#lavoro

Cosa è il lavoro? Il lunedì quante volte si è detto "che palle, non ne posso più" "non ne ho voglia" eppure c'è tanta gente che vorrebbe solo averlo un lavoro. Quando si dice che questo riesce a dare dignità all'uomo è la pura verità: consente di guadagnarsi il diritto di fare, progettare un futuro, vivere esperienze. Tutti vorremmo il lavoro della vita, per cui nutriamo passione, ma è anche vero che il lavoro è necessario per cui occorre anche farselo andar bene e migliorare sempre la propria condizione fino a renderla la migliore per noi. Il lavoro è anche ciò che ci permette di confrontarci con il mondo e con gli altri, capire o meglio cercare di capire la società e farci stare con i piedi per terra. Penso a tutti quelli che non lo trovano e a quelli che non possono averlo. Penso anche a tutte le forme di schiavismo legalizzato o meno che fanno di questa parte del mondo una società non piu civilizzata, che sfrutta il bisogno delle persone per trarne il massimo profitto. Bisognerebbe dire no.
Il mondo è troppo squilibrato ora.

#Storie

Ci sono storie che viaggiano parallelamente a noi e che poi un giorno incrociano la nostra strada. Le vivi da dentro, ti senti coinvolta e provi a capire. Nel momento esatto in cui si condivide un affetto il passato si mescola e si cercano risposte l'uno nella vita dell'altro. Da perfetti sconosciuti ad amici, indipendentemente da tutto. Non giudicare mai è la regola per mantenere in vita la curiosità e la volontà di comprensione. Non siamo uguali ognuno di noi attraversa momenti situazioni che sono solo nostre. Gli altri possono solo comprendere e aiutare, ascoltare e partecipare. La vita è così meravigliosamente perfetta in questo.

"Domani dovrebbe piovere"
"Sarà meglio, se no qui ci rompono le palle con l'inquinamento e non si gira più "
Conversazione dell'uomo medio che pur di non scomodare il proprio deretano dalla poltrona dell'auto è disposto a respirare merda e ad esserne felice purché gli consentano di usare la sua macchina.
Bleah!

Un giorno....tutti i giorni

Ho sempre pensato che onorare un giorno della memoria fosse doveroso e necessario. Oggi credo che un giorno della memoria serva a relegare il pensiero ad un unica occasione indirizzato ad uno specifico argomento. Il rischio è quello che finito il giorno si ritorni alla propria vita e ai propri pensieri o problemi, esteriorizzando il concetto che sta dietro. In questo giorno specifico in cui viene ricordato un grande eccidio occorrerebbe ingradire il pensiero verso tutti gli eccidi  (indiani d'America, popolazioni africane...) e cercare di riflettere su quelli che sono stati i motivi scatenanti dell'odio razziale o della conquista ad ogni costo, ragionando su quanto noi stiamo facendo per allontanare questi bui ricordi storici e far si che non si ripetano per l'egoismo, la gretezza e la ferocia dell'essere umano. Riflettiamo maggiormente oggi ma integriamo questo pensiero nelle azioni di tutti i giorni.

La libertà scontata

Fermarsi a pensare a quanto possa una canzone essere simbolo di libertà. Spesso diamo per scontato qualunque forma di libertà che ogni giorno ci è resa: libertà di espressione, di pensiero, di professione religiosa, di arte. Ci sono paesi in questo mondo dove è vietata la libertà di espressione come per esempio in una canzone. Ogni cosa tu dici deve essere autorizzata, devi essere maschio per cantarla, non deve contenere riferimenti all'occidente. I ragazzi di quei paesi sono mutilati della loro umanità, vengono repressi i loro pensieri, le loro idee e perciò l'innovazione. Togliere ai giovani la possibilità di nutrire il mondo con la loro freschezza e genuinità è un grave reato per tutta l'umanità.

Vedetevi questo film:
I gatti persiani
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