Il pregiudizio è una forma mentis del nostro cervello che classifica una persona, un oggetto, un comportamento in base ad alcuni canoni da lui stesso imposti e ne determina il parere positivo o negativo.
Il pregiudizio successivamente si comporta come una fascio di luce ovvero tuttora che se ne ha uno, tutte le caratteristiche che vanno al di fuori di quelle già considerate in fase di valutazione vengono scartate.
Nel caso degli esseri umani è per questo che da una persona che non ci piace non si avrà mai qualcosa di positivo che sia un commento un gesto o altro.
Il pregiudizio nasce fondamentalmente dalla paura di ciò che non si conosce.
E' infatti la paura la caratteristica che ci difende dai pericoli poiché innalza il livello di attenzione e pone delle barriere cautelative tra noi e il pericolo.
Rimane da capire se il pericolo è reale o se è solo un timore o addirittura un cambiamento.
Qui occorre aiutare il cervello a scindere e razionalizzare per evitare di precluderci esperienze, conoscenze e tutto quanto può donarci una novità
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venerdì 24 ottobre 2014
martedì 21 ottobre 2014
Lezioni importanti
Tutte le cose guadagnate con fatica e costanza saranno quelle che ti renderanno più felice e realizzato. Nel momento che ogni difficoltà o mancanza viene cucita con una pezza o sostituita con una novità le cose, peggio ancora le vite, avranno sempre un valore sminuito.
domenica 12 ottobre 2014
Zygmut Bauman - La solitudine del cittadino globale
In altre parole la civiltà libera dalla paura o quantomeno rende le paure meno terribili e intense di quanto altrimenti lo sarebbero. In cambio pone restrizioni alla libertà individuale. Agli essere umani non è concesso perseguire tutto quello che desiderano dal profondo e quasi nulla può essere perseguito nel modo desiderato. Gli istinti sono tenuti a freno o del tutto soppressi: una condizione infelice governata dal disagio psichico dalla nevrosi e dalla ribellione. I malesseri e i comportamenti devianti più comuni, suggerisce Freud, nascono dal sacrificio di buona parte della libertà individuale in cambio di qualunque cosa serva a garantirci, collettivamente o singolarmente, una maggiore sicurezza individuale.
domenica 5 ottobre 2014
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La rondine vi porta fili d'erba, non vuole che la vita passi. Ma tra gli argini, a notte, l'acqua morta logora i sassi. Sotto le...
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Per vivere non voglio isole, palazzi, torri. Quale gioia più alta: vivere nei pronomi. Togliti via i vestiti, i connotati, i ritratti;...