venerdì 26 luglio 2024

L'invenzione di noi due

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L'invenzione di noi due - Matteo Bussola

 È un libro piacevole, ben scritto, a volte forse un po' legato a luoghi comuni radical chic. (Cercano sempre di uscire dalla mediocrità ma ne hanno creata una loro).

Mi è piaciuto leggere di questa coppia, il cui amore nasce sui banchi di scuola, va in pausa e si riconosce dopo un po' di tempo, quello giusto, occupato a crescere. 

Un amore che basta a se stesso ma che non ha ugualmente la forza di sopravvivere allo schiacciamento della quotidianità.

La soluzione "stiamo lontani che così vediamo se ci riconosciamo" è sempre dietro l'angolo di coloro che hanno bisogno di riconoscere prima loro stessi.

A volte funziona, a volte no.

L' ho trovato in un parco, book crossing o meglio l'ho preso per poterlo liberare da qualche parte. È stato un piacevole furto.


Le cose importanti

Sto leggendo il piccolo principe alle mie bambine. L' altra sera abbiamo letto la parte in cui mentre lui aggiusta il suo aereo, in mezzo a cacciaviti e martelli, il piccolo principe gli parla del fiore, del perché ha le spine e di quali fiori mangiano le capre.

Lui improvvisamente sbotta dicendo che deve occuparsi di cose importanti e improvvisamente il piccolo principe si rattrista e lo esorta a pensare a come sarebbe diverso se quel fiore fosse l'unico esemplare al mondo, dicendogli che allora si vorrebbe averne cura, sapere da cosa è minacciato, come farlo star bene. Allora si che sarebbe importante parlare del fiore e di tutto quello che lo circonda. 

Le cose serie spesso sono celate ai nostri occhi anche da cose banali.

Le bimbe non hanno capito e allora gli ho detto che è tipo quando la mamma è indaffarata a pulire, lavare i piatti, fare le lavatrici e loro mi chiedono di giocare e io dico devo fare queste cose.

In realtà è più importante giocare con loro perché quel tempo passerà velocemente, perché in un batter d'occhi non me lo chiederanno più e se ne andranno per la loro strada.

Sia dannata questa bilancia che pesa ogni cosa. 

Seguo la storia di una mamma che purtroppo ha un bambino che convive con una malattia devastante che ogni giorno lo fa combattere contro paura, dolore, ansia, tristezza. Ogni gg gli leva la normalità, l' ordinario: il poter giocare, vedere, ballare come ogni bambino dovrebbe fare. 

E mi sento una merda assoluta per non essere in grado spesso di vedere cosa ho davanti: l' amore e la vita!. Cosa conta tutto il resto? Niente, dannatamente niente.


Commedie

Atti di una commedia 

La vita disegna per noi 

Chi piange ogni giorno

Chi si veste di maschere

Chi in affanno sale la propria montagna

E lascia indietro viandanti ormai stanchi

Il disegno che è costruito 

Ignorato da un attore

Che nulla sa se non 

La sua parte



giovedì 18 luglio 2024

Dounia - una bambina, la sua famiglia, la guerra...

 Rai play ... Straconsigliato ... 

Soprattutto a tutti coloro che credono che i migranti cambino paese per il gusto di farlo, che possano scegliere come attraversare il mare, che arrivino per usurpare il tesoro dell' occidente. Abbandonano un casa per una serenità che ogni esistenza merita, senza bombe sangue e odio. 

Casa di ognuno di noi in fondo è il mondo intero. 


NB: dotatevi di fazzoletti e ditemi se avete pianto...


mercoledì 17 luglio 2024

amare significa imparare a lasciar andare

«I figli vanno amati: soltanto questo. E amare significa imparare a lasciar andare. Chi crede che essere genitore sia un diritto, e non un dovere, finisce per indottrinare i propri figli anziché educarli. I nostri figli però – come scriveva Khalil Gibran – non sono nostri, non vengono da noi ma attraverso di noi, non bisogna considerarli di nostra proprietà: non devono essere costretti a pensarla come noi, a fare la nostra stessa vita, perché hanno i loro pensieri, che possono essere simili ai nostri, o a volte contrari, e in ogni caso è bene che li abbiano e che se li tengano stretti. 

I tuoi figli non sono figli tuoi. Sono i figli e le figlie della vita stessa. Tante volte ho sentito dire da un genitore: io devo sistemare mio figlio. “Sistemare”. Come un vaso cinese. Hai messo al mondo un oggetto o hai messo al mondo un’anima? Se hai messo al mondo un’anima non la devi sistemare, l’anima va dove deve andare. Che messaggio diamo altrimenti? Siccome tu non ce la fai, ci pensa papà. Un genitore è un istruttore di volo, deve insegnarti a volare. Non è uno che spera che devi restare a casa fino a sessant’anni, così diventi una specie di badante. Questo è egoismo, non c’entra niente con l’amore. L’amore è vederli volare…»

Franco Battiato




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