenza dettati da abbandoni, infedeltà, porte chiuse in faccia.
La verità è che mai come ora siamo fragili.
Sera Ely..sicuramente in parte è così molti trovano rifugio in questo mondo virtuale creandosi magari identità differenti..un rifugio che diventa come una prigione...la realtà in certi momenti è dura da affrontare non esistono più valori..regole..e possibilità di cambiamenti almeno in questo momento storico-politico quindi il web diventa l'occasione per crearsi un filo diretto con le persone senza toccarsi..un mondo in cui vengono sublimati ed esasperati sentimenti come l'amore e l'amicizia..perchè si hanno bisogno di questi sentimenti..la solitudine non è un male se vissuta consapevolmente lo diventa quando si cerca in qualsiasi modo di riempirla..notte..:)
RispondiEliminahai proprio ragione.....non è un male se vissuta consapevolmente lo diventa quando si cerca in qualsiasi modo di riempirla....
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