venerdì 22 marzo 2019

Spogliati tutta

Spogliati
Spogliati tutta,
mostrami serena le rughe
le tue piaghe,
non temere
anch'io sono ferito
spaventato dalla vita.

Strappa con rabbia
i veli adornanti
e le maschere di ghiaccio
che occultano lividi,
mostrati fiera
nei tuoi lineamenti.

Quando sarai spoglia
come un albero d’autunno,
quando sarai nuda
ed indifesa come un bambino,
ti mostrerò le mie ricchezze
nascoste in un forziere di vetro .

Solo allora ti donerò sincero
tutta la mia fragilità
le mie insicurezze
le paure ancestrali
le impurità nascoste,
ti porgerò poi con amore,
sopra un vassoio di rose bianche

-la verginità della mia anima-

Ernesto Che Guevara


immagine di che guevara

giovedì 21 marzo 2019

Riflettiamo insieme

Ieri mi sono assentata per un interessante convegno sulla violenza di genere tenuto a Palazzo Reale, al quale erano invitate diverse personalità tra i quali Veronica Gioviale di Newton SpA, azienda che si occupa di inclusione nelle organizzazioni aziendali.

Ha fornito notevoli spunti di riflessione in merito a discriminazione sul posto di lavoro, equità, pregiudizi etc.

A proposito di pregiudizi e discriminazione si è fatto un appunto sugli stereotipi ed a questo proposito è stato citato un Nobel per l’economia.

Daniel Kahneman riuscì a spiegare come il comportamento decisionale non derivi da processi razionali.

Semplificando egli classificò il ragionamento in due sistemi:

Sistema 1 raccolta di automatismi

Sistema 2 utilizzo di ragionamenti

In pratica il nostro cervello ragiona per classificare le cose che vede ed una volta che le ha classificate le relega nel catalogo degli automatismi, come ad esempio ha fatto quando abbiamo iniziato ad andare in bicicletta.

Riprende quindi dei modelli ed ogni qualvolta questi si presentano, se sono simili li classifica.

Ora faccio un esempio:

Due donne: una bella, loquace che veste in modo appariscente ed una minuta, silenziosa e con gli occhiali a fondo di bottiglia, quale delle due è una bibliotecaria?

Ebbene questo è un esempio per capire come il nostro cervello utilizza lo stereotipo e conseguentemente ha un pregiudizio.

Si è stimato che un bambino a tre anni acquisisce già il pregiudizio per cui a nove può essere già omofobo e razzista.

Questo non vuol dire che occorra sforzare sempre il cervello al massimo e non utilizzare scorciatoie, ma farlo quando è giusto.

Non bisogna lasciarsi plasmare dalla pigrizia che vuole a tutti i costi generalizzare ma mantenere sempre il senso critico che è quello che ci salva in ogni occasione.



martedì 19 marzo 2019

#Papà

Chi è il papà?
Si parla molto delle mamme e fra di loro esiste una solidarietà femminile che scaturisce dalla condivisone delle esperienze. Per il papà avvicinarsi al proprio figlio è più complesso perchè gli manca tutta quella parte di attaccamento fisiologico che lo lega alla madre.
La sua è una conquista nel tempo, è guadagnare la sua fiducia e la sua complicità attraverso i gesti d'amore, i giochi, l'ascolto.
Per certi versi è molto più complesso ma potrebbe rivelarsi molto soddisfacente, perché è un rapporto che si crea tra due esseri viventi che non si conoscono ma che sono legati da un'amore intrinseco.

Il papà è colui che accoglie fra le braccia il piccolo immediatamente dopo la madre e lo introduce nella sua nuova vita fuori dall'utero materno; è perciò una colonna importante e necessaria al piccolo che conosce quella voce che sentiva all'intero della pancia e che lo coccolava la notte.

E' una figura di riferimento che ama la madre e la aiuta nel suo difficile compito di fonte di vita del bambino. E' un elemento importantissimo attorno a cui gravita la serenità della famiglia.

Spesso si mette in secondo piano, dovendo cedere il posto al nuovo nato e a tutte le sue esigenze e lo fa senza chiedere o recriminare nulla, perchè sa di doverlo fare.

Il mio compagno è tutto questo e non lo ringrazierò mai abbastanza per tutto ciò che fa per me e le sue piccole.

Essere padre è un complesso e di enormi responsabilità e difficoltà ma è anche un'esperienza che riempie la vita di un nuovo amore.




foto con mano di papà e bambina
Papà e bimba



lunedì 18 marzo 2019

Genitori egoisti

C'è un momento nella storia di ogni genitore in cui occorre una dose di sano egoismo.
Non è una cosa brutta verso i figli, che sono comunque sempre il centro dell'attenzione di tutto, ma una cosa sana e doverosa.
Occorre ricordare che la coppia è stata ed è il centro dell'amore che si è creato attorno e come tale va onorata sempre, ogni giorno.
E' difficile tra gli impegni di tutti i giorni, i problemi, i pensieri ma è necessario.
Un gesto, una parola, un pensiero anche una piccola cosa che sottolinei l'importanza di esserci in due in questo cammino che ha generato una famiglia.
A volte mi deludo in questo perché mi lascio sopraffare dalla quotidianità ma per fortuna ho un compagno che arriva dove io non riesco e questo aiuta ad.....aiutarsi.



venerdì 15 marzo 2019

#cultura #15marzo

La cultura scompare nella sovrapproduzione, nella valanga dei segni, nella follia della quantità.

M.Kundera _ L'insostenibile leggerezza dell'essere

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