mercoledì 30 dicembre 2015

Fate troppo rumore....

....tutto questo accanimento nel criticare il blocco della circolazione. Basta fate un po di silenzio!
Analizzando: partiamo dal presupposto che la maggior parte delle persone sono a casa in ferie e che quindi si devono spostare per andare a fare shopping, piuttosto che a fare la spesa o altro...
Per quelli che come me vanno a lavorare, la città è ampiamente servita dai mezzi pubblici e con una piccola camminata, che fa anche bene al fisico ed evita le ore di palestra strapagate, si raggiunge tranquillamente il posto di lavoro; oltre al fatto che camminare con poco traffico è molto più piacevole.
Quindi che problema c'è?
Ma oggi poi siccome il PM10 non è diminuito vi sentite autorizzati  a compiacervi perché la natura vi asseconda e vi accanite contro i politici perché non sanno quello che fanno.
Su quest'ultimo punto mi trovate d'accordo, ma non per il caso particolare, ma perché la politica dovrebbe fare l'interesse dei cittadini e quindi smettere di agire con provvedimenti dell'ultimo minuto e iniziare un procedimento più complesso, che assieme al nostro sforzo, si tramuti in una soluzione.
Il problema è che tutti siamo diventati arroganti ed egoisti e non siamo disposti a fare più nulla per il nostro vicino e figurarsi per l'umanità intera....perché lui ha fatto, perché lui non ricicla, perché lui esce sempre in auto etc etc. Ma invece di guardare quello che fanno gli altri facciamo noi.....il buon esempio è l'unico valore!!!
Gente guardiamo un po piu in grande....siete così preoccupati di dare un mondo migliore ai vostri figli?! Solo a parole!
Penso comunque che in città come Milano debba farsi largo una logica di minor utilizzo dell'auto perché anche se difficilmente ci si rende conto stando in città, ci sono tantissimi modi per non utilizzare l'auto.


lunedì 28 dicembre 2015

Il vero tesoro

Uomini
avidi bramano denaro e potere
accecati nell'anima
ingurgitano mondi
infondono dolore
privi di coscienza
procedono.

L'essenza della vita
gravita oltre la loro cattiveria
non la raggiungeranno
non riusciranno a percepirne la bellezza.

I custodi
ignari procedono nel loro compito
fino al giorno in cui la loro ingenuità
sarà spazzata via dal fragore del male.

L'uomo giunge al capolinea della sua storia:
non riesce più a sentire
ad emozionarsi e proteggere la vita.

Grazie Miyazaki!

Il suo film finisce bene: dà un'altra possibilità alla vita ma nascondendola dall'avidità del genere umano. Cosa sapremo fare noi?!



Isola di Laputa

giovedì 17 dicembre 2015

Restiamo umani

Finisce un avventura durata poco ma comunque troppo. Un esperienza che mi hs insegnato la bruttezza e l'avidità dell'essere umano in cerca solo di denaro. Sono sempre più felice di come sono nonostante sia a disagio in questo mondo, ma posso girar a testa alta. I soldi non compreranno mai un'anima!
Mai come ora: restiamo umani!

martedì 15 dicembre 2015

dare e avere

Non siate gioventù arrogante. Il tempo non vi sarà per sempre amico. 
Cercate al contrario di cogliere i pregi di ogni persona che incontrate nella vita e aiutatela a tirar fuori il meglio. Solo così potrete trarre i frutti di una collaborazione costruttiva che sarà dipendente solo dall'intelligenza e non dall'età anagrafica. Cercate sempre di comprendere chi vi sta di fronte, come ci è arrivato e cosa lo mantiene ancorato. 
Dall'altro lato non fatevi mangiare dal rancore e dal rimorso, ma siate aperti a donare la vostra saggezza e fatela fecondare dall'innovazione. 
Parola d'ordine ancora una volta: condivisione!

venerdì 4 dicembre 2015

Sicuro che è sicuro?

Stamattina assisto ad una discussione in metropolitana in cui due madri si confrontano sulla gestione dei figli undicenni e del loro percorso casa scuola. Questo non deve mai avvenire in solitaria perché chissà mai cosa gli può accadere: malintenzionati, bulli o altro. Diverso accade il sabato e la domenica giorni nei quali vengono accompagnati all'oratorio o a messa e li a dare per scontato che non possa accadervi nulla.
Incredibile come non si riesca proprio a condannare questi ambienti come fonte di schifezze proprio quando il sig Bergoglio fa la sua battaglia per punire i preti pedofili e i loro vizietti. dando per scontato il bene che circonda l'ambiente chiesa si insegna ai nostri figli ad accettare che non possa avvenire nulla di strano e che se avviene è solo colpa loro che sono cattivi bambini. Si insegna a non mettere in discussione una cosa solo perché il mondo pensa che sia giusta. Si toglie la capacità di analizzare e di valutare e di reagire a una condizione.

mercoledì 2 dicembre 2015

Luoghi comuni

È una cosa ovvia si sa, nemmeno occorrerebbe parlarne. 
Quando si dice ci si "lamenta del brodo grasso", "si stava meglio quando si stava peggio", tutti detti evocativi dello stesso concetto.
Una persona vive delle situazioni che alcune volte sembrano insormontabili, riempiono il vaso vuoto della pazienza fino a strabordare, dopodiché non ci sono più le energie per affrontare quella situazione e dopo lunghi pensamenti, la si cambia. 
Dopo averla cambiata si viene proiettati in un'altra, apparentemente diversa ma che infine nasconde dentro le stesse cose che ci hanno nauseato. E allora tutti a dirti che "be in fin dei conti non era poi così male". 
Ma contiene anche tante cose nuove, tanti stimoli, tanti sfide che inevitabilmente portano a crescere.
Il minimo comune multiplo delle due situazione è uno e uno solo: noi stessi con i nostri bisogni e i nostri obiettivi. 
La scelta è un momento molto difficile da vivere ma nel momento in cui la si compie, occorre tenere ben stretti dentro di sè i motivi del cambiamento. 
Li abbiamo sentiti, analizzati, maturati e alla fine abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa per stare meglio. 
Utopistico pensare che possa essere rose e fiori a 360° ma su quel 30 o 70 o 10 che ha migliorato la nostra condizione dobbiamo far fede!
Perciò sì ai cambiamenti!

martedì 1 dicembre 2015

E ora ricordati....sei la stessa di qualche minuto fa ma ora è tutto diverso....

Come cambia la vita e cosa possiamo fare noi per domarla: non di certo cercare di controllarla. Possiamo darle una direzione certo, ma poi ci stupirà o deluderà e noi potremo solo accetarlo.

L'accettazione é il principio della serenità

venerdì 27 novembre 2015


Il coraggio della natura di restituire bellezza anche quando tutt'intorno è assenza di vita.

lunedì 23 novembre 2015

Accidenti!

Che rabbia! Sono poche le volte che nella vita non sono entrata in sintonia con un luogo o con delle persone e me le ricordo tutte.
Dico che rabbia perché so che magari non è tutta colpa del contesto e che una buona mano la sto dando io alla situazione ma non riesco a fare un gradino in piu.
Autodifesa, disagio, assenza di coinvolgimento...
Essere forti e mirare agli obiettivi: queste sono le uniche cose che servono ora.
Forse nella vita mai ho affrontato un cambiamento così grosso. In parte devo dire che sono felice perché ho affrontato tutto con calma e determinazione, dall'altra credevo che fosse più indolore....come attraversare un ponte....ma così non è.
Si riparte da zero e si ritorna a dover dimostrare e affermare la propria individualità, marcare i confini e prendere le dovute misure.
Faticosa vita fossi così bella sempre senza dover mostrare le tua fastidiosa propensione alla difficoltà!

giovedì 19 novembre 2015

Terrore...pour parlè

La difficoltà di questi giorni a far si che tutto continui il piu normalmente possibile è alta. Ogni giorno sentiamo nuovi allarmi bomba, attentati sfiorati e kamikaze uccisi.  Le persone in metropolitana, al bar, per strada di altro non parlano che di Isis e attentatori. In parte è la psicosi del terrore che è la prima arma utilizzata per spaventarci: creare il panico in un atmosfera di sottolissimo equilibrio. Poi c'è la voglia di far sapere la propria a coloro che ci stanno vicino o con i quali si scambia qualche chiacchiera in giornata. Tutto questo borbottare è spesso piu danno che utile perché purtroppo coloro che ne parlano hanno un evidente bisogno di affermare la propria idea e per la maggior parte è un sentimento di  razzismo, arroganza supponente sui fatti, cattiveria
Avrebbe un senso se coloro che parlano dell argomento fossero realmente documentati e oggettivi. Tutto qui

martedì 17 novembre 2015

S|q|uola

Mi piacerebbe essere una piccola studentessa di prima media, ad esempio, per sapere cosa è stato detto in questi giorni a proposito degli attentati e dei terroristi. Vorrei sapere se se ne è parlato, aperto un confronto, una discussione. Capire cosa ne pensano i giovanissimi e come affrontano questo momento di dolore.
Prima però di discutere in classe di tutto ciò vorrei sapere cosa ne pensano gli insegnati che sono, nel mondo, i portatori di cultura. Che impegno hanno profuso verso l'integrazione e verso i fatti contemporanei.
Sono loro i primi che possono cambiare il clima di odio e incomprensione che sta proliferando aiutandoli a dare un punto di vista nuovo, oggettivo e sopratutto giusto.
La scuola è il luogo della cultura e allora che proprio qui si faccia cultura: cultura dei popoli, storia, educazione civica.....mai come ora queste cose sono importanti.

Persone illuminate

sabato 14 novembre 2015

Fine della specie

Ci sarebbe un'ampia discussione da fare che immagino non sarà nemmeno sfiorata nelle menti dei più. Io penso che oggi sia un giorno triste e rappresentativo della specie umana che ciclicamente si mostra per ciò che ne rimane: cattiveria e violenza generate dall'egoismo.
È solo questione di tempo il compiersi di un ulteriore ciclo: l'estinzione.

mercoledì 4 novembre 2015

Chi siamo

Mantenere un atteggiamento critico e selettivo al fine di vedere cosa si cela dietro. Avere modo poi di capire che ci sono persone disposte a tutto e di una arroganza unica che pretendono che tu dia loro la risposta che vogliono mettendo da parte i tuoi principi e cio in cui credi. Be' io rispondo che il mondo sarà pure vostro ma non avrete, sicuro il mio rispetto.

martedì 27 ottobre 2015

Chiedo scusa se parlo di Gaber - Giandomenico Curi

La mia generazione ha perso: sicuramente non è un espressione ottimista e consolatoria ma per quanto mi riguarda mi sembra una constatazione doverosa. D'altronde solo la lucidità nel riconoscere i propri errori e il coraggio di affrontarli può aiutarci a trovare la forza per un reale cambiamento. Riconosco che la mia generazione ha perso, ma l'ammissione di una sconfitta e la sua analisi disincantata sono l'unica speranza, l'unico reale contributo che possiamo dare a chi viene dopo di noi. [...] 
Non è solo il fallimento di un'idea politica non è il funerale delle ideologie non è l'incertezza del futuro; preferisco pensare a un mutamento oserei dire antropologico dell'individuo totalmente oggetto della violenza del mercato. Noi con i nostri slanci, i nostri ideali le nostre utopie, siamo riusciti davvero a migliorare il mondo? Siamo stati padri migliori di quelli che ci hanno preceduto? Siamo stati un riferimento attendibile, un esempio valido per i nostri figli? 
Purtroppo la mia risposta non riesce a essere positiva. La gente mi piace sempre meno e l'uomo mi sembra arrivato al suo minimo stato di coscienza. Tutto quello in cui abbiamo creduto non trova più nessun riscontro, non esiste più: siamo decisamente una razza in estinzione"

martedì 20 ottobre 2015

For rent

Il cambiamento è parte del processo evolutivo. Evoluzione come insieme di avvenimenti volti alla modificazione.
È inspiegabile come le persone ma peggio ancora i governi non prendano atto di questo cambiamento per consentire di andare oltre. Faccio un esempio concreto:
Un lavoratore di oggi (posto che abbia un qualche titolo per cui possa svolgere un'attività libero professionale) decide di andare in affitto e questo gli viene negato a causa del suo inquadramento lavorativo, nonostante la presentazione di qualsivoglia referenza. Come si è sentito qualche tempo fa il governo Renzi ha sponsorizzato le attività a partita iva che in Italia risultano essere molte, ma quali altre leggi a supporto di questo? Quali tutele?
Come si puo costruire qualcosa se cose semplici come questa non sono comprese?
Venissero predisposte piu cose a supporto forse il popolino si sentirebbe sicuro di "ipotecare" il proprio immobile mettendo dentro un cosiddetto precario.
Riusciamo a discriminare in ogni atteggiamento quotidiano

lunedì 19 ottobre 2015

Combatti

Torridi deserti umani
Liquefano la bellezza
Nei tratti sgomenti
Di eroi senza volto
Impegnati a remare
Contro la tempesta dell'alienazione
Grida e combatti!!!
Salva l'essenza della vita
Non l'omologazione al ricco nulla
Che non ti restituirà mai
Un'anima

mercoledì 14 ottobre 2015

The city

Fiume di persone che ogni giorno solcano i marciapiedi della città delle occasioni. Affannati si scontrano talvolta si chiedono scusa talvolta no. Un brulicare di voci, colori, odori che si rincorrono vorticosamente sotto questo portico artificiale: una chitarra e un ragazzo suonano per tutti questi volti senza nome. Qualcuno corre verso il treno che vuole scappare. Qualcun'altro si ferma e si chiude in questo attimo di bellezza metropolitana.

venerdì 9 ottobre 2015

...più o meno quattordici

...e così, in un piacevole pomeriggio autunnale, finisce un ciclo della mia vita durato ben quattordici lunghi anni. Sarebbero tantissime le cose da dire, positive e negative, tra le quali che avrei meritato di più ma ad ogni modo rimane molto: rimangono le belle persone che ho conosciuto, rimane la correttezza e l'onestà con cui ho affrontato la mia vita lavorativa, rimangono le belle parole spese da colleghi e clienti. Si sa tutte queste cose non pagano ma l'anima si riempie e io amo vivere di queste cose. Spero che la mia nuova avventura sia bella e gratificante e se non sarà così potrò nuovamente cambiare perché lo scopo è vivere al meglio possibile. Ciao Modena!

giovedì 8 ottobre 2015

Anacronistica tassa

Canone_televisivo_in_Italia

Stamattina facevo un piccolo studio della definita tassa Rai perché a breve, secondo Renzi, dovrebbe essere integrata nella bolletta della luce e l'illusione dell'abbassamento del canone, che renderà tutti gli italiani felici dell'attuale governo, è avvenuto perché grazie all'inclusione in una bolletta dovuta.
A margine del fatto che sarà alquanto difficile a parere mio, giustificare detta tassa all'interno dei proventi delle/a società elettrica c'è da capire come questa tassa è arrivata fino ad oggi.
Bene il canone deriva da una legge del 1938 che cita "Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto"
La giurisdizione italiana ha poi ritenuto legittimo che questo canone non sia legato alla visione dei programmi ma proprio alla possessione dell'apparecchio. 
Nell'avvento dell'era tecnologica, il tv è diventato un computer ma anche in questo caso è stato giustificato dal fatti che contiene comunque apparati atti alla ricezione di un segnale. 
Il perpetrare questo tipo di strada da è parte dello stato e della giurisdizione è un accanimento contro il cittadino medio che deve comunque e sempre pagare, 
Come tante delle leggi dello stato questa è una di quelle che si devono pagare perché è così: no! non sono d'accordo! 
Volete l'evoluzione? dovete evolvervi anche come stato e smettere di gravare sui cittadini con queste cose e iniziare a fare delle vere leggi contro l'evasione fiscale che inizino anche dai grandi possidenti. Fino a che non vedrò questo, tutto il resto non sono che parole al vento.

martedì 6 ottobre 2015

Fine dell'uomo

Nella società capitalistica il denaro è l'unico Dio. Ogni cosa è giustificata se il fine è l'accumulo. È per questo che ogni forma d'arte sia essa musicale, pittorica, letterale non è importante se non produce reddito. L'alienazione completa dell'uomo, ciò che lo ha sempre contraddistinto il pensiero, diventa un ostacolo al fine della produzione di denaro. La società vuole delle macchine perfette, atte alla produzione e l'uomo non lo è perché si ammala, gioisce, necessita di stimoli, pensa. Occorre renderlo senpre piu simile a una macchina per ottimizzare al massimo il reddito.

lunedì 28 settembre 2015

Osa!

Osare tendenzialmente da luogo a soddisfazioni.
Sono felice di esserci riuscita. Felice di essere apprezzata. Anche un po fiera di me perché ci sono arrivata solo  con le mie forze.
Sarà difficile probabilmente ma accolgo la sfida che la vita mi ha presentato con il sorriso e forza di volontà.
Tutto è possibile!

giovedì 24 settembre 2015

Love Burning Man

Qualche giorno fa ho scritto una riflessione in proposito di una foto.

Approfondendo un pò sull'opera scopro che è stata proposta al Burning Man festival di quest'anno e si chiama Amore.

Lo scultore Alexander Milov parlando dell'opera:
Mostra un conflitto tra un uomo e una donna, e l’espressione interiore ed esteriore della natura umana. La loro interiorità è rappresentata da bambini trasparenti che cercano di toccarsi attraverso la grata. Al calare della notte, i bambini cominciano a brillare. Questo splendore è un simbolo di purezza e sincerità, che unisce le persone e dà la possibilità di riavvicinarsi quando arriva un periodo buio
Questa lettura è davvero splendida!!!

https://www.facebook.com/burningmanukraine

http://www.keblog.it/scultura-burning-man-festival-adulti-bambini-amore-love-alexander-milov/scultura-burning-man-festival-adulti-bambini-amore-love-alexander-milov-2/


lunedì 21 settembre 2015

Figli

In questi giorni tutti a postare questa immagine dicendo che è bella e significativa....ovviamente io non sono d'accordo. Non è per fare il bastian contrario ma quello che ci vedo è un messaggio che non trovo corretto: "i figli sono quelli che salvano la coppia in crisi". 
Credo che i figli abbiano la sacrosanta necessità di crescere in un clima di amore e felicità che non ha pari. Se ci sono questi presupposti si percepisce nei visi e negli occhi dei bambini di quelle coppie. I genitori sono complici e in sintonia per cui l'ambiente è sereno!

....il bisogno di affermare sè e gli altri

Così impegnati nella vita di tutti i giorni a confermare la celebrità nostra e degli altri, a dire chi fa cosa..., chi è più famoso di..., chi è stato dove..., che si scorda il vero perché dell'essere umano.
Usare il tempo a incrementare la nostra conoscenza, la nostra vita quotidiana, valorizzare i rapporti umani, le passioni nel silenzio più assoluto.....

domenica 20 settembre 2015

Ebano in bianco

Città murata a fianco del fiume
volti in pietra ospitano note 
vociare nostalgico di giovani passioni
colori su tela di una lucente epoca

Scorgo te anima luminosa e pura
entri ed esci dai piccoli scrigni in pietra
lontana da questa realtà
sorridi a chiunque incontri il tuo sguardo

Presenza magica e surreale
chissà se questo è il tuo mondo
chissà se qui sei a casa. 


il cambiamento....

....essere così vicini da poterlo quasi toccare. Fare progetti per accoglierlo ed esserne felici a tal punto da vedere oltre. Eppure dover attendere perché i tasselli devono incastrarsi e trovare la giusta posizione. E' emozionante e terrificante al tempo stesso, ma conta solo l'atteggiamento con il quale affrontiamo la sfida a migliorarne l'acquisizione.
Lasceremo lungo il cammino rapporti, persone, sentimenti ma ciò che conta siamo noi stessi e il percorso che vogliamo fare, ciò che conta davvero e quello che è meglio per noi......gli altri capiranno.

venerdì 18 settembre 2015

Nessuno si salva da solo

Nessuno si salva da solo cita il titolo di un libro
E' davvero così?
Quanto gli altri possono influenzare la nostra realizzazione e conseguente felicità?

Solo il nostro io sa qual'è la strada da seguire e saputo questo, riesce serenamente a scegliere e imporre la sua volontà agli altri proprio perché grato di questa felicità sudata attraverso esperienze, conoscenza, studio, difficoltà .....non può in nessun modo permettersi di lasciarla andare via, deve difenderla a denti stretti contro tutti coloro che cercano di attaccarla.

Gli altri possono accompagnarci nel cammino, consigliarci, confrontare le idee ma non possiamo dare responsabilità  nessun altro che noi per le nostre scelte, e se queste hanno dato origine a sofferenze, alla nostra infelicità.

E' la cosa più difficile guardarsi dentro ma è solo questo ci salva.

giovedì 17 settembre 2015

Birdman - 2014


Se li meritava proprio tutti i premi che ha ricevuto questo film che come nel nostro "La grande bellezza" sottolinea la povertà dei tempi che stiamo vivendo.
La creazione di un enorme "mostro sociale" che negli anni ha preso corpo e si manifesta con la assoluta assenza di approfondimento e conoscenza perpetrando mitologie prive di qualsiasi fondamento culturale.
La crisi di un uomo diverso dalla massa che ha ceduto alle lusinghe della celebrità e alle schifezze di quel mondo che vuole riscattare la sua "diversità" ma che fatica a mostrarla.
Adorabile il personaggio della figlia che avvicina il padre al "nuovo mondo" ma che mantiene, a fronte delle esperienze di vita avute, una fredda e lucida visione della realtà.


link Wikipedia

mercoledì 16 settembre 2015

Un piccolo suggerimento......

....alla popolazione italiana e ai politici. Questo è solo uno dei motivi per il quale DEVONO SEMPLICEMENTE essere fatte delle leggi per l'immigrazione che consentano una vera integrazione. 

Magari con uno schema è più facile capire!

Purtroppo rimane il fatto che ci siano evidenti interessi personali che hanno impedito di porre soluzione al problema e abbiano consentito a Lega Nord e altri partitucoli anticostituzionali di mangiare sulle nostre spalle rimanendo col sedere sulle loro belle seggiole.

SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Work for right progress

Il progresso?! 
Non è sicuramente il tipo di evoluzione che stiamo vivendo. 
Comfort tecnologici spinti all'estremo, auto celebrazioni solitarie, manifestazioni di egoismo patriottico ed economico. 
Il vero progresso sarebbe attuabile solo tramite il genere umano, che con la stessa foga con cui abbraccia l'evoluzione informatica che sta vivendo, che si dovrebbe impegnare ad aiutarsi, a condividere, al fine di essere tutti felici e consentire ad ognuno di vivere la vita con dignità.

domenica 13 settembre 2015

Door

Mezquita - Cordova
E' solo una porta
un varco, un accesso.
Da un mondo ad un altro.
Soglia di un cammino
più o meno lungo
che segna un cambiamento.

Avanti settembre sii la mia porta.

giovedì 13 agosto 2015

Ora è consapevolezza, verità
Ora è amore, pienezza.

Ora è vita.

Benvenuta nel mio mondo
ti ho scorta tra gli ostacoli
e non ti perderò più di vista

Ho conquistato la tua vetta




venerdì 7 agosto 2015

Armonia

Io credo nell'armonia dei colori.

Ieri ho provato a dipingere te e i colori erano meravigliosi.

Amore e armonia sono una cosa sola.


mercoledì 5 agosto 2015

Cocoricò & altri disastri

Vedo in questi giorni che il governo o chi per lui ha deciso di chiudere il Cocoricò per 4 mesi causa la morte di un ragazzino che ha assunto MDMA ed è morto. Premetto che i titolari delle discoteche non sono persone che stimo di base, sono la ciliegina di un mondo effimero basato sull'apparire e dimostrare ciò che non si è e non lo condivido. Detto questo però non concepisco come misura preventiva la chiusura delle discoteca.

Negli anni 90 questi posti sono sempre esistiti, la droga è sempre girata, e pochi sono stati i morti, ma ce ne sono stati. Cosa è cambiato da allora?!

Ho sentito l'intervista di un ragazzo che diceva "si vado in discoteca, bevo e poi qualche pastiglia ... è normale". L'eccesso, il proibito hanno sempre fatto parte dell'adolescenza ma poi deve esserci il cervello. Non giustifico chi prende droghe, ma non sono nemmeno bigotta ma chi ne fa usa deve essere cosciente di cosa sia e scegliere.

Vedo genitori che rifiutano di parlare con i figli persino del sesso e della contraccezione perchè argomenti difficili e magari secondo alcuni sporchi. Ma non mi stanco mai di dire che alla base ci deve essere la cultura.

Quello che vediamo oggi è il risultato di alcune generazioni di genitori che  hanno messo lì il proprio figlio come un soprammobile che dovevano assolutamente avere, l'hanno riempito di regali, playstation, vestitini firmati, aperitivi .... e poi è normale che crescano ragazzi il cui unico mito è essere Corona o la velina di turno, privi di stimoli, di idee, di passioni.
Cosa vogliamo tornare ai tempi del fascio: proibiamo tutto e dormiamo sonni tranquilli dentro i cancelli delle nostre proprietà private.

Il cervello stiamo dimenticando di avere questo dono assieme alla parola: parliamo con i ragazzi e facciamoci dire cosa vedono, cerchiamo di essere complici ma allo stesso tempo punto di riferimento. Dopo che gli abbiamo dato gli strumenti avranno modo di dimostrare che sono dotati di coscienza.

E aggiungo anche: quando ci renderemo conto che la formula repressiva non ha mai funzionato? Se liberalizzassimo le droghe faremo veramente la differenza togliendo potere alle svariate mafie delle quali è il maggior business, togliendo fascino al proibito e controllando la qualità e le sostanze. Ma sono discorsi troppo evoluti che in una società come quella italiana non sono per nulla contemplati.
Però in questi giorni Renzi è in Giappone e predica, al museo di storia contemporanea di Kyoto, che sarà la cultura quella che risolleverà il mondo dalla crisi. Bene allora comincia!

E chiudo dicendo a tutti quelli che:

  • il circolo ARCI sotto casa, la notte è un disastro facciamolo chiudere!
  • quei concerti rock in città, io voglio dormire!
  • anche oggi una festa in polisportiva, ma proprio non si puà stare tranquilli!
GENTE IMPARATE A VIVERE: SE I RAGAZZI HANNO MODO DI STARE INSIEME, VIVERE DELLE PASSIONI, CONFRONTARSI NON PERDERANNO TEMPO A DISTRUGGERSI. MA PER FARLO DOVETE ANCHE TOGLIERVI UN PO' DEL VOSTRO EGOCENTRISMO BORGHESE E PENSARE CHE FUORI DAL CANCELLO CE' UN MONDO CHE PUÒ VIVERE ANCHE DEL VOSTRO CONTRIBUTO. 

LA PAROLA DEL FUTURO E' CONDIVISIONE 




mercoledì 29 luglio 2015

...in un tempo passato

Questa sera è una di quelle sere in cui sembra che il tempo si sia fermato. Una sera in cui tre generazioni a confronto parlano dell'esperienza di vita che hanno fatto. Per certi versi è stato come quando nel passato, la sera ci si riuniva di fronte a un fuoco e si raccontavano storie: tutti attenti ad ascoltare e a evocare le immagini dei racconti. Stasera è stata speciale: sarà perché manca un mese esatto al matrimonio che i racconti di mia nonna e di mio nonno insieme si fanno più dolci e speciali. Nel cortile di casa alla luce di un lampione, grilli che mormorano e vento fresco che scuote i rami. Si parlava di vita di coppia da novelli sposi. Mia nonna racconta che mai una volta mio nonno la umiliò (e ha usato proprio questo termine) per il fatto di non saper cucinare. Appena sposati una sera cucinò un risotto, il problema è che era salatissimo ma talmente tanto da non poterlo nemmeno tenere in bocca a detta sua. Beh mio nonno pur di non dirle che era immangiabile una forchettata dopo l'altra lo mangiò, fino a che fu proprio lei a dire basta. Non so dire se era ostinazione, fame o cos'altro so solo che è stato un gesto d'amore, un gesto di rispetto. Mai questo poté in qualche modo essere fonte di battibecco o peggio ancora di offesa. Oggi vedo tante persone che non hanno rispetto l'una per l'altra e non riescono nemmeno a rendersene conto. La cura e la stima verso la persona amata è ciò che ci consente di andare mano nella mano, insieme ed uniti. Questa è la libertà in coppia.

giovedì 23 luglio 2015

Now

Qui e ora. Vivere il presente e trarre da ogni significativo momento il motore che spinge il nostro avanzamento. Ipotecare il futuro difficilmente sarà fonte di felicità ma piuttosto di preoccupazioni e ansie. Il presente è cio che esiste.

domenica 19 luglio 2015

Emotivity

Ci sono sere in cui non c'è posto per te. 
Stai in un angolo ad aspettare che scorga il tuo silenzio. 
Occhi del cuore, furtivi spiano nei pensieri.  
Non c'è ragione: è tutto sentimento.

martedì 14 luglio 2015

Me myself and i


Credo che uno degli scogli più grandi dell'essere adulto sia la piena accettazione di sé stessi, nel bene e nel male. Negare la propria essenza significa vivere una vita non propria. Difetti e pregi dell'essere se stessi evidenziano forte coerenza nella personalità e creano sempre un punto di partenza imprescindibile nella costruzione di qualsiasi cosa.

giovedì 9 luglio 2015

GIOVANI SI DIVENTA - Ben Stiller Naomi Watts 2015 - regia Noah Baumbach


Josh: Cosa faccio googlo i dolcetti piccoli con il gusto un pò speziato?

Jamie: No, lascia stare. Accetto di non saperlo.

Questa battuta mi ha fatto pensare un pò alla new generation, anzi in realtà in questo film è la old generation che è schiava del mezzo tecnologico mentre i giovani veri cercano di svincolarsi e di aprire nuove chiavi di lettura come la genialata del protagonista, che decide di girare un film sugli incontri reali, con ogni persona che gli chiede l'amicizia su Facebook. 
Il film oltre che di questo scontro generazionale, tratta anche della crisi dei 40 che incombe su una coppia felicemente in crisi o meglio in stallo, incapace di progredire, ferma ad imitare gli adulti presi da loro come riferimento.
E' un film anche sulla difficoltà che incontrano le coppie che scelgono oppure non possono avere figli, sulla discriminazione e l'incredulità di fronte al non desiderio di un successore.
Mi è piaciuta poi l'analisi finale che riporta tutto nei ranghi sottolineando che ogni età ha il proprio posto nella vita e il segreto è viverla in pieno in un sano "Qui e ora".
Nota negativa della società di oggi in quest'analisi, peraltro estremamente corretta, che l'etica e la purezza sono anacronistiche e vengono usate come scalini da altri, non necessariamente cattivi e vuoti, ma capaci di mordere questo mondo senza essere feriti.

VECCHIO BELLO E PURO MA HYPSTER VINCITORE    

mercoledì 8 luglio 2015

Ti meriti un amore - Estefania Mitre

Ti meriti un amore che ti voglia
spettinata,
con tutto 
e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto 
e i demoni che non ti lasciano dormire.

Ti meriti un amore che ti faccia
sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo
quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono
perfetti per la sua pelle.

Ti meriti un amore che voglia ballare
con te,
che trovi il paradiso ogni volta che
guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le
tue espressioni.

Ti meriti un amore che ti ascolti
quando canti,
che ti appoggi quando fai il ridicolo,
che rispetti il tuo essere libero,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.

Ti meriti un amore che ti spazi via le
bugie
che ti porti l’illusione,
il caffè
e la poesia.

martedì 7 luglio 2015

Ma alla fine il motivo qual'è?

Ho amici giornalisti e non me ne vogliano ma io mi chiedo perché dovete fare servizi di quel tipo? Cosa ve ne viene in tasca?
Fosse per me provvederei all'arresto per "fomentazione dell'odio razziale". La seconda guerra mondiale iniziò proprio così sapete. Oggi la notizia che rimbalzava da un tg all altro era quella della ragazza jihadista di Inzago che esultava per la strage di Parigi e incitava alla punizione dei miscredenti.
Ripeto il dare questa notizia che frutti può portare? Non ditemi il dovere di cronaca e la libertà di espressione perché questa è tutt'altro. Senza dire poi che più ne parlate più i folli intestari di gesti estremi si sentono investiti di un dovere verso il loro credo (che non è affatto l'islam) che li spinge a essere protagonisti di quella sofferenza

mare delle marche

Luglio

giovedì 2 luglio 2015

In next life

Un buon modo per essere ignorati? Comportarsi correttamente, in modo paziente, rispettoso, gentile. Oggi vince e ci si ricorda unicamente di chi alza la voce, di chi si impone con violenza, di chi ottiene la compiacenza dei potenti per interesse a discapito dei buoni per natura, di chi nega l'evidenza e incolpa gli altri. Attendo una controtendenza di questo comportamento, nel frattempo continuo a essere ignorata e mi va bene cosi perché diversamente non so fare.

lunedì 29 giugno 2015

dal film "INVICTUS" - Poesia di William Ernest Henley

Nelson Mandela utilizzava questa poesia per alleviare gli anni della sua prigionia durante l'apartheid.

Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile.

Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.

Oltre questo luogo d'ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.

Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima

martedì 23 giugno 2015

Brindo ai sogni!

DIVENTARE GRANDI NON SIGNIFICA ABBANDONARE I PROPRI SOGNI, PIUTTOSTO RITAGLIARE AD ESSI UNA DIMENSIONE PIÙ REALISTICA CARATTERIZZATA DALL'ESPERIENZA RELAZIONATA AL MONDO.

DIVENTARE GRANDI SIGNIFICA SMETTERE DI RINCORRERE QUALCOSA DI ASTRATTO MA CONCRETIZZARE QUANTO POSSIAMO E TRARRE DA QUESTO GIOIA, SODDISFAZIONE, EMOZIONE, PASSIONE.

GRAZIE A QUESTO IL SOGNO NON SI ESAURIRÀ MAI MA AL CONTRARIO SARA' NUTRITO, SARA' REALE E SARA' SEMPRE UNA SPINTA IN AVANTI.



lunedì 22 giugno 2015

Bla Bla

Le persone parlano senza pensare e non si rendono conto che parlando possono urtare i prinicìpi e la sensibilità degli altri sono persone stupide.
Chi è dotato di intelligenza cerca sempre di equilibrare le discussioni o quantomeno si domanda se può ferire qualcuno.
La volontà di oggi è solo quella di dire la propria senza curarsi delle conseguenze.

giovedì 18 giugno 2015



Non lasciarmi andare

troppo lontana da me

ci sono attimi

in cui temo di non tornare

perdo la via di casa

la mia

me.


End

Ebbene sì infine non rimane più niente. Il rispetto, la cura dell'altro, l'etica, la correttezza ... finito tutto. Ma questo  non solo per i rapporti obbligati: quelli di lavoro, di quotidianità ma anche quelli con gli amici. Rispondere a un messaggio, a un invito, a una mail è roba per pochi.
Si sta ore e ore sul web scorrendo Facebook da quando è stato creato e non si riesce a rispondere ad un messaggio nel giro di 24 ore? Sembrano cavolate ma ogni comportamento sbagliato contribuisce ad alimentare un sistema che "dopo funziona così per tutti".
Io credo sia solo rispetto e buona educazione. Dovremo impegnarci tutti a essere persone migliori.

martedì 16 giugno 2015

Migranti

Visi colmi di speranza
affogano nel mare dell'indifferenza
senza meta 
le vele spiegate
portano a largo queste anime perse.

Marinai non ve ne sono
nessuno conosce la strada
inspiegabilmente si accalcano
tutti insieme 
nel grande oceano.

Essere soli unisce
anche chi 
non ha nessuno a cui mancare.

lunedì 8 giugno 2015

E' la realtà che ci costruiamo a ferirci o lo fanno le persone?
La realtà è fatta di persone, di rapporti umani, di luoghi e ricordi: nella misura in cui noi scegliamo, la realtà si costruisce; le persone possono influire ma ciò che veramente conta sono le scelte che facciamo.
Sono queste a determinare la felicità.
Una bugia celata in una scelta destruttura tutto il disegno e lo opacizza fino a renderlo lontano da noi.

Nomade

Strade vuote.

Non le conosci queste strade
non sono le tue
ti senti straniero
solo.

Rabbia
dio-tiranno fagocitatore
distruggi, ingoi, bruci.

La vuoi vinta su questo povero diavolo.

Vortice di immagini
    chi sei?
    da dove veni?

Lacera il pensiero, la sofferenza
sporca il cuore
ti fa mal pensare.

Cosa ti aspetti ora?


Inutile interrogarsi
il tempo darà ragione o torto

Ti toglierà l'anima
o
te ne regalerà una nuova.






Spiccioli




















Domenica
il grigio dell’inverno colora ogni cosa
rende tutto freddo, omogeneo privo di vita.

Passeggio solo per queste vie
conosciute da sempre
dove giocavo da bambino
dove sono diventato uomo.

Vedo calore dentro le finestre illuminate
è il pranzo della domenica
quello fastoso e succulento
tutte le famiglie si riuniscono
ma non la mia.

Sono solo.

In tasca pochi spiccioli per una birra
in questa domenica benedetta da Dio
a volte credere mi fa sentire meglio
ma non mi scalda il cuore.

Io che vivo per queste strade
lontano dal calore e dall'amore
io che non ho nessuno
solo quei pochi spiccioli.

Io che per colpa di un misero errore ho perso tutto
non ho più nulla
nè una casa in cui abitare
nè un tavolo su cui pranzare
nè una famiglia da abbracciare
un mondo in cui sperare.

Ho solo quei pochi spiccioli
utili a farmi dimenticare il dolore
perché è questo che voglio
scordare 
che avrei potuto essere felice
se solo lo avessi scelto.


giovedì 4 giugno 2015

da una definizione a.....

Sono propensa a pensare che se ogni giorno dedicassimo anche solo cinque  minuti all'apprendimento sia esso di una parola, piuttosto che di un metodo renderemmo giustizia al nostro essere umani. Io voglio iniziare proprio stasera riportando la definizione di wikipedia che potete visualizzare cliccando il link.
Proprio non capisco come leggendo uno non riesca a capire cosa succede ogni giorno in questo nostro piccolo mondo: essenzialmente il modus operandi di  Salvini. E ancor di più non capisco come non ci si possa rendere conto che attraverso l'odio che aizza e il nemico verso cui ci schiera, si smetta di pensare e ragionare su quelli che sono i veri problemi che ci attanagliano, tra i quali lui e il suo stipendio.
Credo che il punto a cui siamo arrivati sia quasi totalmente frutto di una mancanza completa di intelligenza e cultura che riporta il popolo alla condizione di ignoranza per essere più facilmente manovrato e strumentalizzato a uso e consumo di un'unica classe.

Parallelamente a questo pensiero qualche minuto fa ne viaggiava un altro: mi piacerebbe avere i numeri delle associazioni di volontariato o di bene comune che attualmente son vive e laboriose. Questo pensiero nasce dal fatto che in questo mondo qui, ora specialmente, l'uomo non è più disposto a condividere e lavorare per il bene comune e di conseguenza non posso pensare che ci siano persone che messe in gruppo, collaborano spontaneamente e disinteressatamente a qualcosa insieme.

Mi rendo conto che per un individuo che agisce in modo sbagliato ce ne sono altre cento che aiutano il prossimo e si prodigano per far star bene tutti ma oggi ne vedo sempre meno e questa cosa mi sconforta.

Ho sempre creduto che l'amore e l'altruismo si nutrissero di se stessi nei gesti delle persone, ma questa moltiplicazione non sta avvenendo

mercoledì 3 giugno 2015

Stima e rispetto

Il rispetto è un atteggiamento e un comportamento improntato alla consapevolezza dei diritti e dei meriti altrui, dell'importanza e del valore morale e culturale di qualcuno.

Avere stima di una persona è avere una buona opinione di qualcuno o di qualche cosa, tenere in alta considerazione, apprezzare grandemente.

Le due cose sono strettamente legate: difficilmente si rispetta una persona di cui non si ha stima, e quando questa si esaurisce, la nostra mente non riesce ad accettare nessun tipo di critica, consiglio fosse anche una semplice conversazione.

E il termine del progresso di un rapporto, lo stallo completo.

Il rispetto è sintomo di grande intelligenza poiché permette ad ogni individuo di entrare nell'altro e vederne i pregi e i meriti e per questi rispettarne la manifestazione.   Vuol dire avere cura dell'altro, non denigrarlo e nemmeno giudicarlo ma comprenderlo e accettando la sua individualità. 
La stima è conseguente e consente di mettersi sempre in una posizione di progresso perchè aver stima dell'altro è uno stimolo a migliorare. 




giovedì 28 maggio 2015

Il buio che ci opprime...

La definizione del matrimonio è strettamente connessa alla cultura cui si riferisce, e al periodo storico. In molti casi essa passa per la legittimazione giuridica, sociale o religiosa di una relazione fra due persone che potrebbero anche già aver contratto di fatto questo genere di legame. Le motivazioni personali che possono portare alla scelta dell'ufficializzazione formale di una relazione sono di vario genere, e solitamente non sono uniche: motivazioni sentimentali o sessuali che necessitano di un'approvazione sociale o religiosa, motivazioni economiche, patrimoniali o politiche che invece richiedono una legittimazione giuridica eccetera.

Alla voce di wikipedia questa è la definizione e giustamente riporta il fatto che si strettamente legata alla cultura del periodo cui si riferisce. Detto questo occorre prendere atto che il periodo di riferimento, il 20° secolo ha portato diversi cambiamenti di fatto, che non possono essere ignorati.

Nella definizione è riportato che si tratta di una legittimazione giuridica dell'unione tra due persone che può avvenire per diverse motivazioni ma alla fonte di tutto c'è la creazione di una nuova cellula fatta da due individui che possono essere di qualsiasi natura, estrazione sociale, razza o religione.
Di fronte alle polemiche sterili e a certi manifesti della nuova destra in cui si vuole proibire il "matrimonio gay" termine stupido e svilente, chiedo quale può essere la motivazione che deve imporre ad un'altro individuo il proprio volere. Se non avessimo in seno all'Italia il grande moralizzatore cattolico che IMPONE e lo scrivo in grande il suo volere non ci sarebbero discussioni. Dico impone perché non capisco per quale motivo da quella parte non ci sia tolleranza: ma qualcuno ha imposto loro un modello? Perché dovrebbero farlo loro con gli altri. Di fatto il nostro sarebbe uno stato laico e la legge  può prendere decisioni autonome, se i politici non se la facessero addosso dalla paura di andare in disaccordo con il Vaticano. Francesco ci sei? La tua rivoluzione?
Questo sarebbe un segno di cambiamento.
In termini religiosi Dio è amore, il matrimonio è amore quindi perché negare a due persone di potersi amare?
Paura per i figli? Cazzate.
Punto primo: i bambini sviluppano solo i mediocri pensieri dei genitori: sono essere trasparenti e come tali non vedrebbero alcun male se un'unione fare due persone dello stesso sesso fosse spiegata in termini di amore.
Punto secondo: è stato mai considerato il fatto che un'unione può anche esser priva di figli per qualsiasi voglia motivo, di conseguenza privare le persone di un diritto è una violenza.

Quando questo paese uscirà dal buio? Quando si svincolerà dal catenaccio del cattolicesimo e inizierà ad avere il coraggio di prendere delle decisioni?

Io non ce l'ho con la chiesa sia chiaro, ma questa non dovrebbe impedirci di evolvere come stato.

mercoledì 20 maggio 2015

......prudenza egoista che non rischia mai

Ogni giorno che vivo,
mi convinco sempre più
che lo spreco della vita
è nell’amore che non diamo,
nelle forze che non usiamo,
nella prudenza egoista che non rischia mai,
e che, schivando la sofferenza,
fa perdere anche la felicità.
Il dolore è inevitabile.
La sofferenza è un accessorio extra.


Carlos Drummond de Andrade

venerdì 15 maggio 2015

LA VITA NON E' UNA PASSEGGIATA

SVILUPPARE UN SANO EGOISMO O MEGLIO UNA SANA ATTENZIONE VERSO NOI STESSI CI CONSENTE DI VIVERE MEGLIO.
QUANTE VOLTE E' SUCCESSO DI CAMBIARE UMORE O ATTEGGIAMENTO QUANDO QUALCUNO A NOI VICINO NON SI COMPORTA COME NOI VORREMMO?
RAGIONANDO IN MANIERA OGGETTIVA CHIEDERE QUESTO AD UN'ALTRA PERSONA E' IMPOSSIBILE PROPRIO PERCHÉ' OGNUNO DI NOI E' UN MONDO A SE E SI MANIFESTA PER QUELLO CHE E', PER COME PENSA E COME AGISCE.
CHIEDERE A UN ALTRO DI ESSERE COME NOI VUOL DIRE SNATURARLO E IMPORGLI LA NOSTRA VOLONTÀ
PER CUI L'UNICA COSA DA FARE E' ACCETTARE L'ALTRO PER QUELLO CHE E' NEL BENE E NEL MALE
SE QUESTA DIVERSITÀ NON INFLUISCE NEGATIVAMENTE SUL RAPPORTO, IN MANIFESTAZIONI DI DINIEGO ASSOLUTO O PEGGIO ANCORA DI PRESE DI POSIZIONE OPPOSTE ALLE NOSTRE, E' MOLTO PIÙ FACILE ACCETTARSI, POICHÉ' IL DIALOGO E' POSSIBILE.
IN CASO CONTRARIO LE DIFFICOLTÀ' AUMENTANO, IL DIALOGO SI AZZERA E SPESSO TERMINA DEL TUTTO PERCHÉ' OGNUNO REPUTA L'ALTRO NON IN GRADO DI COMPRENDERCI.
NON HO SOLUZIONI, LA VITA NON E' UNA PASSEGGIATA.

LASCIAMO SPAZIO AGLI ALTRI PER MANIFESTARSI.
NON CI VANNO A GENIO?!
NON E' COLPA DI NESSUNO SEMPLICEMENTE NON SI ERA COMPATIBILI, MA RICORDIAMO SEMPRE CHE I GESTI COMPORTANO RESPONSABILITÀ: LA NOSTRA MANIFESTAZIONE SARA' ORIGINATA SEMPRE DA UNA CAUSA E AVRÀ SEMPRE UN EFFETTO: SONO LEGGI DA CUI NON SI PUÒ PRESCINDERE!



martedì 12 maggio 2015

Il momento che preferisco:
quando rimango lì accucciata dentro di te
il mondo si ferma
ed io mi sento al sicuro.


giovedì 7 maggio 2015

Persone sensibili - Huffingpost

Cito l'articolo di huffingtonpost.13 cose da sapere se amate una persona sensibile_ e mi permetto di inserire qui i 13 articoli, con qualche correzione sull'italiano. Questa è la descrizione perfetta di me!

1 - Abbiamo la lacrima facile Quando siamo felici, quando siano tristi e quando siamo arrabbiati. Questo accade perché le persone particolarmente sensibili sono portati a sentire maggiormente le emozioni e reagiscono di conseguenza.
2. Non siamo tutti introversi Introverso non è il sinonimo di sensibile. In realtà, secondo le ricerche di Aron, circa il 30% delle persone molto sensibili sono estroverse.
3. Le decisioni ci fanno venire l'ansia È notorio che le persone molto sensibili non siano brave a prendere decisioni - anche se si tratta semplicemente di scegliere dove andare a cena. Questo perché ci arrovelliamo sulla possibilità di fare la scelta sbagliata (e se lì si mangia male?).
4. Notiamo quel minimo cambio di tono Se normalmente concludete un sms con un punto esclamativo e ultimamente, invece, usate un punto, sappiate che ci faremo caso. Le persone molto sensibili sono generalmente più intuitivi quando si tratta delle più piccole sfumature nell'ambiente che ci circonda e soffriamo maggiormente i cambiamenti d'umore degli altri.
5. Accogliamo sempre i tuoi sfoghi Non avere paura ad avvicinarti quando hai bisogno di una spalla su cui piangere. La nostra natura ultra-empatica ci consente di essere degli eccellenti ascoltatori quando ne hai bisogno, perché se senti dolore lo sentiamo anche noi - e vogliamo fare tutto il possibile per farte sentire a tuo agio. Le persone molto sensibili sono ottimi insegnanti, terapeuti e manager per questo motivo.
6. I rumori ripetitivi e forti sono i peggiori Fare rumore mentre si mastica una gomma, un treno che sfreccia, i collaboratori chiassosi: potette scommetterci, siamo sensibili anche a questo.
7. Le nostre abitudini di lavoro sono un po' atipiche. Lavorare da casa o in uno spazio tranquillo è un sogno per le persone molto sensibili - soprattutto perché ci permette di mettere a fuoco se veniamo sopraffatti. Tuttavia, non lasciate che la nostra etica del lavoro solitario vi inganni. "Le persone sensibili riescono a usare le loro osservazioni a proprio vantaggio ... raggiungeranno il massimo", ha detto in precedenza Aron
ad HuffPost. "Loro sanno come sostenere le proprie idee senza essere ridicolizzati o disprezzati". Inoltre siamo anche ottimi giocatori di squadra a causa della nostra natura analitica e riflessiva (solo non costringeteci a prendere la decisione finale su un progetto).
8. Non chiederci di vedere l'ultimo film violento Quella stessa empatia che noi sperimentiamo per gli altri in combinazione con l'iperstimolazione rende i film cruenti e violenti veramente terribili per le persone molto sensibili.
9. La critica è incredibilmente dolorosa Tendiamo ad evitare tutto ciò che può causare sentimenti di vergogna. Questo può significare che tendiamo più degli altri ad assumere un atteggiamento accomodante o eccessivamente autocritico. In altre parole, non siamo per niente perfetti.
10. Ci viene detto costantemente che prendiamo le cose troppo sul personale Una battuta che ci riguarda non semplicemente uno scherzo per noi. Sappiamo che è un po' sciocco che ci sconvolga, ma cos'altro dovremmo fare con tutti i nostri sentimenti?
11. Abbiamo una bassa tolleranza del dolore Passateci il ghiaccio, per favore. Non importa se si tratta di un braccio rotto o solo di un dito contuso, ogni ferita fa veramente male. Questo perché le persone altamente sensibili sono più colpite dal dolore di altri, secondo la ricerca di Aron.
12. Bramiamo relazioni profonde Secondo Aron, le persone altamente sensibili tendono ad annoiarsi di più nei matrimoni, soprattutto a causa della mancanza di emozioni forti che si verificano sempre meno di frequente man mano che passa il tempo. Tuttavia, questo non significa necessariamente che siamo insoddisfatti del rapporto - abbiamo solo bisogno di trovare un modo per avere più conversazioni stimolanti.
13. Non possiamo semplicemente smettere di essere molto sensibili Uno studio del 2014 pubblicato sulla rivista Brain and Behavior ha scoperto che le persone molto sensibili sperimentano maggiormente le attività nelle regioni del cervello associate a l'empatia e consapevolezza. In altre parole, siamo neurologicamente cablati a comportarci come facciamo.

Con questo nella mente, saprete che il modo migliore per amarci è quello di sostenerci. Cercate di non rimproverarci per la nostra sensibilità. Diteci che va bene il modo in cui percepiamo il mondo e in cambio, cercheremo di non passare al setaccio le vostre gentili parole (non è una promessa, però).

giovedì 30 aprile 2015

2030 - Articolo 31

Lungimirante immagine del futuro pubblicata nel 1996 - E' esattamente così!



Corre l'anno 2030,
e mi ritrovo che di anni quasi ne ho 60,
il mio pizzetto è grigio,
e di capelli sono senza
e Ambra è' il primo presidente donna. Uhuu ! !
Il cielo quasi non si vede più,
si esce con la maschera antigas,
sull'autobus c'è la business class,
e per entrare in chiesa, uhuu,
ci vuole il pass.

Ormai si parla solo tramite Internet,
e il parlamento c'ha la sede ad Hammamet,
ci si spara nella metropolitana,
fra Nord e Sud c'e' la dogana,
pero' tutti si veste Dolce e Gabbana.
E la mia mente indietro vola, veloce fila a prima del 2000, tanti anni fa,
quando si era in tempo, adesso no, e oltre ai contro c'erano i pro... perciò...
ho...

Tanta nostalgia degli anni '90,
quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noè,
era difficile, ma possibile,
non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perché'.
C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme,
c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica,
c'era la musica, ricordo, la musica, la musica,
c'era la musica, la musica.

Siamo nell'anno 2030,
loro controllano televisione e radio,
c'è un comitato di censura audio,
valutano, decidono, quello che si, quello che no,
ci danno musica innocua, dopo il collaudo,
ci danno San Remo, presente è ancora Baudo,
con i fiori e la scenografia spettacolare,
quest'anno ha vinto Bossi che è tornato a cantare;
corre l'anno 2030,
l'Italia ha venduto il Colosseo alla Francia,
Venezia affonda,
2030 e un giorno si e uno si scoppia una bomba,
2030 e stiamo senza aria,
ma odio ce ne abbiamo in abbondanza,
prima divisero Nord e Sud,
poi città e città, e, pensa,
adesso ognuno è chiuso nella propria stanza,
l'intolleranza danza, non c'è speranza, ho...

[.....]Rit

Questo è l'anno 2030
qui chi pensa è in minoranza, ma non ha importanza
non serve più, uhuu,
2030 l'indifferenza è una virtù
i cyber-nazi fanno uno show in TV,
i liberatori picchiano barboni in nome di Gesù, uhuu,
l'inno nazionale suona
tipo marcia funebre,
il sesso virtuale è più salubre in quanto che c'è
un virus che si prende tramite il sudore, e in 90 ore si muore,
l'HIV in confronto sembra un raffreddore,
è un esperimento bellico sfuggito e il risultato è che nessuno fa l'amore.

E io sono fuorilegge in quanto di questo parlo, in quanto penso a quando questo
potevamo anche fermarlo adesso è tardi,
per un poeta pirata che spera in dei ricordi e ha...

[.....]Rit


http://grooveshark.com/s/2030/3G9L1E?src=5

martedì 28 aprile 2015

Comple 37


Leggevo qualche minuto fa del mio 33esimo compleanno ed oggi sono ben 37.
Come mi sento? Molto bene.
Piena di consapevolezza e felicità.
Attorniata di persone che mi vogliono bene e che stimo.
Prossima all'unione con l'uomo che amo, completa, soddisfatta e attrice protagonista della mia vita.
A volte mi sono perfino sentita in colpa per la mia felicità,verso gli altri, verso chi non la prova. Ma poi ho capito che in questa felicità c'è anche una componente di lavoro personale per il quale occorre faticare e rimanere sempre parte attiva e critica della propria vita. Il vivere passivamente le emozioni o le relazioni significa subire per timore o per convinzione che le cose non possano mutare.
Invece ogni giorno possiamo in qualche modo conquistare un piccolo pezzo di felicità con una parola, un gesto oppure rifiutando una condizione che non ci appartiene, allontanando ciò che non vogliamo essere.
Un grande sbaglio che chiunque può fare, quando le cose non vanno bene, è imparare a vivere in basso e pensare che non si può meritare nulla di migliore. Una condizione che conduce all'unico pensiero che non si può risalire, che non si può cambiare.
Ed è sbagliato perché ogni occasione è buona per invertire la rotta negativa.
Ma dobbiamo sempre ricordare che il cambiamento non arriva servito su un piatto d'argento, bisogna guadagnarlo, bisogna violentarsi per cambiare le abitudini e creare nuove cose, nuove percorsi e fare nuove relazioni.
Ma è sempre possibile farlo.....mai come ora dico che ognuno è artefice del proprio destino!

lunedì 27 aprile 2015

#vederetutto #marinaabramovic

Alle persone piace creare la migliore immagine di se stessi e poi nascondere lo schifo, ma la mia idea è di esporre tutto. L’essere umano deve essere onesto in merito a se stesso e agli altri. È okay non essere perfetti. È okay che tutti noi abbiamo problemi. È okay piangere, mostrare le emozioni.

Marina Abramovic


giovedì 23 aprile 2015

- 8 a Expo e oggi ....

....escono decine di articoli sul fatto che sul totale di posizioni richieste da Expo 8 su 10 si sono ritirati al momento della firma del contratto.
Dal web si susseguono commenti di rimprovero sui giovani sfaccendati, viziati che attendono il lavoro dei sogni seduti sulla poltrona. 
Ma se un percentuale di ragione ce l'hanno quelli che pensano così, ce né un'altra che, dotato di cervello e senso etico, rifiuta un sistema di sfruttamento e svilimento della figura professionale oltre che della persona umana. Giovani che devono essere preparati, saper parlare tre lingue, riuscire a lavorare su più turni continuativi con festività comprese senza battere ciglio: e i diritti? li lasciamo ai sessantenni che perché hanno 35 anni di esperienza non possono fare un passo indietro sui loro privilegi?!
E il popolino? Si prepara a puntare il dito e giudicare coloro che cercano di cambiare il senso di rotazione delle cose, invece che prendersela con lo stato che fa le vigliaccherie più grandi senza mettere in piedi una vera politica del lavoro. 
Aggiungo poi una piena responsabilità delle agenzie di lavoro che non riescono a far incontrare domanda e offerta perchè valutano le persone non sulle reali capacità, ma solo sul curriculum. Ma d'altronde dobbiamo tutti risparmiare tempo per accaparrarci più soldi no?!. ....e sono i giovani il problema.

martedì 21 aprile 2015

Match point


Consigliatissimo a chi vuole capire qualcosa sulle stragi familiari: ma perchè? ma come è possibile? sembrava un così bravo ragazzo?
La risposta in questo film c'è, eccome.

Spesso vengono condotte vite ipocrite, fuori dalla volontà di ognuno: magari per un colpa di fortuna si viene proiettati in una realtà estranea, che per un vile gioco di denaro, comfort e agio ci promettiamo di continuare. Giorno dopo giorno questa vita trangugia ogni nostra sensibilità ed umanità.
Spinge sempre più in alto l'asta della sopportazione, bramando con la voracità di un leone affamato.
Le aspettative sono altissime intorno e si finisce per dimenticare la propria essenza celata dietro una tenda oscura, annaspando giorno dopo giorno.
Finché un raggio di luce risveglia dal coma: improvvisamente il ricordo di ciò che si era viene a galla e non si riesce più a riportare quest'essenza nell'angolino. Una volta svegli la riconquista di quella realtà per tempo sopita, diventa l'unico scopo e tutto il resto diventa ostacolo, impedimento e cresce l'odio per questa barriera sia essa una vita umana o una condizione.
Il progetto della realizzazione della propria felicità a qualunque costo diventa il risvolto tragico degli episodi di cronaca dei giorni nostri.

lunedì 20 aprile 2015

Scusa Mengoni ma non credo più negli esseri umani


La pietà non esiste più nemmeno nel cuore di chi li chiama fratelli e getta corone di fiori in mare. Sono in tanti ad avere gli strumenti per aiutare e non agiscono. 
La Chiesa predica amore e altruismo ma se ne sta ferma con le mani conserte a pregare. La preghiera non risolve i problemi. E non mi vengano a dire che non possono interagire con le leggi dello stato perché quando vogliono ci riescono e pure bene.
Basta speculare su povere vite, basta aizzare l'odio dei violenti che non riescono a vedere il male del mondo e si accaniscono sui più deboli, basta strumentalizzazioni, basta tutto. 
Incolpiamoci per ciò che accade e per ciò che abbiamo scelto di non cambiare, il nostro voto serve anche a questo e tutti quelli che non sono andati o hanno perseverato nello sbaglio si sentano colpevoli.
La storia è ciclica: la strada è nuovamente quella del passato. L'odio verso una razza o qualsiasi altra all'infuori della propria, la violenza immotivata e inconscia, la ferocia di una massa ignorante.
Le stesse cose di un tempo: esseri umani?!

giovedì 16 aprile 2015

The light - video

A volte mi chiedo se tutte le persone che su questa terra hanno figli si siano mai domandati cosa significa, ovviamente non in senso fisico ma in senso educativo e di trasmissione di valori ma sopratutto di amore. Capire di essere capaci o meno di trasmettere a questi individui, che si affacciano su questo mondo, tutto ciò che conosciamo, tutto il meglio di noi e tutte le cose che potranno servirgli per affrontare la vita.

Probabilmente ancora in meno si saranno chiesti se sapranno amarli.
La risposta sarà sicuramente scontata: d'altronde come è possibile non amare ciò che viene generato da noi?
In realtà amare qualcuno significa, a mio modo di vedere, una delle cose più complesse di questo mondo: rispettare ed amare ogni sua scelta senza intromettersi o cercare di cambiare la sua volontà.

Vedo sempre più spesso figli che crescono ad immagine e somiglianza di un genitore come se questo fosse l'unico modo di vivere la propria individualità, vuoi perché il genitore tende a trasmettere le scelte fatte, vuoi perché crede che il suo percorso, per come lo ha fatto lui, sia semplice proprio perché conoscendolo sa quali sono i lati positivi e negativi e può perciò proteggere il figlio preservandolo dai dolori e dalle delusioni. Ed è proprio per questo che tendono a non lasciare scegliere i figli, perché hanno paura di ciò che non conoscono e paura di non sapere come affrontarlo.

La diversità spaventa sempre e solo perché la ignoriamo, e non affrontare la propria ignoranza è un limite enorme: non consente di essere liberi e peggio ancora di lasciare liberi.
Fintanto che ti preoccupi degli altri finirai per essere sempre in mano loro. Prosegui per la tua strada e costruisci il tuo futuro.

lunedì 13 aprile 2015

Barcellona

Camminare per le tue vie intrise di vita.
Ad ogni angolo una storia nuova da cui farsi catturare: un profumo, un sapore, un viso.
Ogni istante in te è vissuto con la stessa intensità di una storia d'amore.
Osservi in silenzio il nostro essere umani con la delicatezza e il silenzio di una madre che guarda crescere i suoi figli.
Comprendi tutto e lasci che ognuno viva a suo modo il suo passaggio.
Non hai giudizio e questo può farlo solo una madre.
Grazie bellissima città: sia mai che un giorno le nostre vite potranno unirsi e godere l'una dell'altra le rispettive influenze.



domenica 5 aprile 2015

Gentile

E' lì nel cofanetto dei tuoi ricordi di quand'eri bambina. Un gioco di scuola delle medie. il '93. In una busta piccoli biglietti, scritti dai compagni di classe. L'indicazione era "cosa pensi della tua compagna di classe". Il commento che ritrovo più di tutti è simpatica, a seguire gentile e altruista. Una mi scrisse anche che ero "gasata" e un pò narcisista. Commento isolato però, forse un pò invidiosa.
Segnai in fondo anche il nome di ogni intestatario di quei commenti. Azzeccai tutti.
Era il 1990, ne sono passati tanti di anni.
Chissà qual'è ora la percezione che gli altri hanno di me. A volte mi piacerebbe leggere con gli occhi e la mente degli altri. Credo che questo desiderio non sia però interamente sano perchè significa avere la necessità di un parere, di un riscontro degli altri per fortificare e caratterizzare se stessi.
In realtà occorrerebbe essere se stessi indipendemente da quello che pensano gli altri e sentirsi pieno e forte del proprio modo di essere.
Sarà sicuro un problema di autostima.

martedì 31 marzo 2015

Città

C'è qualcosa di magico nell'attraversare una grande città alle prime luci dell'alba. Partecipi in silenzio al suo risveglio abbastanza vicina da percepirne le pulsazioni ma sufficientemente lontana da godere del volo degli uccelli al chiarore. Tangenziali le sue vene, ma il cuore siamo noi con il nostro correre quotidiano che fa da motore a questa vita che scorre.


giovedì 26 marzo 2015

Non siamo perfetti

Non siamo perfetti!

Errori, debolezze, difficoltà possono ogni giorno presentarsi a noi: cercare di far finta di nulla o peggio aggredire gli altri per mostrare che siamo in grado di superare tutto, che siamo più forti, che non sbagliamo mai non serve a nulla.

Fare degli errori significa essere umani, Ricordiamolo sempre!

Ognuno di noi potrebbe aver bisogno dell'aiuto dell'altro, purtroppo solo in quel momento ci si rende conto di quanto sia importante mostrarsi all'altro realmente e consentirgli di accettarci per ciò che si è e non per ciò che vogliamo dimostrare. Noi creiamo nulla sulle bugie: non sarà mai un punto di partenza da cui costruire ma solo da cui regredire.

Peggio ancora se questo non riconoscere la necessità di aiuto è fatta ad hoc solo per AVERE di più e non dare a nessuno quello che è MIO. Qui emerge la parte peggiore dell'uomo: avidità, egoismo e pochezza.

lunedì 16 marzo 2015

Rispondi di te

Caricare gli altri delle nostre responsabilità non alleggerirà mai il nostro fardello ma al contrario lo renderà insostenibile a noi e a coloro che ci stanno vicino. Dice wikipedia alla voce responsabilità: possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione. La nostra vita può essere cambiata solo da noi!

giovedì 5 marzo 2015

A tutti gli imprenditori....

....direi che non hanno proprio capito perché esistano cose chiamate "straordinari".
L'etimologia suggerisce fuori dall'ordinario ma oggi lo straordinario è l'ordinario.

Io non posso parlare di questo perché in realtà non sono dipendente quindi sono doppiamente imbecille ma non può essere la regola che un imprenditore non sappia gestire le proprie risorse e non sappia dimensionare il tempo per realizzare il proprio prodotto.

Tutto questo si ripercuote sempre sul dipendente (o presunto tale: perché ovviamente non assumere e chiedere di aprire la partita iva è più comodo) che per il proprio senso di responsabilità e per il timore di venire defenestrato non molla il lavoro a metà e lo porta a termine.

Così dalla volta dopo, visto che il gioco funziona propinano al dipendente urgenze continue che è impossibile prevedere scaricando la colpa su uno e sull'altro (che interpellati ovviamente negano), cosicchè rimane al lavoro 18/24 per finire tutto.

E piano piano il tutto diventa una consuetudine.

Da dove eravamo partiti?!

Ah si: da chi nelle tutele del contratto di lavoro ha inserito la parola straordinario.

Non fare straordinari non significa essere lavativi ma significa dare al lavoro la giusta importanza, mantenerlo fuori dalla propria vita evitando dinamiche di mobbing e vessazioni continue che fanno comodo solo a chi si arricchisce di fama e denaro alle spalle di coloro che lavorano.

Non sono qui a piangere perché ad ognuno di noi rimane sempre la scelta di cambiare la direzione di questo loop infinito, ma sono qui a dire che anche nel mondo lavoro si sono superati tutti i limiti e i valori, tra i quali la dignità e il rispetto per le persone.


martedì 3 marzo 2015

Viaggio come distacco
viaggio come sospensione dal quotidiano


Un momento che rimane solo nostro in cui
vorticosi
i pensieri si rincorrono e cercano un cassetto dove posarsi.


Idee nuove, soluzioni, promesse
tutte racchiuse in una pausa presa dal mondo
una piccola nuvola nel cielo blu.


lunedì 23 febbraio 2015

Voyeur


Raggi di luce si spengono entrando

non scaldano questo luogo
magico e terrificante al tempo stesso.

Rimango qui sdraiata
nel mio sonno eterno
circondata da strane creature
incomplete, senz'anima.

Mormorano, bisbigliano
si domandano.

Dalla finestra tutti voi
curiosi vi affaccendate
nel sapere, nell'immaginare.

Volete violarmi
sapere ch'io fossi
quali i miei sogni
quale il mio passato.

Giaccio qui
di bianco vestita
tra i fili di questi pezzetti di cartapesta.



http://www.museoreinasofia.es/exposiciones/janet-cardiff-george-bures-miller

venerdì 20 febbraio 2015

Non potranno mentire in eterno.
Dovranno pur rispondere,prima o poi,
alla ragione con la ragione,
alle idee con le idee,
al sentimento col sentimento.
E allora taceranno:
il loro castello di ricatti,
di violenze,
di menzogne
crollerà.

                     di Pier Paolo Pasolini

mercoledì 18 febbraio 2015

Medicina contaminata

Speculazione a tuttii costi. Anche la medicina esce dal valore etico dell'aiuto dell'uomo ed entra nell'emisfero del denaro ad ogni costo. Esperienza vicine confermano questa tesi che è sconvolgente. Ho sempre pensato che le teorie complottiste fossero esagerate ma mi ricredo ogni giorno di più.
Nello specifico si parla della cura dei denti, ma al tempo stesso anche dell'amianto perchè no.
Quando ero piccola il materiale più utilzzato per l'otturazione ai denti era l'amalgama, materiale futuristico stabile e duraturo di colore nero/metallo che risolveva ogni problema. Dopo più o meno una trentina di anni si scopre che questo materiale contiene mercurio, metallo altamente tossico che provoca, nel corpo umano, disturbi apparentemente di poco conto ma che avvelena in breve tempo l'organismo. Non tralasciando poi il fatto che queste otturazioni essendo a base metallica fanno da antenna ricevente verso tutte le fonti come cellulari e/o trasmittenti.
Eppure ci sono ancora molti medici che percorrono la verità che nulla sia vero e che i presunti omeopati/santoni di turno speculino sulla vita delle persone.
Parallelamente a questo anche l'amianto fu un materiale considerato rivoluzionario per le sue doti ma dimostratosi cancerogeno.
Bhè credo che non ci sia mai fine al peggio dell'essere umano: la medicina come tante altre scienze, deve essere a servizio dell'uomo e non trarre da esso denaro macchiato di sangue.

giovedì 12 febbraio 2015

Il pensiero va a un tempo quando era faticoso persino andare al mare in riviera: mi raccontava mia madre che si partiva con una cinquecento in quattro e tutti i bagagli, un viaggio lunghissimo per raggiungere il mare per una meritata e oltremodo fantastica settimana di ferie.
Allora si viveva come  un evento eccezionale che nella vita si contava sulle dita di una mano.
Per contro però c'era molta ignoranza, un timore infondato su qualsiasi cosa fosse straniero e lontano.
Oggi abbiamo raggiunto nuovi incredibili orizzonti tant'è che all'interno di una settimana si possono prendere alcuni giorni per andarsene in Spagna. A volte si dà per scontato queste cose quando ci si lamenta del posto di lavoro, dei soldi, della condizione. Occorrerebbe sempre mantenere quel senso di eccezionalità e di gratitudine alla vita in tutte queste manifestazioni. Ritenersi fortunati se si possono fare queste cose con uno sguardo a chi questo non potrebbe nemmeno pensarlo.


martedì 10 febbraio 2015

Cosa sarà - Dalla 1979


Cosa sarà che fa crescere gli alberi
la felicità
che fa morire a vent'anni
anche se vivi fino a cento
cosa sarà a far muovere il vento
a fermare il poeta ubriaco
a dare la morte per un pezzo di pane
o un bacio non dato 

Cosa sarà
che ti svegli al mattino e sei serio
che ti fa morire ridendo di notte
all'ombra di un desiderio 

Cosa sarà
che ti spinge ad amare una donna
bassina e perduta
la bottiglia che ti ubriaca
anche se non l'hai bevuta
Cosa sarà
che ti spinge a picchiare il tuo re
che ti porta a cercare il giusto
dove giustizia non c'è 

Cosa sarà
che ti fa comprare di tutto
anche se è di niente che hai bisogno 

Cosa sarà
che ti strappa dal sogno 

Cosa sarà
che ti fa uscire di tasca
dei no non ci sto
ti getta nel mare
e ti viene a salvare 

Cosa sarà
che dobbiamo cercare
che dobbiamo cercare
 
Cosa sarà
che ci fa lasciare
la bicicletta sul muro
e camminare a sera
con un amico a parlare del futuro 

Cosa sarà
questo strano coraggio
o paura che ci prende
e ci porta ad ascoltare
la notte che scende 

Cosa sarà 
quell'uomo e il suo cuore benedetto
che sceso dalle scarpe
e dal letto si è sentito solo
e come un uccello
che in volo si ferma
e guarda giù

I più visualizzati