giovedì 21 marzo 2019

Riflettiamo insieme

Ieri mi sono assentata per un interessante convegno sulla violenza di genere tenuto a Palazzo Reale, al quale erano invitate diverse personalità tra i quali Veronica Gioviale di Newton SpA, azienda che si occupa di inclusione nelle organizzazioni aziendali.

Ha fornito notevoli spunti di riflessione in merito a discriminazione sul posto di lavoro, equità, pregiudizi etc.

A proposito di pregiudizi e discriminazione si è fatto un appunto sugli stereotipi ed a questo proposito è stato citato un Nobel per l’economia.

Daniel Kahneman riuscì a spiegare come il comportamento decisionale non derivi da processi razionali.

Semplificando egli classificò il ragionamento in due sistemi:

Sistema 1 raccolta di automatismi

Sistema 2 utilizzo di ragionamenti

In pratica il nostro cervello ragiona per classificare le cose che vede ed una volta che le ha classificate le relega nel catalogo degli automatismi, come ad esempio ha fatto quando abbiamo iniziato ad andare in bicicletta.

Riprende quindi dei modelli ed ogni qualvolta questi si presentano, se sono simili li classifica.

Ora faccio un esempio:

Due donne: una bella, loquace che veste in modo appariscente ed una minuta, silenziosa e con gli occhiali a fondo di bottiglia, quale delle due è una bibliotecaria?

Ebbene questo è un esempio per capire come il nostro cervello utilizza lo stereotipo e conseguentemente ha un pregiudizio.

Si è stimato che un bambino a tre anni acquisisce già il pregiudizio per cui a nove può essere già omofobo e razzista.

Questo non vuol dire che occorra sforzare sempre il cervello al massimo e non utilizzare scorciatoie, ma farlo quando è giusto.

Non bisogna lasciarsi plasmare dalla pigrizia che vuole a tutti i costi generalizzare ma mantenere sempre il senso critico che è quello che ci salva in ogni occasione.



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