lunedì 25 luglio 2011

Ora


Sentirti addosso
il tuo profumo, i tuoi occhi
il cielo al tramonto scatta una foto
di quest’abbraccio lungo e intenso
quando sarà ancora oggi?

giovedì 21 luglio 2011

Ernest Hemingway

Una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, è immorale cià che ti fa star male dopo

mercoledì 20 luglio 2011

...nonostante tutto

Le critriche che i cantanti ricevono ogni giorno sono tantissime...ovvio che non possono piacere a tutti...ma occorrerebbe sia che i fan sia che i critici fossero obiettivi....riuscissero a guardare oltre e a giudicare un pezzo sotto tutti gli aspetti. Così come mi sento di dire che Vasco non ha più tanto da dire, l'ho sempre rispettato intendiamoci ma non riesco più a condividere ciò che dice, ammesso che oltre le vocali ci sia di più :).
Inevce sarà per quel gusto emiliano DOP che il Liga ancora mi fermo ad ascoltarlo qualche volta .... aldilà della monotonia delle melodie si nascondono testi molto belli e intensi, stamattina questo è quello che ha catturato la mia attenzione:

Il peso della valigia

Hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui
e ti è toccato partire bambina
con una piccola valigia di cartone
che hai cominciato a riempire
due foglie di quella radura che non c'era già più
rossetti finti ed un astuccio di gemme
e la valigia ha cominciato a pesare
dovevi ancora partire
e gli occhi han preso il colore del cielo
a furia di guardarlo
e con quegli occhi ciò che vedevi
nessuno può saperlo
Rit …e sole pioggia neve tempesta
sulla valigia e nella tua testa
e gambe per andare
e bocca per baciare

Hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui

e ad ogni sosta c'era sempre qualcuno
e quasi sempre tu hai provato a parlare
ma non sentiva nessuno
e ti sei data ti sei presa qualche cosa chissà
ma le parole che ti sono avanzate
sono finite tutte nella valigia
e li ci sono restate
e le tue gambe andavano sempre
solo sempre più adagio
e le tue braccia reggevano a stento
il peso della valigia
[ rit]

Hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui
ma adesso forse ti puoi riposare
un bagno caldo e qualcosa di fresco
da bere e da mangiare
ti apro io la valigia mentre tu resti li
e piano piano ti faccio vedere
c'erano solo quattro farfalle
un po' più dure a morire

[ rit]



Quello che ogni donna vorrebbe sentirsi dire:...adesso siediti che ci penso io a te....

martedì 19 luglio 2011

non ci sono parole


...una mattina svegliarsi e commuoversi vedendo tua nonna, che dopo aver lasciato salire tuo nonno sul pulmino del centro malati di Alzheimer, si siede su una sedia e scoppia a piangere, per sfogarsi. Non sa più chi sia quella persona che a volte diventa pure violenta per motivi futili quasi da bambini, che non risponde a una domanda, che ti osserva con sguardo assente, che non riesce più a badare a se stesso, che non capisce neppure le cose più semplici. Massacrante vedere la setssa persona che ha vissuto con te per più di 40 anni cambiare in questo modo. Vorrei dire a nonna che le cose cambieranno, miglioreranno ma non si può mentire, la realtà dei fatti è questa e si può solo prenderne atto. Qualcuno ha detto "che Dio se lo porti via presto" ma purtroppo, a margine del fatto che non si può sperare nello sconosciuto, questa malattia è lunga e deteriorante sia per lui sia per la gente che gli vive intorno.

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