Otto marzo la ricorrenza che sembrerebbe ricordare al mondo che la donna esiste. Oggi si dividono in quelli che credono giusto ricordarla o festeggiarla, quello che non vogliono dire nulla perché omaggiano la donna ogni giorno, quelli che se ne fregano etc. Ho avuto una figlia femmina e sono felice. Cerchermo di crescerla insegnandole che potrà fare tutto ciò che vuole mettendola in guardia che questo mondo deve ancora fare passi giganti per la parità di genere. Lei dovrà solo credere in se stessa e non farsi soggiogare da nessuno. Spero avrà una vita piena di successi e un grande amore che la faccia risplendere. Spero non debba conoscere in prima persona ciò che di brutto l'essere umano è in grado di compiere e mi auguro sia semplicemente felice. Questo mondo è ancora violentato dalla cattiveria, ogni giorno ne leggiamo, ma esistono forme ancor più subdole che annientano giorno dopo giorno. Abbiamo il dovere di denunciare sempre e aiutare chi non ha gli strumenti a far luce nel buio.
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giovedì 8 marzo 2018
lunedì 5 marzo 2018
mercoledì 21 febbraio 2018
#portanuovasmartcommunity #percorsipoetici
Il tuo timido germogliare tra imponenti giganti in vetro, ricorda il coraggio della vita nell'affrontare le ostilità #portanuovasmartcommunity #visitmilano#milanomia
venerdì 16 febbraio 2018
#piangospesso
Piango spesso quando sento notizie che mi toccano: piango per il male, per la violenza, per la malattia. Mi immedesimo, tento di provare le emozioni celate dietro ogni dolore. Non vorrei ma non ne so fare a meno.
Ieri ho pianto per quella bambina e per la sua mamma che l'ha lasciata non molto tempo fa. E' un dolore inappropriato, da spettatore, da chi ha non è toccato da quel dramma terribile. Non dovrebbero esistere sofferenze come queste che coinvolgono una famiglia, una madre e una figlia. Non oso pensare al padre che ha sepolto gli amori della sua vita. Chissà se crederà ancora nella vita, se crederà nell'amore.
Ho pianto per quei ragazzi, colpiti dagli spari di un fanatico che in una giornata come tante sono andati a scuola, hanno scherzato, hanno sbuffato per l'interrogazione, hanno amato. Ed ora non ci sono più.
Ho pianto per quelle ragazze che sono state vittime di violenze: ho provato a pensare a come si sono sentite, cosa hanno provato, come hanno fatto a cadere nella trappola di uomini violenti. Non c'è giustificazione, non c'è disagio, non c'è nessuna sregolatezza per cui si possa giustificare ciò che è successo. E' odio, violenza, è una linea che viene oltrepassata che è dentro l'uomo e che viene risvegliata come una scossa. Da li non si torna indietro, è una trasformazione che non lascia più spazio all'umanità.
Credo nel karma perchè in parte mi aiuta a sopportare, credo che ci sia spazio in un'altra vita, per fare giustizia su ciò che è stato in questa. Ci devo credere.
Ieri ho pianto per quella bambina e per la sua mamma che l'ha lasciata non molto tempo fa. E' un dolore inappropriato, da spettatore, da chi ha non è toccato da quel dramma terribile. Non dovrebbero esistere sofferenze come queste che coinvolgono una famiglia, una madre e una figlia. Non oso pensare al padre che ha sepolto gli amori della sua vita. Chissà se crederà ancora nella vita, se crederà nell'amore.
Ho pianto per quei ragazzi, colpiti dagli spari di un fanatico che in una giornata come tante sono andati a scuola, hanno scherzato, hanno sbuffato per l'interrogazione, hanno amato. Ed ora non ci sono più.
Ho pianto per quelle ragazze che sono state vittime di violenze: ho provato a pensare a come si sono sentite, cosa hanno provato, come hanno fatto a cadere nella trappola di uomini violenti. Non c'è giustificazione, non c'è disagio, non c'è nessuna sregolatezza per cui si possa giustificare ciò che è successo. E' odio, violenza, è una linea che viene oltrepassata che è dentro l'uomo e che viene risvegliata come una scossa. Da li non si torna indietro, è una trasformazione che non lascia più spazio all'umanità.
Credo nel karma perchè in parte mi aiuta a sopportare, credo che ci sia spazio in un'altra vita, per fare giustizia su ciò che è stato in questa. Ci devo credere.
martedì 13 febbraio 2018
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