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giovedì 30 dicembre 2010
2010
....che storia aprire sul pc l'archivio dei messaggi ricevuti in questo 2010.
Scriviamo tanto con i cellulari a volte pure troppo, esprimiamo emozioni che diventano fredde a leggerle, sarebbe meglio vederle negli occhi di che le dice, perchè dietro una tastiera può celarsi qualsiasi modo: falsità, egocentrismo, cattiveria ovvio anche sincerità, amore.
E' bello ripercorrere i momenti passati, come alla fine dell'anno quando si fanno i bilanci, i resoconti di quello che ci è successo: a volte si sorride, a volte si piange, a volte si dice "ma come cavolo avrò fatto", altre volte "che divertita quella volta", altre volte "cavolo è da un sacco che non la vedo", altre volte "che bel viaggio";
si stabilisce quali sono le persone che te ne hanno scritti di più, quelli che sono stati sempre presenti, si cercano quelli che ti hanno resa più felice anche se fa tanto male vederli, ma sarà un po' perchè siamo masochisti o perchè quei momenti ci mancano, che non ne se ne può proprio fare a meno.
Ripercorrendo direi di avere avuto i miei alti e bassi come tutti gli anni posso dire:
di avere trovato qualcosa di nuovo dentro di me da esprimere,
di aver raggiunto una posizione che non avrei mai pensato di ricoprire,
di aver organizzato delle bellissime trasferte a Roma e Milano, e la seconda con la Ste è stata memorabile,
di aver conosciuto Giada e di aver passato con lei bei momenti,
di aver conosciuto un mucchio di gente interessante, anche artisti, che già per questo sono affascinanti,
di aver organizzato un bel Ferragosto a Baggiovara anche se un po' freddo ma pieno di gioia di stare insieme e di ubriachezza molesta,
di aver fatto un compleanno della madonna alla mia amica Sandrina,
di esser un po' dispiaciuta perchè non ho festeggiato a dovere il mio,
di aver fatto una gran apertura del Toto con le mie amiche,
di aver visto una bella Londra con Parma e un gran maestro come Morricone,
di aver conosciuto Trento, Bologna, Palagano e il windsurf,
di aver riflettuto poco e agito tanto,
di aver sofferto molto ma anche gioito,
di aver avuto un gran coraggio a prendermi su ed andare a concerti da sola ma che alla fine poi mi hanno arricchita,di aver donato amore, anche a chi non lo meritava e di averne ricevuto,
di aver provato a far danzare il ventre grazie a Cinzia e di essermi anche divertita,
di aver fatto week end memorabili con la mia Lelina e di esserci sostentate a vicenda nelle nostre disgrazie,
di aver coltivato gli amici migliori ed è bello accorgersi che ci sono quando hai bisogno di loro e di averne trovati dei nuovi che a modo loro hanno saputo aiutarmi,
di ringraziare i miei genitori che quest'estate mi hanno ospitato perchè avevo paura di tornare a casa,
di aver ritrovato qualche vecchio amico che alla fine ce l'ha messa tutta per riuscire a ricostruire anche solo una serata per rivedersi,
di aver fatto del male inconsciamente a una persona che nemmeno conosco, che probabilmente ce l'avrà con me a vita, e questo non mi consentirà di avvicinare un mondo che mi piaceva, ma la vita è così,
di aver voluto bene ai miei parenti più stretti e di averne ricevuto, anche se a modo loro,
di aver fatto un pò pace con Dio anche se poi fatico a mantenere questo rapporto,
di aver fallito in una cosa che mi stava molto a cuore,
di aver ricevuto un amore puro, sincero ed entusiasmante, comunque voglio credere che lo fosse,
di maledirmi perchè la mia età non si può cancellare.
Alla fine tutto questo c'è stato dentro il 2010, non è finito nel modo in cui avrei voluto...ma sappiamo che le storie a lieto fine sono solo nei film....vedsi "quella gran culo di Cenerentola". [cit.Pretty Woman]
Quindi che dire speriamo in questo 2011 che mi dia qualcosa ancora in più, mantenendo pero' tutto il bello che finora ho raggiunto.
http://www.youtube.com/watch?v=-S4-SwfBORs
Scriviamo tanto con i cellulari a volte pure troppo, esprimiamo emozioni che diventano fredde a leggerle, sarebbe meglio vederle negli occhi di che le dice, perchè dietro una tastiera può celarsi qualsiasi modo: falsità, egocentrismo, cattiveria ovvio anche sincerità, amore.
E' bello ripercorrere i momenti passati, come alla fine dell'anno quando si fanno i bilanci, i resoconti di quello che ci è successo: a volte si sorride, a volte si piange, a volte si dice "ma come cavolo avrò fatto", altre volte "che divertita quella volta", altre volte "cavolo è da un sacco che non la vedo", altre volte "che bel viaggio";
si stabilisce quali sono le persone che te ne hanno scritti di più, quelli che sono stati sempre presenti, si cercano quelli che ti hanno resa più felice anche se fa tanto male vederli, ma sarà un po' perchè siamo masochisti o perchè quei momenti ci mancano, che non ne se ne può proprio fare a meno.
Ripercorrendo direi di avere avuto i miei alti e bassi come tutti gli anni posso dire:
di avere trovato qualcosa di nuovo dentro di me da esprimere,
di aver raggiunto una posizione che non avrei mai pensato di ricoprire,
di aver organizzato delle bellissime trasferte a Roma e Milano, e la seconda con la Ste è stata memorabile,
di aver conosciuto Giada e di aver passato con lei bei momenti,
di aver conosciuto un mucchio di gente interessante, anche artisti, che già per questo sono affascinanti,
di aver organizzato un bel Ferragosto a Baggiovara anche se un po' freddo ma pieno di gioia di stare insieme e di ubriachezza molesta,
di aver fatto un compleanno della madonna alla mia amica Sandrina,
di esser un po' dispiaciuta perchè non ho festeggiato a dovere il mio,
di aver fatto una gran apertura del Toto con le mie amiche,
di aver visto una bella Londra con Parma e un gran maestro come Morricone,
di aver conosciuto Trento, Bologna, Palagano e il windsurf,
di aver riflettuto poco e agito tanto,
di aver sofferto molto ma anche gioito,
di aver avuto un gran coraggio a prendermi su ed andare a concerti da sola ma che alla fine poi mi hanno arricchita,di aver donato amore, anche a chi non lo meritava e di averne ricevuto,
di aver provato a far danzare il ventre grazie a Cinzia e di essermi anche divertita,
di aver fatto week end memorabili con la mia Lelina e di esserci sostentate a vicenda nelle nostre disgrazie,
di aver coltivato gli amici migliori ed è bello accorgersi che ci sono quando hai bisogno di loro e di averne trovati dei nuovi che a modo loro hanno saputo aiutarmi,
di ringraziare i miei genitori che quest'estate mi hanno ospitato perchè avevo paura di tornare a casa,
di aver ritrovato qualche vecchio amico che alla fine ce l'ha messa tutta per riuscire a ricostruire anche solo una serata per rivedersi,
di aver fatto del male inconsciamente a una persona che nemmeno conosco, che probabilmente ce l'avrà con me a vita, e questo non mi consentirà di avvicinare un mondo che mi piaceva, ma la vita è così,
di aver voluto bene ai miei parenti più stretti e di averne ricevuto, anche se a modo loro,
di aver fatto un pò pace con Dio anche se poi fatico a mantenere questo rapporto,
di aver fallito in una cosa che mi stava molto a cuore,
di aver ricevuto un amore puro, sincero ed entusiasmante, comunque voglio credere che lo fosse,
di maledirmi perchè la mia età non si può cancellare.
Alla fine tutto questo c'è stato dentro il 2010, non è finito nel modo in cui avrei voluto...ma sappiamo che le storie a lieto fine sono solo nei film....vedsi "quella gran culo di Cenerentola". [cit.Pretty Woman]
Quindi che dire speriamo in questo 2011 che mi dia qualcosa ancora in più, mantenendo pero' tutto il bello che finora ho raggiunto.
http://www.youtube.com/watch?v=-S4-SwfBORs
mercoledì 29 dicembre 2010
Fine dell’anno…
…tempo di bilanci. Strano per un attimo mi sono sentita sollevata, puro egoismo però, o solidarietà, o comunione di tristezza, non so come chiamarla.
Ho sentito molte persone oggi chi al telefono, chi in chat e neppure una mi ha detto di essere felice. Le età erano le più disparate, le estrazioni sociali pure, ma nessuno che mi abbia detto sto bene, sono soddisfatto, ho raggiunto ciò che volevo. Il tempo in cui viviamo non è sicuro d’aiuto ci porta a non vedere mai un futuro: la precarietà del lavoro che non consente programmi troppo a lunga data, l’individualità che regna sovrana che ci fa credere di essere invincibili e inattaccabili, ma che invece ci rende aridi, incapaci di donare amore e riceverne. E’ una storia vecchia come il mondo che l’uomo non si accontenta mai di ciò che ha: chi ha l’amore vorrebbe delle passioni, chi ha la quotidianità vorrebbe un momento di follia e intensità, chi ha il lavoro ma gli manca una persona con cui condividere la vita, chi ha la salute ma non è capace di vedere quanto sia importante.
In questi giorni è morta una persona che nemmeno conoscevo e in relazione a questo tutte le tristezze finora dette perdono di valore. Quando accade una cosa come questa il mondo per un attimo si ferma, tutti ci chiediamo come è accaduto, perché così presto, perché a lui, ci prende alla sprovvista siamo impreparati. Eppure la persona che se ne va c’era, era lì, ed è sempre stata lì, ma la vita scorreva e per una cosa o per l’altra non ci siamo fermati. Credo che la parte peggiore di un percorso come quello sia vivere una malattia fatale, che non ti da scampo, e continuare ad andare avanti, mangiare, lavorare, parlare, sorridere insomma vivere.
Il brutto è che ce ne sono tante di persone come queste, che passano inosservate, che ogni giorno lottano per un piccolo e sottile filo di speranza, o anche solo per non sprofondare nella tristezza e nella rassegnazione, cercando di dare loro stesse alle persone che restano.
Ma si sa che quando si hanno molte cose non si pensa, o meglio difficilmente si pensa, a coloro che stanno peggio di noi….ma è nella natura dell’uomo. Credo che ogni giorno dovremo dire grazie comunque…perché ce ne viene regalato un altro, un’altra possibilità, un’altra occasione.
martedì 28 dicembre 2010
Come le foglie

Siedo davanti a questo specchio d’acqua,
avvolta dalla brezza fredda dei primi giorni d’inverno,
di fronte a me un bellissimo acero,
seminudo,
una foglia si stacca da un ramo,
il vento la investe,
la culla per un pò,
facendola oscillare avanti e indietro,
volteggiando a mezz'aria,
poi d’un tratto l’abbandona,
e lei si adagia lieve,
sull’acqua di questo lago e qui la sua vita avrà fine,
il passare dei minuti, delle ore, dei giorni
la consumeranno,
proprio come consumano noi.
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