venerdì 4 novembre 2016

La creazione secondo Platone....

Secondo Platone all'inizio della creazione, gli uomini e le donne non erano come oggi. Esisteva un essere unico, piuttosto basso, con un corpo e un collo;la testa presentava due facce, ciascuna delle quali guardava in una direzione. Era come fossero due creature unite per le spalle, con due sessi diversi, quattro gambe e quattro braccia.
Gli dèi greci erano gelosi. Si resero conto che una creatura con quattro braccia, che lavorava di più, che le due facce rendevano sempre vigile e non la si poteva attaccare a tradimento, che le quattro gambe le consentivano di sottoporsi a grandi sforzi per stare in piedi e camminare a lungo. Inoltre - e si trattava della cosa più pericoloso - quell'esser possedeva entrambi i sessi e dunque non aveva bisogno di nessuno per continuare a riprodursi sulla terra. 
Allora Zeus, signore dell'Olimpo, disse: "Ho un piano per far si che i mortali perdano la loro forza". 
E con un fulmine tagliò quell'essere in due creando l'uomo e la donna. In tal modo aumentò la popolazione del mondo e allo stesso tempo  la disorientò e la indebolì - coloro che abitavano la terra adesso dovevano andare alla ricerca della parte perduta, riabbracciarla e in quella stretta recuperare l'antica forza, la capacità di evitare il tradimento. la resistenza per percorrere lunghe distanze e sopportare i lavori faticosi.
 E noi definiamo "sesso" quell'abbraccio in cui i due corpi di fondono nuovamente. 

Undici Minuti . Paulo Coelho


lunedì 31 ottobre 2016

La meta del viaggio

Viaggiare insegna lo spaesamento, a sentirsi sempre stranieri nella vita, anche a casa propria, ma essere stranieri fra stranieri è forse l’unico modo di essere veramente fratelli. Per questo la meta del viaggio sono gli uomini. (Claudio Magris)

giovedì 27 ottobre 2016

Il rumore dei tuoi passi - Valentina D'Urbano

Ho appena finito di leggere un bel libro: "Il rumore dei tuoi passi" di Valentina D'Urbano.
Devo dire che il genere mi è sempre piaciuto: storie di ragazzi agli angoli della vita che lottano per un futuro e che riescono solo a sfiorarlo.
Da questa lettura scaturisce una riflessione: la storia racconta di Beatrice che conosce Alfredo in circostanze non proprie felici e da lì, fonde la sua vita a quella di lui, il gemello.
Beatrice è diversa: capisce di avere sogni e ambizioni. Lavora per sé stessa e per cercare di essere diversa dal mondo che la circonda ma puntualmente il potente legame che la unisce ad Alfredo la riporta negli abissi, quasi ad ancorarla ad una parte di sé che sente debba avere la meglio.
Una lettura potrebbe esser che esistono legami talmente forti che oltrepassano il confine personale: ci si annulla per soddisfare i bisogni degli altri e ci si scorda di sé stessi. Si pensa di avere una missione alla quale non ci si può sottrarre e in questo modo si rovinano due vite.
Spesso è paura, paura che l'altro non possa da solo sopportare la pressione della vita e la missione è quindi quella di fare da scudo.
Una citazione riporta "si nasce e si muore soli": da qui emerge quanto sia importante capire noi stessi e aiutarci a vivere.
Una persona può anche scegliere di spendere la sua vita in devozione a quella di un altro, ma rimane il fatto che questo non contribuirà ala sua causa personale.
Certe persone nate e cresciute ai margini, sentono di non meritare una vita diversa solo perché la loro origine crea una specie di lettera scarlatta tatuata sulla pelle.
Ci sono altre persone che nonostante la vita non sia stata generosa, cercano in tutti i modi di riscattare la propria esistenza. Credo sia più giusto così: tutti abbiamo il diritto di essere felici.

I muri non servono a niente quando è da noi stessi che dobbiamo difenderci. 

sabato 22 ottobre 2016

#sistemasanitario

Spesso ci scordiamo, perché accecati dall'arroganza, che nella parte del mondo in cui viviamo abbiamo la possibilità di usufruire di cure e profilassi gratuite. Purtroppo l uomo occidentale non si accontenta mai e anche se le ha le sminuisce o le giudica insufficienti ponendo tutto sul piano economico, chi ha più soldi si cura meglio e prima. Io inviterei pero a riflettere sull importanza di un sistema sanitario pubblico che benché sotto certi aspetti sia retrogrado e un po' arrugginito, ci consente di poterci curare tutti pagando le tasse. Quando vediamo alla televisione le persone che evadono il fisco pensiamo sempre che un pezzettino di questi sistemi si sgretola. Dovremmo essere furiosi con loro e invece vedo gente arrabbiata solo con i poveretti che non hanno nulla.

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