venerdì 30 settembre 2011

Paura di desiderare
calamite che si oppongono per evitare l'attrazione
strani giochi dell'istinto
il cervello domina.

martedì 27 settembre 2011

Gibran Kahlil Gibran - Sabbia e Onda

Per sempre me ne andrò per questi lidi
Tra la sabbia e la schiuma del mare
L'alta marea cancellerà le mie impronte
E il vento disperderà la schiuma.
Ma il mare e la spiaggia dureranno
In eterno

Gibran Kahlil Gibran - Sabbia e Onda

Puoi giudicare il prossimo solo sulla base della conoscenza che hai di te stesso. Ora dimmi Chi tra di noi è colpevole e chi innocente?

Com'è cieco colui che invece che trarre doni dal cuore preferisce trarli dalle tasche.

Non si può avere la gioventù e la coscienza di essa allo stesso tempo; perchè la gioventù è troppo impegnata a vievere per conoscere, e la consapevolzza è troppo indaffarata a cercarsi per essere viva.

E' possibile raggiungere l'alba solo seguendo il sentiero della notte.

lunedì 26 settembre 2011

#Formica


Riempio gli occhi di immagini
la mente di sensazioni, parole, sguardi...
...come una formica che si prepara al gelido inverno
faccio scorta di sostanze nutritive
per i lunghi giorni senza te.

Rinchiuderò tutto nel profondo del cuore
per evitare che la nostra fotografia ingiallisca, perda lucentezza
e lì la ritroverò
ogni volta che sentirò forte il dolore 
ogni volta che mi sentirò smarrita
ogni volta che proveranno a deviarmi da te.

Farò riemergere il ricordo
di ciò siamo stati insieme:
il nostro amore speciale.


Instant

Hai mai sentito il rumore di una farfalla che cade?
Tutto si ferma in quell'attimo in cui le ali cessano di muoversi.
....lo stesso rumore di un cuore spezzato.



giovedì 22 settembre 2011

Abitudine


Vedi il ruscello che sgorga tra queste montagne
incastonato tra sassi secolari
circondato dal verde smeraldo dei pini
e sullo sfondo questo cielo azzurro?
Cosa puoi dirmi di quel che vedi?

Splendido!

Respiro vitale
magnificenza
serenità
bellezza

Ebbene se lo vedessi sempre ti stancherebbe?
Come tutte le cose
ma non per questo devi smettere di guardare
ogni volta potrebbe esserci un particolare nascosto
che i tuoi occhi non avevano veduto
o non eran capaci di vedere:
Una luce, un colore, una via

Non stancarti mai di quel che hai
non fermarti in superficie
scendi,
scendi sempre in profondità
perché se il tuo sguardo si abituerà a quel che vedi
avrai smesso di sognare
ma sarai anche colpevole di non aver saputo guardare.

mercoledì 21 settembre 2011

Nietzsche - Delle prime e ultime cose

L'umanità ama fugare dalla propria mente gli interrogativi sull'origine e sugli inizi: non si deve forse essere quasi disumanizzati per sentire in sè l'inclinazione contraria?

martedì 20 settembre 2011

Jacques Prévert - Ero nuda tra le sue mani

Ero nuda tra le sue mani
sotto la gonna alzata
nuda come non mai.
Il mio giovane corpo
era tutto una festa
dalla punta dei piedi
ai capelli sulla testa.
Ero come una sorgente
che guidava la bacchetta
del rabdomante.
Noi facevamo il male
il male era fatto bene.

lunedì 19 settembre 2011

..un altro ciclo


...e di nuovo stasera ho visto la morte che arriva, per la seconda volta quest'anno. La morte di un corpo, di un insieme di organismi che cedono al lavoro, all'usura, al tempo, alla malattia. La natura si manifesta ancora in tutta la sua crudeltà, sta lì a ricordarci che tutto ha un ciclo: un inizio un percorso e una fine. Pensare che questo sia il normale decorso di ogni esistenza ci aiuterebbe ad affrontare la vita con un altro spirito.
Cinismo? Forse no solo senso di responsabilità verso questo piccolo universo che è il nostro corpo: a conservarlo come una cosa preziosa, a metterlo in relazione con il mondo con ciò che gli sta intorno e ad assaporare a pieno ogni momento nell'istante in cui si sta vivendo.
Questo perchè è vero che ho visto un corpo morente ma ho visto anche persone stare intorno a questo corpo e piangere: piangere perché non potranno più vedere questa persona, piangere perchè mancherà loro la sua presenza, il suo carattere, il suo amore; perchè è stato padre, uomo, marito, nonno e fratello; perché ha riempito la vita delle persone che lo circondavano con il suo vissuto.
Ora vedo le stesse persone che si attaccano alla speranza, a quegli ultimi momenti che rimangono per vederlo, stare con lui, viverlo. Non riesco a capire, e nulla mi aiuta in tal senso, cosa stia succedendo ora dentro la mente. Spero che si sia addormentata, che non capisca ciò che accade, che non abbia coscienza della sofferenza, ma purtroppo queste spiegazioni non si possono trovare nemmeno nella scienza, nemmeno nelle parole di un medico che a tua madre che domanda piangendo “ma quando apre gli occhi comprende?” e il medico rispondere “Signora non so che dirle" Credere in Dio, pensare che passerà ad una vita migliore, auguragli che starà meglio in un altro luogo? Mi piacerebbe pensarlo, anzi forse farebbe bene a me come a tutti quelli che sono qui, ma la reltà dei fatti è che tra non molto questa persona non ci sarà più su questa terra, concluderà il suo ciclo.

http://www.youtube.com/watch?v=2hXTEe3JuQw 

Nietzsche - La donna e il bambino - Senza rivali

Senza rivali - In un uomo, le donne notano facilmente se la sua anima è già presa; vogliono essere amate senza rivali, e gli rimproverano gli scopi della sua ambizione, i suoi compiti politici, la sua scienza e la sua arte, se egli è appassionato di queste cose. Tranne che egli non brilli in questi campi - allora sperano, in caso di una relazione amorosa con lui, che si accresca anche il loro splendore; se le cose stanno così, favoriscono l'amante.

Nietzsche - La donna e il bambino - L'odio delle donne

L'odio delle donne - Quando odiano le donne sono più pericolose degli uomini. Innanzitutto perchè, una volta destatosi in loro un sentimento ostile, non le frena alcun pensiero di equità ma lasciano crescere indisturbato il loro odio sino alle estereme conseguenze; inoltre perchè sono avvezze a trovare le piaghe (che sono di ogni uomo, di ogni partito) e scavarvi dentro; e in questo le serve splendidamente la loro intelligenza affilata come un pugnale (mentre gli uomini, alla vista delle ferite, sono portati al riserbo, alla generosità e spesso alla conciliazione.

domenica 18 settembre 2011

Appunti di riflessione dal Festival Filosofia - Natoli Bauman Galimberti

...l'esperimento è una violenza che facciamo alla natura per sapere i suoi segreti..

..un periodo storico in cui il prodotto ha cambiato il produttore....


...con la guerra diamo la morte agli altri paradossalmente per salvare la nostra...

...più la scienza conosce la natura più cerca modi e tecniche per estraniarsene...

...più si accrescono i mezzi più si perdono i fini....

...l'uomo rifiuta la morte....la scienza ci ha dato i mezzi per allungare la nostra vita e paradossalmente cerca quelli per toglierla....

...il colpo di genio del cristianesimo è stato l'inganno della vita eterna...

...la malattia è il momento in cui scindiamo l'io dal nostro corpo...

...se togliessimo la parola Dio dalla storia contemporanea tutto avrebbe un senso ugualmente? e proviamo a sostiuirla con la parola denaro o mercato...

...abbiamo perduto lo scopo...

....siamo arrivati a pensare alla natura come ad una materia prima: guardiamo il suolo e vediamo l'energia del sottosuolo, guardiamo una foresta e vediamo disboscamento per campi di allevamento o piantagioni, non pensiamo più alla natura come un luogo da abitare....

...realizzare compatibilità non acutizzando le divergenze senza pensare alla durata eterna...perchè tutto ha un ciclo, un inizio ed una fine...

giovedì 15 settembre 2011

Nietzsche - L'amore solo con se stesso

Amore e odio - Amore e odio non sono ciechi, ma accecati dal fuoco che portano in sè

Il primo pensiero della giornata - Il modo migliore per iniziare bene la giornata è quello di svegliarsi pensando se in qesto giorno non si possa dar gioia ad almeno una persona. Se questo valesse a sostituire l'abitudine religiosa alla preghiera, i nostri simili trarrebbero vantaggio da questo cambiamento.

Destino umano - Chi pensa profondamente sa di avere sempre torto, comunque agisca e giudichi.

Sartre - "L'essere e il nulla"


L’amore è conflitto. Perché l’amante vuole essere amato? Se l’amore, infatti, fosse puro desiderio di possesso fisico, potrebbe essere, nella maggior parte dei casi, facilmente soddisfatto. […] 
L’amore vuole imprigionare la “coscienza”. Ma perché lo vuole? E come? La nozione di “proprietà” con la quale si definisce così spesso l’amore non può essere, infatti, la prima. Perché dovrei volermi appropriare di altri se non fosse perché altri mi fa essere? Ma ciò implica un certo modo di appropriazione: è della libertà di altri in quanto tale che noi vogliamo impadronirci. […] 
Chi vuol essere amato, non desidera di asservire l’essere amato. Non tiene affatto a diventare l’oggetto di una passione selvaggia e meccanica. Non vuole possedere un automa; e se si vuole umiliarlo, basta rappresentargli la passione dell’amata come risultato di un determinismo psicologico: l’amante si sentirà sminuito nel suo amore e nel suo essere. […] 
Vuole possedere una libertà come libertà.

Nietzsche, Ecce homo

In me l'ateismo non é né una conseguenza, né tanto meno un fatto nuovo: esso esiste in me per istinto. Sono troppo curioso, troppo incredulo, troppo insolente per accontentarmi di una risposta così grossolana. Dio é una risposta grossolana, un'indelicatezza contro noi pensatori: anzi, addirittura, non é altro che un grossolano divieto contro di noi: non dovete pensare!

martedì 13 settembre 2011

Franco Battiato - E ti vengo a cercare



E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza.

oggi mi è arrivata questa a voi i commenti....








CON QUESTO COMMENTO:
C’è solo un’uscita per le sofferenze... passando attraverso di esse. Dio non ti darà mai più di quello che puoi caricare. Quindi, caricati la tua Croce e rallegrati per il premio.  Impariamo a caricare la nostra Croce senza protestare e chiediamo al Signore solo forza per continuare e uscirne trionfanti. Qualsiasi sia la tua Croce,
qualsiasi sia il tuo dolore,
ci sarà sempre uno splendore, un imbrunire, dopo la pioggia... Forse potrai inciampare, forse perfino cadere... Però Dio è sempre pronto a rispondere alla tua chiamata...
Dio ti invierà sempre arcobaleni dopo la pioggia.

lunedì 12 settembre 2011

Il male di vivere - Eugenio Montale

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.


                                                      12 ottobre 1896 - 12 settembre 1981

venerdì 9 settembre 2011

Non è nel cuore - Eugenio Finardi

......Ma l'amore
non e' nel cuore,
ma e' riconoscersi dall'odore.
E non può esistere l'affetto
senza un minimo di rispetto
e siccome non si può farne senza
devi avere un po' di pazienza
perché l'amore e' vivere insieme
l'amore e' si volersi bene
ma l'amore e' fatto di gioia
ma anche di noia.....

Uomo


Credo nell'uomo
e nelle sue mille sfaccettature.

Credo nel suo istinto
nella sua voglia di ricerca
nella sua intelligenza.

Credo nell'amore in tutte le sue forme
quello disinteressato
che non vuole nulla in cambio
e che è donato nella seria intenzione di dare.

Credo nell'arte
come massima espressione dell'io,
il più recondito.

Credo nella forza e nella volontà di agire.

Credo nella curiosità
che rende innamorati della vita.

Credo nella diversità e nella comunicazione
come metodo di crescita e di arricchimento personale.

Credo nella famiglia e nei rapporti umani
che sono alla base di una buona comunione con il mondo
perchè sono come specchi.

Io povera di speranza in qualcosa che viene dopo
sono qui ora
dopo non ci sarò più
non ci sarò più e basta.





giovedì 8 settembre 2011

Preghiera


Notte
bellezza effimera
come un rifugio ti vivo
proteggi le anime perdute e i loro segreti
stimoli gli istinti, esalti la verità.
Di fronte a te non esiste menzogna
perché a te si può confessare tutto
non c'è giudizio
solo udienza.
Rimani ad ascoltare il mio dolce lamento
tienimi per mano
fammi sentire a casa.

mercoledì 7 settembre 2011

Woody Allen - Citazioni

Le più belle parole sa sentirsi dire ti amo? ..... No: E' beningno

Le difficioltà sono come la carta igienica: uno tira un foglio e ne vengono fuori dieci

Amare e’ soffrire. Se non si vuol soffrire non si deve amare. Pero’ allora si soffre di non amare, pertanto amare e’ soffrire, non amare e’ soffrire e soffrire e’ soffrire. Essere felici e’ amare, allora essere felici e’ soffrire, ma soffrire ci rende infelici, pertanto per essere infelici si deve amare o amare e soffrire o soffrire per troppa felicita’… io spero che TU stia prendendo appunti…
Non e’ che ho paura di morire. E’ che non vorrei essere li’ quando questo succede.

Il cattolicesimo e’ cio’ che muore ora e paga dopo.

E se ogni cosa fosse un’illusione e nulla esistesse? In questo caso io sicuramente ho pagato troppo il mio tappeto

Parlami d'amore - Muccino





"....io sono la strega cattiva e tu Biancaneve..."



"- dove scappi?
 - non lo so!
- allora fermati
- ma non può funzionare
- e chi lo dice?
- la mia voce interna
- bene mandala a fare in culo perchè io TI AMO"


A.I. Herzen

Non si possono imbrigliare le passioni con la logica, ma si possono giustificare al cospetto di una corte d'appello. Le passioni sono fatti, non dogmi.

Johann Wolfgang Goethe

Un arcobaleno che dura un quarto d'ora non lo si guarda più.

lunedì 5 settembre 2011

La macchia umana - 2003 Robert Benton

Non credo si possa misurare il dolore

...e se fosse un libro?

.....erano i giorni del festival della poesia. Umore stantìo post delusione: calpestato il cuore ma che dico calpestato sminuzzato su un tagliere come fà mamma col soffritto cipolla e carota. Erano sere in cui mi facevo gran bicchieri di vino in solitaria davanti a bei film, oppure disegnavo, oppure me ne stavo al pc girovaga. Me le ricordo ancora quelle sensazioni il buon vino che piacere! Quando senti la testa che comincia lievemente a intontirsi, quando ti appassioni di più a quello che stai facendo o guardando, le sigarette che d'improvviso si accendono e si spengono da sole e l'ispirazione che arriva. Non ero felice diciamo che cercavo un pò di calma. Mi succede ogni tanto quando ho spinto troppo sull'acceleratore poi mi capita di rifugiarmi a casa cercando pace volendo lasciare fuori le responsabilità, i problemi, le delusioni, l'amore......insomma  le "cose grandi".
Quello che è accaduto dopo è stato splendido: fresco, trascinante, passionale, voluto, mi sembrava di vivere un sogno.....peccato aver trovato la persona sbagliata per cui io ero solo l'ennesima forma di trasgressione alla vita a cui sarà destinato, avrei dovuto capirlo subito ma non l'ho voluto vedere proprio perchè ne avevo bisogno.....altra botta nei denti.....tante belle parole poi il nulla: come solito, come ogni volta! BASTA!
Però mi ricorderò sempre di quel "avrei voglia di baciarti!" 

sabato 3 settembre 2011

William Shakespeare - Citazioni

Essere saggio e amare eccede le capacità dell'uomo

L'abitudine, mostro che rode e distrugge tutti i sentimenti, tutte le inclinazioni, è un angelo in ciò, che dà insensibilmente agli atti buoni e virtuosi una facilità, una sembianza naturale, che li fa credere innati nell'uomo

I nostri dubbi sono dei traditori che ci fanno spesso perdere quei beni che pur potremmo ottenere, soltanto perché non abbiamo il coraggio di tentare

venerdì 2 settembre 2011

Nazim Hikmet - Istanbul 1933



E’ l’alba. S’illumina il mondo
come l’acqua che lascia cadere sul fondo
le sue impurità. E sei tu, all’improvviso
tu, mio amore, nel chiarore infinito
di fronte a me.

Giorno d’inverno, senza macchia, trasparente
come vetro. Addentare la polpa candida e sana
d’un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia
all’aspirare aria in un bosco di pini.
Chi sa, forse non ci ameremmo tanto
se le nostre anime non si vedessero da lontano
non saremmo così vicini, chi sa,
se la sorte non ci avesse divisi.
E’ così, mio usignolo, tra te e me
c’è solo una differenza di grado:
tu hai le ali e non puoi volare
io ho le mani e non posso pensare.
Finito, dirà un giorno madre Natura
finito di ridere e piangere
e sarà ancora la vita immensa
che non vede non parla non pensa

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