Lo stesso campo che vedevo da bambina
lo stesso profumo di erba tagliata
gli stessi alberi.
L’imponente quercia gonfia di verdi foglie
poi ingiallite
poi cadute
poi di nuovo verdi
il ciclo delle stagioni
come il ciclo della vita.
Non sono più gli stessi occhi che guardano
il mondo mi ha attraversata:
nelle vene nel cuore e nella mente
immagini, ricordi, sofferenze, sensazioni
densità di pensieri che si sovrappongono.
Non è più lo sguardo di una bambina
che scruta il mondo con l’innocenza e la spensieratezza
di chi ancora non l’ha conosciuto.
Ora è lo sguardo di un adulto
che vede riflesso nella natura il ciclo della vita
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