venerdì 2 settembre 2011

Nazim Hikmet - Istanbul 1933



E’ l’alba. S’illumina il mondo
come l’acqua che lascia cadere sul fondo
le sue impurità. E sei tu, all’improvviso
tu, mio amore, nel chiarore infinito
di fronte a me.

Giorno d’inverno, senza macchia, trasparente
come vetro. Addentare la polpa candida e sana
d’un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia
all’aspirare aria in un bosco di pini.
Chi sa, forse non ci ameremmo tanto
se le nostre anime non si vedessero da lontano
non saremmo così vicini, chi sa,
se la sorte non ci avesse divisi.
E’ così, mio usignolo, tra te e me
c’è solo una differenza di grado:
tu hai le ali e non puoi volare
io ho le mani e non posso pensare.
Finito, dirà un giorno madre Natura
finito di ridere e piangere
e sarà ancora la vita immensa
che non vede non parla non pensa

sabato 27 agosto 2011

Virus

....il tuo veleno ha infettato il mio cuore e ora ha inizio il sogno. Come un virus che si espande e prende il mio corpo piano piano risalendo lungo le vene e le arterie fino a possedermi completamente. Ma non sto morendo: Inizio ora a vivere. Sarà reale o frutto dell'allucinogena sostanza che mi hai iniettato? Si sta bene in questo sogno: caldo, rosso, piacevole, mi sento a casa. Tutto è diverso. Sembra di aver trovato la chiave: quella che apre le porte della percezione delle cose, quella che consente di volare sopra, staccarsi e vedere con occhi diversi ogni cosa, la chiave di lettura del cuore.

venerdì 26 agosto 2011

Niccolò Fabi - Costruire

Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza

ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora

penseresti all'odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa

al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera la primavera
alla paura del debutto
al tremore dell'esordio
ma tra la partenza e il traguardo

nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

ma il finale è di certo più teatrale
così di ogni storia ricordi solo
la sua conclusione

così come l'ultimo bicchiere l'ultima visione
un tramonto solitario l'inchino e poi il sipario
tra l'attesa e il suo compimento
tra il primo tema e il testamento

nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione

ti stringo le mani
rimani qui
cadrà la neve
a breve 


La dolcezza e l'intensità di un testo che vuol dire tutto sull'amore.....




Niccolò Fabi - Solo un uomo

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