venerdì 13 novembre 2020

Fiore del deserto - la storia di Waris

Avete mai pensato a cosa significa essere nati dalla parte giusta del mondo? A quale fortuna abbiamo nel poter essere liberi? Nel poter manifestare ciò che siamo liberamente, nel poter parlare, pensare, vivere come vogliamo?

Purtroppo di una cosa ancora non ci siamo liberati ed è qualcosa che in parte condiziona ancora il nostro modo di vivere: la tradizione della religione che porta con sé usanze e tradizioni che non appartengono all'essere umano.

questo film apparentemente leggero ci mette davanti alla crudezza di una vita legata a queste tradizioni che ha impedito alle donne di vivere la propria condizione femminile, la propria sessualità e in alcuni casi di vivere. La dell'infibulazione ha diversi risvolti oltre che clinici anche psicologici che impediscono ad una donna di vivere in modo dignitoso. la mutilazione dà luogo a innumerevoli problemi clinici, se consideriamo poi quelle fatte nelle tribù, il rischio di morte è altissimo. inoltre viene raccontato a queste donne che il loro "essere sporche" viene estirpato e cancellato (chiudendo l'apparato genitale), e solo l'uomo che le sposerà potrà tagliare questa cucitura certo di avere una donna ancora piena di virtu

Questa pratica conta ancora oggi migliaia di casi, questo film ha aiutato a conoscere il problema e attraverso l'intervento di organi istituzionali ha contribuito alla proibizione di questa pratica in molti paesi, ma non tutti. 

la fotografia del deserto è magica poiché mostra la vita in un ambiente duro e crudele, l'essere nomadi e inseriti in una tribù. 

In contrapposizione la vita delle città che mette in risalto come la libertà sia spesso da noi data per  scontata.



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