Amai trite parole che non uno
osava. M'incantò la rima fiore
amore
la più antica e difficile del mondo.
Amai la verità che giace al fondo,
quasi un sogno obliato, che il dolore
riscopre amica. Con paura il cuore
le si accosta, che più non l'abbandona.
Amo te che mi ascolti e la mia buona
carta lasciata al fine del mio gioco.
Pagine
- Le strade del cuore 2023
- Non far rumore 2020
- Poesie svelate 2017
- Ritratti di donne 2018
- Prima di te 2017
- Vivere Milano 2016
- L'inquietudine della stabilità 2016
- E' l'amore che divora 2012
- Nuove poesie
- Premi
- Poesia italiana
- Citazioni
- Recensioni
- Cinema
- Parole importanti
- Riflessioni
- Contatti
- Elymania Project
giovedì 26 gennaio 2012
Giovanni Pascoli - Il lampo da Myricae - Tristezze
E cielo e terra si mostrò qual era:
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una cosa apparì poi sparì d'un tratto;
come un occhio che , largo, esterrefatto,
s'aprì e si chiuse, nella notte nera.
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una cosa apparì poi sparì d'un tratto;
come un occhio che , largo, esterrefatto,
s'aprì e si chiuse, nella notte nera.
Giuseppe Ungaretti da L'allegria - Naufragi
E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare.
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare.
mercoledì 25 gennaio 2012
Elemosina
Iscriviti a:
Post (Atom)
I più visualizzati
-
La rondine vi porta fili d'erba, non vuole che la vita passi. Ma tra gli argini, a notte, l'acqua morta logora i sassi. Sotto le...
-
Bella, era così bella che lo vedevi in faccia alla gente per strada, s'era sciacquata gli occhi: lei era appena passata e durava un...