Mi chiedevi “cosa ti fa star bene?”
Ti rispondo ora:
scegli una giorno nel mese di giugno
verso sera
quando il sole ha perso un po’ di calore
scegli un campo di grano biondo
raggiunto da un sentiero sterrato.
Fermati e godi della bellezza di quei colori
le tonalità che dal giallo migrano verso il rosso
prosegui verso il centro del campo e sdraiati sulla nuda terra
occhi al cielo
e dimmi se questo momento
non posso chiamarlo felicità.
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domenica 22 gennaio 2012
venerdì 20 gennaio 2012
Il sorriso
solo una piccola una smorfia
stampata sul viso
fa da cornice agli occhi
ma la sua forza è immensa.
Un sorriso mette di buon umore
crea complicità
solleva lo spirito
rende più belli.
Un sorriso significa bellezza
ma non fisica
bellezza di un atteggiamento positivo verso la vita
ed è proprio così che voglio affrontarla
con ironia
solo una piccola una smorfia
stampata sul viso
fa da cornice agli occhi
ma la sua forza è immensa.
Un sorriso mette di buon umore
crea complicità
solleva lo spirito
rende più belli.
Un sorriso significa bellezza
ma non fisica
bellezza di un atteggiamento positivo verso la vita
ed è proprio così che voglio affrontarla
con ironia
giovedì 19 gennaio 2012
Ettore Giuradei - Porterò con me da "Panciastorie" 2005 - Mizar Records
Porterò con me
l’imbarazzo del primo bacio
e i tuoi occhi nel lago
le tue smorfie piccanti
strofinandoci il naso
la speranza spezzata
di toglierti le calze
di vederti dormire
coi pugni sulle guance
porterò con me
un maglione mai lavato,
le tue cadute nel buio
la sconfitta,
l’ingenuità d’innamorarmi
la tua testa sulla spalla
e i tuoi occhi bagnati
il profumo del legno
e delle lenzuola
porterò con me
l’intimità delle nostre carezze
e sorrisi puerili
la tua silenziosa sorpresa
sotto l’ultima luna
il vento freddo pungente
e l’abbraccio più caldo
e quel fare l’amore
per fermare il tempo
l’imbarazzo del primo bacio
e i tuoi occhi nel lago
le tue smorfie piccanti
strofinandoci il naso
la speranza spezzata
di toglierti le calze
di vederti dormire
coi pugni sulle guance
porterò con me
un maglione mai lavato,
le tue cadute nel buio
la sconfitta,
l’ingenuità d’innamorarmi
la tua testa sulla spalla
e i tuoi occhi bagnati
il profumo del legno
e delle lenzuola
porterò con me
l’intimità delle nostre carezze
e sorrisi puerili
la tua silenziosa sorpresa
sotto l’ultima luna
il vento freddo pungente
e l’abbraccio più caldo
e quel fare l’amore
per fermare il tempo
mercoledì 18 gennaio 2012
Oggi ricordo cosa è successo:
una donna in astinenza da metadone
attendeva l'ascensore sorretta da due infermieri
non sapeva dove e cosa le accadeva.
Cosa ho pensato in quel momento?
Come è assurda la vita
chi vuole vivere manca troppo presto
chi non vuole vivere è costretto a restare.
volontà divina
coincidenze
fatalità
o conseguenza?
L'uomo è ricercatore per natura
vuole spingersi oltre il limite
vuole sapere
vuole provare
vuole testare
poi si ritrova solo
schiavo dei suoi vizi e delle sue debolezze.
una donna in astinenza da metadone
attendeva l'ascensore sorretta da due infermieri
non sapeva dove e cosa le accadeva.
Cosa ho pensato in quel momento?
Come è assurda la vita
chi vuole vivere manca troppo presto
chi non vuole vivere è costretto a restare.
volontà divina
coincidenze
fatalità
o conseguenza?
L'uomo è ricercatore per natura
vuole spingersi oltre il limite
vuole sapere
vuole provare
vuole testare
poi si ritrova solo
schiavo dei suoi vizi e delle sue debolezze.
martedì 17 gennaio 2012
XXIII - Il piccolo principe - Antoine de Saint-Exupèry
<< Buongiorno>> disse il piccolo principe.
<<Buongiorno>> disse il mercante.
Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere.
<<Perché vendete questa roba?>>
<<E' una grossa economia di tempo>> disse il mercante <<Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmia cinquantatré minuti alla settimana>>
<<E che se ne fa di questi cinquantatré minuti?>>
<<Se ne fa quel che si vuole..>>
<<Io>> disse il piccolo principe <<se avessi cinquantatré minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana...>>
<<Buongiorno>> disse il mercante.
Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere.
<<Perché vendete questa roba?>>
<<E' una grossa economia di tempo>> disse il mercante <<Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmia cinquantatré minuti alla settimana>>
<<E che se ne fa di questi cinquantatré minuti?>>
<<Se ne fa quel che si vuole..>>
<<Io>> disse il piccolo principe <<se avessi cinquantatré minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana...>>
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