venerdì 5 aprile 2019

Spazzini fai da te

Scrivo questo non per sentirmi migliore ma per far comprendere alle persone  l'atteggiamento medio.
Stanotte ha tirato un vento molto forte che ha rotto e sparso la plastica nel pezzo di giardino davanti casa.
Nessuno compreso gli spazzini, hanno pensato di raccoglierlo. In parte spezzo una lancia per gli operatori perché stamattina pioveva molto forte.
Ha smesso da qualche ora ma nessuno si è degnato di raccogliere nonostante ci siano persone nei dintorni che sono a casa tutto il giorno a guardare fuori dalla finestra.
Immagino i commenti "bella roba, paghiamo la tari e guarda li", "che schifo", "dovrebbero raccoglierla" e intanto ci passano sopra con l'auto o con i cani.
Sono uscita con la mia bella panciona e mi sono messa a raccogliere la spazzatura davanti a tutti.
Questo perchécredo fermamente che la cosa di tutti sia di tutti e non di nessuno, a margine del fatto che la plastica non si scioglie con una piovuta.
Non so mi rimane sempre tanta amarezza nel vedere il menefreghismo e la bruttezza del genere umano nel proprio egoismo dilagante.

Foto di cassonetti spazzatura

giovedì 4 aprile 2019

mercoledì 3 aprile 2019

Manifesto della comunicazione non ostile

Elenco dei principi del manifesto della comunicazione


Per chi lo ritiene opportuno, firmare e condividere per una nuova  etica della rete. 
Chi passa di qui sa che ho aderito e che ritengo questi principi un valore. 

  1. Virtuale è reale
  2. Si è ciò che si comunica
  3. Le parole danno forma al pensiero
  4. Prima di parlare bisogna ascoltare
  5. Le parole sono un ponte
  6. Le parole hanno conseguenze
  7. Condividere è una responsabilità
  8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare
  9. Gli insulti non son argomenti
  10. Anche il silenzio comunica.

martedì 2 aprile 2019

Tifoserie

Stamattina ho letto un interessante botta e risposta sul Corriere della Sera di Milano nella rubrica di Giangiacomo Schiavi sul tema sensibilità verso i cani meno verso i bambini.

Un uomo lamentava la possibilità di avere i cani in ufficio ma non la possibilità di portare i bambini al lavoro.
Il giornalista risponde che queste due cose sono diverse.
Gli asili aziendali sono una realtà per alcune aziende, troppo poche, che consentono libertà e dignità alla madre lavoratrice.

I cani in ufficio o il loro accesso consentito a diversi ambienti pubblici cui prima non era permesso, fanno parte di un discorso di opportunità. Nel corso degli anni c’è stato un innalzamento della sensibilità e dell’empatia verso gli animali ma questo non è da giudicare in senso negativo poiché questo rappresenta una nuova opportunità per una società che progredisce verso la civiltà.

Ben più demoralizzante è il fatto invece che lo stato non riesca ad organizzare un welfare per la famiglia attraverso leggi che impongano un sostegno ai genitori lavoratori, a margine di bonus e/o piccoli supporti economici che da soli non sono mai sufficienti a coprire i bisogni.
Occorrerebbero leggi che vincolino le aziende private a misure di socialità, fornendo esempi con strutture pubbliche dove l’integrazione di soluzioni per i bambini sarebbe più semplice. 

L’accanimento contro la sensibilità per gli animali è diventato oggi un mood poiché come tutti gli argomenti di cui si parla ha creato due tifoserie opposte che si fanno la guerra senza pensare in modo più aperto ai reali problemi che una categoria può causare all'altra ovvero il nulla assoluto.

Foto di uno stadio pieno



lunedì 1 aprile 2019

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