Poi arrivano le vere e proprie magie come Las Vegas, che trovo molto affascinante solo per il fatto che è totalmente immersa e circondata dal deserto ma gode di un'attività invidiabile. Anche se poi le tristezze che si respirano sono davvero tante. E' una città che vive del famoso Streep, la via centrale dove si affacciano tutti gli alberghi, ma ad esso ci sono annessi e connessi. Alla maestosità, imponenza e lussuosità dei grandi alberghi che lo abitano si contrappone la periferia fatta dalla gente che ci lavora dentro nei ranghi più disparati, i vecchi casinò genitori di una generazione finita letteralmnte sul lastrico per la febbre del gioco, insomma c'è davvero un mondo dietro. Mi ha affascinato più per l'ingegnosità che hanno usato nel costruirla che per altro. Inoltre la contraddizione più grande che ci sono alberghi lussuosissimi con tutti i comfort che paghi davvero meno che uno squallido 3 stelle italiano, tanto loro sono sicuri che giocando d'azzardo riguadagneranno tutto.
E poi il Gran Canyon che spettacolo incredibile. Pensare che io nemmeno volevo vederlo. Dicevo che comunque cosa vuoi che sia un grande buco! e invece è qualcosa di incredibile. Tra l'altro per raggiungerlo c'è un parco ovviamente bellissimo e arrivi fino a punti fissi in cui devi lasciare l'auto e proseguire a piedi e il bello che fino lì non hai nemmeno idea di cosa ti aspetta. Cammini lungo questi sentieri tra gli scoiattoli e piante desertiche fino a che arrivi a queste terrazze panoramiche, e quando ci arrivi davvero manca il respiro è qualcosa di indescrivibile: la maestosità, l'imponenza, la magia, il silenzio rotto solamente dal vento e dal verso di qualche grifone. Credo che non scorderò mai quella sensazione ed esserci arrivata al tramonto non ha veramente prezzo.
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