Visualizzazione post con etichetta Recensioni live. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Recensioni live. Mostra tutti i post

domenica 15 gennaio 2012

Legalità - Giovani Tizian racconta Gotica alla Feltrinelli di Modena



Un giorno a Modena per riscopre la legalità.
Mi avvicino alla Feltrinelli in lieve ritardo e fuori trovo già una trentina di persone, qualche poliziotto e la voce in stereofonia del sindaco Pighi. Mi faccio coraggio ed entro. I ragazzi di daSud (http://associazionedasud.blogspot.com) sono seduti davanti a Giovanni Tizian (classe 1982 di Bovalino comune della Locride giornalista free lance presso la Gazzetta di Modena, ha collaborato con numerosi mensili e testate d’inchiesta che si occupano delle infiltrazioni mafiose) , Alberto Nerazzini (classe 1973 di Modena, giornalista freelance d’inchiesta approdato a Report nel 2008) e Giovanni Gualmini giornalista della Gazzetta di Modena. Pighi introduce con le solite belle frasi della politica dopodiché passa la parola al direttore della Gazzetta (Gruppo l’Espresso) . Nel pubblico si scorgono i visi noti di Matteo Richetti Presidente dell’Assemblea legislativa Regionale, Caterina Liotti Presidente del Consiglio Comunale ed esponenti del CUP per le professioni di Modena. Il Direttore della Gazzetta introduce un argomento importante e sempre troppo sulla bocca di tutti senza molte soluzioni: Giovanni Tizian è un giornalista free lance e come tale, come peraltro succede per una moltitudine di professioni, sottopagato e precario. Il gruppo promette di regolarizzare al più presto il contratto di Tizian. Cosa doverosa ma non solo per la notorietà acquisita in quest’ultimo periodo, ottenuta purtroppo causa lo scalpore della notizia di assistenza da scorta armata, ma per la devozione, passione ed impegno che un ragazzo di 29anni mette nella sua professione. Giovanni rispondendo alla prima domanda di Gualmini parla della situazione nel territorio modenese che è tutt’altro che rosea. Si parla di una mafia ben radicata che non agisce sui mercati “sporchi” della droga, del contrabbando ma piuttosto sul tessuto economico della regione in termini di edilizia privata e sanitaria, ristorazione, gioco e professioni agendo per mezzo dei cosiddetti colletti bianchi. Si parla di radicato proprio perché essa agisce di concerto con la società in tutti quei settori che sono propri del tessuto economico del luogo. Nerazzini prendendo la parola sottolinea come sia difficile raggiungere e fare battaglia dall’alto visti anche gli ultimi accadimenti del Parlamento (il voto per l’assoluzione di Cosentino festeggiato come un party post-partita) ma di iniziare dal piccolo anche sul personale: quanti di noi hanno negli occhi l’onestà? Riflettendo sulla nostra persona abbiamo la certezza di essere puri e incorruttibili? Solo così si può cominciare a creare un tessuto pulito capace di sovvertire le sporche regole della mafia, e soprattutto a partire dalla politica sino ad arrivare al professionista o all’impresa ci siano i poteri per allontanare, con giustificate prove, chi si macchia di azioni illecite. Si guardi solo alla nostra città – continua Nerazzini – qui spuntano rotonde ogni 2 metri, costruzioni private che invadono la città, come non naturale porsi delle domande. Si dovrebbe intervenire dal piccolo territorio creare una cultura della legalità perché poi questa si diffonda liberamente. Si prosegue parlando degli appalti pubblici e della difficoltà di controlli sui sub appalti: finché le gare d’appalto saranno assegnate col criterio del massimo ribasso non ci sarà nessuna evoluzione. Le imprese colluse continueranno a proporre prezzi stracciati, che riusciranno sempre a mantenere grazie ai costo zero dello smaltimento rifiuti, della mano d’opera, dei materiali e a fare le spese di questo sistema saranno sempre le aziende che invece operano in regola con i costi reali, costrette quindi a emigrare per poter lavorare a causa dei prezzi non concorrenziali. E poi che il prodotto finale sembra non interessi mai e si sa che quando le cose sono fatte male hanno sempre costi altissimi di manutenzione o di gestione a posteriori. Un lamento è venuto da un’esponente della CME che ha acquisito alcuni lavori a L’Aquila ed ha subappaltato ad un’impresa del territorio lavori  per 25.000Euro: i certificati antimafia arrivati con ritardo ma in regola non avrebbero potuto fare presagire della corruzione dell’impresa cosa che si è poi rivelata falsa. Lo Stato diventa quindi una parte essenziale nella lotta alla mafia. La burocrazia, i processi di assegnazione, i controlli sono tutti elementi che dovrebbero essere creati o modificati in modo da generare un percorso virtuoso che assicuri procedimenti puliti ed esenti da infiltrazioni. Ovvio che questo “processo pulito” andrebbe poi esaltato per rendere noto alla comunità qual è la strada da perseguire poiché si sa che la mafia cerca sempre di mettere a tacere tutti quelli che parlano di loro e delle loro azioni generando omertà nelle persone e inerzia nei governi. La parola chiave è l’unione. La solidarietà mostrata a Tizian è esemplare e fa ben pensare ma come giustamente ha sottolineato Nerazzini la solidarietà da persone che poi alla domanda “cosa fate per bloccare la mafia?” rimangono in silenzio e tentano risposte inutili non ci interessa e ne facciamo volentieri a meno. La vera solidarietà mostrata a questa persona, che non vuole essere considerato eroe ma solamente un uomo che ha passione e impegno per il proprio lavoro con costanza, dedizione e determinazione, sta nel continuare a perseguire la legalità e cercare in ogni modo e in ogni forma possibile, soprattutto con i comportamenti sociali, di contrastare questo fenomeno mettendo in luce il più possibile quanto è invisibile agli occhi dei più. E allora diciamo sì a “IO MI CHIAMO GIOVANNI TIZIAN” cercando di analizzarci e di trovare nelle piccole cose di ogni giorno nel nostro lavoro e nella vita sociale una coerenza di comportamento che ci permetta di mostrare una solidarietà sincera e ci consenta di unirci davvero al suo lavoro e alla sua battaglia.

martedì 13 dicembre 2011

Io tra di noi Tour

Prima di io tra di noi poco avevo sentito di Dente. Il primo ascolto dell'album è bastato per farmelo piacere immediatamente. Le sonorità arrangiate da nomi illustri come d'Erasmo e Gabrielli e e la produzione di Colliva sono senz'altro un timbro visibile e marcato. Alcuni pezzi geniali: per i giochi con le parole Pietre preziose, le sonorità un pò italodisco di Giudizio Universatile, Rette parallele con questo finale Anima latina style, la bellezza dell'immagine in Da Varese a quel paese. I brani scorrono via e il cd finisce che subito lo vuoi risentire. In maniera del tutto trasparente e desiderosa l'ho visto a Pescara qualche sera fà. E'arrivato al locale e non è riuscito ad attraversare la pista che una ragazza lo ha toccato urlante. Vabbè le donne certe volte non perdono occasione per rendersi ridicole e poi si lamentano se gli uomini le trattano come oggetti. Con circa un'ora di attesa inizia il concerto: i primi pezzi infilati uno dietro l'altro tutti dell'album nuovo, intermezzi scherzosi ma non particolarmente brillanti, fino a giungere ai classiconi del bis: incantevole su tutte Vieni a vivere. Impressione totale: condivido pienamente l'antipatia verso la scia di teenager adoranti che si lascia dietro e questo atteggiamento da divo menefreghista e spocchioso che non si sa se sincero o costruito. Il concerto è stato poco entusiasmente e a tratti noioso ma recuperato sul finale. Credo che con le parole sia davvero un genio e come lui pochi sanno giocarci.  Dente è passato a Radio Deejay e i suoi cd sono alla Feltrinelli. Credo che questo disco l'abbia comunque consacrato al mainstream o quantomeno fuori dall'indie. Io continuerò a interessarmi a ciò che fa forse non sarò quella che andrà a vedere tutti i suoi concerti (sopratutto pagando) ma continuerò ad ascoltare la sua musica che trovo intelligente, divertente e anche ricca di belle immagini.

giovedì 23 dicembre 2010

THE CLASH

Bella serata ieri al Lavabo di Vignola. Vanni Neri ha presentato i Clash assieme ai Controllo Totale. Bella location un centro autogestito colorato e pieno di persone disponibile e simpatiche. Mi siedo in faccia alla cassa (non quella economica ma quella sonora)....e dopo 5 min ho perso l'uso dell'orecchio... :D.
Comincia la carrellata musicale tra parole, immagini e live della band. E' un piacere ascoltare i commenti di Vanni ha il potere di catapultarti nella storia della band grazie agli album, il contesto storico, piccoli gossip, localizzazione insomma un vero e proprio viaggio.
Abbiamo visto registrazioni video della band in studio, video ufficiali e esibizioni dal vivo. Una band storica energica che ha toccato e fatto sue, tantissime sonorità a partire dal punk, al reagge, al dub, alla discomusic; si sono sempre saputi evolvere e per questo hanno cavalcato i tempi e gli spazi visto che hanno saputo portare la loro musica dal Regno Unito agli Stati Uniti. Ho scoperto inoltre essere molto attivi dal punto di vista politico, condividevano col punk le critiche alla monarchia britannica, ma rifiutavano le tendenze nichiliste di alcuni colleghi (!!), e hanno portato con la loro musica l'attenzione su guerre civili come in Spanish bomb. Purtorppo come ogni band di successo i fatti personali, gli screzi fra leader hanno portato all'inevitabile scioglimento.
Dal primo album targato 1977 "the Clash" abbiamo ascoltato "Police & Thieves" e "Garageland" e purtorppo non la mia preferita White Riot. Dal secondo album "Give 'em enough rope" realizzato col produttore Sandy Pearlman "English civil war" Dal album per gli USA "the Clash" del 1979 "Clash city rockers", "i fought the law". Dal mitico "London calling" che ha consacrato la band inglese, copertina che ritrae Paul Simonon che spacca il basso sul palco, omaggio a Elvis Priesley, realizzata da Pennie Smith, "London calling", "Spanish bomb", "Lost in the supermarket", "Clampdown", "Death or glory". Il triplo album "Sandinista" 1980 venduto pero' come doppio per scelta della band ci ha regalato brani come "the magnificient seven". Il doppio del 1982, album più venduto e ultimo prima dell'allontanamento di Mick Jones per il suo problema con l'eroina, da cui abbiamo sentito "Know your rights", "Rock in the Casbah" e "Straight to hell". Attendiamo con ansia le prossime presentazioni di gennaio.....Coming soon David Bowie

lunedì 20 dicembre 2010

Aimèe Argot

Stasera alla Tenda (MO). Vado sola. Aprono la serata i Linfa un gruppo di Modena. Mi sono piaciuti: un bel rock pulito ed energico, mancava un chitarrista, ma alla batteria una donna, dieci punti in più solo per questo.
Girava un cane tra la gente e la battuta è venuta da sola "non potete dire che non c'era un cane" :) Comunque bravi quantomeno consiglio un ascolto. http://www.myspace.com/linfaweb
Tutti ci aspettavamo che Aimèe, from Philadephia già cantante, chitarrista ed unico membro fisso in un oceano di turnisti, della band di Philadelphia Des Ark, salisse sul palco e invece la nostra attenzione viene catalizzata nel retro .. per chi non è stato alla Tenda c'è un piccolo spazio con un pianoforte a coda e delle foto esposte....ebbene lei era lì su una sedia con i ruotini in mezzo alle custodie delle sue chitarre. Ci invita a starle più vicini. Lei una ragazza minuta spalla scoperta che evidenzia un tatuaggio. Inizia a suonare: chitarra e voce. Molto delicata un vero unplugged in grande stile. Mi ricorda molto Bjork per alcuni aspetti, sicuramenti dettati dagli arpeggi vocali. Per un attimo mi fa dimenticare di essere sola. Il calore sprigionato dall'atmosfera creata dalla sua voce ti fa immergere in un piccolo sogno, quasi a pensare di non essere lì. Un paio di battute sulla mela che abita la custodia della sua chitarra e riprende subito a suonare. Non conosco molto di lei anche perchè era la prima volta che la sentivo ma sono contenta di essere andata e il suo nuovo Ep è già venuto a casa con me  "Don't Rock the Boat, Sink the Fucker".
Tutti all'ascolto di questa bella voce femminile del panorama Indie. http://www.myspace.com/desark

lunedì 6 dicembre 2010

Wicked gravity

Wicked gravity nasce da un’idea di Emidio Clementi , mente dei Massimo Volume, che assieme ad un collettivo di artisti ha reso omaggio a Jim Carroll eclettico musicista e scrittore la cui opera più famosa scritta dal 63 ala 66 contiene composizioni che narrano storie di strada della NY  protopunk che da Lou Reed andava fino ai Ramones.
Sul palco si sono esibiti volti noti come Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò che ha aperto la rassegna, romantico, gentile, delicato, Emidio Clementi che con la sua voce e proprietà di lettura ci ha fatto entrare nei racconti di Carroll, un simpaticissimo Alessandro Fiori dall’esibizione nettamente underground con un susseguirsi di parole e dialoghi a tre, Angela Baraldi dalla voce graffiante, una grinta e presenza scenica notevole sino a un elegante e sarcastico Manuel Agnelli che sgrida Clementi per una mancata comparsa in scena e che poi ci regala sempre stupende emozioni con la sua voce. Una bella serata con un pubblico giovane e attento che da domani andrà, se non lo possiede già in cerca di The Basketball Diaries.

NdR Ha prefazionato un giovane scrittore di cui ahimè non ho segnato il nome che ha quasi terminato una biografia su Jim Carroll che uscirà anche in America. La sua passione iniziata per caso è proseguita fino a che, dopo la morte di Carroll arrivata l’anno scorso, ha perfino incontrato persone del calibro di Lenny Kaye, chitarrista di Patty Smith, ed Eddy Vedder piacevolmente sorpresi della passione di un italiano per Carroll e desiderosi di raccontare le proprie storie condivise con l’artista.

NddR Alla facciazza di tutti quelli che dicono che Manuel Agnelli se la tira, si è presentato a Novi di Modena per una rassegna gratuita in cui ha suonato tre pezzi, quindi ?!?!?!?


Corrado Nuccini


 











Manuel Agnelli












Manuel Agnelli al piano


lunedì 29 novembre 2010

Bologna, New York, London

Luogo: La Tenda V.le Molza
Titolo: Bologna, Londra, New York a seguire Controllo Totale – Tribute band dei Clash
Relatore: Vanni Neri

Splendida serata venerdì alla Tenda. Ore 21.30. Schermo allestito al centro. Di gente non c’è né tanta subito ma arriveranno..ne sono sicura, in fondo Vanni (dj nel tempo passato di Antenna 1 Rock Station, autore di diversi libri di musica, dj attualmente di Krock Radiostation, nonché proprietario del Peecker Sound di Formigine)  è un istituzione in provincia.
Il pubblico è molto vario, di tutte le età, chi è venuto per passare una sera diversa, chi per prendere preziosi spunti, chi per ascoltare. Ok si inizia ….

  • USA - New York Dolls – Jet boy (1973 live OGWT)
  • UK - David Bowie – Queen bitch (BBC Old Grey WhistleTest - 1972)
  • USA - Patty Smith – Dancing Barefoot (1979 - Patti Smith Group at Rockpalast TVGermany)
  • UK - David Byrne – Psychokiller (tratto dal film Stop Making Sense del 1984 sui Talking Heads)
  • USA - Iggy Pop –  ( tratto da Kiss my blood live in Paris 1991)
  • UK - Sex Pistols – Anarchy in the UK (studio version)
  • USA – The Ramones – Hey oh, let’s go (Live at Rainbow, London  31/12/1977, High Quality)
  • UK - Siouxie & the banshees – Helter Skelter (live)
Mi sono aiutata un pò su internet non avevo nulla su cui scrivere per ricordarmi live, titolo, album etc.

Bologna direi saltata perchè Freak Antoni non era presente.

E’ comunque un vero piacere, nonché un privilegio ascoltare Vanni parlare, riesce a rendere chiari e semplici tutti i passaggi della storia del rock anche per chi non ne mastica come lui.

Grande, grande!!

....ed ora buona visione....tanto lo so che andrete a cercarli :)))

venerdì 26 novembre 2010

D A T A Z E R O

11.11.2010
PRIMA PRESENTAZIONE ALBUM
"PER ORA NOI LO CHIAMEREMO FELICITA"
ETICHETTA LA TEMPESTA
SECONDO LAVORO DI VASCO BRONDI
TEATRO COMUNALE DI FERRARA
SCENOGRAFIA SEMPLICE E PROVINCIALE RISPECCHIA LA COPERTINA DELL'ALBUM
AL FIANCO DI VASCO  NOMI ILLUSTRI ENRICO GABRIELLI (AFTERHOURS, CALIBRO35)  E RODRIGO D'ERASMO (AFTERHOURS)
LUI SEMPLICE, CONCISO NON ELARGISCE MOLTI COMMENTI E NON FA TRASPARIRE MOLTE EMOZIONI
I NUOVI TESTI SONO INTENSI BEN MUSICATI. SI PRENDE IN GIRO DA SOLO PERCHE' TANTO SA CHE LA CRITICA NON ASPETTA ALTRO CHE DIRE CHE QUESTO DISCO E' UGUALE AL PRECEDENTE.
IO CREDO COMEUNQUE CHE LA SUA FORZA SIANO I TESTI L'INTENSITA' DELLE EMOZIONI CHE TRASMETTONO E FORSE ANCHE QUALCHE ILLUSTRE CONOSCENZA (PRODOTTO DA GIORGIO CANALI, ALA PROTETTIVA DI EMIDIO CLEMENTE E POSSIBILITA' DI SUONARE CON MUSICISTI MOLTO VALIDI).
IN OGNI  CASO HO UN BEL RICORDO DI QUESTO CONCERTO COME DEL TIPO CHE VOLEVA BALLARE SOTTO PALCO E HA INTERROTTO IL CONCERTO COLLOQUIANDO CON BRONDI CHE HA DETTO "...ABBIAMO SCONSACRATO ANCHE QUESTO LUOGO...http://www.myspace.com/calibro35;  http://www.leluci.net/http://www.myspace.com/rodrigoderasmo"

Woodstock 5 stelle

25.09.2010
L’arrivo a Cesena. Cornice una bella di giornata di sole. Io e Giada arriviamo insieme a una famiglia con due bambini ad attenderci al parcheggio il bus che ci porta al sito del concerto. Tutto rigorosamente gratuito. Servizio impeccabile e ragionato per evitare che un’orda di macchine girino a vuoto per cercare parcheggio.
Ragazzi, anziani, punkabbestia, hippy il popolo si riunisce per assistere a questo evento. Il bus ci scarica nei pressi dell’ippodromo. Scendiamo. Il sito è verdissimo, e lo sciame di persone si incammina verso il parco. Alcuni già hanno la maglietta, chi la bandiera dell’Italia, chi l’attrezzatura da campeggio. Lungo il cammino la prima cosa che salta all’occhio un’autobotte con acqua potabile e rubinetti per bere e riempire le bottiglie. Una baracchina vende viveri rigorosamente in contenitori bio-degradibili.
Il colpo d’occhio arrivati all’evento è splendido. Il palco centrale, due collinette davanti, un bel prato verde. All’ingresso un’area attrezzata per far giocare i bambini, alcuni stand: uno per arruolarsi come volontari e prestare servizio per la giornata, c’è la fila davanti. Lo stand del Mei promuove i gruppi che faranno parte dell’evento, un altro per i  gadget e uno per le offerte libere, i punti ristoro.
La gente si sistema. Coperte da stendere sul prato, tende per proteggersi dal sole, molta gente a piedi nudi per godere dell’erbetta invitante. Colori sgargianti negli abiti delle persone. Un telo grandissimo con il logo del Movimento a 5 stelle sorvola le persone che lo fanno muovere da una parte all’altra del prato. Già suonano. La polizia ai lati tranquilla osserva lo svolgersi della manifestazione. Un gruppo di persone fa foto, parla ma chi c’è dentro? E’ lui Beppe in mezzo ai suoi “cittadini” che parla, scherza, gioca.
Ed eccoci sedute a sgranocchiare un panino e osservare queste persone, che unite in un ideale, siedono tranquille confrontandosi sulla musica, sulle cose da fare, sugli argomenti importanti. Bello vedere il rispetto dell’ambiente i fumatori spengono le sigarette negli appositi vasi, i rifiuti vengono raccolti in maniera settoriale e gettati secondo la loro natura.
Ecco l’intervento del regista di “E’ stato morto un ragazzo e a seguire la madre e il padre di Federico Aldrovandi. Commovente, partecipato questo momento di vergogna per come sono andate le cose, ma anche soddisfazione nel vedere e sapere come la gente comune lotta per ciò che è giusto, indignazione nel seguire la testimonianza della donna che ha visto quello che è successo.
Sul palco si alternano i vari gruppi: carichissimi il duo Bud Spencer Blues Explosion, l’originale Dente, nota di merito per i Blastema, Paolo Benvegnù, Mamasita, ognuno con il suo stile, ognuno con le proprie cose da dire. Intervallati da un Grillo carico, soddisfatto, voglioso di cambiamento, dice “Guardatevi siete splendidi…ho visto genitori con bambini in spalla….stamattina ho fatto un giro per le tende e  ho anche portato una moka di caffè……siamo diversi dalla Woodstock del ’68 ma siamo qui per fare la rivoluzione”.  
Presente anche il ministro islandese che ha vinto la battaglia del debito dovuto a due banche, il professore universitario che parlava dell’acqua. Tutto è importante, tutto è informazione, ognuno di questi interventi porterà ogni singolo cittadino a domandarsi cose, a fare cose in fondo il must è “si può fare”. 
Peccato non aver potuto rimanere fino a sera inoltrata ma comunque contenta e orgogliosa di aver partecipato a una rivoluzione che ci porterà in un nuovo futuro fatto di democrazia ma quella vera fatta dalla volontà dei cittadini. Grazie Beppe!!

http://www.amodente.it/;
http://www.blastema.it/;
http://www.myspace.com/benvegnupaolo;
www.myspace.com/budspencerbluesexplosion;
http://www.beppegrillo.it/iniziative/woodstock5stelle/;
http://www.latempesta.org/;

una coppia "d'altri tempi"

legalize-it

Afterhours

15 luglio ’10
Sonica Festival
Sant’Agata Bolognese
In questa afosa serata d’estate decido di affrontare da sola gli Afterhours. Ore 20,30 parto-. In mezz’ora sono arrivata. Il festival è al parco mezzaluna che non è per nulla segnalato, ma in un paio di tentativi eccomi arrivata. Vialetto e parco. Entro. Location verde e di campagna. Il palco al centro sormontato da una piccola collinetta dove qualcuno ha adagiato delle stuoie da spiaggia per il bivacco e qualche candela alla citronella. Il popolo dei concerti si fa avanti. Decido di prendermi una birretta e una piada. La fila è interminabile ma così raccolgo qlc aspettativa degli amanti degli Afterhours. Dopo una  mezz’oretta ottenuto le vivande mi siede a qualche metro dal palco. Wow è la terza volta che vedo gli Afterhours: la prima a Milano Palasharp ma dalle tribune, poi a Reggio al Teatro Valli con la performance teatrale e oggi in quello che dovrebbe essere la loro natura. Il palco è scuro con delle colonne luminose blu e delle piattaforme colme di luci bianche. L’atmosfera è tranquilla, chi fuma una sigaretta, chi chiacchiera dei concerti visti, chi prepara la macchina fotografica, chi beve. Ore 22.15 si spengono le luci del palco ed eccoli:
Rodrigo d’Erasmo in nero con tunica da samurai, il violino e l’inconfondibile archetto
Roberto dell’Era spettinato in tunica nera borchiata
Xabier Iriondo originale come sempre
Manuel Agnelli con una manica di pelle
La folla esplode con Punto G….Germi …. Posso avere il tuo deserto….Male di miele….L’estate….Strategie…Oceano di gomma….Ballata per la mia piccola iena
Un ringraziamento per “la vincita di un festival” grazie al suo pubblico…e parte Il paese è reale, finalmente sentiamo la voce di Manuel
Piccola pausa … e dopo un po’ d’incitazione….eccoli con un omaggio e poi il reading di Manuel
Ancora un grazie da parte di Manuel
Altra pausa….Il sangue di Giuda.. speciale
I ragazzi sono cremati…nel vero senso del termine….
Un po’ di rammarico per non aver sentito pezzi come..Oppio, Quello che non c’è, Pelle e tante altre….ma si sa il repertorio è ampio….e forse avevno voglia di riaffermare gli Afterhours degli origini….Ripeto è la terza volta che li vedo…ma la mia passione per loro è un crescendo….
Vado a casa sudata, contenta e con tanti regali che mi sono fatta al merchandising per ascoltarli ancora mentre prendo la strada di casa.
Grazie ragazzi

La notte della Tempesta

10.07.2010
La tempesta sotto le stelle

La quiete ......dopo la Tempesta...Tempesta di musica, di sogni, di realizzazioni, di un sacco di gente che vuole distinguersi...fare la differenza....viaggiare sopra...sentirsi protagonista di un mondo che non fa che apparire irraggiungibile ai comuni mortali e che invece con la forza della gente, della "meglio gioventù" emerge si distacca e raggiunge un posto di prestigio nel cuore di chi sente davvero la musica...a prescindere dagli standard commerciali che ci impongono.
Autocelebrazione di un collettivo di artisti che si stanno distingeundo nel panorama musicale italiano fatto di derivati di XFactor e Amici.
Dalle 13.00 al 24.00 una maratona di musica su due palchi alterni a ridosso del castello. siamo in tanti, a parere mio nessuno si aspettava una tale risposta. Organizzazione buona. Caldo invitante.
Una nota di merito per:
- 3 allegri ragazzi morti che ho cominciato ad ascoltare solo dall'ultimo album, diversissimo dal loro stile
- Zen Circus carichi e irriverenti col nuovo Andate tutti affanculo
- Sick Tamburo: mascherati emergono dalle ceneri dei Prozac +
- Moltheni: malinconicoe e intenso
- Le luci della centrale: basonato Vasco Brondi accompagnato da illustri musicisti con i suoi testi intensi e melodie monoto
- Il teatro degli Orrori: grandi grandi grandi non ci sono parole!
e in più mi porto a casa un bel cd e i fumetti di Toffolo. Grande giornata!
 http://www.latempesta.org/

I più visualizzati