http://www.giorgiogaber.it/news/g-vi-racconto-gaber-sandro-luporini
Sono poche le volte che si rimane sorpresi, estasiati, cambiati dalla lettura di un libro. Siamo sinceri si contano sulle dita di una mano. Ebbene di fronte a questo testo sono state le mie sensazioni.
Molte pagine che scorrono veloci sotto gli occhi generando una sete di passare alla riga successiva per leggere ancora e ancora le parole di una persona che assieme ad uno dei mostri sacri della nostra epoca racconta quel che era l'Italia, quel che era il pensiero, la curiosità, la speranza di cambiamento.
Inutile dire che ciò che queste persone hanno visto e hanno raccontato ancor oggi si presenta vivo e denso di significato come se il tempo non si fosse fermato mentre per assurdo noi pensiamo di stare girando alla velocità della luce. Invece siamo fermi, statici, vuoti e occupati a farci riempire la vita di sogni già infranti, di notizie da telegiornale, di angherie politiche, di un enorme nulla; senza pensare che la nostra vita scorre inesorabile e non riusciamo a farne qualcosa di eccezionale. Letture come queste fanno riflettere su cosa davvero è importante. Parlando con un collega chiedevo come mai non esistono più persone come Gaber persone di una così estrema intelligenza e lui per contro mi ha detto ...e se non fosse intelligenza ma solo buon senso? ... vorrebbe dire che nemmeno più quello fa parte dell'uomo.
Pagine
- Le strade del cuore 2023
- Non far rumore 2020
- Poesie svelate 2017
- Ritratti di donne 2018
- Prima di te 2017
- Vivere Milano 2016
- L'inquietudine della stabilità 2016
- E' l'amore che divora 2012
- Nuove poesie
- Premi
- Poesia italiana
- Citazioni
- Recensioni
- Cinema
- Parole importanti
- Riflessioni
- Contatti
- Elymania Project
martedì 28 gennaio 2014
martedì 14 gennaio 2014
Interessante analisi di una generazione
Felicità = realtà - aspettative
mercoledì 8 gennaio 2014
tratto da Vi racconto Gaber - La libertà
[...] Quel paragrafo di Adorno parlava di qualcosa che anche io cominciavo a pensare e mi convinse definitivamente del fatto che le nostre teorie sul famoso amore libero non erano altro che una facile via di fuga e una moda. Era vero che l'obbligo alla fedeltà, che un certo moralismo tipicamente borghese ci imponeva, era uno strumento di repressione, ma non avevamo capito che liberare l'amore passando dal tradimento piccolo-borghese, segreto e clandestino, a quello conclamato, apertamente dichiarato, era di per se un'idea fallimentare. La libertà non è mai pura assenza di vincoli. La libertà quella vera implica un percorso faticoso per preservare proprio quei vincoli che ci costituiscono. Insomma non avevamo capito che forse era proprio attraverso la fedeltà che gli uomini e le donne potevano finalmente liberarsi e non attraverso un atteggiamento libertario esteriore e modaiolo. [....] Ecco io e Giorgio credevamo nella possibilità di un'unione basata sula capacità di crescere insieme. Se all'interno di una società l'amore vuole rappresentarne la parte migliore,è bene che si manifesti con una costanza e una resistenza consapevoli.
Sandro Luporini - Vi racconto Gaber
Iscriviti a:
Post (Atom)
I più visualizzati
-
Forse non era inutile tanta fatica tanto dolore. E forse pensa così di noi e di sè questo pseudo merlo orientale che fischia nella su...
-
La rondine vi porta fili d'erba, non vuole che la vita passi. Ma tra gli argini, a notte, l'acqua morta logora i sassi. Sotto le...
-
Per vivere non voglio isole, palazzi, torri. Quale gioia più alta: vivere nei pronomi. Togliti via i vestiti, i connotati, i ritratti;...