mercoledì 15 febbraio 2012

Stasera nonna dal suo letto mi ha detto una cosa che rimarrà stampata nella mia mente: discorrevamo dei matrimoni e dei divorzi, dei tradimenti, dell'amore al nostro tempo. Della difficoltà dei giovani di aver pazienza nei rapporti "io e tuo nonno siamo stati insieme 55anni, cosa credi abbiamo discusso, più che altro per i figli, abbiamo fatto tanti sacrifici per gli altri e cosa ci siamo goduti alla fine? quando era tutto fatto tuo nonno si è ammalato e mi ha lasciato sola però sai cosa io non rimpiango nemmeno un minuto di quel che è stato". Sembra una banalità ma in quelle parole c'è tutto, c'è una vita intera felice di essere stata vissuta così comè. Ti voglio bene nonna!

Lettera - Erri de Luca "solo andata - righe che vanno troppo spesso a capo"

Se fossi qui ti scriverei lo stesso,
imbucherei la lettera nel collo di una bottiglia vuota
e la dovresti rompere, per leggere,
col rischio di tagliarti.
Le parole tra noi, soltanto se affilate.

Fiori - Erri de Luca "solo andata - righe che vanno troppo spesso a capo"


Sul campo è sparsa la fiorita del mandorlo,
s’attacca sotto i sandali,
in cucina la donna va dicendo: “il solo sei
che porta in casa i fiori sotto i piedi”.
“E tu la sola che li accoglie col manico di scopa
anziché con il vaso di cristallo”.

Miele 2003 - Erri de Luca "solo andata - righe che vanno troppo spesso a capo"

Sul ghiacciaio della parete nord di Marmolada
nei vuoti appena aperti dallo squaglio
un’ape succhia fiori di sassifraga,
esisterà sostanza più rara del suo miele?

Patrizia Valduga da "Cento quartine"


So solo quello che mi basta a stento
per non sprecare i battiti del cuore,
perché sapere, sappilo, è un tormento:
è sempre chi più sa che ha più dolore.

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