venerdì 11 novembre 2011

Oscar Wilde

Non è saggio trovare dei simboli in tutto ciò che l'uomo vede. Il simbolo fa la vita piena di terrori.

11.11.11

giovedì 10 novembre 2011

Oscar Wilde

Non bisogna mai cercare di capire una donna. Le donne sono delle immagini; gli uomini sono problemi. Se vuoi sapere cosa una donna veramente intenda (il che comunque è sempre pericoloso) guardala non ascoltarla.

mercoledì 9 novembre 2011

Cade Berlusconi ma in realtà...

Ll'uomo politico Berlusconi sembra si faccia da parte ma i danni sono oramai fatti e sradicare un'abitudine è la cosa più complessa. L'uomo imprenditore ha cominciato molto prima a fare danni attraverso la sua amata televisione. Ha fatto vero e proprio marketing creando con le sue mani i suoi elettori.  Nel periodo storico migliore, la cosidetta epoca del benessere e del consumo, ha reso l'uomo assolutamente passivo, rinuciatario, sottomesso, inibito: l'importante era solo avere nuovi oggetti tecnologici, il divano, la tv sintonizzata sulla partita e tutto sembrava scorrere. Ha esportato il  modello dell'uomo potente che sttraverso il malaffare e le furbate arriva ai vertici: clientelismo, soldi, potere, le donne, speculazione, falsità questi i suoi valori..Ha indotto, con i suoi programmi, ad accentrare l'attenzione sul pettegolezzo, la vogarità, la stupidtà, il non pensiero.
Ora sta solo al popolo fare la differenza: smetterla di avere tutto comodo e facile, proprio perchè non porta lotano, di interessarci al nostro paese e alle sue leggi e cambiarle quando non ci vanno bene, tutlare l'interesse collettivo e la nostra terra perchè ognuno il suo orticello non giova ne a noi ne al pianeta. Siamo tutti parte di questo mondo ricordiamolo. Cade Berlusconi e non succede niente (a parte avere molte meno cose da dire sui social network)...siamo noi a fare la differenza, ridiveniamo ESSERI PENSANTI!!!!!

Cesare Pavese - “La Terra e la Morte” - 1950


Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese - La terra e la morte - 1945


Tu sei come una terra
che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.
C'è un vento che ti giunge.
Cose secche e rimorte
t'ingombrano e vanno nel vento
Membra e parole antiche.
Tu tremi nell'estate

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