venerdì 1 luglio 2011

Brunori sas - Alla grande

Capisaldi della musica: Rino Gaetano e Carboni, nuova leva cantautorale: Dente, indie italico: Pan del Diavolo, storie di vita di noi Poveri Cristi.
Ecco in questo Vol.2 della Brunori S.a.s. c’è tutto il necessario: risultato un disco fantastico di quelli che per una settimana intera non fai altro che ascoltare appena puoi ed ascoltare bene, perché ogni volta catturi un’immagine, un sensazione, una nota che non hai sentito la prima volta. Ripreso a vicolo Bolognetti dal vivo poi è stata proprio una piacevole conferma. In ogni pezzo c’è qualcosa di ognuno di noi.
La preferita Lei, lui e Firenze: qualsiasi persona abbia mai vissuto una lunga storia d’amore finita con un’accettazione della mutazione di sentimento, non può non versare una lacrima.
Ad immediato impatto cerebrale: Rosa
Risate amare: Il tuo sorriso
La più delicata intensa e dolce Una domenica notte: raccoglie tutte le sfaccettature dell’amore: avere una persona al nostro fianco che rimane lì ad attenderci ed amarci ma che è sempre quella, è costante, non è nuova perciò a volte nauseante, abitudinaria che a volte ti farebbe dire che forse fuori c’è qualcosa di più “e la conosci questa sensazione? questo senso di vuoto senza una ragione…….. quella voglia di fuggire senza una ragione...” poi d’un tratto rendersi conto che alla fine di tutto cosa c’è di migliore dell’amore di una carezza, di un bacio e della dedizione “che cos'è che vuoi di più e la conosci bene questa sensazione? è una specie di ottimismo senza una ragione...”
La più straziante Bruno mio dove sei: una separazione avvenuta troppo presto, un racconto della quotidianità vissuta con la semplicità priva di condivisione.
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di cantare ciò che ci accade senza paura , senza giri di parole, storie vere di riso amaro ma così belle che non si può non incantarsi ad ascoltare.
FORZA POVERI CRISTI ASCOLTATE BRUNORI!!!!!

http://www.rockit.it/album/16554/brunori-sas-vol-2-poveri-cristi 

domenica 26 giugno 2011

La grande quercia



Lo stesso campo che vedevo da bambina
lo stesso profumo di erba tagliata
gli stessi alberi.

L’imponente quercia gonfia di verdi foglie
poi ingiallite
poi cadute
poi di nuovo verdi
il ciclo delle stagioni
come il ciclo della vita.

Non sono più gli stessi occhi che guardano
il mondo mi ha attraversata:
nelle vene nel cuore e nella mente
immagini, ricordi, sofferenze, sensazioni
densità di pensieri che si sovrappongono.

Non è più lo sguardo di una bambina
che scruta il mondo con l’innocenza e la spensieratezza
di chi ancora non l’ha conosciuto.

Ora è lo sguardo di un adulto
che vede riflesso nella natura il ciclo della vita

Manchi




Filtra la luce
in mezzo alle foglie
mosse dal vento
vento d’estate
i pensieri scorrono
a guisa di spumose nuvole bianche
che costellano questo cielo azzurro.

La melodia di questa canzone
riempie il silenzio
magiche note
forti e dense di te

Come sarebbe se fossimo insieme...

Anna Maria Salanitri "Remembro" da Il colore dei giorni

Avevo occhi di prato ed un cappotto
azzuro, leggero ed al collo
un tintinnio di cristalli
e tu parlavi sempre del condiviso.
Non dovevi. Il sempre compete
agli eletti - pochi -
ai piccoli uomini solo razionate
stagioni.

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