Siedo davanti a questo specchio d’acqua,
avvolta dalla brezza fredda dei primi giorni d’inverno,
di fronte a me un bellissimo acero,
seminudo,
una foglia si stacca da un ramo,
il vento la investe,
la culla per un pò,
facendola oscillare avanti e indietro,
volteggiando a mezz'aria,
poi d’un tratto l’abbandona,
e lei si adagia lieve,
sull’acqua di questo lago e qui la sua vita avrà fine,
il passare dei minuti, delle ore, dei giorni
la consumeranno,
proprio come consumano noi.
Bel pezzo...un sorriso..grazia:)
RispondiElimina