Spesso mi chiedo se noi che siamo vissuti ne gli anni 90, siamo dei nostalgici esattamente come quei vecchi che tanto critichiamo, che ascoltano unicamente le canzoni dei tempi che furono e rifuggono ogni novità. Non so se fa parte del comfort di avere dei punti di riferimento con la conseguente difficoltà di staccarsi da questi, ma sta di fatto che spesso ci si accoccola nei vecchi pezzi che tanto ci hanno insegnato e che ci hanno accompagnato nel periodo più turbolento della nostra vita: l’adolescenza.
A nostra difesa però posso dire che siamo cresciuti in un periodo di svolta. Come quelli che attraversarono il punk, noi abbiamo conosciuto il grunge: la disillusione del patinato e ricco mondo degli anni 80 per approdare ad una realtà nuova fatta di sogni infranti, di domande esistenziali, di disagio e inadattabilità ad un mondo preconfezionato che ci era stato venduto come l’unico; tutto questo fu tradotto in musica, in un movimento nuovo e arrabbiato che spazzava via il buonismo e la plastica realtà di allora.
Prima di quei periodi non c’era nulla di così, per cui abbiamo vissuto la novità. A differenza di quei vecchi di cui parlavo, avendo vissuto un cambiamento siamo anche naturalmente attratti da cose nuove. Non ascolteremo mai solo la nostra musica perché ci siamo educati all'ascolto e alla scoperta. Certo è che se il nuovo non sarà all'altezza verrà immediatamente scartato!
Come la musica anche altre novità sono state parte della nostra vita: una fra tutti internet.
Non siamo nati con lui ma abbiamo dovuto comprenderne l’importanza imparando ad utilizzarlo come strumento.
Sono contenta di utilizzarlo diversamente dagli attuali cinquantenni ma anche dai ventenni: i primi utilizzano Internet, forse possiamo parlare più di Facebook, in modo compulsivo e senza cognizione.
Li vedi postare auguri di buonanotte piuttosto che stupide immagini di abbracci o peggio ancora rivendicazioni politiche o sociali predigerite. Internet non lo utilizzano con familiarità e difficilmente vi cercano risposte per le quali demandano ancora all'oracolo televisivo.
I ventenni invece, nati quando internet c’era già, complici i genitori impazziti con questo strumento pendono dalle labbra della tecnologia per ogni cosa senza avere più il peso della realtà. Ogni tipo di software è visto come una scorciatoia per raggiungere un risultato senza preoccuparsi minimamente di cosa ci sta dietro. In questo modo si acquista scaltrezza, velocità ma si perde l’intelligenza.
Noi siamo stati i traghettatori che hanno approdato a questo cambiamento e forse coloro che hanno ancora tutti i mezzi per sapere.
Probabilmente come dicevo prima, ognuno parlerà sempre della propria epoca come la migliore e le altre come carenti di qualcosa.
Spero di non fare mai lo stesso errore con un figlio: la paura più grande è di non essere in grado di attraversare il cambiamento ed apparire ai suoi occhi come qualcosa di vecchio e sterile.
Certo è che vorrò trasmettergli la mia esperienza e ciò che ho vissuto ma voglio essere capace anche di ascoltarlo, capire il periodo che vive lui senza giudicare.
Listen!!!
Pagine
- Le strade del cuore 2023
- Non far rumore 2020
- Poesie svelate 2017
- Ritratti di donne 2018
- Prima di te 2017
- Vivere Milano 2016
- L'inquietudine della stabilità 2016
- E' l'amore che divora 2012
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mercoledì 1 giugno 2016
martedì 31 maggio 2016
#Occhi profondo mare - Cristian Martini - Casa editrice: La memoria del mondo
Se il piccolo principe vi ha rapito il cuore questo libro sarà per voi la naturale conseguenza. Una piacevolissima lettura che entra nell'animo.
La storia incredibile di un uomo che non rinuncia a saziarsi di esperienze a svantaggio dell’amore di una famiglia e di una vita tranquilla. Un uomo che preferisce stare al fianco della persona amata nutrendo questa unione con tutta la radiosità che emana solo una persona felice e realizzata. Un uomo che crede nel valore umano e nel viaggio, come tramite per raggiungere la conoscenza di se stessi.
Una storia densa di emozioni che fa pensare a quanto sarebbe bello riscoprire l’uomo: riconoscere il suo istinto, comprendere i suoi reali bisogni, riprendere il contatto mistico con la natura ascoltandone i segreti.
Questo libro ti concede la possibilità di pensare che ognuno di noi possa porre fine al vortice da cui si sente travolto e intraprendere la propria esperienza, alla ricerca di sé: in ogni momento, in ogni età.
Consiglio sonoro: Into the wild di Eddie Wedder
La storia incredibile di un uomo che non rinuncia a saziarsi di esperienze a svantaggio dell’amore di una famiglia e di una vita tranquilla. Un uomo che preferisce stare al fianco della persona amata nutrendo questa unione con tutta la radiosità che emana solo una persona felice e realizzata. Un uomo che crede nel valore umano e nel viaggio, come tramite per raggiungere la conoscenza di se stessi.
Una storia densa di emozioni che fa pensare a quanto sarebbe bello riscoprire l’uomo: riconoscere il suo istinto, comprendere i suoi reali bisogni, riprendere il contatto mistico con la natura ascoltandone i segreti.
Questo libro ti concede la possibilità di pensare che ognuno di noi possa porre fine al vortice da cui si sente travolto e intraprendere la propria esperienza, alla ricerca di sé: in ogni momento, in ogni età.
Consiglio sonoro: Into the wild di Eddie Wedder
Libri che meraviglia!
I libri possono sembrare innocui pacchetti di carta e inchiostro ma dentro accolgono il tesoro piu grande: l'emozione!
lunedì 30 maggio 2016
venerdì 27 maggio 2016
semplicemente #Alda
E se diventi farfalla nessuno pensa più a ciò che è stato quando strisciavi per terra e non volevi le ali.
Alda Merini
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