martedì 10 maggio 2016

#leggetegratis

In attesa del mio primo racconto, si può sempre leggere il mio ebook di poesie: è in promozione a 0Euro!!


http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/poesia/79816/e-lamore-che-divora/

#lezionedimate

Ho sempre odiato i prepotenti.
Stamattina una ragazza in metro ripeteva all'amica roba di matematica e le diceva "leggi lì....chiedimi questo" e ogni volta che sbagliava "taci....e chissene passa dopo....non ho tempo".
Se fossi stata in lei avrei piantato li il libro e le avrei detto "bene fai da sola". Immagino le suppliche. Questa è la differenza fra chi subisce per compiacere e chi si oppone ad una consuetudine anche se questo rompe equilibri.

lunedì 9 maggio 2016

#mynewbook #comingsoon

L’amore può essere assimilato ad un quadro: con il passare del tempo perde brillantezza, i colori appaiono spenti dominati da tonalità scure, senza alcuna vividezza.
Si rimane pigramente a guardare senza far nulla, augurandosi che un giorno tutto torni come prima. Piano piano ci si stanca di aspettare, si smette di osservare in quella direzione e lo sguardo si rivolge altrove.

Accade poi che l’amore agisca da solo e si prenda lo spazio che merita: capita che accadano cose, quelle stesse cose che cambiano il corso degli eventi mutando radicalmente la storia.
Così si può solo scegliere: ricordarsi della bellezza di quel quadro e agire per farlo tornare allo splendore di un tempo oppure adeguarsi alla nuova realtà.

L’amore chiama ad una scelta ogni singolo giorno.


Questa è la storia di Alice: una donna protagonista del proprio cambiamento, che ha mutato se stessa sempre e solo attraverso le esperienze che vive sempre a pieno, rischiando di farsi male ma senza avere nessuna paura.
Una donna che ha raggiunto la felicità ma che non si rassegna ad una piatta linea continua, una che desidera vivere le emozioni.
Sconvolgerà la sua conquistata serenità per raggiungere una vetta ancora più alta.


L’inquietudine della stabilità

venerdì 6 maggio 2016

#rimpallo istituzionale

Tito Boeri presidente dell'Inps, asserisce che i vitalizi dei Parlamentari sono economicamente insostenibili nei prossimi 10 anni, nonostante i correttivi apportati dalla normativa. La spesa ammonta a circa 193 milioni nel 2016 per 2600 vitalizi. Applicando un sistema contributivo si andrebbe a ridurre del 40% la spesa. Montecitorio ha replicato che i vitalizi non esistono più e che sia i retributivi che i contributivi, gravano esclusivamente sui bilanci di Camera e Senato.
Ora io dico un cittadino come fa ad entrare nel merito della faccenda e capire dove vanno questi soldi?
Le istituzioni non fanno che mettersi in dubbio a vicenda ed è risaputo che i fatti si nascondono bene se vogliono. Non ci sono armi per arrivare alla verità non tralasciando il fatto che i parlamentari non hanno interesse a pubblicizzare i loro compensi.
Pensare che con i conti della serva ognuno è destinatario di 74.000 euro l'anno.
Come fanno sopratutto eticamente  a pensare che non sia il caso di rivalutare il loro compenso nel rispetto del mondo che sta qua fuori!!!

fonte: Metro



lunedì 2 maggio 2016

Musica: talent e vecchi ardori

Prendo spunto dalla polemica di un partecipante a The Voice, tal Ivan Giancarlo Giannini, che ha commentato negativamente la defenestrata per mano di Emis Killa nelle battle, a confronto con un certo Charles Kablan, giudicato un prodotto più vendibile. 
La polemica confonde diversi argomenti che spaziano dalla critica all'Italia, che non ha musicalmente coraggio, al fatto che per essere cantante non devi studiare ma devi solo avere il tuo messaggio da trasmettere. 
Partiamo dalla prima insindacabile verità: partecipando ad una trasmissione simile non si può criticare il sistema e al tempo stesso contribuire al suo incremento.
A seguire ci sono i paragoni fra i vari talenti che sono spesso scorretti per termini di confronto: metal contro commerciale piuttosto che melodico contro trend del momento o addirittura lirico contro progressive.
Troppe le variabili: i pezzi sono cover, unico valore aggiunto il ri-arrangiamento; non è il più bravo tecnicamente a passare ma spesso colui che ha più presenza scenica, o più giovane perciò con più margini di miglioramento; la cover che si va a proporre influisce moltissimo per cui non può essere giudicato nessun messaggio ma unicamente una interpretazione.

E’ dura ammettere, per concorrenti come Ivan, che la partecipazione è motivata solo ed unicamente dal far diventare la musica un mestiere, usufruendo di un trampolino di lancio così in vista come il mezzo televisivo.
Credo che occorra avere l’umiltà di ammettere questo e prenderlo per come è: una roulette russa, passa chi……ha culo. 

Detto questo credo che la musica sia altro.
Ci sono persone che lavorano duramente da tantissimi anni ma che non hanno il diventare famosi come unico obiettivo. Lo fanno per amore di una passione che li diverte, li cattura, li motiva.
Riescono a gioire per ogni piccola soddisfazione senza lasciarsi prendere dalla frustrazione.
Impegnano risorse personali per far un buon prodotto che poi immettono in questo strazio di mercato musicale per far presente che ci sono, ma senza nessuna spasmodica brama di successo.
Sono persone che lavorano, hanno una famiglia e al contempo dedicano il tempo che rimane alla loro fiamma vitale.  Si perché la passione è quella che anima le persone, che crea iterazioni, progetti, muove le vite.

Definisco strazio il mercato musicale perché pensando appunto ai talent, il prodotto che emerge da ognuno di questi è conformato ai gusti del momento che vengono comunque indotti. Pensate a quante star della musica cambiano lo loro musica in relazione al trend del momento (esempio eclatante l’ultimo inascoltabile pezzo della Pausini – una donna innamorata credo).
Questo provoca un conformismo del gusto negli ascoltatori e diventa “fascismo” musicale.
In questo modo si tagliano fuori altri migliaia di generi che non avvarranno mai spazio perché le persone non sono più libere di ascoltare.

Il decantato rock di cui parla Giannini è un genere che riempie gli stadi?
Parliamo di Vasco: questo ha uno zoccolo duro di fans che rimettono in piedi un rito perenne e lo trasferiscono alle generazioni successive, ma ormai cosa c’è nella sua musica?
Lo dico da emiliana: tutti ci siamo rivisti nella canzoni di Vasco ma ciò che porta avanti ora non è più incarnazione di un messaggio, piuttosto una struttura miliardaria che deve produrre denaro.

E’ finita la poesia, è solo mestiere.  

Il genere di rock che ama Ivan è veramente una cosa vecchia. Riproporre roba come AcDc piuttosto che Van Halen etc ti fa apparire come un nostalgico di un epoca passata. Anche nel rock le cose sono cambiate, diverse. Rimane un genere che in Italia non attecchirà perché l’Italia inutile negarlo è il paese del bel canto, del cantautorato impegnato e della lirica.
Fuori dal nostro paese esempi come i Muse, Kings o Leon, Kasabian o Black Keys ci fanno sperare. Anch'essi derivano da generi che abbiamo tutti vissuto ma quanto sanno di nuovo! 


http://www.giornalettismo.com/archives/2085349/the-voice-ivan-giannini-eliminato-video/

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