mercoledì 26 ottobre 2011

Millennium bug

Oggi sono rimasta colpita da un affermazione fatta da un collega mentre si parlava di pratiche burocratiche, clienti grandi che pagano a fatica, figure professionali come i riunionisti, i delegatori etc Ha esordito dicendo: "ma sapete che a fare i mungitori nelle stalle di bestiame si prendono 2500Euro al mese e ne cercano tanti?" Caspita ma allora il problema sì c'è ma ce ne sono altri nascosti.
La mia generazione è stata fortunata e sfortunata al tempo stesso: in passato c'erano unicamente i licei che mandavano direttamente nelle braccia delle università; ho fatto una scuola tecnica e da lì proseguiva solo chi aveva davvero voglia di studiare. c'era ingegneria, la laurea per eccellenza.
Chi è andato si è anche fermato in fretta.
Ho ricevuto un'educazione molto tecnica che ha lasciato poco spazio alla filosofia, alla letteratura e alle lingue ma nel contempo mi ha dato un'infarinata generale su ciò che probabilmente avrei fatto dopo e poter accedere in fretta al mercato del lavoro. Tra l'altro il tessuto industriale della mia zona richiedeva tecnici, li ha sempre cercati, e così dopo i 2 mesi estivi ero già al lavoro e ora sono 14 anni che lo faccio. Diciamo che ho privilegiato il lavoro da scrivania che però lascia spazio anche al cantiere.
Ora vedo intorno a me ragazzi che frequentano le più disparate università il che sia chiaro, è giusto che uno studi ciò per cui si sente portato e che ha voglia di imparare ma è anche vero che ci vuole un filo conduttore con la vita. Una volta si diceva a casa mia dai nonni "stodìa stodìa c'lè mej" quasi lo studiare ed ottenere una posizione da giacca e cravatta fosse equivalente a gonfiare il portafoglio. Bè credo proprio non sia così adesso siamo pieni di gente in giacca e cravatta, o in tailleur per la parità, che fanno le cose più varie, nuove figure professionali dotate di non so bene quale qualità. Bene l'altra sera mi è capitato di vedere
Che tempo che fa su Rai tre dove Dario Fo faceva un monologo sull'evoluzione ed esprimeva concetti sacrosanti sino ad arrivare a dire che in questo momento di crisi dove tutto può saltare da un momento all'altro e i governanti non stanno concludendo molto per salvarci potremmo svegliarci una mattina e i nostri soldi non valgono più nulla, non c'è benzina da mettere nell'auto, l'interruttore non accende più la luce, i cellulari sono muti, il riscaldamento è spento: oddio l'apocalisse!!! Esatto e sapete chi non si accorgerà di questo cambiamento?
L'uomo primitivo che al nostro tempo sono gli aborigeni australiani, le tribù dell'interno dell'Africa, le persone che vivono sulle Ande la gente che insomma non ha perso di vista il vero senso della vita e dell'essere umano, che ha continuato a sopravvivere rispettando la natura e traendo da essa i benefici necessari. Allora mi dico il mungere le mucche al mattino alle cinque è davvero così disdicevole e grezzo per sopravvivere?
Sento lamenti di persone che non hanno un lavoro a cui risulta difficile tirare avanti e pagare le rate di beni comprati in precedenza di cui non avevano per nulla necessità, io dico c'è stato un tempo in cui le cose andavano bene fino a che il profitto non ha preso il sopravvento su tutto: il profitto come unico scopo. Ora questo tempo sembra essere finito e questo metodo collassato io dico che siamo noi a dover fare la differenza. Cerchiamo il nostro legame con la terra e riprendiamo le redini, distinguiamo ciò che è necessario da ciò che è superfluo....perché questi dannati aggeggi che ora occupano buona parte del tempo, forse anche per distrarci, potrebbero non accendersi più e quindi cosa sarà la fine?

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