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giovedì 28 giugno 2012
mercoledì 27 giugno 2012
L'intelligenza del futuro - I miti del nostro tempo - Galimberti
[...] In un mondo globalizzato questa disposizione mentale, di matrice illuminista, è essenziale, e il suo terreno di cultura e di acquisizione è proprio il relativismo tanto osetggiato da atteggiamenti religiosi e fideistici. Senza una mentalità relativista non c'è "tolleranza" la quale non consiste tanto nel lasciar vivere e non osteggiare chi è diverso da noi, quanto nell'ipotizzare che chi è portatore di un'altra cultura e persino di un'altra religione possa avere un grandiente di verità superiore al nostro.[...]
martedì 26 giugno 2012
Umberto Galimberti - I miti del nostro tempo
La mimetizzazione dell'intelligenza è la virtù delle persone veramente inelligenti, che sanno coniugare la verità con la comprensione della verità, per la quale sono disposti a rinunciare all'esibizione di sè per la cura dell'altro e la comprensione delle modalità con cui l'altro può capire quanto si va dicendo.
All'intelligenza che sa mimetizzarsi compete quella virtù che possiamo chiamare altruismo, qui non come "buonismo" ma come percezione di ciò che è altro da me, perchè consapevole che gli altri, con le loro obiezioni anche grossolane, possono costituire uno stimolo a un ulteriore ricercare e intendere di trovare.
All'intelligenza che sa mimetizzarsi compete quella virtù che possiamo chiamare altruismo, qui non come "buonismo" ma come percezione di ciò che è altro da me, perchè consapevole che gli altri, con le loro obiezioni anche grossolane, possono costituire uno stimolo a un ulteriore ricercare e intendere di trovare.
Considerazioni di Vitullo
La ricerca di un senso, al di là del fare tutto e subito viene boicottata, poichè placherebbe troppe ansie che nelle organizzazioni vengono invece alimentate proprio per mantenere e riprodurre il passo e la velocità imposti dalla tecnologia. [...] I tempi della produzione , anche intellettuale, sono compressi e ristretti. La velocità regna sovrana, liberando sensazioni collettive di "perenne ritardo". La stessa libertà è sempre più collegata al concetto di "cose da fare". La condizione essenziale per essere liberi è quella di essere competenti in qualcosa all'interno di un contesto che ha bisogno della ma competenza. Ma se aspiro a essere qualcuno con competenze diverse da quelle già acquisite, crollano gli equilibri relazionali costituiti, in quanto il mio essere nel mondo dei legami professionali non è più funzionale al sistema.
giovedì 21 giugno 2012
storie di #cornetto
lunedì 18 giugno 2012
Erroneamente attribuita a Luigi Pirandello
E l’amore guardò il tempo e rise,
perché sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava.
Antonino Massimo Rugolo
perché sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava.
lunedì 11 giugno 2012
domenica 10 giugno 2012
Impossibilità
Note che scorrono per noi.
Colorano la stanza di sogni ed emozioni.
Una lacrima scorre sul mio viso incantato a guardarti.
Due occhi grandi che scrutano il mio cuore:
vorrei tanto poterti amare.
Colorano la stanza di sogni ed emozioni.
Una lacrima scorre sul mio viso incantato a guardarti.
Due occhi grandi che scrutano il mio cuore:
vorrei tanto poterti amare.
venerdì 8 giugno 2012
Verità
Rousseau: «Vi piacciono i gatti?».
Boswell: «No».
Rousseau: «Ne ero sicuro. È un segno del carattere. In questo avete l'istinto umano del dispotismo. Agli uomini non piacciono i gatti perché il gatto è libero e non si adatterà mai a essere schiavo. Non fa nulla su vostro ordine, come fanno altri animali».
Boswell: «Nemmeno una gallina, obbedisce agli ordini».
Rousseau: «Vi obbedirebbe, se sapeste farvi capire da essa. Un gatto vi capisce benissimo, ma non vi obbedisce».
Jean-Jacques Rousseau e James Boswel
Boswell: «No».
Rousseau: «Ne ero sicuro. È un segno del carattere. In questo avete l'istinto umano del dispotismo. Agli uomini non piacciono i gatti perché il gatto è libero e non si adatterà mai a essere schiavo. Non fa nulla su vostro ordine, come fanno altri animali».
Boswell: «Nemmeno una gallina, obbedisce agli ordini».
Rousseau: «Vi obbedirebbe, se sapeste farvi capire da essa. Un gatto vi capisce benissimo, ma non vi obbedisce».
Jean-Jacques Rousseau e James Boswel
giovedì 7 giugno 2012
Corro verso il lavoro, in ritardo come sempre. Passo a fianco del parco: anziani raccolti attorno a un tavolo
giocano a carte all'ombra delle piante in questa afosa giornata di giugno. Penso a quant'è strana la vita: passiamo tutta la vita a correre: correre per il lavoro, per i figli, ci danniamo a fare ogni attività possibile poi arriviamo stanchi alla pensione e ci adagiamo lì su quella sedia ad uccidere il tempo aspettando il modo migliore per andarcene. L'importante è sempre non avere rimpianti. Vivere come vogliamo vivere e quando guardiamo indietro essere felici di ciò che abbiamo costruito. Credo sia questa la ricetta per un bel sorriso alla morte. Io ho vissuto al meglio. Sono pronto.
giocano a carte all'ombra delle piante in questa afosa giornata di giugno. Penso a quant'è strana la vita: passiamo tutta la vita a correre: correre per il lavoro, per i figli, ci danniamo a fare ogni attività possibile poi arriviamo stanchi alla pensione e ci adagiamo lì su quella sedia ad uccidere il tempo aspettando il modo migliore per andarcene. L'importante è sempre non avere rimpianti. Vivere come vogliamo vivere e quando guardiamo indietro essere felici di ciò che abbiamo costruito. Credo sia questa la ricetta per un bel sorriso alla morte. Io ho vissuto al meglio. Sono pronto.
mercoledì 6 giugno 2012
Enrico Brizzi - Jack Frusciante è uscito dal gruppo
Aidi non capirà mai quel che provo perché lei è trincerata
nel suo fortino. "Ho paura che il nostro rapporto sarebbe troppo
esclusivo, e ti voglio tantissimo bene ma ho paura di dare." Potrebbe
dirmelo. Perché lei ha un altro passato, un altro alfabeto, altre rime la fanno
sorridere. Siamo irrimediabilmente diversi, ed è bello incontrare gente
diversa, ma forse è impossibile capirla fino in fondo. Come in quella canzone
incredibile dei Cure dove lei è bellissima e il povero la guarda ammirato e lei
si sente offesa e Robert Smith dice: "Ecco perché ti odio".
martedì 5 giugno 2012
Luca Carboni - Colori 2003
....ma io vorrei sapere davvero tu cosa senti
ma io vorrei sapere davvero cosa ti piace...
http://www.youtube.com/watch?v=cp8tmve2WvM&feature=mr_meh&list=AL94UKMTqg-9CarpjU-MvmYciWqZfTpQte&playnext=0
ma io vorrei sapere davvero cosa ti piace...
http://www.youtube.com/watch?v=cp8tmve2WvM&feature=mr_meh&list=AL94UKMTqg-9CarpjU-MvmYciWqZfTpQte&playnext=0
in disparte
Seduta in disparte rimane una donna: capelli scuri, sguardo sognante, sorrisi accennati che celano un velo di malinconia forse ha paura.Vorrei dirle molte cose: che capisco che non è facile aver fiducia nel futuro è la cosa più incerta che esiste ma vorrei dirle provaci, vivi e lasciati andare ciò che provi ora non lasciare che scappi
per poi guardarti indietro e dire "potessi riaverlo". Ma allo stesso tempo rifletti, pondera e non fare la bambina. Cerca di prendere ogni piccola cosa che la vita di porta e lasciala entrare nel cuore perchè solo così riacquisterai la fiducia e la voglia di vivere e amare. Sì amare. Perchè so che è quello che ti manca.
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