giovedì 8 agosto 2024

Bene ma non benissimo

 


Che film delicato. Alla regia Francesco Mandelli, personaggio che stimo per le sue capacità musicali e ironiche. Tante sfaccettature si incontrano sul mondo dei giovani: bullismo, difficoltà di relazione, rapporti genitori-figli. Eppure la protagonista è una ragazza dalla bellezza incontrastata che si percepisce dai gesti, dal suo approccio, dalla sua generosità e dal suo coraggio. Le diversità tra nord e sud sempre evidenti e marcate non sono un ostacolo per la sua realizzazione.  
Si sottolinea ampiamente quanto in realtà conti davvero essere una brava persona, non è mai semplice ma restituisce tantissimo a noi stessi.  

lunedì 5 agosto 2024

Chi siamo = ora+ieri

Quanto ci influenza la nostra infanzia, quanto contano le nostre esperienze passate sul modo che abbiamo di condurre le relazioni sociali? Saremmo gli stessi se avessimo avuto due genitori che si amano? Se avessimo avuto un fratello o una sorella? Se fossimo cresciuti in un contesto artistico anziché tecnico? 

Tanti i filosofi che si sono interrogati su questo, ma esiste una verità? 

Credo che il passato detti le regole ma che proseguendo i contesti, le predisposizioni personali, gli interessi contribuiscano a formare una persona nuova che non sia unicamente schiava del passato. 

Magari c'è ha bisogno di una chiave di apertura, qualcosa che sblocchi un certo punto della nostra mente e consenta di progredire e analizzare. 



giovedì 1 agosto 2024

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Quanta difficoltà c'è nelle vite che facciamo....divisi tra famiglia, passioni, amici, lavoro, malattie.
Sempre in bilico tra cio che stiamo vivendo e ciò che ci succede mentre programmiamo il possibile.
Sarebbe molto più facile vivere senza le cose difficili, impegnati solo a fare esperienze e nutrire noi stessi.
Pensare che ci sono persone che lo fanno, che non devono curarsi delle piccolezze e possono concentrarsi solo su loro stessi e chi sta attorno.

venerdì 26 luglio 2024

L'invenzione di noi due

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L'invenzione di noi due - Matteo Bussola

 È un libro piacevole, ben scritto, a volte forse un po' legato a luoghi comuni radical chic. (Cercano sempre di uscire dalla mediocrità ma ne hanno creata una loro).

Mi è piaciuto leggere di questa coppia, il cui amore nasce sui banchi di scuola, va in pausa e si riconosce dopo un po' di tempo, quello giusto, occupato a crescere. 

Un amore che basta a se stesso ma che non ha ugualmente la forza di sopravvivere allo schiacciamento della quotidianità.

La soluzione "stiamo lontani che così vediamo se ci riconosciamo" è sempre dietro l'angolo di coloro che hanno bisogno di riconoscere prima loro stessi.

A volte funziona, a volte no.

L' ho trovato in un parco, book crossing o meglio l'ho preso per poterlo liberare da qualche parte. È stato un piacevole furto.


Le cose importanti

Sto leggendo il piccolo principe alle mie bambine. L' altra sera abbiamo letto la parte in cui mentre lui aggiusta il suo aereo, in mezzo a cacciaviti e martelli, il piccolo principe gli parla del fiore, del perché ha le spine e di quali fiori mangiano le capre.

Lui improvvisamente sbotta dicendo che deve occuparsi di cose importanti e improvvisamente il piccolo principe si rattrista e lo esorta a pensare a come sarebbe diverso se quel fiore fosse l'unico esemplare al mondo, dicendogli che allora si vorrebbe averne cura, sapere da cosa è minacciato, come farlo star bene. Allora si che sarebbe importante parlare del fiore e di tutto quello che lo circonda. 

Le cose serie spesso sono celate ai nostri occhi anche da cose banali.

Le bimbe non hanno capito e allora gli ho detto che è tipo quando la mamma è indaffarata a pulire, lavare i piatti, fare le lavatrici e loro mi chiedono di giocare e io dico devo fare queste cose.

In realtà è più importante giocare con loro perché quel tempo passerà velocemente, perché in un batter d'occhi non me lo chiederanno più e se ne andranno per la loro strada.

Sia dannata questa bilancia che pesa ogni cosa. 

Seguo la storia di una mamma che purtroppo ha un bambino che convive con una malattia devastante che ogni giorno lo fa combattere contro paura, dolore, ansia, tristezza. Ogni gg gli leva la normalità, l' ordinario: il poter giocare, vedere, ballare come ogni bambino dovrebbe fare. 

E mi sento una merda assoluta per non essere in grado spesso di vedere cosa ho davanti: l' amore e la vita!. Cosa conta tutto il resto? Niente, dannatamente niente.


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