Ricordo ancora quel cortile
nelle sere assolate di luglio
E la tavola imbandita
Sempre pronta per la festa
al cancello una foresta d’oro puro
Tagliava l’orizzonte
La vigna tutt’attorno
Riparava dal superfluo
nonna proteggeva
Il suo regno dai cattivi
Come fosse un cavaliere
Nulla più volevo ancora
Se non stare lì a guardare
Il mondo cambiava veste
Io crescevo sempre uguale
Mi guardo indietro e sorrido
Quanta semplicità
Ma cosa è giusto ora lo so
Solo essere felici
Tante strade sono cambiate
Vecchi rancori e nuovo amori
Ciò che manca è solo amore
Questo nonna l’ha insegnato
con la cura dei gesti sinceri
Il passato è scolpito
Il futuro è da scrivere
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