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domenica 23 gennaio 2011
XTC - Are You Receiving Me?
Quarto singolo della band britannica pubblicato nel 1978.
"Se ami i Beatles non puoi non amare gli XTC, ma puoi amare gli XTC senza amare i Beatles"
www.ondarock.it/popmuzik/xtc.htm
giovedì 20 gennaio 2011
Ho perso le parole
..cantava Ligabue in una splendida canzone, colonna sonora di un suo film, Radiofreccia. Fantastico film sulla Correggio degli anni 70, sulla crisi di valori. famiglie sgretolate, vite sulla linea di confine quante volte l'ho visto non mi stancherò mai. E poi quella scena il famoso monologo di Freccia quanti mondi racchiusi in quelle parole, sempre attuali, sempre nella testa di tutti prima o poi:
Prima o poi tutti abbiamo affrontato questi pensieri, a parte l'Inter s'intende, almeno tutti quelli che hanno i piedi ben piantati su questa terra. Puoi sognare, evadere, nasconderti finchè vuoi ma il mondo è qui è ora e abbiamo una sola possibilità, non torna.
http://www.youtube.com/watch?v=n4x4o6AuxU4
Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards.
Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese.
Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese.
Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi.
Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa.
Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in
qualche dio.
qualche dio.
Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose.
Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono.
Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx.
Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
Prima o poi tutti abbiamo affrontato questi pensieri, a parte l'Inter s'intende, almeno tutti quelli che hanno i piedi ben piantati su questa terra. Puoi sognare, evadere, nasconderti finchè vuoi ma il mondo è qui è ora e abbiamo una sola possibilità, non torna.
http://www.youtube.com/watch?v=n4x4o6AuxU4
martedì 18 gennaio 2011
giovedì 13 gennaio 2011
Ricordi
L'estate,
tempo di vacanze,
eravamo a scuola ed era il tempo migliore,
nessun pensiero, libertà assoluta,
l'unico problema era organizzare il sabato sera.
Si decide, si va al Number One,
per lo stivale di birra.
Si sale sui motorini,
in due caricati e senza casco ovviamente e all'epoca non si poteva,
ma era il gusto della trasgressione, del proibito.
Quando si usciva dalla città si sentiva la differenza,
spazi aperti da un lato e dall'altro della strada,
l'aria umida e fredda ti accarezzava,
vigneti immersi nella notte,
illuminati da una splendida luna piena,
noi che cantavamo a squarcia gola Sweet Child o'Mine,
Guns n'Roses erano i tempi del grunge quelli.
Si faceva a gara
chi con la Vespa, chi con il Motron, chi con il Bravo
le posizioni erano le più scomode,
ma si andava,
incontro alla vita,
incontro all'avventura,
alla nostra serata,
invincibili aggredendo la vita.
tempo di vacanze,
eravamo a scuola ed era il tempo migliore,
nessun pensiero, libertà assoluta,
l'unico problema era organizzare il sabato sera.
Si decide, si va al Number One,
per lo stivale di birra.
Si sale sui motorini,
in due caricati e senza casco ovviamente e all'epoca non si poteva,
ma era il gusto della trasgressione, del proibito.
Quando si usciva dalla città si sentiva la differenza,
spazi aperti da un lato e dall'altro della strada,
l'aria umida e fredda ti accarezzava,
vigneti immersi nella notte,
illuminati da una splendida luna piena,
noi che cantavamo a squarcia gola Sweet Child o'Mine,
Guns n'Roses erano i tempi del grunge quelli.
Si faceva a gara
chi con la Vespa, chi con il Motron, chi con il Bravo
le posizioni erano le più scomode,
ma si andava,
incontro alla vita,
incontro all'avventura,
alla nostra serata,
invincibili aggredendo la vita.
David Bowie - Thursdays child
Pubblico questo video in onore alla serata di ieri sera in cui è stato reso omaggio a questo grandissimo uomo che ha saputo cavalcare i tempi, le mode, gli schemi ha saputo rinnovarsi come pochi e ha lasciato una nome e una traccia di sè e del suo lavoro che sarà un'eredità per le generazioni che verranno, sempre e comunque. Questo video ieri sera mi ha fatto venire i brividi, è stupendo ma anche molto amaro perchè fa trasparire l'arrendersi alla vecchiaia, ai tempi che passano sapere che i tempi da giovane sono passati, ma anche la consapevolezza della maturità e di un nuovo io, non per questo peggiore.
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