venerdì 30 settembre 2016

#Meritocrazia

Meritocrazia: Concezione per cui debbono essere conferiti riconoscimenti di ordine morale o materiale (successo negli studi, responsabilità direttive, cariche pubbliche ecc.) soltanto in rapporto ai meriti individuali

giovedì 29 settembre 2016

#Italietta

Ricevo oggi questa affermazione....."eh se tutti fossimo più onesti, non ci sarebbe bisogno di fare questo. Per fortuna io me ne vado in pensione" ..... e me lo dice con finestra aperta per far uscire il fumo, internet aperto sul PC e giornale del Bricoman sulla scrivania.

Ecco i problemi del sistema Italia sono tutti qui! Non c'è nulla da aggiungere.

#apatia

Apatia: Incapacità prolungata o abituale di partecipazione o di interesse, sul piano affettivo o anche intellettivo.

mercoledì 28 settembre 2016

#Alzheimer

Non sono passati tanti anni da quando vedevo mio nonno aspettare il pulmino della struttura per malati di Alzheimer. Stamattina ho visto la stessa scena in una casa vicina e ho avuto una stretta al cuore per quei familiari che stanno vivendo ora lè stesse difficoltà. La cosa credo più difficile da accettare silenziosamente è la presenza in casa di una persona, nello stesso involucro di chi avevi amato, ma totalmente estranea ad essa. Una persona con un altra vita, altri desideri, altri bisogni ma sopratutto altri rapporti umani. Una malattia così subdola e disarmante che nella maggioranza dei casi colpisce da anziani ma che si presenta anche molto prima. Difficile dire cosa fare in queste occasioni, ognuno si comporta come meglio crede per sé e per la persona stessa. Ma è comunque un momento buio e difficile della storia di una famiglia.

venerdì 23 settembre 2016

#cosechedevonocambiare

Opprimente e disarmante l'atteggiamento remissivo e conservativo che i "vecchi" usano per far capire ai nuovi arrivati che qualunque iniziativa, volta al miglioramento di un processo esistente, sia una perdita di tempo ed energie. In Italia lottare contro un sistema presistente, immutato per decenni, è come combattere una battaglia contro un muro di gomma che ti fa rimbalzare e tornare esattamente dove eri un minuto prima. Mollare e adeguarsi al sistema significa perdere, arrendersi senza nemmeno averci provato. E allora qual'è l'atteggiamento da mettere in pratica? Chiudersi a riccio e continuare la propria battaglia, prendendo della scontrosa, arrogante, riservata? Proseguire per la propria strada e mettere in pratica ciò che la tua testa, coerente con i tuoi gesti, ti dice e al diavolo tutti e il dialogo. Questo può apparire antidemocratico e non aperto al confronto ma è notorio che gli atteggiamenti della politica che è stata al potere per molto tempo sono arroganti e pieni di una corruzione da gioco di figurine di "io ti do tu mi dai". Occorre pulire il tavolo per poter ricominciare, questo è!

giovedì 22 settembre 2016

#nonvogliolavorare

Uno studio su una popolazione indigena dell'Amazzonia ha dimostrato che il lavoro ai fini della sopravvivenza  occupa circa 24/26 ore a settimana. Il resto può essere dedicato al pensiero, all'arte, alla socialità. Siamo davvero sicuri di poterci considerare progrediti?

mercoledì 21 settembre 2016

#natura

Natura: L'insieme degli esseri viventi e delle cose inanimate che costituiscono l'universo (e in partic. il mondo terrestre) come entità retta da un ordine proprio e governata da leggi costanti, che l'uomo può conoscere ma non modificare.

martedì 20 settembre 2016

#laicità di uno Stato

Lo Stato, a seconda del rapporto che stabilisce con le confessioni religiose, può configurarsi come teocratico, ateo, confessionale, laico.

Lo Stato teocratico è caratterizzato da una assoluta identificazione tra potere politico e potere religioso. Possiamo riconoscere questo tipo di organizzazione
in alcuni Paesi di fede islamica.

Lo Stato ateo, non riconosce alcuna religione e, anzi, tende a limitare o addirittura a sopprimere la stessa libertà religiosa. Si sono avuti esempi di Stato ateo nei Paesi governati con il sistema comunista.

Lo Stato confessionale impronta la propria legislazione ai principi della religione dominante che riconosce come religione di Stato. Tutte le altre confessioni sono soltanto tollerate.

Lo Stato laico, al contrario, persegue una accentuata separazione tra potere religioso e potere politico. Esso rivendica la propria indipendenza da ogni condizionamento di tipo confessionale e pone tutte le religioni sullo stesso piano di indifferenza, lasciando che le rispettive organizzazioni gestiscano come meglio credono le questioni di fede, purché nel rispetto dell’ordine pubblico e del buon costume.

Scuola Zanichelli

Lo Stato italiano secondo voi dove si colloca?!

lunedì 19 settembre 2016

#costituzione

Costituzione: è la legge fondamentale dello Stato, in quanto rappresenta la base della convivenza civile. Nella Costituzione vengono fissati i principi ed i fini che lo Stato si pone e vengono regolati i rapporti con e fra i cittadini.





art.7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

art 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione

venerdì 16 settembre 2016

#lettera per un piccola guerriera

Questa è la lettera che avevo inviato per partecipare al Festival delle lettere. Purtroppo non è stata selezionata, ma io ci ho messo tanto cuore, quindi mi spiacerebbe metterla in un cassetto e dimenticarla. 




Questa lettera è dedicata 
alla bambina di nove mesi che ieri, 25 maggio 2016, 
è giunta orfana sulle coste italiane 
dopo l’ennesima tragedia di migranti 
che hanno perso la vita nelle acque 
a largo della Libia.




Milano, 26.05.2016

Ciao piccolina, chissà come ti senti ora. Nonostante i tuoi pochi mesi, hai già avuto modo di conoscere il dolore.
Vorrei poterti rassicurare dicendoti che nella vita non ci sarà più spazio per questo tipo di sensazione, ma ti mentirei: il dolore è parte dell’esperienza del nostro viaggio.
Vorrei aiutarti però a non tramutare quel dolore in sofferenza: la sofferenza è la resistenza che opponiamo al dolore e che quindi si prolunga nel tempo. Non vorrei che questo accadesse a te.
Vorrei, piuttosto che tu, quel dolore, riuscissi a liberarlo fino a che non farà più male e si dissolverà nel nulla.
Per fare questo riempirei la tua vita di amore, curiosità e passioni che reputo le cose più importanti.
Sostituirei nei tuoi innocenti occhi, le immagini che sei stata costretta a vedere con paesaggi fatti di colline verdi, prati in fiore, albe e tramonti.
Racconterei favole che ti siano d’aiuto a ricostruire dentro di te il paese dei sogni, perché è un tuo diritto essere bambina.
Ti aiuterei a crescere con degli ideali, che saranno i miei, ma che spero saranno gli stessi che imparerai ad amare e a difendere con i denti.
Vorrei rispondere a tutte le domande che mi farai, non ti nasconderei mai la verità, bella o brutta che sia, è il suo valore la cosa importante.
Proverei a farti comprendere che la vita, non dà mai quello che ci aspettiamo: è imprevedibile, autonoma, un fiume in piena. Ciò che possiamo fare è vivere con le nostre certezze e attorno a queste, costruire il nostro percorso.
Sappi che dovrai rimboccarti le maniche perché le vittorie le otterrai solo impegnandoti duramente, ma ti assicuro che raggiunta la vetta, la vista sarà bellissima da lassù.
Non sai quanto mi piacerebbe essere al tuo fianco, aiutarti a muovere i primi passi nel mondo ma la vita, come ti dicevo prima, non è semplice e con ogni probabilità non sarò io ad avere l’onore di accompagnare il tuo cammino.
Non saprò più nulla di te, quale sarà il destino a te riservato ma ti chiedo di farmi una promessa: vorrei che tenessi uno spazio grande nel cuore per il ricordo, quello della tua mamma che così coraggiosamente ha affrontato l’incertezza e la paura sul più oscuro dei mari, animata unicamente dalla flebile luce della speranza.
Prometti di non arrabbiarti quando avrai bisogno e lei non ci sarà: ricordati sempre che ha combattuto per garantirti un futuro migliore, libero da guerre, violenza e povertà.
Non so nemmeno qual è il tuo nome ma vorrei tanto che portassi il suo e che fossi sempre fiera della tua storia e del tuo passato, dolce piccola guerriera!




giovedì 15 settembre 2016

#Bologna #Brizzi e l'adolescenza


Enrico Brizzi

Che bello leggere queste pagine e rivivere un pò di quelli che furono i nostri anni 90. Leggere di un ragazzo di vent'anni che diventa famoso per un libro; una storia che trasuda di esperienze giovanili, vera e vissuta. Prime esperienze di sesso, la musica rock e l'occupazione, i centri sociali, i fumetti, l'interail, i sogni e le ambizioni. Un ragazzo che vive la sua vita e crede in ciò che fa e che in poco tempo siede fra i nostri miti letterari e rock e conversa al loro pari di quella che è stata la loro vicenda personale. 
Nelle pagine la storia politica degli anni di forte cambiamento nella testa della gente:
"a tratti mi sembrava di non trovarmi più a casa ma il problema non erano gli immigrati erano i miei stessi concittadini spaventanti dal futuro e avvinghiati al portafogli come non li aveva mai visti prima".

mercoledì 14 settembre 2016

Equilibri di Madre Natura

Ci siamo staccati da quel mondo naturale definendoci come la specie superiore, la specie che crea, la specie che progredisce. Continuiamo a sopprimere il lato migliore, il lato più naturale di noi stessi, quando diventiamo la specie che distrugge ecosistemi per interessi economici.
Nessun'altra specie distrugge Madre Natura come noi.
Eppure per quanto possiamo devastare questa Terra la nostra natura animale anela a essere soddisfatta. Perché piantiamo alberi? Perché mettiamo cascate nelle hall d albergo? Perché decorano pareti con paesaggi?  Spendiamo un anno di risparmi per un unica vacanza in riva al mare o in montagna.
Questo perché senza un contatto con Madre Natura, il nostro mondo è freddo, ci sentiamo isolati, privi di equilibrio, morti dentro.
I cani e gli altri animali servono come importante collegamento con Madre Natura. Possiamo anche non rendercene conto ma costituiscono un legame con una parte di noi stessi che stiamo correndo il rischio di perdere per sempre.
Quando umanizziamo i cani ci precludiamo la possibilità di imparare le importanti lezioni che hanno da insegnarci: come sperimentare il mondo attraverso la verità dei nostri istinti, come vivere ogni giorno nella sua pienezza.


martedì 13 settembre 2016

Consigli per la nostra vita con un cane

Qui i consigli di Cesar per accogliere un cane nella nostra famiglia. Sono regole semplice ma assicuro difficili per gli esseri umani.  Spesso siamo portati dal nostro naturale istinto, ad umanizzare il cane ed è proprio qui che secondo Cesar, nascono le frustrazioni e le nevrosi caratteristiche dei cani di città. Non ci scordiamo mai che il cane deriva dal lupo, un animale selvatico che antropologicamente ha sempre scandito le sue giornate facendo le cose che gli sono proprie: cacciare, azzuffarsi per stabilire il capo, accoppiarsi, migrare. Di tutte queste attività quante ne consentiamo al nostro cane?

Diventare il capobranco per il vostro peloso, ci investe di una grande responsabilità ed è un'attività che comporta impegno e dedizione 24 ore al giorno, senza mai tregua. Capire i suoi bisogni, non permettergli di dominarci, stimolarlo in modo adeguato sia fisicamente che psicologicamente, allontanare gli istinti predatori e aggressivi con rafforzi positivi, fornirgli disciplina in termini di regole, confini e limiti, dargli affetti nei giusti momenti.

E' un lavoro! Intenso, impegnativo e continuo. 

Penso a come sarebbe bello che le persone, prima di fare una scelta come quella di prendere un cane, avessero la coscienza di riflettere su quest'impegno, e dopo averlo fatto più e più volte, interrogarsi su quale è il cane migliore per loro. Una coppia che fatica ad uscire o al contrario è sempre impegnata come può pensare di prendere un pitbull piuttosto che un cane nudo cinese o un jack russell? Ogni cane ha caratteristiche ben precise e sia chiaro ho scritto cane. Non esistono razze cattive esistono cani con particolari diversi dai quali non si può prescindere. Lavorando in canile ho sentito diverse persone dire "mi ha scelto lui" "voglio un cucciolo perché cosi lo educo come voglio" Il più delle volte la scelta è stata sbagliata:  ho visto cani rovinati dall'egoismo dei loro padroni e dalle loro mancanze.
Personalmente sono contraria agli allevamenti per come sono concepiti ora: sembrano dare cani a chiunque sganci la somma dovuta e tanti saluti. Non sono controllabili e trattano razze impegnative, per le quali occorre un minimo di conoscenza ed educazione. 
In canile facevamo selezioni personali sui padroni che si proponevano e facevamo con loro un piccolo percorso conoscitivo e cercavamo di scegliere chi più si avvicinava alla situazione. Siamo umani e possiamo sbagliare ma essere negligenti e sprovveduti è una colpa. 

Vedo ancora troppa ignoranza sul tema, troppa arroganza e presunzione di sapere come fare e questo si tramuta in episodi violenti ed estremi e a farne le spese sono sempre loro, poveri animali che hanno solo la colpa di essere finiti nelle mani sbagliate. 


L'uomo che parla con i cani - Cesar Millan

Re-styling


Se vi va dateci un'occhiata!


Prima di adottare un cane.... #cesarmillan #dogwhisperer

Dal libro "L'uomo che parla ai cani" di Cesar Millan

Decalogo con cui interrogarsi prima di pensare all'adozione di un cane

L'uomo che parla ai cani - Cesar Millan

lunedì 12 settembre 2016

#scuse

Oggi la scusa che domina  maggiormente è "si ma lui ha fatto così allora io....". Attenzione non si parla  di scuse davanti alla maestra ma scuse che vengono utilizzate anche dagli adulti per giustificare un comportamento sbagliato. Ecco impariamo ad agire con coscienza, la nostra, e dimentichiamo ciò che fanno gli altri, solo così potremo dire di essere coerenti con il nostro pensiero e compiere una vera svolta nel vortice quotidiano. 

martedì 6 settembre 2016

spiegare l'amore

Come poter spiegare l'amore.

Quando ero adolescente se un ragazzo avesse mancato di dire "non vivo senza te" sarebbe stata la fine precipitosa del rapporto. Con il tempo e la maturità si comprende che questa è una vera assurdità; lo è per amore nei confronti della vita e dell'altro. L’individuo in questione si sentirebbe caricato di una responsabilità che non può e che non deve avere.

Amare significa avere di fianco una persona libera che si sente tale anche nella coppia. La libertà di esistere e di esprimersi è alla base della realizzazione di ogni essere umano e quando ci si lega a qualcuno, questo deve essere un principio da cui non poter prescindere.

Amare significa rimanere se stessi ma sentire che nulla è come quando si è insieme. Non c'è colore, non c'è sapore se non quando le cose vengono fatte in due.

Amare significa superare le barriere dell'aspetto esteriore per unirsi nello spirito. Ovviamente questo non significa lasciare cadere a pezzi l’altro e non accorgersene nemmeno ma vuol dire oltrepassare il senso, che è stato un tempo prevalente, per lasciare spazio all'anima pura al sentimento.

Amare è sorridere insieme per cose che gli altri non conoscono.

Amare è capire gli spazi dell’altro, rispettarli e non invaderli.

Amare è progettare, fissare obiettivi e seguirli, è stimare chi sta al nostro fianco ed averne sempre assoluto rispetto.

Amare è prendersi delle responsabilità verso l'altro, sapere che ogni nostra azione ha conseguenze anche sulla vita di un’altra persona, con la quale si è scelto di condividere il nostro percorso.
Amare è anche arrabbiarsi, perché fa parte del rispetto verso se stessi far valere la propria opinione. Non è però arroccarsi sulla propria posizione ma capire l'altro è comprenderne le motivazioni, mettere da parte l'orgoglio e il rancore, perché non sono compatibili con l'amare e andarsi incontro pian piano cercando il punto di equilibrio.

Amare è anche sopportarsi, comprendendo con maturità che ogni giorno non è possibile superare il muro della quotidianità fatto di cose banali e ripetitive ma occorre sempre, trovare il modo e il tempo di ricreare un'atmosfera romantica, la stessa dei tempi in cui l’unica occupazione era amare e far sì che diventi anch'essa una pratica continua.

L'amare passa inevitabilmente dalla conoscenza di noi stessi, delle nostre lacune come delle nostre forze, è tutto amplificato ma al tempo stesso semplice, perché per stare insieme occorre prima di tutto la serenità di essere se stessi e se l'altra persona ci sceglie, deve essere perché siamo così come siamo.

Amare è condividere ogni momento che non vuol dire stare sempre attaccati ma significa essere complici nel quotidiano che è fatto di decisioni, di progetti, di scelte. Non c'è cosa più importante di restare sempre insieme nel pensiero, ragionando in due sul domani.

Amare è sostenersi vicendevolmente, nei limiti del proprio carattere, cercando di comprendersi e a volte lasciarsi travolgere per andare dove l'altro vuole portarci perché nel momento stesso in cui abbiamo scelto una persona, abbiamo fatto un tuffo nel vuoto abbandonando le sicurezze che ci eravamo creati come singolo per lasciare spazio ad una vita diversa.

Tutto questo sembra estremamente complicato, ma invece è la semplicità di essere se stessi … in due.

flowers

lunedì 5 settembre 2016

#bellezza

Bellezza:  Armonia e perfezione formale; in senso morale: generosità, bontà, nobiltà.

La bellezza è l'insieme delle qualità percepite tramite i cinque sensi, che suscitano sensazioni piacevoli che attribuiamo a concetti, oggetti, animali o persone nell'universo osservato, che si sente istantaneamente durante l'esperienza.

Nel suo senso più profondo, la bellezza genera un senso di riflessione benevola sul significato della propria esistenza dentro il mondo naturale.

venerdì 2 settembre 2016

la novità #gramellini #cuoriallospecchio

Fa parte della natura umana provare eccitazione per tutto ciò che è nuovo. Lo stimolo inedito serve proprio a misurare la sincerità delle nostre decisioni passate. Non capirai quanto ami una persona, un'idea, una scelta di vita finché non ne incontri un'altra che ti piace o ti fa comodo È allora che scopri cosa sei davvero disposto a sacrificare per ciò in cui fino a quel momento hai creduto. #gramellini   #cuoriallospecchio

#coscienza

Coscienza: Capacità dell'uomo di riflettere su se stesso e di attribuire un significato ai propri atti. Immaginaria sede del senso morale dell'uomo; capacità di valutazione etica delle proprie azioni.

giovedì 1 settembre 2016

#risvegliarsi

Rimango dell'idea che una giornata in un centro per disabili psichici e motori farebbe bene risvegliare la coscienza di coloro che approcciano alla cita con arroganza e tipica di chi ha un esistenza perfetta dominata da superficialità, possesso ed estetica.

#onestà

Onestà: Qualità morale di chi rispetta gli altri e agisce lealmente verso il prossimo.

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