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venerdì 25 agosto 2023

Alda Merini

E poi la vita ci insegna che bisogna sempre volare in alto. 

Più in alto dell'invidia, 

del dolore, 

della cattiveria. 

Più in alto delle lacrime, 

dei giudizi. 

Bisogna sempre volare in alto, 

dove certe parole non possono offenderci, 

dove certi gesti non possono ferirci.

- Alda Merini


lunedì 1 giugno 2020

Semplicemente Alda



Mi piace la gente che

sa ascoltare il vento sulla propria pelle,

sentire gli odori delle cose,

catturarne l'anima.

Quelli che hanno la carne a

contatto con la carne del mondo.

Perché lì c'è verità,

lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità,

lì c'è ancora amore

venerdì 30 novembre 2018

Alda Merini - La carne degli angeli

Noi ci sposiamo ogni notte
quanti sono i ritorni  del sole.

Io non voglio darti un figlio
voglio darti la mia castità
e ogni notte divento vergine.

Voglio darti il mio principio
e ogni notte ti do le mie vene migliori.

lunedì 24 luglio 2017

La clinica dell'abbandono - Alda Merini

Io ero fatta di prati verdi
di lucciole della notte.
Ma qualche adulto bambino
ha preso in mano il grillo
la lucciola e la cicala
che erano in me.
Alcuni falsi poeti
chiudono i grandi nel pugno
della curiosità
e non sanno che anche nel grillo
vive presente un'anima.

Alda Merini - da La clinica dell'abbandono

domenica 13 novembre 2016

il pericolo dell'immaginazione

La gente quando non capisce, inventa.
E questo è molto pericoloso.

Alda Merini - Nuove Magie - Aforismi inediti 2007-2009


lunedì 30 aprile 2012

Beato te - Alda Merini

Beato te, amore,
che raccogli labbra di donna
quasi fossero fiori
da buttare a sera
con le prime ombre
con i primi pensieri annoiati.
Beato te,
che raccogli notti di donna
in un barattolo
e lo butti in testa agli angeli
per guadagnarti
il veleno dell'addio.

Grazia - Alda Merini

Una passione d'amore
è pure una grande pena,
io chiedo la grazia
che almeno si dissolva
la tua menzogna.

mercoledì 21 marzo 2012

Giornata mondiale della poesia

Oggi oltre a essere la giornata mondiale della poesia sarebbe il compleanno di Alda la mia poetessa preferita quindi voglio festeggiare con una delle sue poesie più belle e sentite:

I poeti lavorano la notte 


I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

Onore ai poeti: in essi trova ancora casa l'emozione.

giovedì 29 dicembre 2011

Alda Merini - Io dormo sola

Tu mi vedi che io dormo sola
e sai bene che sono proprio io.
Un pò forte
un pò irriguardosa,
sono lo spillone
che ogni tanto ti punge
le calcagna.
Tu mi prendi per una vigna
di uva mature,
ma non sono dolce,
tu mi credi una maestra d'amore
e intanto non mi dai neanche
un bacio.

mercoledì 14 dicembre 2011

Alda Merini - O poeta da " Io dormo sola" Ed.Acquaviva

O poeta che vegli sul tuo amore
come un cane senza pane,
tu derubi le utopie nere
che lodi poi
come magnifiche donne,
tu padrone della guerra oscura
della forchetta
con la tovaglia senza sogni
di futura pace duratura.
Risplendi almeno
come eterno innamorato!

lunedì 12 dicembre 2011

Alda Merini - In trappola da "Io dormo sola" Ed.Acquaviva

O voi che cadete nelle trappole
di cento stanze spente,
e chiamate Apollo
che vi porti una candela.
O voi che volate sempre
e che sempre piangete,
i letti ghiacciati
sono le vostre più care torture
e meravigliati
guardate la Poesia
fuggire via da voi.

domenica 11 dicembre 2011

Alda Merini - Si compiace lui da "Io dormo sola" Ed.Acquaviva"




Si compiace lui
di vergare poesie
col sangue e la pena
delle sue asservite.
Lui sorride di piacere
ed è un vile
perchè tutte le donne
lo disprezzano
per il nulla dei suoi sentimenti.

lunedì 7 novembre 2011

Alda Merini, l'amore, la poesia, la musica, la politica

Alda Merini - da "Ballate non pagate" #2

Quando gli innamorati si parlano
attraverso gli alberi
e attraverso mille strade infelici,
quando abbracciano l'edera
come se fosse un canto,
quando trovano la grazia
nelle pieghe scomposte
e dagli alti rigogli,
quando gli amanti gemono
sono signori della terra
e sono vicini a Dio
come i Santi più ebbri.

Quando gli innamorati parlano di morire
parlano di vita in eterno
in un colloquio di fine esperanto
moto soltanto a Lui.
Il loro linguaggio è dissacratore,
ma chiama la grazia infinita
di un grande perdono.

Alda Merini - da "Ballate non pagate" #1

Apro la sigaretta
come fosse una foglia di tabacco
e aspiro avidamente
l'assenza della tua vita.
E' così bello sentirti fuori,
desideroso di vedermi
e non mai ascoltato.
Sono crudele, lo so,
ma il gergo dei poeti è questo:
un lungo silenzio acceso
dopo un lunghissimo bacio.

domenica 6 marzo 2011

Alda Merini - La volpe e il sipario

Un prato senza vita è la notte,
un prato che non dà sofferenza, soffuso di canti e stelle e di intimi abbandoni.
La notte è quel piacere distante che fa vibrare il sonno pacifico delle alghe,
che addormenta il nostro impulso vitale di morte.
La notte è la sofferenza estrema
se tu non sei qui a mettere i semi
dell'eterna adolecenza
nel mio incantesimo,
nel mio corpo disfatto.
Sono assetata del primo sangue
della rima sofferta,
verginità di lettere e d'amore
e di mostruosi impatti col demonio
perchè sono viva con gli angeli
e con gli angeli ho voglia
di ritrovare la terra, di toccarla,
di sentirla mia ed evangelica.
Sono la carne stessa che chiede la sua disfatta
dopo un cominciamento di amore,
dopo una sofferenza estrema,
dopo il canto dell'angelo;
la carne che trova il suo principio,
lo esalta fin dentro il livore dell'inverno
perchè il tuo amore è l'inverno estremo della paura
ma anche il tempo della domanda infinita
del salto, del rancore aperto.
Mi sento, amore, inseguita da tutti
come se queste persone, queste bocche
volessero mangiare la mia carne
che soffre spasimi di amore e di attesa.
Tutto ciò che è entrato a far parte della mia faccia,
tutto ciò che è salito sul mio lungo aspetto di donna
così circolare, così demoniaco, così bianco
ripete nel tuo volto il vagito
di questa scrittura
ora inferma e ora piena di salute,
di quella salute che, paga di se stessa e felice,
vuole finalmente morire nel tuo ricordo.

sabato 5 marzo 2011

Alda Merini

Potresti anche telefonarmi
e dirmi in un soffio di vita
che hai bisogno del mio racconto:
favole di una bimba che legge i sospiri,
favole di una donna che vuole amare,
una donna che cerca un prete
per avere l'estrema unzione.

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