venerdì 18 maggio 2018

#esserinomagico

Quando arriva un neonato in una coppia che difficilmente nel quotidiano è alle prese con i bambini,  il primo pensiero è quello di desiderare che abbia già due o tre anni in modo poter parlare con lui, insegnargli la vita, interagire alla pari.  Al suo arrivo si è totalmente impreparati al suo modo di comunicare e ci si muove in modo goffo e inebetito, snervati dalla novità e vinti dalla stanchezza e dall'inettitudine, nonostante i millemila consigli che piovono su tutti i fronti.
Poi piano piano poi si inizia ad adattarsi, si riesce a comprendere le sue esigenze, ci si sincronizza a lui e le cose sembrano andare benone. Man mano che cresce si fa qualche passo indietro per tornare al periodo in cui si era bambini cercando di ricordare quali le cose che ci facevano sognare, sorridere, emozionare e si prova ad approcciarsi a lui come era nostro desiderio.
Inizia a piacere questo mondo magico che si può inventare giorno dopo giorno e si scopre che si può fare solo grazie a quell'esserino piccolo e carico di vita che abbiamo di fronte e allora lo ami, lo ami ancor di più perché è magico. Ha il poter dell'essere bambino e ci porta con sè alla scoperta del mondo. Noi abbiamo il solo ed unico compito, non piccolo, di proteggerlo da tutto quanto ma siamo con lui, al suo fianco e questo è un dono che non va sprecato.


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