martedì 20 settembre 2016

#laicità di uno Stato

Lo Stato, a seconda del rapporto che stabilisce con le confessioni religiose, può configurarsi come teocratico, ateo, confessionale, laico.

Lo Stato teocratico è caratterizzato da una assoluta identificazione tra potere politico e potere religioso. Possiamo riconoscere questo tipo di organizzazione
in alcuni Paesi di fede islamica.

Lo Stato ateo, non riconosce alcuna religione e, anzi, tende a limitare o addirittura a sopprimere la stessa libertà religiosa. Si sono avuti esempi di Stato ateo nei Paesi governati con il sistema comunista.

Lo Stato confessionale impronta la propria legislazione ai principi della religione dominante che riconosce come religione di Stato. Tutte le altre confessioni sono soltanto tollerate.

Lo Stato laico, al contrario, persegue una accentuata separazione tra potere religioso e potere politico. Esso rivendica la propria indipendenza da ogni condizionamento di tipo confessionale e pone tutte le religioni sullo stesso piano di indifferenza, lasciando che le rispettive organizzazioni gestiscano come meglio credono le questioni di fede, purché nel rispetto dell’ordine pubblico e del buon costume.

Scuola Zanichelli

Lo Stato italiano secondo voi dove si colloca?!

lunedì 19 settembre 2016

#costituzione

Costituzione: è la legge fondamentale dello Stato, in quanto rappresenta la base della convivenza civile. Nella Costituzione vengono fissati i principi ed i fini che lo Stato si pone e vengono regolati i rapporti con e fra i cittadini.





art.7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

art 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione

venerdì 16 settembre 2016

#lettera per un piccola guerriera

Questa è la lettera che avevo inviato per partecipare al Festival delle lettere. Purtroppo non è stata selezionata, ma io ci ho messo tanto cuore, quindi mi spiacerebbe metterla in un cassetto e dimenticarla. 




Questa lettera è dedicata 
alla bambina di nove mesi che ieri, 25 maggio 2016, 
è giunta orfana sulle coste italiane 
dopo l’ennesima tragedia di migranti 
che hanno perso la vita nelle acque 
a largo della Libia.




Milano, 26.05.2016

Ciao piccolina, chissà come ti senti ora. Nonostante i tuoi pochi mesi, hai già avuto modo di conoscere il dolore.
Vorrei poterti rassicurare dicendoti che nella vita non ci sarà più spazio per questo tipo di sensazione, ma ti mentirei: il dolore è parte dell’esperienza del nostro viaggio.
Vorrei aiutarti però a non tramutare quel dolore in sofferenza: la sofferenza è la resistenza che opponiamo al dolore e che quindi si prolunga nel tempo. Non vorrei che questo accadesse a te.
Vorrei, piuttosto che tu, quel dolore, riuscissi a liberarlo fino a che non farà più male e si dissolverà nel nulla.
Per fare questo riempirei la tua vita di amore, curiosità e passioni che reputo le cose più importanti.
Sostituirei nei tuoi innocenti occhi, le immagini che sei stata costretta a vedere con paesaggi fatti di colline verdi, prati in fiore, albe e tramonti.
Racconterei favole che ti siano d’aiuto a ricostruire dentro di te il paese dei sogni, perché è un tuo diritto essere bambina.
Ti aiuterei a crescere con degli ideali, che saranno i miei, ma che spero saranno gli stessi che imparerai ad amare e a difendere con i denti.
Vorrei rispondere a tutte le domande che mi farai, non ti nasconderei mai la verità, bella o brutta che sia, è il suo valore la cosa importante.
Proverei a farti comprendere che la vita, non dà mai quello che ci aspettiamo: è imprevedibile, autonoma, un fiume in piena. Ciò che possiamo fare è vivere con le nostre certezze e attorno a queste, costruire il nostro percorso.
Sappi che dovrai rimboccarti le maniche perché le vittorie le otterrai solo impegnandoti duramente, ma ti assicuro che raggiunta la vetta, la vista sarà bellissima da lassù.
Non sai quanto mi piacerebbe essere al tuo fianco, aiutarti a muovere i primi passi nel mondo ma la vita, come ti dicevo prima, non è semplice e con ogni probabilità non sarò io ad avere l’onore di accompagnare il tuo cammino.
Non saprò più nulla di te, quale sarà il destino a te riservato ma ti chiedo di farmi una promessa: vorrei che tenessi uno spazio grande nel cuore per il ricordo, quello della tua mamma che così coraggiosamente ha affrontato l’incertezza e la paura sul più oscuro dei mari, animata unicamente dalla flebile luce della speranza.
Prometti di non arrabbiarti quando avrai bisogno e lei non ci sarà: ricordati sempre che ha combattuto per garantirti un futuro migliore, libero da guerre, violenza e povertà.
Non so nemmeno qual è il tuo nome ma vorrei tanto che portassi il suo e che fossi sempre fiera della tua storia e del tuo passato, dolce piccola guerriera!




giovedì 15 settembre 2016

#Bologna #Brizzi e l'adolescenza


Enrico Brizzi

Che bello leggere queste pagine e rivivere un pò di quelli che furono i nostri anni 90. Leggere di un ragazzo di vent'anni che diventa famoso per un libro; una storia che trasuda di esperienze giovanili, vera e vissuta. Prime esperienze di sesso, la musica rock e l'occupazione, i centri sociali, i fumetti, l'interail, i sogni e le ambizioni. Un ragazzo che vive la sua vita e crede in ciò che fa e che in poco tempo siede fra i nostri miti letterari e rock e conversa al loro pari di quella che è stata la loro vicenda personale. 
Nelle pagine la storia politica degli anni di forte cambiamento nella testa della gente:
"a tratti mi sembrava di non trovarmi più a casa ma il problema non erano gli immigrati erano i miei stessi concittadini spaventanti dal futuro e avvinghiati al portafogli come non li aveva mai visti prima".

mercoledì 14 settembre 2016

Equilibri di Madre Natura

Ci siamo staccati da quel mondo naturale definendoci come la specie superiore, la specie che crea, la specie che progredisce. Continuiamo a sopprimere il lato migliore, il lato più naturale di noi stessi, quando diventiamo la specie che distrugge ecosistemi per interessi economici.
Nessun'altra specie distrugge Madre Natura come noi.
Eppure per quanto possiamo devastare questa Terra la nostra natura animale anela a essere soddisfatta. Perché piantiamo alberi? Perché mettiamo cascate nelle hall d albergo? Perché decorano pareti con paesaggi?  Spendiamo un anno di risparmi per un unica vacanza in riva al mare o in montagna.
Questo perché senza un contatto con Madre Natura, il nostro mondo è freddo, ci sentiamo isolati, privi di equilibrio, morti dentro.
I cani e gli altri animali servono come importante collegamento con Madre Natura. Possiamo anche non rendercene conto ma costituiscono un legame con una parte di noi stessi che stiamo correndo il rischio di perdere per sempre.
Quando umanizziamo i cani ci precludiamo la possibilità di imparare le importanti lezioni che hanno da insegnarci: come sperimentare il mondo attraverso la verità dei nostri istinti, come vivere ogni giorno nella sua pienezza.


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