giovedì 25 luglio 2013

Per i giovani non c'è mai nessun diritto acquisito, nessuna onereficienza, nessun rispetto, nessun aiuto. Veniamo mortificati dallo stesso mondo che tanto ci piace. Un mondo in corsa, simile alla rete: inteconnessi continuamente, massima disponbilità, nessun impegno vincolante. Infatti ci troviamo con lavori a tempo, sottopagati, sfruttati e mai degni di un grazie o quantomeno del minimo rispetto che viene dato ad un pari posizione con 30 anni di esperienza. Parliamoci chiaro, il fattore esperienza è importante ma vuole anche dire che a suo tempo, è stato consentito di farlo e di arrivare sino a lì. Chi ora si prende l'impegno di insegnare e di formare, realmente: nessuno! Siamo abbandonati al mercato come piroette, corriamo a destra e sinistra tappando più buchi possibile a questi personaggi che sponsorizzano la formazione ma che in realtà solo se la fanno gli altri perchè "io faccio questo lavoro da trent'anni". Magari le cose sono cmabiate?!?!?

venerdì 12 luglio 2013

Bergoglio si pronuncia:

"La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l'illusione del futile, del provvisorio, che porta all'indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell'indifferenza. In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell'indifferenza! Ci siamo abituati alla sofferenza dell'altro, non ci riguarda, non ci interessa, non e' affare nostro"

Tutto verissimo caro il mio papa che peraltro rispetto, ma non è con una corona di fiori in mare che cambiamo le cose

venerdì 5 luglio 2013

La poesia

La poesia è il luogo delle emozioni.
Non si può smettere di essere poeti: nonostante il tempo che scorre, nonostante la vita che ci consuma. 
Il fuoco arderà sempre

martedì 25 giugno 2013

la vetta

Mi sono guardata le scarpe e ho pensato che non fossero adatte ma ormai ero li e volevo salire. Così pian piano mi sono incamminata. Dapprima sui sassi dove le punte spingevano le suole, mentre la fatica cominciava a farsi sentire. Poi quel tratto ripido fatto di scalini in pietra con una corda ad affiancare il cammino. Il petto squarciato dal respiro affannoso e il caldo che si faceva insopportabile. L'ultimo sforzo tra i rami ed eccomi finalmente alla sommità. Il cuore comincia a battere più lentamente, il respiro si fa regolare, la mente rassicura il corpo di essere riuscito nell'impresa e si gode la vista da lassù, maestosa e a perdita d'occhio. Bene così sei stato tu.
La vita prima si presentava ardua e difficoltosa fatta di percorsi difficili che spesso i sensi si rifiutavano di accettare. Non c'era obiettivo se non quello di arrivare in fondo in qualche modo. Quando sei arrivato tu tutto ha acquistato un sapore diverso, tranquillità e sicurezza, soddisfazione e felicità. Affacciandomi dallo strapiombo non avevo paura ma godevo,della bellezza a tutto sguardo, perduta nell'infinito come se li fossi sempre stata in grado di essere. . Così sei tu: la vetta della mia montagna! Dopo sette mesi sei la stessa bellezza e il desiderio di abbandonarmi a te cresce ogni momento. Sei la mia libertà.

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